Pitch Perfect 2
Pitch Perfect 2

Pitch Perfect 2, la recensione


'Pitch Perfect 2' è un parco divertimenti per immagini, un film sereno e leggero che si fonda sull'amicizia femminile che supera tutte le difficoltà e che non mancherà di farvi ridere.
Voto: 7/10

Era il 2012 quando nelle sale italiane arrivò Voices, titolo anglofono per la pellicola Pitch Perfect diretta da Jason Moore, attivo soprattutto in ambito teen-serial, avendo diretto episodi di serie televisive come Dawson's Creek One Tree Hill. La storia era quella di un gruppo di ragazze, tutte diverse tra loro per personalità, razza e orientamento sessuale, che puntavano a vincere il campionato nazionale di canto a cappella dell'università. Tra questo gruppo così eterogeneo spiccava la figura di Beca, una studentessa con il sogno di diventare una produttrice discografica e che, dopo mille peripezie e incomprensioni, riusciva a mettere il proprio talento al servizio del team, le Bellas. A distanza di tre anni, a seguito di un successo veramente inaspettato del primo capitolo, arriva al cinema Pitch Perfect 2 – chiara, stavolta, l'intenzione di lasciare il titolo originale – diretto stavolta da Elizabeth Banks, che i più conoscono per il suo ruolo all'interno della saga di Hunger Games, a sua volta attrice all'interno di entrambi i Pitch Perfect.

Beca (Anna Kendrick) è al suo ultimo anno di college e comincia a pensare a quello che ne sarà della sua vita dopo l'università. Da tre anni fidanzata con Jesse (Skylar Astin), tre volte campionessa con le Barden Bellas, ora Beca decide di rimboccarsi le maniche e proseguire verso il suo vero sogno, diventare una producer discografica. Quando però un imbarazzante incidente di Ciccia Amy (Rebel Wilson), avvenuto davanti gli occhi del presidente Obama, rischia di far uscire le Bellas fuori dai giochi, Beca si sente in dovere di nascondere il suo stage presso un' importante etichetta discografica persino all'amica Audrey (Brittany Snow) per poter essere d'aiuto. Le Bellas, infatti, rischiano l'estinzione: la loro unica possibilità è quella di partecipare ai campionati mondiali di canto a cappella e vincere il titolo, battendo anche i rinomati quanto arroganti Das Sound Machine, gruppo tedesco che prende il posto delle Bellas quando queste vengono buttate fuori da tutti gli eventi in programma. In questa nuova avventura, le ragazze saranno aiutate anche dall'entrata in scena di Emily (Hailee Steinfeld), che da sempre sogna di far parte delle Bellas per poter seguire le orme della madre (Katey Sagal).

Con Pitch Perfect 2 il rischio di cadere nella trappola della riproposizione arida di uno schema collaudato era molto alto. C'era, alla base, la sensazione che il primo capitolo avesse dato tutto quello che c'era da dare e che un sequel fosse semplicemente una mera operazione commerciale, che si curava più degli incassi che della qualità. Il pericolo, tuttavia, è stato sventato abbastanza agilmente. Il cambio alla regia si avverte sin da subito e lo spettatore viene trainato, sulle ali di note sempre accattivanti, in un mondo totalmente femminile, che ride sugli stereotipi maschilisti legati alla figura femminile, e che fa della coesione tra le ragazze il proprio marchio distintivo. Sebbene la sceneggiatura non offra davvero nulla sul piano dell'originalità, rimane comunque ad essere fedele a se stessa, a presentarsi compatta a sicura, senza cali di ritmo o di interesse. Pitch Perfect 2 è essenzialmente un parco giochi, un luogo dove ci si può divertire senza aprirsi a complicate riflessioni fini a se stesse. La pellicola scorre che è un piacere, senza alcun tipo di intoppo, tra (dis)avventure, dichiarazioni, incidenti e il sempre verde spirito delle Barden Bellas che, ancora una volta, sono pronte a sedurvi.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
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