Exodus - Dei e Re
Exodus - Dei e Re

Exodus – Dei e Re: un footage in anteprima


Abbiamo visto in anteprima 40 minuti del prossimo film di Ridley Scott 'Exodus - Dei e Re': un Christian Bale maestoso offre il suo volto e la sua carne alla rappresentazione di un Mosé diviso tra due mondi, circondato da un 3D che promette bene e scene di combattimento tipiche di Scott.

Bisognerà attendere il prossimo 15 gennaio per vedere, nelle nostre sale, il nuovo kolossal targato Ridley Scott che, confezionato in 3D, riporterà al cinema uno dei personaggi biblici più sfruttati di sempre: Mosè. La pellicola, infatti, è l'ennesimo adattamento dell'esodo ebraico fuori dall'Egitto per mano di Mosè, che proprio dall'Egitto era stato salvato da morte certa. Come tutti sapranno, Mosè venne risparmiato dalla strage di primogeniti ebrei voluta dal Faraone, grazie al coraggio della madre che, pur di concedergli una possibilità, decise di affidarlo alla corrente placida del fiume Nilo. Mosé poi viene raccolto e cresciuto a corte, dove vive al fianco del legittimo erede al trono, Ramsete, che considera alla stregua di un fratello di sangue. A dare il volto ai due personaggi sopracitati ci sono Christian Bale nei panni di Mosé e Joel Edgerton che sembra ormai essersi specializzato in ruoli da antagonista, dopo aver dato il volto al Tom di Il Grande Gatsby e il Brandan di Warrior.

Le vicende raccontate nella Bibbia vengono così riviste e corrette dal regista Ridley Scott: ed è sua la voce che precede il footage che la Fox ci ha invitato a vedere in anteprima. Come il regista stesso ci tiene a sottolineare – quasi temesse un giudizio troppo affrettato dalla stampa internazionale – il lavoro che viene mostrato alla platea è ancora grezzo, in divenire, un work in progress a tutti gli effetti. Il footage, che è composto da circa quaranta minuti di materiale inedito, presenta al pubblico varie clip, non necessariamente legate tra loro, che però hanno comunque il merito di dare un'idea piuttosto specifica del film, che non lesina sulle scene di azione, non rinunciando però mai a scene più o meno dialogate, che sono il pane quotidiano di quell'umanità che il regista ha dichiarato di voler mettere in scena al fianco dell'elemento più squisitamente divino.

La prima scena che ci viene mostrata è quella in cui i due "fratelli" scelgono l'arma con la quale andare in battaglia: fuori dalla loro casa, infatta, imperversa la guerra contro gli Ittiti. La scena, infatti, poco dopo si sposta proprio sul campo di battaglia, dove la macchina da presa sembra voler insistere proprio sul rapporto tra i due uomini, che continuano a dialogare pur senza bisogno di parole attraverso occhiate e fendenti lanciati nell'aria per guardare l'uno le spalle dell'altro. La sensazione che si ha è che i due più che sconfiggere il nemico abbiano l'unico scopo di proteggersi vicendevolmente. Questa sequenza ha il merito di porre l'accento sulla capacità del regista di creare impressionanti scene di guerra, cosa che aveva già dimostrato in altri suoi kolossal, come Robin Hood Il Gladiatore, con quel pizzico di esagerazione che gli è caratteristica e che sembra sempre suggerire la morte più che mostrarla apertamente.

Exodus - Dei e Re
Exodus - Dei e Re

Il secondo spezzone che ci sfiora lo sguardo è quello in cui Ramses e Mosé sono al colloquio dal padre Seti (John Turturro, davvero impressionante), ma il vero punto di non ritorno è quello ancora successivo, in cui Mosé incontra il capo ebreo Nun (Ben Kingsley) che gli svela le sue vere origini e lo mette a parte della posizione che il ragazzo dovrà ricoprire per portare in salvo il suo vero popolo. Sarà proprio questa rivelazione a cambiare le carte in tavola, tanto che anche il rapporto con Ramses diventerà sempre più teso e meno riconoscibile, specie quando Mosé annuncerà di essere ebreo.

A chiudere lo spettacolo è in anteprima è la fuga di Mosé e degli Ebrei, perseguitati dalle truppe di Ramses, dopo che le piaghe hanno devastato l'Egitto. La macchina da presa ci rimanda un'idea di continua tensione e attesa, che però rimane senza soddisfazione. Lo schermo dissolve al nero proprio nel momento di massima curiosità: quando, cioè, Mosé darà il via all'evento biblico più famoso di sempre: l'apertura del Mar Rosso.

L'idea che ci siamo fatti, dopo questi quaranta minuti, è di essere davanti ad un prodotto cinematografico che può essere perfettamente inserito nel contesto produttivo e stilistico di Ridley Scott. Le firme del regista sono moltissime e quasi onnipresenti. Per un film che difficilmente durerà meno di due ore e passa, il regista però può contare su un 3D che appare già piuttosto potente e, soprattutto, su un protagonista di sicuro talento. Già in questa semplice preview è possibile notare l'evoluzione (o involuzione, a seconda dei punti di vista) del fisico di Christian Bale. Abituato da sempre a modificare il proprio aspetto e il proprio peso, Christian Bale cambia nel corso della pellicola: nella prima scena ci viene mostrato con i muscoli gonfi e il fisico da soldato abituato alla guerra, al combattimento. Un corpo in salute, il suo, che ha avuto la fortuna dalla propria parte e che quindi non ha mai dovuto subire mancanze, privazioni o soprusi. Cosa che, naturalmente, cambia a seguito del suo incontro con Nun: alla fine dell'anteprima Christian Bale ha il volto scavato e le ossa sporgenti. E in questo altalenare di peso, quello che viene fuori con maggior forza è il suo già citato talento, che sembra in grado di oscurare, senza troppa difficoltà, Joel Edgerton.

Per conoscere fino in fondo cosa sia Exodus – Dei e Re bisognerà aspettare comunque l'anno nuovo, quando questi 40 minuti saranno inseriti in un quadro più ampio.

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