Locandina Italiana

Il Professor Cenerentolo (2015)

Il Professor Cenerentolo
Locandina Il Professor Cenerentolo
Il Professor Cenerentolo è un film del 2015 prodotto in Italia, di genere Commedia diretto da Leonardo Pieraccioni. Il film dura circa 90 minuti. Il cast include Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, Laura Chiatti, Flavio Insinna, Davide Marotta, Sergio Friscia, Vince Vivenzio. In Italia, esce al cinema lunedì 7 Dicembre 2015 distribuito da 01 Distribution. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 24 Marzo 2016. Al Box Office italiano ha incassato circa 5944543 euro.

Il Professor Cenerentolo racconta la storia di Umberto (Leonardo Pieraccioni) che per evitare il fallimento della sua disastrata ditta di costruzioni ha tentato insieme ad un dipendente (Massimo Ceccherini) un maldestro colpo in banca che gli ha fruttato però solo quattro anni di carcere! Ma se non altro, nella prigione di una bellissima isola italiana: Ventotene. Adesso Umberto è a fine pena e lavora di giorno nella biblioteca del paese. Una sera, in carcere, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana (Laura Chiatti), una donna affascinante, un po’ folle e un po’ bambina. Morgana crede che lui lavori nel carcere e che non sia un detenuto. Umberto, approfittando dell’equivoco, inizia a frequentarla durante l’orario di lavoro in biblioteca. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come Cenerentola, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Flavio Insinna) scopra il tutto e gli revochi il permesso di lavoro in esterno.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: lunedì 7 Dicembre 2015
Uscita in Italia: 07/12/2015
Genere: Commedia
Nazione: Italia - 2015
Durata: 90 minuti
Formato: Colore
Produzione: Lotus Production, Rai Cinema, Levante (In collaborazione con)
Distribuzione: 01 Distribution
Box Office: Italia: 5.944.543 euro
In HomeVideo: in DVD da giovedì 24 Marzo 2016 [scopri DVD e Blu-ray]

Immagini

[Schermo Intero]

Le riprese sono state fatte da lunedì 15 giugno 2015 per 8 settimane tra Roma, Gaeta, Formia e Ventotene.

Intervista a Leonardo Pieraccioni

“Come è nata l’idea di questo film?”
Una volta sono stato a presentare un mio film nel carcere di Prato. Dopo la presentazione c’è stato un buffet ed io parlavo con le persone non sapendo se erano invitati esterni o carcerati. Cercavo di capire dalle conversazioni se erano di passaggio oppure “ospiti”. Ho applicato questa sensazione all’incontro che il mio personaggio Umberto fa con la protagonista Morgana (Laura Chiatti). Nel film infatti  lei equivoca e pensa che io lavori nel carcere e non che ci sia recluso.

“Come si sviluppano gli eventi?”
Umberto approfitta del suo lavoro nella biblioteca del carcere di Ventotene per “scappare” dal suo percorso obbligato e raggiungere Morgana tra gli scogli dell’isola. Però a mezzanotte in punto, proprio come un Cenerentolo, dovrà rientrare di corsa in carcere pena la revoca del suo lavoro esterno.

“Quali sono le caratteristiche del personaggio che interpreti e che tipo di evoluzione avrà nel corso del racconto?”
Con questo film mi sono regalato un personaggio completamente differente dai miei. Sicuramente più ruvido e cialtrone. Umberto è uno che pensa di risolvere i propri problemi economici facendo un buco nel caveau di una banca! E’ un tipo in bilico, un approssimativo, uno che va per le spicce anche in amore. Quando incontra la bella Morgana, dopo tutti quegli anni di carcere, non punta certo al suo cuore, ma a ben altro! Tra i vari punti deboli di Umberto c’è al primo posto il difficile rapporto con sua figlia, che ha dovuto lasciare, forzatamente, negli anni più importanti della sua formazione. E’ recuperare quel rapporto il vero “colpo” che dovrà fare nella sua vita.

“Chi è Morgana, il personaggio di Laura Chiatti?”
Morgana è una “fulminata”. I due si capiscono immediatamente perché sono due randagi. Lei ha addirittura il 25% d’invalidità mentale, non si ricorda le date, è infantile, ha propositi eccentrici per il suo futuro. Il loro è un incontro tra due zoppi che cercano di sorreggersi l’uno con l’altra ma i risultati di questa camminata sono alquanto disastrosi e comici.

