Insidious 3 - l'inizio
Insidious 3 - l'inizio

Recensione Insidious 3 – l’inizio


'Insidious 3 - l'inizio' vede un cambio al timone, con l'entrata di Leigh Whannell dietro la macchina da presa: già sceneggiatore della saga, il regista riesce a creare un'atmosfera densa di rumori e apparizioni improvvise che fanno di questo terzo capitolo un altro buon film dell'orrore.
Voto: 7/10

Era il 2010 quando James Wan decide di portare al cinema Insidious, film horror che poneva al centro del racconto le vicende terrorizzanti della coppia Lambert (Patrick Wilson Rose Byrne), costretti ad affrontare il coma di uno dei due figli a seguito di un trasloco in una villa piena di rumori agghiaccianti e situazioni al limite dell'orrore. Tre anni dopo nei cinema arrivò Insidious 2: Oltre i confini del male, un sequel che riuscì a battere il primo capitolo quanto a capacità di spaventare lo spettatore e che seguiva da vicino la continuazione della storia della coppia. Ora, invece, al cinema arriva Insidious 3 – l'inizio pellicola che vede al timone Leigh Whannell, anche sceneggiatore oltre che attore, nei panni di uno dei due simpatici acchiappafantasmi.

Il prequel inizia qualche anno prima rispetto agli eventi narrati nei primi due capitoli e segue le vicende della giovane Quinn (Stephanie Scott) che, ancora profondamente scossa dalla morte della madre, cerca di convincere la medium Elise (Lin Shaye) a fare una seduta spiritica per poter comunicare con la defunta genitrice. La medium si lascia convincere dalla dolcezza della ragazza, ma ben presto la seduta richiama nel mondo un'entità maligna, che mira a prendere l'anima di Quinn. Quest'ultima, tornata a casa e costretta sulla sedia a rotelle a seguito di un incidente stradale, diventa vittima di una serie di stranissimi eventi, di cui è testimone anche suo padre (Dermot Mulroney). A questo punto Elise dovrà decidere se riprendere in mano il suo potere e usarlo per salvare delle vite, o annegare nella negazione, scappando da un fantasma che reclama la sua stessa vita.

Con Insidious 3 – L'inizio lo spettatore viene riportato indietro nel tempo, non tanto alle origini vere e proprie del male rappresentato, ma ad una parentesi che ci ha permesso di conoscere meglio Elise e di riportarla sullo schermo visto che i fatti narrati nel secondo episodio lo avrebbero reso impossibile qualora si fosse deciso di puntare su un sequel. Ed è, in effetti, proprio Elise il personaggio centrale della pellicola: lo spettatore viene messo a parte dei suoi dubbi, delle sue paure e dell'infinita stanchezza che dimora nelle sue membra. Una stanchezza dello spirito, che non ce la fa più a combattere contro il mondo che ormai noi conosciamo con il nome di Altrove. Whannell si mostra senz'altro abile nell'ereditare l'immaginario creato dai capitoli precedenti e riesce a confezionare un film horror da brividi. Torna l'idea della casa infestata, con rumori, sussurri e crepe che appaiono dal nulla. Oltrettutto permane un buon equilibrio tra il visto e il solo suggerito: non mancano, infatti, scene in cui la musica si alza di qualche tono e il villain di turno che appare all'improvviso. Per il resto però il regista lascia che sia lo spettatore a completare le scene suggerite, facendo così in modo che la paura emerga da sola, lasciando chi è seduto in poltrona con l'adamatico desiderio di coprirsi gli occhi e nascondersi.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
Insidious 3 – L’inizio
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