Un mondo nuovo
Un mondo nuovo

Un mondo nuovo su Rai1


Un inedito affresco di una pagina non tanto conosciuta della Storia italiana e mondiale, che ci riguarda tutti da molto vicino.

Lunedì 22 agosto alle 21.25 Rai1 ripropone il film tv Un mondo nuovo di Alberto Negrin con Vinicio Marchioni, Isabella Ragonese, Orlando Cinque, Peppino Mazzotta, Simone Gandolfo, Valentina Carnelutti e con Sergio Albelli, Ignazio Oliva, Stefano Schermi, Francesco Colella, Miro Landoni, Giancarlo Judica Cordiglia.

Nello scenario selvaggio e arretrato dell'isola di Ventotene, negli anni '40, un gruppo di pensatori illuminati, costretti al confino per le loro idee antifasciste, scrivono un documento che passerà alla storia. È nell'isola ponziana che nasce l'idea di un'Europa democratica e federale senza più guerre e senza conflitti. L'avventurosa vicenda di una delle figure cardine del Novecento italiano, Altiero Spinelli, un uomo appassionato e viscerale che sacrifica tutta la sua vita in nome delle idee. A lui, e al gruppo dei 'ragazzi di Ventotene' – Ernesto Rossi, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni, Ada Rossi – dobbiamo la nascita dell'Europa unita. La storia di una grande amicizia, quella di un amore potente, per gli uomini e per una innovativa visione del mondo. Un inedito affresco di una pagina non tanto conosciuta della Storia italiana e mondiale, che ci riguarda tutti da molto vicino, nel film tv Un mondo nuovo, per la regia di Alberto Negrin. Una produzione Rai Fiction- Palomar con Vinicio Marchioni (Altiero Spinelli), Isabella Ragonese (Ursula Hirschmann), Orlando Cinque (Eugenio Colorni), Peppino Mazzotta (Ernesto Rossi), Simone Gandolfo (Marcello Guida) e Valentina Carnelutti (Ada Rossi). Completano in cast Sergio Albelli (Trevisan), Ignazio Oliva (Sandro Pertini), Stefano Scherini (Ivan), Francesco Colella (Pietro Secchia), Miro Landoni (Umberto Terracini), Giancarlo Judica Codiglia (Funzionario Ovra).

"Credo senz'altro che questo sia stato uno dei film più difficili che mi sia accaduto di scrivere e dirigere", dice il regista del film tv Un mondo nuovo, Alberto Negrin. "Quando mi è stato proposto di raccontare la nascita del manifesto di Ventotene, la vita di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, personaggi a me quasi sconosciuti, la prima immagine letteraria e cinematografica che, dopo aver letto centinaia di pagine di memorie e di biografie, mi ha colpito la fantasia è stata quella dei Tre Moschettieri. Fin dal primo momento ho pensato a quei tre giganteschi esseri umani come a dei Moschettieri invincibili e immortali: la loro straordinaria amicizia, la loro passione per la verità e la giustizia nel momento più buio e oscuro della loro esistenza, la loro capacità di restare immuni da ogni calcolo personale, la loro incredibile forza morale e l'enorme talento visionario che li ha resi capaci, prigionieri e isolati dal mondo, di immaginare l'inimmaginabile nel momento in cui il nazifascismo dilagava con le sue armate in tutta Europa fino ai confini del Giappone, mi hanno fatto innamorare e appassionare ad una storia che dovevo riuscire a trasformare in una grande storia epica, umana, commovente e anche estremamente avventurosa riuscendo nello stesso tempo a trasmettere al grande pubblico la grandezza della loro utopia senza alcun appesantimento ideologico e politico. Ecco la 'mission impossible' che mi era stata affidata".

Il film inizia nel 1941, mentre il nazifascismo trionfa conquistando l'Europa. In questo contesto, in una piccola isola sperduta del Mediterraneo, Ventotene, uno sparuto gruppo di giovani lì confinati dal regime fascista, elabora un'utopia: l'idea di un'Europa libera, in pace e democratica, unita in uno stato federale. I protagonisti sono giovani uomini e donne perseguitati dal regime mussoliniano, eretici rispetto ai partiti e alle ideologie del resto del fronte antifascista: comunismo, socialismo, azionismo, cristianesimo democratico, anarchismo. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi nei giorni bui del trionfo del nazifascismo scrivono in segreto un libricino ritenuto ancora oggi la pietra miliare per la costruzione dell'Europa unita: il Manifesto di Ventotene. Il film è il racconto di questa avventura che non è solo intellettuale, ma è fatta di scelte difficili, di rischi, di azioni combattive, di lungimirante coraggio; soprattutto è la storia di un'amicizia fra tre giovani di eccezionale levatura intellettuale e morale.

"Raccontando la vita di Altiero Spinelli e dei suoi due amici e maestri sono entrato ogni giorno di più in una realtà che non avevo mai conosciuto e che neppure immaginavo potesse esistere." prosegue Negrin. "La loro forza, la loro capacità di mantenere il sogno di un'Europa senza più Stati Nazionali Sovrani, senza più eserciti nazionali, senza patriottismi bellicosi e nazionalistici, in un momento nel quale ogni libertà era sparita e ogni possibilità di agire era assolutamente impensabile: non è già questo un grande spettacolo? In tutto questo contesto di grandezza epica, nasceva anche un'intensissima storia d'amore tra Altiero Spinelli e Ursula Hirschmann moglie di Eugenio Colorni, uno dei due migliori amici di Spinelli, un amore assoluto e definitivo che contro tutte le logiche non ha in alcun modo 'guastato' una grande e straordinaria amicizia."

Altiero Spinelli aveva scontato tutta la giovinezza in galera come comunista, ne aveva poi ripudiato l'ideologia vivendo al confino un isolamento angoscioso. Ma rimaneva una mente potente, libera ed aveva la stoffa del fondatore di movimenti. Eugenio Colorni ebreo e antifascista; anticonformista per natura, filosofo, studioso di Freud e della moderna fisica di Einstein, un uomo che Spinelli definì il suo Maestro dell'anima. Ernesto Rossi, allievo di Luigi Einaudi, era una mente ironica e tagliente, con grandi doti di economista. Spinelli lo definì il suo Maestro della mente. Ursula Hirshmann, ebrea berlinese, proveniente dalle file della gioventù socialista tedesca, aveva conosciuto le persecuzioni razziali, la fuga e infine il matrimonio con Eugenio Colorni da cui aveva avuto tre figlie. Ada Rossi, matematica di fine intelletto, ha sempre condiviso le scelte estreme del marito Ernesto arrivando a sposarsi con lui durante i duri anni di carcere. La nascita dell'idea dell'Europa unita è raccontata attraverso i sentimenti, l'amicizia e le avventure di questi protagonisti per riportare alla memoria che quell'idea, accusata oggi, spesso non a torto, di essere stata realizzata in modo parziale, burocratico, inefficace, ha invece la sua radice nelle vite intrepide di giovani appassionati e mossi contro tutto e contro tutti da un sentimento di solidarietà, giustizia e bene comune che aveva come scopo ultimo la conquista di una pace duratura contro i nazionalismi che avevano fatto della guerra il mezzo per risolvere le controversie tra gli Stati.

Per scoprire molto altro sul film vi rimando alla scheda di Un mondo nuovo.

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