The 100 2x05 - Human Trials
The 100 2x05 - Human Trials

Recensione The 100 2×05 – Human Trials


'Human Trials' è un episodio colmo di scienza, tradimenti e omicidi. Un episodio, però, anche pieno di amore e, soprattutto, di abbracci. 'The 100' continua a tessere un racconto sempre più avvincente, con varie fazioni che sono pronte a sfidarsi.
Voto: 1/10

Dove eravamo rimasti: Many Happy Returns

La settimana scorsa, in Many Happy Returns avevamo assistito a numerosi nuove alleanze, quasi tutte però con un esito che non si sposa con l'Happy del titolo. Da una parte abbiamo Clarke, in fuga con Anya e sua prigioniera. La ragazza, infatti, con i polsi legati, viene trascinata dentro i boschi, sulla strada del villaggio dei grounders dove Anya la vuole mostrare come un premio. Dal momento, però, che Clarke non è la classica donzella in difficoltà da salvare, riesce ben presto a mettere fuori gioco Anya e ad invertire le posizione di preda e predatore. Arrivata al vecchio campo, però, Clarke scopre che sono tutti scomparsi e che un messaggio per lei, cancellato, è stato lasciato sulla parete della vecchia navicella. Mentre è assorta in pensieri che le appartengono, Clarke viene però attaccata da Anya che si è risvegliata dallo stato comatoso in cui era scivolata dopo che la sua nemica l'aveva colpita con una freccia avvelenata proveniente dalle armi dei soldati di Mount Weather che le inseguono. Nella colluttazione Clarke riesce comunque ad avere la meglio, ma invece di uccidere Anya decide di tenerla prigioniera. E' a quel punto che, alzando lo sguardo, nota una sorta di radio faro montato da Raven e Wick. Un congegno che viene subito abbattuto dalla vice-cancelliera, che teme che possa essere usato come punto di riferimento per i nemici. Clarke, però, lo ha visto e sa da che parte deve andare. A pochi passi dall'accampamento Jaha, però, le due ragazze vengono attaccate ed Anya perde la vita e sembra che la stessa Clarke venga scambiata per una terrestre. Intanto, poco distante, il gruppo guidato dall'aitante Bellamy scopre un'ala della navicella, che si è incagliata su una montagna, precipitando in un burrone. L'attenzione del gruppo, però, viene attirata dalle urla di una ragazza che chiede aiuto. Dopo alcuni tentativi falliti, sarà Bellamy (naturalmente!) a calarsi per mettere in salvo la donzella. Mentre è preso da questo salvataggio, però, gli altri rimasti in alto (Murphy e Finn, ad esempio), vengono attaccati … l'attacco improvviso rischia di far precipitare Bellamy nel vuoto (!!!), ma Murphy decide che preferisce morire piuttosto che lasciar cadere Bellamy (quanto possiamo amarlo, a questo punto, questo personaggio?). All'improvviso, però, il suono di un corno pervade l'aria e le frecce smettono di piovere. Bellamy e la nuova arrivata vengono tratti in salvo, proprio quando Octavia fa il suo ingresso in scena, dichiarando di essere stata lei a suonare il corno. A questo punto le strade si separano: Bellamy, Octavia e l'ultima arrivata tornano indietro verso il campo Jaha, mentre Finn e Murphy continueranno la loro ricerca di Clarke. Povero Finn, non sa che la direzione giusta da prendere per raggiungere Clarke è quella che sta prendendo – l'ho già detto, naturalmente? – Bellamy. Vai, Finn. Vai pure a giocare a fare l'eroe con la speranza di salvare la povera Clarke dai cattivoni. Nel frattempo, comunque, Jaha si è risvegliato nel deserto dove viene tratto in salvo da un bambino dal volto sfigurato che lo porta a casa sua e lo fa curare da sua madre. Qui Jaha si ristabilisce piuttosto in fretta e sviluppa un bel rapporto con il ragazzino, nel quale rivede il proprio figlio deceduto e capisce quanto sia stato importante il suo ruolo di padre e quanto lo abbia tradito, mettendo un popolo prima della salvezza del proprio erede. L'idillio di Jaha, però, non dura a molto: viene infatti consegnato ad un altro abitante del deserto che appena lo vede lo ferisce, ipoteticamente a morte. Ma dal momento che nessun evento catastrofico è riuscito ad uccidere il Cancelliere dubitiamo che ci riesca un ancora signor nessuno!