“Come ti sei trovato con lei?”
Me lo avevano raccontato che lei ha un animo da maschiaccio…ma da li a far arrossire Ceccherini non ci avrei mai creduto! E’ molto simpatica, si è solo preoccupata quando con Massimo durante una scena l’abbiamo chiamata “merendona”. Lei pensava che si riferisse a qualcosa che riguardava il suo aspetto, in realtà è un modo toscano per descrivere una bella ragazza piena di cose buone! Laura è un’attrice che prende fortunatamente con allegria questo mestiere. Solo un giorno l’ho vista preoccupata, le ho chiesto se c’era qualcosa che non le tornava nella scena che dovevamo girare e lei mi ha risposto che era ansiosa perché le avevano sbagliato la consegna di un lampadario a casa. Fantastica!

“Come entrano in scena gli altri personaggi e che importanza hanno nell’ambito della storia?”
Flavio Insinna è il direttore del carcere con cui ho un rapporto stretto perché in biblioteca aiuto sua figlia adottiva a preparare la tesi d’ingegneria perché Umberto, il mio personaggio, è un ingegnere. Arnaldo (Davide Marotta), è un lillipuziano, napoletano. Lavora nella biblioteca del carcere e con lui ho un rapporto di totale amore e odio. Don Vincenzo invece (Sergio Friscia) è un capo banda in carcere con me. E’ una specie di Wikipedia vivente, sa tutto e asserisce di aver importato lui nel suo piccolo paese in Sicilia sia l’adsl che certi sconosciuti balli newyorkesi anni ’90, come il mitico Waacking, che durante una scena del film insegnerà a ballare a tutto il carcere durante l’ora d’aria.

“Hai dichiarato che si tratta di una commedia più cinica e cattiva rispetto alle tue precedenti, come mai questa scelta e come si manifesta in scena?”
E’ il mio personaggio che è molto diverso. E’ lui (una volta tanto..!) che frega la protagonista non dicendole la verità. E’ lui che è disincantato per quanto riguarda il matrimonio. E’ sempre lui che si muove con aria guascona per tutta la storia con un’etica molto discutibile. Mi è piaciuto farlo … La scorrettezza al cinema è sempre divertente!

“Credi che si tratti di una commedia piuttosto insolita e spiazzante  rispetto a quelle che girato?”
Diciamo che ho frequentato con questo film terreni che non avevo mai frequentato. Per esempio sul finale della storia sono voluto andare a raccontare le “bande di disgraziati”. Al cinema fanno sempre tenerezza e portano momenti di grandi comicità. Quando Umberto rimette in piedi il duo con il quale aveva fatto la rapina in banca per recuperare un gioiello è un momento che mi sono molto divertito a girare.

“Come ti sei trovato a Ventotene?”
Ventotene è una di quelle isole che “mette il pizzicorino” quando le nomini. Chi c’è stato conosce la sua bellezza e il suo essere “presepino” e solo a nominarla gli si stampa un bel sorriso sulla faccia. La giri a piedi, i bambini corrono che è un piacere perché passa una macchina il mercoledì mattina ed un’altra il giovedì sera. Coloro che ci vivono sono stati molto cordiali durante le riprese: intuivano che l’avrei mostrata in tutta la sua bellezza e ne erano giustamente orgogliosi.

“E come ti sei trovato con una nuova produzione come la Lotus?”
Dal primissimo incontro che abbiamo fatto mi è piaciuto il loro entusiasmo. Io ho raccontato la storia e ancora prima di arrivare al finale hanno esclamato “facciamolo insieme, è forte!”. Il cinema è spesso una somma di entusiasmi. E’ come addobbare un albero natalizio: più siamo ad aiutarci con lo stesso intento e più è probabile che una volta acceso, l’albero brilli ancora di più.

Intervista a Laura Chiatti

“Come si è trovata con Leonardo Pieraccioni?
“Io e Leonardo c’eravamo incontrati già in passato per un’ipotesi di lavoro ma io ero occupata in un altro progetto e abbiamo dovuto desistere. Quest’anno è arrivata la bellissima opportunità con “Il professor Cenerentolo” e sono rimasta incantata da lui sia professionalmente che umanamente: oltre che un eccellente regista Leo è una persona speciale! E’ carino, umile, divertente, protettivo, soprattutto nei confronti delle donne. Era da tanto tempo che volevo recitare con lui, avevo lavorato in passato con il truccatore Francesco Nardi, un nostro grande amico comune oggi purtroppo scomparso, che mi diceva spesso che era convinto che io e Pieraccioni avremmo legato moltissimo se avessimo fatto un film insieme. Io non amo le pesantezze e Leonardo è un artista leggero. Quando sei sul set con lui ti diverti sempre, non sembra nemmeno che tu stia lavorando. Per me è il regista perfetto: non è presuntuoso, non si esibisce in pensose elucubrazioni sul personaggio, ti dirige senza forzare la tua natura ed è sempre di buon umore. E’ veramente un “figo” e lo è proprio perché non lo sa..

