Locandina Quando c’era Marnie

Quando c'era Marnie (2014)

Omoide no Marnie
Locandina Quando c'era Marnie
Quando c'era Marnie (Omoide no Marnie) è un film del 2014 prodotto in Giappone, di genere Animazione e Drammatico diretto da Hiromasa Yonebayashi. Il film è tratto dall'omonimo classico per ragazzi della letteratura inglese scritto da Joan G. Robinson, considerato da Hayao Miyazaki uno dei migliori 50 libri per ragazzi mai scritti. Il cast include Nanako Matsushima, Susumu Terajima, Ava Acres, Eric Bauza, Ashley Johnson, Mila Brener. In Italia, esce al cinema sabato 12 Settembre 2015.

Anna, una ragazzina timida e solitaria di 12 anni, vive in città con i genitori adottivi. Un'estate viene mandata dalla sua famiglia in una tranquilla cittadina vicina al mare ad Hokkaido. Lì Anna trascorre le giornate fantasticando tra le dune di sabbia fino a quando, in una vecchia casa disabitata, incontra Marnie, una bambina misteriosa con cui stringe subito una forte amicizia.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: sabato 12 Settembre 2015
Uscita in Italia: 12/09/2015
Prima Uscita: 19/07/2014 (Giappone)
Genere: Animazione, Drammatico
Nazione: Giappone - 2014
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Dentsu, Hakuhodo DY Media Partners, KDDI Corporation, Mitsubishi Motors Corporation, Nippon Television Network (NTV), Studio Ghibli, Toho Company
Soggetto:
Il film è tratto dall'omonimo classico per ragazzi della letteratura inglese scritto da Joan G. Robinson, considerato da Hayao Miyazaki uno dei migliori 50 libri per ragazzi mai scritti.

Immagini

[Schermo Intero]

NOTE DI REGIA – Hiromasa Yonebayashi

Due anni fa Suzuki mi aveva dato un libro intitolato Quando c'era Marnie. È un classico inglese della letteratura per l'infanzia presente anche nella lista dei libri consigliati da Miyazaki. Suzuki mi aveva suggerito di adattarlo in un film. La mia prima reazione dopo aver letto il libro era stata: "Non sarà facile farne un film". Come opera letteraria mi era piaciuto molto e mi aveva commosso, ma la storia sembrava difficile da rendere in animazione. Il libro ruota soprattutto attorno ai dialoghi tra Anna e Marnie. È attraverso le loro conversazioni che emergono le sottili variazioni dei sentimenti, e quello è l'aspetto più affascinante del racconto. Ma come si fa a renderlo con l'animazione? Non mi sentivo per niente in grado di riuscirci in modo convincente. Eppure un'immagine continuava ad affacciarsi nella mia mente, anche molto tempo dopo aver letto il libro: Anna e Marnie, una accanto all'altra, mano nella mano, nel giardino di una casa di pietra di fronte ad una meravigliosa laguna. Avrebbero potuto danzare un valzer alla luce della luna? I due cuori si sarebbero uniti, sempre accompagnati dalla bellezza della natura, una brezza gentile e un vecchio motivo familiare. Dopo aver buttato giù diversi schizzi, ho capito di voler fare un tentativo. La storia si svolge ad Hokkaido. Anna è una ragazzina di dodici anni che si porta dentro un grande dolore. Un giorno le appare una misteriosa ragazza di nome Marnie, a sua volta angustiata da una grande tristezza. In un'epoca in cui il mondo sembra preoccuparsi solo delle questioni degli adulti, sarebbe stato possibile per noi realizzare un film in grado di portare sollievo all'animo di queste due orfane? Non penso di cambiare il mondo con un film nel modo in cui potrebbe fare Miyazaki, ma dopo Si alza il vento e La storia della principessa splendente realizzati dai maestri dello Studio Ghibli, volevo tornare a fare un film per bambini. Per tutte le Anna e le Marnie che andranno al cinema a vedere questo film, spero di aver fatto qualcosa in cui possano riconoscersi, un'anima gemella che possa sedersi accanto a loro e stare dalla loro parte.