Cosa  vedremo: Human Trials

In Human Trials Abby finalmente riabbraccia sua figlia Clarke, che in un primo momento viene scambiata per una terrestre. La ragazza è stremata, eppure, nonostante questo, cerca di avvisare la sua gente che i veri nemici non sono i terrestri, ma gli esseri umani al centro di Mount Weather, dove, nel frattempo, Jasper accetta di "donare" il proprio sangue per curare Maya, che è stata colpita da un'infiltrazioni di radiazioni. Al campo Jaha, intanto, Bellamy, Octavia e l'ultima arrivata tornano. Clarke è così felice di vedere il suo amico (?) vivo che gli corre letteralmente incontro, gettandogli le braccia intorno al collo. Una stretta che Bellamy, dopo un primo momento di smarrimento, è ben contento di ricambiare. A questo punto Clarke e Bellamy vogliono ripartire per andare alla ricerca di Murphy e Finn, ma Abby – che, lo ricordiamo, è stata eletta consigliera – è contraria. Bellamy le dà contro, dicendole che adesso che ha ritrovato sua figlia degli altri non le importa più. Abby dà comunque l'ordine che nessuno può lasciare il campo. Ma Bellamy, Clarke e Octavia (con il cuore ancora spezzato) chiedono aiuto a Raven e riescono a fuggire. Durante la traversata dei boschi Clarke dà voce al suo rimpianto, quando viene tirato fuori il discorso che l'ultima volta che si sono visti Clarke stava chiudendo il portellone, lasciando Finn e Bellamy fuori. Quest'ultimo, però, che è un signor leader, risponde "Andava fatto". Una frase che più tardi la stessa Clarke ripeterà proprio a Bellamy. Nel frattempo Finn e Murphy sono giunti al villaggio di Lincoln, dove è rientrato anche Nyko; Finn trova gli abiti dei suoi compagni e si convince che gli abitanti che sta tenendo in ostaggio siano tutti assassini: comincia così ad uccidere chiunque provi a scappare dalla sua furia omicida, inclusi bambini, mentre Murphy gli urla di smetterla. Nel frattempo arriva Clarke. Quando Finn le si avvicina dicendo un intelligentissimo "Ti ho trovato" lei fa un passo indietro e scuote la testa. Al Monte Weather, intanto, c'è molto movimento. Nei sotterranei il figlio del capo sta facendo degli esperimenti su Lincoln, torturandolo con una sorta di elettroshock ultimo modello e drogandolo con una sostanza di cui sappiamo ancora poco. Anche Kane, intanto, è stato preso prigioniero e nella sua cella trova un aspettato ospite: Jaha.

Free Hugs

A darne per primo l'annuncio su Twitter è stato Devon Bostick, che nella serie interpreta Jasper. Qui, infatti, l'attore aveva preparato il pubblico per quello che dovevano aspettarsi in questo episodio, scrivendo: "Domani. Si abbracciano" e aggiungendo gli hashtag #Bellarke #The100 e #bestdayever. Un annuncio, questo, che ha mandato in tilt il social network, con l'hashtag #Bellarke diventato trendtopic in pochissimo tempo. A questo punto Human Trials è diventato l'episodio più atteso di tutta la messa in onda di The 100. Quando, lo scorso anno, la serie televisiva è stata mandata in onda la prima volta, gli autori avevano ammesso di non aver pensato ad una liason romantica tra i due protagonisti,  Bellamy e Clarke, ma che hanno dovuto cominciare a rimuginarci su quando si sono resi conto che una grande fetta del loro pubblico non voleva altro. Da allora, per la maggior parte degli spettatori, Bellamy e Clarke sono divenuti lo snodo emotivo intorno a cui ruotava tutto. Ed episodio dopo episodio abbiamo visto il loro iniziale "odio" diventare sempre più labile, trasformandosi in rispetto prima e amicizia poi. Come abbiamo già avuto modo di dire varie volte nel corso di queste recensioni, Bellamy e Clarke sono due personaggi assolutamente complementari, che racchiudono in sé luci e ombre e che, per questo, riescono ad essere molto più credibili di molti altri. Da una parte Clarke, che ha dovuto ricostruirsi una vita dopo aver scoperto che era stata sua madre – la donna di cui si fidava di più al mondo – a denunciare e dunque condannare a morte il suo adorato padre. Clarke, forte, razionale sebbene un filino debole quando si trattava di prendere misure drastiche per il bene comune, ha accettato il nomignolo da principessa, ma si è sempre mostrata al pubblico come una guerriera. Con i suoi sbagli, certo. Con le sue convinzioni a volte errate, senza dubbio. Ma si è subito affrancata dall'idea di donzella in pericolo da salvare correndo al galoppo incontro al tramonto. Dall'altra parte c'è Bellamy. Abbiamo più volte detto e ripetuto che Bellamy è sicuramente il personaggio più interessante di The 100, sin dal primo episodio, quando i meno attenti lo definivano "quello cattivo". In realtà Bellamy di cattivo non ha assolutamente niente. E' un ragazzo che ha sempre sacrificato la sua vita per il bene delle persone a cui tiene. E questo senza mai fiatare, senza mai lamentarsi, senza mai provare un singolo rimpianto. La sua vita sull'Arca, dedicata interamente alla sorella "illegale" Octavia per lui è stata difficile, certo, ma non ha mai voluto fare marcia indietro. Tanto che alla fine accetta pure di diventare una sorta di assassino pur di poter continuare a vegliare sulla sorella ed essere spedito, di fatto, sulla Terra, con tutti i pericoli che questo viaggio comportava. Bellamy è un leader nato, un uomo che non teme di prendere posizioni scomode e che accetta di portare sulle spalle il peso dell'odio di persone moraleggianti, deboli o semplicemente stupide. Le mani di Bellamy sono sporche di sangue, ma al contempo sono pulite dal suo continuo adoperarsi per gli altri e da quello che è, definitivamente, un cuore buono, colmo non solo d'amore, ma anche del desiderio di essere amato (cosa che a noi non è risultata affatto difficile da fare).

