Roger Waters - The Wall
Roger Waters - The Wall

Roger Waters – The Wall, la recensione


Il film-evento 'Roger Waters. The Wall' mostra uno spettacolare live e permette di scavare nella storia dello storico musicista dei Pink Floyd in un toccante e profondo inno contro la guerra.
Voto: 9/10

Roger Waters. The Wall è un film evento basato sul tour "The Wall Live" tenutosi tra il 2010 ed il 2013. Diretto dallo stesso Roger Waters e da Sean Evans (direttore creativo del tour) il film è stato presentato al Toronto International Film Festival nel 2014.

Interamente girato in 4k e mixato in Dolby Atmos,  il film si apre con un toccante prologo dell'attore Liam Neeson, il quale ci racconta la sua personale esperienza con l'abum dei Pink Floyd "The Wall" e con il primo concerto della band al quale ha assistito. In seguito,  si divide principalmente in due parti che s'intrecciano e si alternano: da una parte vedremo Roger Waters narrarci la sua storia, in particolar modo gli eventi che più hanno segnato la sua vita, ovvero la perdita del padre nella seconda Guerra Mondiale e quella del nonno nella prima, dall'altra abbiamo modo di assistere alle riprese di uno dei più spettacolari concerti del tour.

Ciò che colpisce maggiormente sono sicuramente le parti in cui si assiste all' emozionante ed intenso live, ricco di spettacolari effetti speciali e grandiose scenografie (ma soprattutto di metafore) nel quale vengono suonati i maggiori successi dell'album The Wall.  Il live, ed in generale tutto il film, si può definire letteralmente come un inno contro la guerra. Durante tutto il concerto vengono proiettati messaggi ed immagini contro quest'ultima e foto di persone che hanno perso la vita a causa di essa.

Con The Wall Live, Roger Waters non vuole solo farci ascoltare dei magnifici ed intramontabili brani rock, egli ci invita a fare una vera e propria riflessione. Ci invita a chiederci "Che cos'è il muro?"

La risposta è che 'The Wall' è il muro che divide le persone, il muro che le persone  creano attorno a sè ma soprattutto il muro che non ci permette di vedere come stiano in realtà le cose e dietro il quale molto spesso ci nascondiamo. E ciò che il musicista vuole farci capire è proprio che noi abbiamo il dovere  di abbattere questo muro. Emblematica è infatti la scena del concerto in cui, incitato dai fan, riesce ad abbattere quello che rappresenta un muro gigantesco sul palco.

Tuttavia è sicuramente la parte in cui Roger Waters si racconta quella che riesce a coinvolgere maggiormente lo spettatore sul piano emotivo. Il musicista percorre infatti in auto le suggestive strade della Francia e dell'Italia, scavando nella propria storia personale.  Con sofferenza e sensibilità ci racconta del dolore della perdita del padre e del vuoto che ha lasciato dentro di lui quest'assenza, causata dall'orrore della guerra. Ad ogni tappa del viaggio scopriamo qualcosa in più su di lui ed assistiamo alla sua introspezione. Ci parlerà di sè stesso in modo profondo, senza il timore di mostrare le sue emozioni. Molto toccanti sono le scene in cui giunge nei due cimiteri dove sono sepolti il padre ed il nonno ed ai quali rende omaggio suonando per loro.

Da menzionare sicuramente, per quanto riguarda la parte tecnica, sono l'eccellente fotografia (Brett Turnbull) ed il montaggio (Katharine McQuerrey) .

Alla fine del film, come conclusione, si può inoltre assistere ad un'interessante parte aggiuntiva, in cui Roger Waters e Nick Mason, che si ritrovano per la prima volta dopo lo scioglimento della band, rispondono ad alcune domande dei fan di tutto il mondo.

Valutazione di redazione: 9 su 10
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