Backstreet Boys Show 'Em What You're Made of
Backstreet Boys Show 'Em What You're Made of

Recensione Backstreet Boys Show ‘Em What You’re Made of


Film-documentario che rende omaggio la boy band più famosa al mondo per festeggiare i loro venti anni di grande carriera. Un lavoro speciale che mostra i cinque ragazzi come non li avete mai visti, un evento imperdibile per tutti i fan del gruppo.
Voto: 8/10

Nel 2012 i Backstreet Boys, la boy band più famosa al mondo, torna alla ribalta, dopo un periodo di anonimato, per festeggiare i venti anni di carriera e il ritorno nel gruppo del più grande di loro, Kevin Richardson. Lo fa con un tour in giro per il mondo, un nuovo album, una ritrovata giovinezza ma soprattutto con la realizzazione di un film, Backstreet Boys Show 'Em What You're Made Of, che racconta questi anni di intensa carriera mettendo in mostra tutto di loro, comprese le loro fragilità, le tensioni e le difficoltà che hanno dovuto affrontare e risolvere nel corso degli anni e durante questa nuova avventura.

Questo film documentario, diretto da Stephen Kijak, non è semplicemente un omaggio alla boy band che ha cambiato la storia musicale tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, imponendosi a livello mondiale come il gruppo più famoso di sempre per milioni di teenager impazzite per quei cinque talentuosi ragazzi che sanno cantare e ballare ma che insieme danno vita a qualcosa di magico. È prima di tutto e soprattutto un intenso viaggio all'interno delle loro fragilità, delle loro paure, delle loro vite dagli esordi fino adesso. Racconta la vita di cinque ragazzini (Nick Carter aveva addirittura undici anni quando iniziò a prendere vita l'idea di formare una boyband) che con tanto sacrificio scalano le classifiche di tutto il mondo. Si perché all'epoca dei talent show, da The Voice a X Factor e così via, diventare famosi con la musica è ormai più semplice, certo il difficile poi è sapersi imporre nel panorama mondiale, ma certo è che la visibilità data da questi tipi di programma non è paragonabile ai tour in giro per le scuole che facevano i Backstreet Boys per farsi conoscere tra i giovani, quando erano sconosciuti. Ci sono voluti anni di sacrifici, di lavoro duro per creare un qualcosa che fosse credibile ma ci sono riusciti. Colui che ha deciso di mettere insieme questo gruppo e che ha fatto in modo che diventassero quello che poi sono è stato Lou Pearlman. Un imprenditore che ha preso i cinque ragazzi sotto la sua ala protettrice, colui che ha creato un qualcosa di speciale, che ha reso possibile tutto e che poi li ha traditi, truffandoli e rubando loro milioni di dollari, ma soprattutto togliendo loro un po' di quella ingenuità adolescenziale che li ha sempre caratterizzati, ferendoli nel profondo perché era come un secondo padre per tutti loro.

Girato in due anni, il film ci porta all'interno del privato di ognuno di loro, nella loro infanzia, le loro origini, il racconto delle persone care, ma soprattutto ci porta all'interno di loro stessi, le loro paure e le loro sofferenze vengono fuori in momenti di assoluta sincerità e commozione. Ci sono anche momenti di tensioni tra loro che sfociano in un duro confronto che serve anch'esso per crescere e andare avanti. Attraverso filmati d'archivio, i Backstreet Boys vengono mostrati agli esordi, le loro faccine bambine, innocenti e speranzose, quando nessuno li conosceva ma loro provavano in tutti i modi ad imporsi con il loro talento. C'è l'incontro con un'altra boy band che usciva fuori in quegli stessi anni, gli 'N Sync, ma di loro, negli anni, sarebbe rimasto ben poco se non il leader del gruppo, diventato poi uno dei cantanti più famosi al mondo, Justin Timberlake. Ci sono i tour con il pullmino per le scuole degli Stati Uniti, fino a quando non vanno a registrare il loro primo album in Europa ed è proprio lì che inizia la loro ascesa. Così mentre mezza Europa urlava il loro nome, a casa, nel loro paese ancora nessuno li conosceva. Poi arriva il successo mondiale, quello che li porterà a vendere 130 milioni di album in tutto il mondo, che porterà il loro album Millennium ad essere ancora oggi il quarto album più venduto negli Stati Uniti, a fare tournée in oltre 100 nazioni, i loro 9 album hanno raggiunto tutti la Top 10 della classifica di Billboard, sono tuttora l'unica boy band a detenere questo primato. Questi sono solo alcuni dei tanti record che il gruppo detiene ma quello più bello e importante credo che sia quello che dopo ben venti anni di carriera ci sono ancora milioni di fan che non li hanno mai dimenticati. Nessuno sa cosa riserverà il futuro alla boy band, forse altri venti anni di successi, forse no, quello che è certo è che continueranno a vivere dentro i cuori di ogni fan per sempre. 

Valutazione di Giorgia Tropiano: 8 su 10
Backstreet Boys: Show ‘Em What You’re Made Of
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