Un uomo che perdona, che concede sempre seconde chance, che è così legato alla sua nuova famiglia di ormai 47 sopravvissuti che è pronto di nuovo ad infrangere le regole ed essere additato come traditore. Tutto questo, sia il percorso di Clarke che quello di Bellamy, è stato un continuo intrecciarsi di sentieri, sensazioni e possibilità. Una sorta di terreno fertile che ha portato all'episodio 2×05. Clarke, dopo aver dormito dieci ore a causa della stanchezza fisica e mentale, si risveglia e la prima cosa che chiede a sua madre è se Finn e Bellamy sono vivi. Abby, con un sorriso, risponde di sì. Clarke, poi, va fuori dalla tenda dove si era rifugiata e saluta Raven. Tutto sembra normale finchè non viene annunciato il ritorno di Bellamy. Clarke, allora, si irrigidisce, si mette sull'attenti, come se di colpo i suoi muscoli non sapessero più come fare ad attivare il corpo. Raven le dice "Vai", mentre intanto Bellamy "consegna" la ragazza che ha appena salvato alle cure di Abby. Poi non fa neanche in tempo a guardarsi intorno che Clarke gli corre incontro e gli getta le braccia al collo. Per un secondo Bellamy rimane interdetto, con le braccia allargate, come se non si rendesse conto di quello che sta accadendo. Poi, destatosi dal suo sognar ad occhi aperti, abbraccia a sua volta Clarke, stringendola contro il suo petto, tenendola così stretta che siamo sicuri il suo timore maggiore sia quello di vederla scomparire di nuovo. Clarke sorride, con un'espressione al limite dell'estasiata e di colpo tutti i pezzi cominciano ad andare al posto giusto. Octavia, che è lì come una presenza quasi scomoda, abbassa gli occhi quasi volesse lasciare al fratello quel momento di pace (e felicità), non prima di dire "Ecco una cosa che non avrei mai pensato di vedere". La macchina da presa allora si sposta sul primo piano di Bellamy, del quale vediamo solo la parte superiore del volto, e lo sentiamo ridere, sereno. Un attimo dopo è con gli occhi chiusi, come se volesse registrare nel proprio cervello ogni singolo istante di quel momento perfetto. L'abbraccio dura circa quindici secondi, e sono secondi in cui il cuore dello spettatore (o almeno di quello #TeamBellamy) non può fare a meno di correre impazzito, euforico, al limite dell'incredulo. Se anche il resto dell'episodio fosse stato scialbo, vuoto, inutile, sarebbero bastati questi 15 secondi a dare senso a tutto. Fortunatamente The 100 non si limita a seguire i desideri dei fan, ma è sempre attento anche a creare storie non solo coerenti, ma anche dannatamente affascinanti.

Gli esperimenti

Al di là dell'impatto emotivo che Human Trials ha avuto sul cuore provato dei "Bellarke", l'episodio ha anche rappresentato uno step in avanti per quel che riguarda il mondo circostante. A Mount Weather, come abbiamo detto, Maya comincia a soffrire a causa delle radiazioni e Jasper, sotto lo sguardo vigile, attento e dolcissimo del migliore amico, acceta di sottoporsi ad una sorta di cura sperimentale al cui centro c'è il suo sangue e la sua capacità di "digerire" le radiazioni. Quello che parte come un gesto altruistico, dettato da un sentimento in erba, diviene ben presto un vero e proprio esperimento, per la quale la dottoressa  viene severamente rimproverata. Ancora non sappiamo quali siano le vere intenzioni dell'uomo a capo di Weather, ma sappiamo che non vuole assolutamente che quelli dell'Arca siano toccati. E dal momento che la mela non cade mai troppo lontana dall'albero, scopriamo in questa puntata che il figlio di quest'uomo è in realtà interessatissimo ad esperimenti anche comportamentali. E' lui, infatti, che tiene prigioniero Lincoln sottoterra, torturandolo con una sorta di cura ludovico alla Arancia Meccanica, affinché possa controllarlo. Comincia dunque a sorgere il sospetto che i deformi Mietitori non siano altro che risultati di esperimenti andati a male. Ad ogni modo in questo episodio The 100 tende a mettere maggiormente l'accento su questo lato scientifico della propria narrazione, intrecciando ancora di più i fili di un racconto che si fa sempre più interessante.

Cosa ci è piaciuto:

• L'abbraccio tra Bellamy e Clarke.
• Tutte le scene con Lincoln protagonista.
• Bellamy, in ogni sua forma.

Cosa non ci è piaciuto:

• Finn, ma ormai questa è una certezza.

Valutazione di Erika Pomella: 1 su 10
The 100The 100 (stagione 2)
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