LA DECISIONE DEL REGISTA HIROMASA YONEBAYASHI E IL PRIMO FILM DELLO STUDIO GHIBLI IN CUI NON SONO STATI COINVOLTI NÈ ISAO TAKAHATA NÈ HAYAO MIYAZAKI
Il 2013 segna un punto di svolta per lo Studio Ghibli. Si alza il vento di Hayao Miyazaki era uscito in sala durante l'estate, seguito in autunno da Il racconto della Principessa splendente di Isao Takahata. Miyazaki aveva anche annunciato il suo ritiro dal mondo dell'animazione. Mentre il mondo si interrogava sul futuro dello Studio, l'ultimo film, Quando c'era Marnie, forniva una risposta, segnando un nuovo inizio per la Ghibli, che produceva il suo primo film senza il coinvlgimento né di Takahata né di Miyazaki. Alla regia c'è infatti Hiromasa Yonebayashi, che aveva già diretto Arrietty, campione di incassi in Giappone nel 2010. "Non posso permettere a nessuno di dire che lo Studio Ghibli senza Takahata e Miyazaki non è in grado di realizzare un buon film" dice Yonebayashi, che ha realizzato da solo la sceneggiatura e gli storyboard del film durante 18 lunghi mesi prima di iniziarne la produzione.

UN CLASSICO INGLESE DELLA LETTERATURA PER BAMBINI RIADATTATO PER ESSERE AMBIENTATO TRA LE PALUDI DI HOKKAIDO
"Quando c'era Marnie", pubblicato nel 1967, è considerato uno dei maggiori capolavori della letteratura inglese per l'infanzia, oltre ad essere uno dei libri preferiti di Hayao Miyazaki. Nell'adattare la storia per lo schermo, Yonebayashi è stato particolarmente attento a collocare geograficamente le paludi dove Anna e Marnie si incontrano. Nel trasferire la storia dall'Inghilterra a Hokkaido, in Giappone, ha esplorato Kushiro, Nemuro e Akkeshi, alla ricerca dello sfondo migliore. A partire da quella ricerca, lui e il suo team hanno creato il villaggio vicino al mare, mescolando realtà e fantasia. Le acque limpide della laguna e il modo in cui lo scenario si trasforma passando dall'alta alla bassa marea riflettono i piccoli cambiamenti che avvengono nell'animo delle due ragazzine. Le paludi di Hokkaido sono diventate così un ambiente per fantasie oniriche, tipiche dei film dello Studio Ghibli.

UNA NUOVA SFIDA PER LO STUDIO GHIBLI, CON ALCUNI DEI PIU' IMPORTANTI ARTISTI GIAPPONESI
Per Hiromasa Yonebayashi, che è cresciuto professionalmente nello Studio Ghibli, era di fondamentale importanza non solo usare come punto di partenza quanto appreso lavorando accanto a Hayao Miyazaki, ma anche affrontare nuove sfide. Questo assunto appare chiaro dando un'occhiata ai professionisti che ha messo insieme per questo film. Il supervisore all'animazione è Masashi Ando, che ha svolto lo stesso ruolo per Principessa Mononoke (1997) e La città incantata (2001) ed era considerato uno dei migliori animatori giapponesi quando ha lasciato lo Studio Ghibli per divergenze creative con Miyazaki. Tredici anni dopo Ando è tornato per lavorare a Marnie. Lo scenografo è Yohei Taneda, che ha alle spalle una carriera straordinaria maturata nel cinema in live action. Lavorando per la prima volta ad un lungometraggio di animazione, Taneda ha dato un contributo in termini di precisione e dettaglio degli sfondi, dando vita ad uno stile diverso dai precedenti film dello Studio Ghibli. Yonebayashi, Ando e Taneda sono infine affiancati da alcuni tra i migliori animatori giapponesi, molti dei quali avevano appena concluso le lavorazioni per Si alza il vento e per Il racconto della principessa splendente.