“Chi è la donna che lei interpreta e che cosa le succede in scena?”
“In questa occasione Pieraccioni ha scritto con Giovanni Veronesi e Domenico Costanzo un bel personaggio femminile, sapendo da subito che l’interprete sarei stata io. Da tempo avevo voglia di recitare un ruolo brillante in una commedia e sognavo spesso di interpretare una donna piuttosto folle.. e la Morgana del film lo è! E’ un personaggio speciale, in scena si dice che lei ha il 25% di instabilità mentale perché ha ricevuto una botta in testa molto forte e ogni tanto “sclera”: urla, dice cose strane o si esibisce in grandi sorrisi come se fosse “posseduta” e questo si rivela molto divertente. Un giorno si ritrova tra il pubblico di un dibattito all’interno del carcere di Ventotene, l’isola dove vive, e incontra Umberto, il personaggio interpretato da Pieraccioni. Morgana lo scambia per un professore che lavora nel penitenziario mentre invece lui è un detenuto finito dietro le sbarre perché ha sfondato il muro di una banca per tentare un audace colpo in stile “I soliti ignoti”. L’equivoco prosegue perché lui si finge uomo libero, lavora in biblioteca, ma ogni sera, all’approssimarsi della mezzanotte, deve inventarsi una scusa per fuggire e raggiungere in gran fretta la sua cella. Questa volta non c’è la classica storia d’amore tipica dei film di Leonardo, i due protagonisti vanno subito al sodo, non hanno problemi nella fisicità, ma quando Morgana a un certo punto scopre la vera condizione di Umberto, prima sbraita e poi intraprende con lui una sorta di percorso comune che porterà entrambi ad aiutarsi reciprocamente rispetto alle proprie vite, finendo in qualche modo con l’avvicinarlo alla figlia quattordicenne lontana, aiutandolo a ritrovare un buon rapporto con lei”.

“Con Pieraccioni c’è stato un impatto importante da un punto di vista umano e in scena?”
“Si è creato un rapporto molto amichevole e cameratesco; era come se ci conoscessimo da sempre, mi aspettavo qualche sua forma di complicità ma non osavo sperare così tanto.
E’ un regista attento ai suoi attori, e nella scrittura ha creato ogni personaggio in maniera ben definita, anche per quanto riguarda i ruoli minori”.

“Ricorda qualche sequenza particolare tra quelle girate?”
“Sul set ogni giorno c’era sempre qualcosa di buffo e capitava anche di improvvisare sul momento. Di solito i registi si arrabbiano se ci sono distrazioni da parte degli attori mentre si lavora ma questa volta era Leonardo il primo a ridere e scherzare su tutto, anche per smitizzare un po’ il clima generale. Non l’ho mai sentito alzare la voce o porsi in maniera spiacevole nei confronti dei suoi interpreti e della troupe, si è rivelato una persona davvero deliziosa”.

“Crede che si tratti di una commedia insolita nel panorama italiano di oggi?”
“Pieraccioni l’ha definita “cinica e crudele” invece secondo me è realistica e a tratti fiabesca. Racconta una storia che affronta un tema sociale grave come quello della disoccupazione che a volte può portare alla disperazione e a gesti estremi, ma d’altra parte lui la racconta in modo leggero rispetto agli altri suoi film. Credo che si tratti di una commedia divertente in grado anche di far riflettere e di rivelare un certo disincanto verso l’idea dell’amore perfetto che dura per sempre.”

“Come si è trovata da un punto di vista produttivo?”
“La Lotus è una produzione meravigliosa che mi ha messo in condizioni eccellenti! Era la seconda volta che lavoravo su un set tenendo accanto con me mio figlio di pochi mesi, ero preoccupata per le questioni  pratiche e per l’organizzazione del tempo e sono stati tutti molto gentili nel mettermi a disposizione qualsiasi cosa per farmi stare tranquilla e far stare tranquillo il bimbo: succede molto raramente, è una cosa rara e mi sembra giusto ringraziarli”.

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Il Professor Cenerentolo disponibile in DVD da giovedì 24 Marzo 2016
info: 07/12/2015.

Puoi vedere Il Professor Cenerentolo su queste piattaforme:
Guarda Il Professor Cenerentolo su Rai Play

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