Witches of East End 2x05: Boogie Knights
Witches of East End 2x05: Boogie Knights

Recensione Witches of East End 2×05: Boogie Knights


'Boogie Knights' è un episodio intriso delle atmosfere e musiche degli anni '70, con tanto di lustrini e movenze ormai antiquate. La storia fa un breve passo in avanti, tra incoerenze inspiegabili e il superamento, quasi surreale, della morte di Victor.
Voto: 7/10

Dove eravamo rimasti: The Brothers' Grimoire

Nel quarto episodio della seconda stagione di Witches of East End, avevamo potuto osservare il modo di Dash e Killian di approcciarsi alla loro nuova natura. Entrati in possesso del libro degli incantesimi della madre, i due provano qualche abracadabra tanto per giocare, non sapendo che, come dice Rumpelstiltskin in Once Upon a Time, la magia chiede sempre un prezzo. E, in questo caso, il prezzo da pagare è la vita di Killian, che sta morendo velocemente perchè Dash, per errore, sta acquistando tutta la sua forza vitale. Ci vorrà l'aiuto di Ingrid – reduce da un altro incontro erotico con la madragora – per risolvere la questione. Dash, in cambio, promette di aiutarla con i suoi vuoti di memoria, dando così prova che la ship tra Dash e Ingrid sta prendendo sempre più forma. Intanto, mentre Wendy è alle prese con il suo primo e sfortunato appuntamento con il paramedico, i fratelli Beauchamp sono alle prese con i due fratelli gemelli che hanno preso in ostaggio Victor e che non vogliono altro che la chiave per riaprire il portale e tornare ad Asgard. I due finiscono per rapire anche Freya, che viene condotta nello scantinato dove è anche suo padre. Johanna, venuta a sapere dell'intera faccenda, si arrabbia con Frederick perchè non è corso da lei ad avvertirla del pericolo. Furioso, allora, Frederick uccide uno dei gemelli, mentre Johanna non riesce ad uccidere l'altra, che invece riesce a scappare dopo aver attivato una sorta di bomba magica. Johanna, allora, capisce che è troppo tardi: Victor si sacrifica per salvare Freya.

Cosa vedremo: Boogie Knights

Gli omicidi a East End stanno diventando un po' troppo numerosi, così Johanna – a cui sembra non importare più nulla della morte di Victor – fa un incantesimo per scoprire che il responsabile di tutto è una creatura parassita, la mandragora. Scoperto questo la donna va a New York con sua sorella Wendy per rintracciare l'unica persona al mondo capace di sconfiggere la creatura: si tratta di Alex, una donna con cui in passato Johanna ha avuto una relazione. Dopo un primo momento di rifiuto, Alex va ad East End e spiega alle Beauchamp che un modo per uccidere una mandragora è far fuori la sua compagna: i due, infatti, sono legati, e se una muore lo fa anche l'altro. Peccato però che la compagna di questa mandragora sia Ingrid, che infatti viene ferita quando Alex spara alla creatura. Nel frattempo Dash riporta in vita un bambino morto a seguito di un cancro, ma la morte si è trasferita in lui e per salvarsi il ragazzo decide di passarla – manco fosse una palla – ad un criminale da strapazzo. Infine Freya si rifugia nei sogni: grazie ad una pozione rivive la sua relazione con Killian negli anni '70

