Omaggio a Jacques Tati: quattro film del regista francese tornano al cinema
Omaggio a Jacques Tati: quattro film del regista francese tornano al cinema

Omaggio a Jacques Tati: quattro film del regista francese tornano al cinema


A giugno al cinema tornano: Mon Oncle, Playtime, Les vacances de Monsieur Hulot, Jour de Fete.

A 58 anni dalla prima proiezione pubblica torna nelle sale italiane il 6 giugno, in versione restaurata, Mio zio (Mon oncle) di Jacques Tati, film vincitore dell'Oscar come Miglior Film Straniero e del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.

"Omaggio a Tati" è un progetto della Ripley's Film in collaborazione con Viggo che porta sul grande schermo i quattro film che lo collocano direttamente tra Charlie Chaplin e Buster Keaton: "Mon Oncle", "Playtime", "Les vacances de Monsieur Hulot" e "Jour de Fete".

Tati, oltre ad essere stato uno dei comici più noti della scena cinematografica mondiale è stato uno dei registi che, meglio di altri, è riuscito ad adattare l'immagine del mondo moderno al cinema. Le sue trovate comiche, considerate da molti sempre intelligenti e mai volgari, sono totalmente ispirate alla vita quotidiana.

Amato da registi come François Truffaut ("Lui vede quello che noi non vediamo più, sente quello che noi non sentiamo più, gira come noi non facciamo"), Jean-Luc Godard ("Il miglior regista comico francese dai tempi di Max Linder"), Olivier Assayas ("La curva che conduce da Jour de fete a Playtime è quella che conduce il mondo antico al mondo moderno"), Wes Anderson ("La sua camminata è già una grande invenzione"), David Lynch ("uno dei più grandi di sempre"), Tati ha affinato l'originalità del suo cinema di film in film.

Primo film a colori di Jaques Tati, girato tra il 10 settembre 1956 e il 25 febbraio 1957, Mio zio (Mon oncle) mette a confronto due diversi mondi: l'iper-moderno e tecnologico della famiglia Arpel e quello bucolico-popolare di Hulot; un mondo ove la fantasia rende ancora viva e possibile la vita degli uomini.

Tutti i film di Jacques Tati tornano in sala nelle versioni restaurate a cura di Les Films de Mon Oncle che conserva le opere del regista: il 14 giugno il monumentale "Playtime", il 20 giugno la prima apparizione di Hulot "Les vacances de Monsieur Hulot", il 27 giugno il film d'esordio "Jour de Fete".

LES VACANCES DE MONSIEUR HULOT. Dopo "Mon Oncle" e "PlayTime", il 20 giugno torna nelle sale italiane, in versione restaurata, Les vacances de Monsieur Hulot, film che segna la prima folgorante apparizione del personaggio che cambiò per sempre la carriera del regista e attore e la storia del cinema francese: Monsieur Hulot si presenta per la prima volta al mondo con un'automobile scassata, cappello, pipa e pantaloni troppo corti. Dell'epoca delle prime ferie pagate e dello sviluppo del turismo di massa, Hulot si prende inconsapevolmente gioco delle manie e dei vizi della borghesia in vacanza. Attraverso la cura maniacale e raffinata del sonoro quale elemento preponderante della comicità tatiniana, senza proferire (quasi) nessuna parola, Hulot dà vita a una splendida satira gentile, musicata dalle voci in sottofondo dei bambini che giocano in spiaggia, sull'incapacità degli adulti di godersi le vacanze. Di Les Vacances de Monsieur Hulot Tati realizzò due versioni: quella originale in B&N del 1953 ed una versione con inserti colore nel 1978. La versione in sala il 20 giugno è quella originale in B&N del 1953.

GIORNO DI FESTA – JOUR DE FETE. torna al cinema il 27 giugno, in versione restaurata, il film d'esordio di Jacques Tati, "Jour de fête". Vincitore del premio per la migliore sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1949 e del Grand prix du Cinéma Français nel 1950, all'uscita nelle sale il film fu acclamato dalla critica e consacrò il regista e attore quale una delle personalità più innovative e geniali del cinema francese. Ad oggi resta il suo maggior successo commerciale con quasi 7 milioni di spettatori solo in Francia. A Sainte Sévère, piccolo centro rurale francese, si allestisce la sagra annuale. Tra le varie "attrazioni", c'è anche quella di un cinematografo ambulante e François (Jacques Tati), il postino, complice qualche bicchiere di troppo, si esalta davanti ai prodigi mostrati da un documentario sul servizio postale statunitense. Così, nel suo piccolo, cerca di emulare i "colleghi" d'oltreoceano, con risultati catastrofici. Definito da Jean-Luc Godard come il film che inaugurò il neo-realismo francese, Jour de fête mette in scena il mondo antico e bucolico destinato presto a scomparire, nel momento in cui l'influenza americana, nel cinema e nel progresso tecnologico, travolgerà i ritmi tranquilli e innocenti della provincia francese. Tati affronta la malinconia dell'arrivo della modernizzazione con un tipo di comicità essenzialmente muto e corporeo, sulla scia del grande slapstick del passato, che lo accompagnerà per il resto della sua carriera. Tati ritoccò costantemente il film per decenni per migliorarlo: sperimentò con il colore e fu sospettato di voler distrarre l'attenzione ma in realtà voleva semplicemente testare e affermare la libertà dello spettatore. Non rifiutava mai le nuove tecniche in campo cinematografico anche se fu spesso accusato di essere un regista conservatore. Sfortunatamente il negativo originale in bianco e nero del 1949 fu distrutto. Nel 2012, una prima versione in bianco e nero è stata restaurata in risoluzione 4K, da due pellicole positive di preservazione conservate negli archivi francesi. Anche la densità variabile del suono è stata recuperata dagli stessi positivi. La versione che si vedrà al cinema è quella originale del '49 in bianco e nero. 

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