LA MUSICA DEL GIOVANE TALENTO TAKATSUGU MURAMATSU, E LA CANZONE DI PRISCILLA AHN DESTINATA A DIVENTARE IL TEMA DEL FILM
La musica del film è composta dal brillante talento Takatsugu Muramatsu, che, nonostante la sua giovane età, ha già composto la musica di molti film per il grande schermo e per la televisione. La musica di Muramatsu — che è un grande fan di Joe Hisaishi, e sognava di lavorare alla colonna sonora di un film dello Studio Ghibli — riesce a catturare gli alti e bassi che si alternano nell'animo di Anna, provocando un grande impatto emotivo sul pubblico. Inoltre, "Fine On The Outside", una canzone di Priscilla Ahn — una cantautrice che vive e lavora a Los Angeles — è stata scelta come tema portante del film. Ahn aveva scritto la canzone nove anni fa, ripensando a quando era una ragazzina delle medie. Quando Yonebayashi l'ha sentita ha esclamato: "Anna esisteva giò dentro Priscilla. Era destino che ascoltassi questa canzone" e ha deciso di usarla come canzone originale del film, compreso il suo testo in inglese, una novità questa per lo Studio Ghibli. Legato profondamente alla tradizione della Ghibli, ma arricchito dalla presenza di nuovi talenti, Quando c'era Marnie potrebbe rivelarsi un film dallo stile inedito per il grande Studio giapponese.

IL MANIFESTO

A parlare il produttore esecutivo Toshio Suzuki. Confrontate il poster di Quando c'era Marnie con quello per la nuova mostra su The Nutcracker and the Mouse King al Museo Ghibli di Mitaka. Ad una prima occhiata non sembrano avere niente in comune, ma se continuate a guardarli abbastanza a lungo cominceranno a sovrapporsi. Due ragazzine bionde, entrambe in camicia da notte. Sono disegnate con uno stile simile. Sembrano avere perfino la stessa età. Miya-san (Hayao Miyazaki) ha criticato il modo in cui Hiromasa Yonebayashi ha disegnato Marnie. "Maro disegna sempre ragazzine carine. Delle graziose biondine…" (Maro è il soprannome di Yonebayashi.) Miya-san ha anche insistito sul fatto che questo modo di rappresentare le eroine mostra un presunto complesso di inferiorità che i giapponesi hanno nei confronti dell'Occidente. Un giorno Miya-san ha disegnato il poster per la mostra The Nutcracker and the Mouse King. Nel poster Marie, la protagonista, si trova al centro e avanza verso di noi. È un disegno estremamente affascinante, che sembra quasi voler dire: "Se volete far presa su un pubblico vasto, anziché su un gruppo particolare di persone, è così che dovreste disegnare". Mentre analizzavo il poster, un membro dello staff mi ha spiegato come fosse nato. A quanto pare Miya-san era entrato nella stanza dei produttori chiedendo alle tre o quattro donne che si trovavano lì: "Mi dite di nuovo come disegnate una camicia da notte?" "Oh, dai un'occhiata a questo" ha risposto una di loro indicando un particolare poster. Miya-san l'ha osservato e poi ha cominciato a sorridere, sinceramente felice, mentre tornava nel suo studio. Poi ha realizzato il suo poster. All'inizio nessuno ha notato niente di particolare, poi un membro dello staff ha detto: "Questa è Marnie, no?" Fino a quel momento neanch'io me ne ero reso conto, ma è vero. Ma cosa aveva in mente Miya-san? Quello che ho capito è che Hayao Miyazaki è arzillo più che mai, nonostante il fatto che abbia deciso di ritirarsi. Inoltre il suo poster è una vera sfida lanciata a Maro, che ha lavorato spensierato allo Studio, approfittando dell'assenza di Miya-san. Se il disegno di Maro fosse stato qualcosa di più o meno scontato, Miya-san ne avrebbe semplicemente riso e lo avrebbe trascurato. Ma quel disegno lo aveva sorpreso. La Marnie che Maro ha disegnato è un personaggio la cui sensualità raggiunge un livello mai tentato da nessuno allo studio Ghibli.

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