Giffoni 2014
Giffoni 2014

Giffoni 2014: intervista a Dylan O’Brien


In una sala conferenze gremita di giornalisti, Dylan O'Brien ha parlato delle sue serie televisive preferite, del suo rapporto con la celebrità e del suo nuovo film in uscita, The Maze Runner.

Non è stato facile avvicinare la star di Teen Wolf Dylan O'Brien, giunto a Giffoni per incontrare migliaia di fan che sono arrivati dal mondo intero per poter anche solo intravedere il proprio idolo. Questo non per colpa dell'attore – che si è presentato in cittadella timido e vagamente nervoso -, ma a causa di un organizzazione burocratica che tende ad escludere la stampa, o almeno quella web, dalle varie attività. Nonostante questo, però, noi di movietele.it siamo riusciti ad accaparrarci la prima fila per l'intervista a O'Brien che, stretto in una camicia bianca, si è seduto accanto al mediatore Tonino Pinto e si è lasciato andare a risposte lunghe e sentite.

Ovviamente, essendo soprattutto una star dello showbusiness televisivo, Dylan O'Brien ha dovuto rispondere riguardo ai suoi show preferiti. Alla domanda specifica su quali serie televisive segue, l'attore risponde subito "Solo Teen Wolf", per poi ridere con l'aria di chi la sa lunga. Poi, però, aggiunge:

Penso che al momento il mio preferito sia House of Cards. Ma seguo anche The Walking Dead. In realtà avrei dovuto essere uno zombie in The Walking Dead, ma alla fine ho dovuto rinunciare perchè stavo girando The Maze Runner … Però era stato tutto preparato e organizzato.

Sempre riguardo al suo rapporto con la serialità televisiva e con il cinema – Dylan O'Brien ha preso parte ad alcuni progetti cinematografici, come l'indipendente The First Time, dove ha recitato al fianco dell'attuale compagna Britt Robertson e la commedia Gli Stagisti, con Owen Wilson Vince Vaughn – l'interprete di Stiles ha anche parlato dell'era d'oro che sta vivendo la televisione a stelle e strisce e delle differenze che esistono tra questa forma di linguaggio e il cinema:

C'è una grande differenza. Si dice che il teatro è per gli attore, il cinema per i registi e la tv per gli scrittori. Nelle serie tv c'è pochissimo tempo per girare le scene, quindi il più delle volte deve essere buona la prima. Quindi a volte mi dispiace non avere sempre tempo sufficiente per concentrarmi sulla recitazione. Cosa che invece accade in altri film, come The Maze Runner, con un altro tipo di budget. Soprattutto ora nel cinema si continua a produrre qualcosa perchè si pensa che possa avere successo, anche economico. Mancano le storie, ed io spero che un giorno il cinema possa tornare ad essere quello che era una volta.

Dopo questa piccola dichiarazione d'amore nei confronti della settima arte, automaticamente è scattata la domanda su quali sono gli attori che Dylan O'Brien stima di più:

Ho molta stima per molti attori, alcuni anche più giovani di me.  Se dovessi dire due nomi direi Robert De Niro e Tom Hanks, ma senza imitare nessuno. Perchè imitare l'arte è qualcosa di orribile.

Riguardo al futuro, poi, Dylan O'Brien ha detto:

Non prefiguro, per me, una carriera precisa e prestabilita. L'unica cosa di cui sono certo è che voglio migliorare sempre.

Proprio come aveva fatto durante il Meet & Greet, poi, Dylan O'Brien non perde l'occasione per parlare del suo nuovo status di divo e di idolo per i più giovani. Uno status, questo, che naturalmente lo porta a vivere una vita decisamente diversa rispetto a quella dei suoi coetanei che sono liberi di camminare per le strade di New York (città natale dell'attore) senza doversi imbattere in fan in piena fase di adorazione.

Ci vuole molto ad abituarsi. Sono molto timido, quindi tutto l'affetto dei fan, a volte, può diventare un po' esagerato. Io sono un ragazzo normale e quindi mi piacerebbe potermi comportare normalmente. Tuttavia so che la gente si comporta così perchè mi vuole bene, quindi alla fine è una cosa molto bella.

Quando gli viene chiesto qualcosa sul suo film in uscita, The Maze Runner, presentato in anteprima al Comic-Con di San Diego, Dylan O'Brien parla delle sue reazioni qualora dovesse affrontare una sfida come quella del suo protagonista:

Vorrei essere in grado di comportarmi come Thomas, il mio personaggio. Alla fine, però, non so come reagirei. L'unica cosa che so è che reagirei comunque, in qualche modo. Magari facendo domande, cercando di capire quello che sta accadendo, proprio come fa Thomas.

The Maze Runner è una storia su un gruppo di ragazzi che si trova intrappolato, senza memoria, in un labirinto dove vivono misteriose e pericolose creature, chiamate I Custodi. Un libro, questo, che si inserisce alla perfezione nella nuova corrente young Adult che ha riscritto i termini di fantascienza. Quando gli viene chiesto come il film si inserisca in questa nuova corrente di genere, l'attore risponde:

The Maze Runner va senza dubbio in quella direzione. Non è un film apocalittico, ma è un tentativo di dimostrare come le persone reagirebbero in una data situazione. Spesso il film è stato paragonato a Il Signore delle Mosche, ma io non sono d'accordo. Non voglio essere "polemico", perchè Il Signore delle Mosche è stato uno dei libri preferiti che hanno accompagnato la mia crescita. Ma quello si concentrava sul male che ogni essere umano porta dentro di se. The Maze Runner, invece, si concentra sul lato positivo dell'uomo, facendo emergere i sentimenti del bene.

Infine, per chiudere l'intervista, Dylan O' Brien ha anche elogiato il festival che lo ha ospitato:

Il Giffoni Experience è meraviglioso. Ci dovrebbero essere molti più Festival come questo anche negli Usa. So che il direttore Gubitosi ha creato tutto questo quando aveva solo 18 anni: è l'età giusta, è l'età in cui tutto sembra possibile e il fatto che ancora oggi i ragazzi possano venire qui a vivere questa esperienza è una cosa straordinaria. Qui si capisce cos'è la passione

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