Total Recall - Atto di Forza
Total Recall - Atto di Forza

Total Recall – nuove clip italiane e note di produzione


Disponibili due nuove clip in italiano da Total Recall – Atto di Forza: Clip Sono andato alla Rekall dopo il lavoro, Clip Due Settimane. Inoltre, tante curiosita' dalla produzione del film: nel film c'e' molta computer grafica perche' ci sono cose che proprio non si possono realizzare.

Sono disponibili due nuove clip di Total Recall – Atto di Forza, il thriller d’azione incentrato sui temi della realtà e della memoria che uscirà giovedì 11 ottobre. I filmati possono essere visti nei player qui sotto, tra alcune interessanti informazioni riguardanti la produzione del film.

L’idea del regista Len Wiseman per Total Recall è stata quella di costruire set per quanto possible. “Certamente, nel film c’è molta computergrafica perché ci sono cose che proprio non si possono realizzare” fa notare. “ma se possono sembrare verosimili, tendo a realizzarle. Adoro costruire, progettare, disegnare e girare su set reali“. “Voleva che sembrasse il più verosimile possibile, perché pensa che renda di più“, dice il produttore Toby Jaffe. “Crede che gli attori rendano al meglio quando sono appesi ad una macchina vera piuttosto che recitare con alle spalle un blue screen. E quindi abbiamo messo in programma di costruire vere version futuristiche di automobile e girare in location reali“.  

Wiseman ha contattato il suo amico e collega Patrick Tatopoulos, regista di Underworld: La ribellione dei Lycans, per le scenografie. Tatopoulos sapeva che questo era un film a cui non poteva rinunciare. Tatopoulos e Wiseman hanno lavorato insieme molto spesso, tanto che lo scenografo si è sentito subito a suo agio sul set.  I due hanno sviluppato una sorta di connessione cerebrale., scherza: “Abbiamo lavorato insieme in così tanti film e ci conosciamo da tanti anni, così finiamo per avere la stessa visone delle cose“, dice. Wiseman concorda. “Lavora ad un’idea, tira fuori qualcosa e so già che mi piacerà“, dice.

Clip Sono andato alla Rekall dopo il lavoro

Jessica Biel dice che la possibilità di girare una scena su un set vero, ha fatto veramente la differenza per lei. Un’altra sfida è stata quella di realizzare il set di La Colonia, completo di  quartieri sulla riva del mare, che dovevano essere progettati strategicamente. Farrell dice di essere rimasto impressionato dal set. “É un’opera di alta carpenteria , con dettagli raffinati come non ne ho mai visti su un set prima d’ora“. La cosa più difficile da realizzare per le maestranze è stata quella di creare il senso di due mondi distinti e separate: il set sterile e della crosta superficiale dello UFB contro quello granuloso della Colonia. Per il Direttore della Fotografia Paul Cameron, questo ha significato creare una struttura di illuminazione che contraddistinguesse le due nazioni. Per delineare ulteriormente le due regioni, Wiseman ha richiesto una pioggia incessante sulla Colonia, un elemento che Tatopoulos ha creduto desse più  credibilità al set.  Tutto sommato, un set è un set – una finzione, con materiali dipinti per sembrare vero cemento o metallo.  Affinché il trucco funzioni, a volte bisogna aggiungere cose reali- e per La Colonia, la pioggia era l’elemento adatto.

Farrell ricorda questa esperienza: “C’era la scena in cui due auto si scontravano e devo dire che non ero propriamente coraggioso in quel momento“, scherza “ma sono comunque contento di averlo fatto in quella maniera. È stato divertente ed abbiamo avuto una reazione spontanea e reale. Abbiamo ottenuto una sensazione di realtà, di suono e cielo che non si sarebbe mai potuto veramente raggiungere in seguito“.

Clip Due Settimane

Fin dove possibile, ogni attore ha preferito recitare le proprie scene d’azione. “Veramente, ogni giorno eravamo appesi a testa in giù legati a cavi, schiacciati in ogni parte del corpo, galleggiando a mezz’aria, strattonati e con le armi in pugno è stato veramente bello“, dice la Biel. Anche Bryan Cranston ha girato molte delle sue scene d’azione, il che ha provato una volta di più la sua esperienza illuminante. “Fare le scene di lotta è come imparare a ballare“, nota. “Devi sapere nel dettaglio cosa succederà in seguito per farlo funzionare. Credo di aver pestato i piedi di Colin solo un paio di volte“.

Una delle scene di lotta più difficili è stata la prima, quella tra Quaid e i poliziotti nella sede della Rekall, nel momento in cui Quaid inizia a dubitare che quella sia la sua vera identità, scoprendo di avere abilità mai sospettate. “Dal punto di vista del personaggio, volevo che nella sequenza sembrasse impossibile prendere il respiro“, spiega Wiseman. “Volevo che il pubblico vivesse la stessa esperienza“.

Girare scene mozzafiato e non stop come queste, è stata una vera impresa per tutti i protagonisti coinvolti. La squadra degli stuntmen ha dovuto insegnare le coreografie a Farrell, per la scena di lotta che ha visto l’impiego di numerose macchine da presa mobili. Wiseman si è affidato a tre modernissime Doggicam (un macchina da presa super scorrevole ad alta velocità, usata specificamente per le scene di inseguimenti in auto), tutte collegate ad argani manovrati dal computer, tecnica mai usata prima d’ora. Le macchine da presa si muovevano tra i 15 ed i 20 piedi al secondo, tutte sincronizzate tra loro, così che l’azione risultasse molto veloce.

C’erano nove controfigure con Colin nel mezzo e ognuno doveva muoversi in una certa maniera, nel preciso momento altrimenti l’intera coreografia sarebbe risultata fuori sincrono“, spiega il produttore esecutivo Ric Kidney. “Ognuno ha dovuto provare il proprio movimento per circa un mese“. 

Total Recall – Atto di forza
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