I favolosi anni '70

Una parte molto importante nell'episodio l'ha ricoperta il lungo sogno/ricordo di Freya. Dopo la morte di suo padre e la notizia che Killian ed Eva sono pronti a stabilirsi ad East End, la strega decide di fuggire dalla realtà con una pozione di sua invenzione, attraverso la quale è possibile rivivere le vite precedenti, scegliendo anche l'anno. L'episodio, infatti, si apre con una bellissima Freya in abito rosso che balla – ricordandoci il suo debutto nel film Step Up – su note sputate fuori direttamente dagli anni '70. Per tutta la puntata Freya rimarrà intrappolata in questa sorta di dimensione parallela: scopriamo così che anche in passato era stata divisa tra Dash e Killian, sebbene negli anni '70 i due non erano o comunque non sapevano di essere fratelli. Nel corso di questo recupero del passato, Freya viene a scoprire che, sebbene sia legata a Killian da un sentimento fortissimo, capace di attraversare gli oceani del tempo, il loro è un amore contrastato dalle stelle, che finisce sempre in tragedia, con la morte di qualcuno. E anche gli anni '70 non fanno eccezione: la Freya dell'epoca, fidanzata con un Dash dal baffo improbabile, si innamora del barista – Killian versione basettone – e decide di scappare con lui, allontanandosi così da un fidanzato violento, che usava il potere della ragazza per creare una droga da cui tutti sono dipendenti. La decisione della ragazza, però, fa morire il Killian del tempo, che viene ucciso da un colpo d'arma da fuoco. Quando la Freya del presente riapre gli occhi, allora, capisce che nonostante il forte sentimento che la lega a Killian e la consapevoelzza che il ragazzo sia, in effetti, la sua anima gemella, è meglio per entrambi voltare pagina. Così, con la morte nel cuore, Freya si reca da Killian – che nel frattempo ha ripreso il suo lavoro al bar – e gli dice che nonostante tutto, nonostante il loro passato, ora è felice che Killian sia sposato con Eva e che ora possono andare avanti. La speranza è che possano rimanere amici, come se niente fosse. Killian risponde di sì, certo che possono rimanere amici. Tutto questo mentre Eva, sullo sfondo, prepara un bibitone sospetto che poco dopo fa bere a suo marito. L'idea che ci siamo fatti è che Killian e Freya rimarranno delusi il tempo necessario per smascherare Eva e far trionfare il vero amore. Anche perchè nel presente che viene messo in scena abbiamo già visto sia Freya che Ingrid aggirare le varie maledizioni che colpiscono la famiglia Beauchamp. Le due ragazze, ad esempio, sono sopravvissute più a lungo di quanto abbiano mai fatto, quindi è possibile (e probabile) che si trovi un modo anche per mettere fine al destino à la Romeo e Giulietta di Freya e Killian. Ad ogni modo, questo salto nei favolosi anni '70 ha portato alla luce due elementi. Il primo è quello che ci permette di ricollegarci alla prima stagione, quando Wendy aveva fatto le carte a sua nipote, dicendole che era divisa tra due uomini: il vero amore e quello che, invece, l'avrebbe distrutta. Con il senno di poi (sebbene si capisse già all'epoca) sappiamo che il vero amore è Killian, mentre il "distruttore" sarà senz'altro Dash, che in questa puntata ha giocato un po' a fare Dio, sebbene le sue intenzioni fossero le più nobili a cui si possa pensare. Il secondo elemento che abbiamo notato è un punto interrogativo che, speriamo, verrà risolto in futuro: noi sappiamo che Freya e Ingrid muoiono e rinascono a cicli regolari perchè loro, così come Johanna che le partorisce e le seppellisce, sono state maledette a questo continuo altalenare tra vita e morte. E' qualcosa che ci è stato spiegato sin dal primo episodio e che noi abbiamo accettato nel consueto Patto con lo Spettatore, che non è altro che una variante del patto che Umberto Eco stringe con il suo lettore. Su Killian e Dash, invece, non sappiamo niente: quindi perchè i due si reincarnano anno dopo anno, sebbene Penelope/Anthea non sia mai morta prima dell'intervento di Johanna e Wendy? E perchè a volte non sono fratelli? Che cosa si cela nel loro passato? Perchè noi speriamo ardentemente che ci sia qualche segreto da portare a galla e che il tutto non sia una semplice distrazione da parte degli autori.

La morte invisibile

Una delle cose che ci hanno infastidito di questo quinto episodio – arrivato dopo una settimana di pausa, quasi si volesse mettere accento su quanto accaduto nella 2×04 – è stato il modo in cui la morte di Victor è stata completamente, totalmente, irrazionalmente ignorata. Okay, siamo davanti ad uno show per il quale è probabile che lo stregone non sia effettivamente morto. C'è la possibilità che le nostre lacrime – qualora ci siano state – si dimostreranno sprecate perchè Victor ha trovato un modo per fuggire alla signora con la falce in mano, cosa che noi speriamo. Ma anche accettando queste ipotesi rimane il fatto che i personaggi non sanno niente di tutte queste opzioni. Per loro Victor è morto, sacrificatosi per salvare la vita alla figlia. Eppure, di colpo, sembra che non importi niente a nessuno. Johanna, che di colpo non riusciva più a guardare in faccia suo figlio, ritenendolo responsabile della morte del marito appena ritrovato, sembra non avere più alcun interesse verso Victor, ma anzi se ne va a zonzo per la foresta con la sua vecchia fiamma Alex – altra botta di incoerenza inaudita; sembra che ormai sia d'obbligo inserire una relazione omosessuale in ogni show. Gli apici di Ian e Mickey di Shameless però sono ancora lontani anni luce. Freya, che in The Brothers' Grimoire era ad un passo dal tracollo emotivo, di colpo sembra solo interessata a provare a se stessa che il suo amore per Killian è vero. Cosa anche legittima, per l'amor di Dio, ma quando tuo padre muore, sacrificando la sua vita per la tua, dopo anni in cui siete stati lontani, una si aspetta di vederti piangere, scalciare, imprecare contro il destino. O comunque rivolgere un pensiero a tuo padre. Invece niente. E' come se Victor non fosse mai esistito: Johanna è tornata quella di sempre, un po' fastidiosa e un po' adorabile, ingenua e complicata per ragioni a noi oscure. Wendy, di colpo, sembra aver dimenticato tutti i suoi sospetti nei confronti di Frederick. Insomma la cosa meno riuscita di Boogie Knights è proprio la coerenza narrativa interna, che viene gettata alle ortiche in più di un'occasione, abbassando (e di molto!) il livello dell'intero episodio.

Cosa ci è piaciuto:

• Wendy, come al solito. Anche quando è in scena per poco tempo riesce a regalarci perle di saggezza/sarcasmo di tutto rispetto.
• La scena iniziale di Freya che balla. Lo ammettiamo: il nostro cuore ha palpitato ricordando i bei tempi in cui l'attrice ballava in Step Up, conquistando l'amore di niente-po'-po'-di-meno-che Channing Tatum.
• L'idea della simbiosi tra la Mandragora e la sua compagna: se uno muore, l'altra lo segue.

Cosa non ci è piaciuto:

• Il fatto che sembra non importare a nessuno che Victor sia morto.
• Che Freya sia rimasta "fuori dei giochi", letteralmente dormendo tutto l'episodio.
• Andiamo contro corrente, ma la ship tra Ingrid e Dash … proprio no.
• Eva deve morire.
• Il baffo di Dash negli anni '70
• Il bacio omosex tra Johanna e Alex. Coerenza, questa sconosciuta.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
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