Un amico molto speciale
Un amico molto speciale

Un amico molto speciale, la recensione


'Un amico molto speciale' è una pellicola che, se considerata all'interno del contesto per cui è stata creata, non potrà fare a meno di irretire il pubblico, grazie ad un'ottima chimica tra i due protagonisti e una Parigi mai così bella.
Voto: 8/10

Antoine (Victor Cabal) ha sei anni e per Natale, oltre qualche giocattolo, vuole incontrare Babbo Natale e fare un giro con lui sulla sua slitta magica, navigando tra le stelle. Così, quando la notte della vigilia un Père Noel (Tahar Rahim) si cala dal tetto ed entra nella sua stanza, Antoine pensa che il suo desiderio, descritto nella sua letterina di Natale, si stia per realizzare. Purtroppo, però, il bambino non può immaginare che l'uomo che sta seguendo è in realtà un ladro, che va in giro per case vuote a rubare gioielli per conto di un losco figuro. L'unica cosa che Antoine sa è che deve prendere l'oro per Babbo Natale, per far volare di nuovo la slitta. Ben presto, tuttavia, anche (il falso) Babbo Natale comincerà a sviluppare un forte sentimento d'amicizia verso questo adorabile bambino.

Diretto da Alexandre Coffre Un amico molto speciale è una pellicola che non può essere distinta dal contesto per la quale è stata creata. Il film, infatti, deve essere inserito quasi obbligatoriamente nel filone delle produzioni in qualche modo a tema: in questo caso al centro del racconto c'è il periodo Natalizio, con le sue regole e le sue luci magiche. Quello che Coffre mette in scena, con luci soffuse ed estremamente curate, è una sorta di rilettura moderna del Natale. Tahar Rahim impersona un ladro dal cuore buono, che è al tempo stesso pifferaio magico e abile manipolatore. Con le sue doti dialettiche riesce a convincere Antoine a "lavorare" per lui, ma allo stesso tempo crea per il bambino un mondo magico, quasi da fiaba, nel quale Antoine si perde con gioia. Ecco allora, nella banlieu parigina, sorgere la filiale francese del villaggio di babbo natale, con elfi e troll; il criminale che lo insegue è l'uomo nero; e il furto stesso diventa una sorta di tirocinio che il piccolo Antoine deve superare per poter essere promesso ad assistente e poter così salire sulla slitta e volare tra le stelle.

Il piccolo Victor Cabal è adorabile nei panni del piccolo Antoine e riesce senza sforzo apparente a catturare il cuore dello spettatore che si scioglie davanti agli occhi grandi e a volte perplessi di questo bambino disposto a tutto pur di ottenere quello che vuole. Antoine diventa allora simbolo di una sorta di buonismo di fondo che, pur non brillando certo per originalità, è un elemento imprescindibile nei racconti di Natale. Al suo fianco Tahar Rahim – di cui è stato possibile notare le grandi doti istrioniche in film come Il profeta The Cut – riesce ad essere un delinquentello da strapazzo, adorabile anche lui a suo modo, pronto a stringere una forte amicizia con questo bambino smarrito.

Terza protagonista è, senza dubbio, Parigi. Una città ammantata dalle luci del Natale, vestita con il suo migliore abito. La città delle luci avvolge sempre i due protagonisti e, in qualche modo, li protegge, nascondendoli o permettendo loro di scappare. Non a caso una delle scene più belle di Un amico molto speciale è tutta senza dialoghi, immersa in una colonna sonora accattivante, dove i due protagonisti tagliano con la bicicletta il profilo di questa città europea famosa per il suo lato romantico e, in parte, decadente. Quella che viene messa in mostra è una Parigi quasi spaccata a metà: da una parte quella del centro, illuminata, elegante. Dall'altra quella più solitaria, che si distende sui tetti di ardesia, in un mondo fatto di tegole e camini che rimanda perfettamente l'idea dell'immaginario collettivo legato al Natale.

Se inserito nel suo contesto di produzione, Un amico molto speciale è una pellicola che funziona perfettamente, che commuove oltre ogni aspettativa e che fa scoppiare l'amore nel cuore di un pubblico capace di rinunciare al cinismo di tutti i giorni. La chimica tra i due protagonisti è pressoché perfetta e senza dubbio l'elemento più riuscito di questa operazione filmica firmata da Alexandre Coffre, che vi farà tornare bambini, innocenti, e pronti a seguire l'ombra di Babbo Natale.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
Un amico molto speciale
Impostazioni privacy