Witches of East End 2x07 - Art of Darkness
Witches of East End 2x07 - Art of Darkness

Recensione Witches of East End 2×07 – Art of Darkness


Con 'Art of Darkness' assistiamo alla concretizzazione di una ship molto amata, scopriamo alcuni elementi del passato di Wendy e diamo il benvenuto ad una vecchia faccia del piccolo schermo.
Voto: 7/10

Dove eravamo rimasti: when a mandragora loves a woman

Dopo aver scoperto che era la Mandragora a suscitare terrore e morte nella tranquilla When a Mandragora Loves a Woman , le donne Beauchamp, con l'aiuto dell'ex fiamma di Joanna Alex, decidono di passare all'azione. Il piano originale – quello, cioè, di usare la compagna della creatura per far fuori la creatura stessa – fallisce quando Joanna scopre che a cibare la mandragora non è altri che Ingrid. Così si parte alla ricerca di una strategia alternativa. Tutto ora sta nello spezzare il legame tra la strega e la mandragora e per farlo bisogna prima di tutto liberare Ingrid dal veleno dell'essere e poi affettuare un incantesimo per salvarla. Incantesimo, questo, che si trova nel libro degli incantesimi dei Gardner: ecco perchè Freya (!) decide di andare a casa dell'ex ragazzo Dash, in cerca di aiuto, sperando che la nuova amicizia con Ingrid spinga il ragazzo a collaborare. Peccato, però, che anche Dash è stato punto dalla Mandragora e sia anche lui sotto l'effetto negativo della sostanza. Il ragazzo, infatti, passa metà del tempo a cercare di uccidere Freya, riempiendola nel frattempo di insulti e minacce: "ho fatto cose che ti farebbero venire i brividi" le dice ad un certo punto. Poco dopo, però, Freya riesce a dare l'antidoto a Dash che si affretta ad accorrere in aiuto di Ingrid; le parole del ragazzo, però, restano impresse nella mente di Freya che cerca di indagare, ma Dash la tranquillizza dicendole che non sapeva affatto quello che stava dicendo. Freya, però, che non è così ingenua come la sorella, dimostra di avere ancora dei sospetti. In tutto questo la Mandragora viene uccisa, quasi senza sforzo, mentre Killian rimane "prigioniero" di Eva per tutto l'episodio, una sorta di marionetta del sesso utile solo a procreare.

Cosa vedremo: Art of Darkness

In When a Mandragora loves a Woman ci era stato detto che il buon nonnino asgardiano aveva mandato la Mandragora a East End per seguire e uccidere Frederick. Quando il ragazzo aveva dato questa notizia noi tutti avevamo un po' storto il naso, visto che era già successo che i due si incontrassero senza risultati tanto drammatici. Vedendo, poi, Frederick andare in una sorta di trance, parlando con il sopra citato nonno, avevamo ipotizzato che il ragazzo fosse una sorta di marionetta inconsapevole nelle mani del Re di Asgard. Art of Darkness risponde un po' a tutti questi quesiti. Art of Darkness, infatti, sebbene non sia un episodio particolarmente riuscito – almeno secondo chi scrive – ha il merito di introdurre un nuovo personaggio, Tarkoff, che rimette un po' di ordine nella matassa. Tarkoff – che è interpretato da James Marsters – è un sottoposto del Re che ha vissuto lontano da Asgard per secoli per cercare le Beauchamp e eseguire gli ordini del suo padrone. Attraverso di lui sappiamo che la Mandragora non era stata affatto mandata per uccidere Frederick, bensì per trovare un corpo abbastanza forte da ospitare il Re che, a quanto pare, è desideroso di farsi una gita a East End. Frederick era a conoscenza di questo patto e quando Tarkoff lo rimprovera per aver fatto fuori la Mandragora, il ragazzo si limita a spiegare che ormai era fuori controllo e che l'aveva dovuta uccidere per non richiamare l'attenzione. Tarkoff, allora, dà a Frederick una pozione che il ragazzo dovrà far bere a sua madre, in modo da indebolirla, visto che non c'è nessuna persona al mondo che il Re temi quanto sua figlia. L'occasione propizia per l'avvelenamento è la cena che Joanna organizza per conoscere meglio Caroline, la fidanzata (spuntata da non si sa bene dove) di Frederick. Alla cena partecipa lo stesso Tarkoff, che è una vecchia conoscenza di Joanna e – sebbene sappiamo che egli sta recitando – anche una vecchia fiamma. Frederick, però, non riesce (perchè non vuole!) a portare a termine la missione, scatenando l'ira composta di Tarkoff

Il risveglio di Killian

Mentre a casa delle Beauchamp vanno in atto questi sotterfugi magici, Killian – che è sempre nei pressi di Eva – comincia ad avere dubbi e premonizioni che lo spingono a guardarsi le spalle dalla moglie. Prima la vede molto più anziana di quello che è, e subito dopo un oscuro messaggio lasciato allo specchio lo invita a non fidarsi di Eva e a guardare il suo cellulare. Qui Killian trova un video messaggio in cui il se stesso razionale gli confessa che Eva l'ha stregato, che lui non la ama e che l'unico amore della sua vita è Freya. Questo ci fa capire che, già in passato, Killian aveva avuto dei momenti di lucidità in cui aveva scoperto la vera natura di Eva. Il che è positivo visto che da quando è iniziata questa seconda stagione di Witches of East End, Killian è rimasto sempre fin troppo ai margini, tanto che risulta quasi difficile persino credere che sia tornato da Santo Domingo, visto quanto poco si relaziona con gli altri personaggi. Purtroppo però Killian fa uno sbaglio madornale: quando capisce di essere caduto nelle spire di una strega potente che lo droga per far sesso, invece di scappare e andare, che so, a chiedere aiuto a Freya, decide di rimanere e affrontare Eva. Questa, che non è di certo l'ultima arrivata, ci mette meno di un secondo a sconfiggere suo marito e a riportarlo dalla sua parte.

Dash e Ingrid

Per tutti coloro che aspettavano il momento del first kiss tra Dash e Ingrid, Art of Darkness non vi deluderà. Il primo bacio dei due viene contornato da tutto quello che avreste potuto sperare: un invinto un po' imbarazzato, un abito di haute couture dato in regalo, luci soffuse e anche una bella storia d'infanzia triste, da parte del povero, piccolo Dash che commuove Ingrid. In tutto questo c'è spazio anche per un litigio tra sorelle e un omicidio. Ma andiamo con ordine. Quando Ingrid viene invitata da Dash alla mostra d'arte – che poi si scoprirà essere tenuta dall'ex marito di Wendy – la ragazza decide di andare a parlare con Freya, per correttezza. Insomma, da brava sorella, Ingrid vuole accertarsi che Freya non abbia problemi all'idea che lei e Dash escano come amici. Freya, naturalmente, che dalla passata puntata mostra di avere sospetti (fondati!) su Dash, cerca di spiegare a Ingrid che non è tranquilla nel saperla accanto a Dash. Forse in questo discorso c'è anche una punta di invidia per la vita di agi che la ragazza ha perso quando ha scoperto che il suo cuore batteva per Killian, ma è evidente a chiunque che la sua preoccupazione principale è comunque la salvaguardia della sorella. Ingrid, però, va su tutte le furie e dà prova che, in fin dei conti, dell'opinione di Freya non le interessa poi molto. La domanda è: allora perchè andare a chiedere il "permesso"? Ad ogni modo alla fine Ingrid va alla festa – ci andrà anche Freya, in compagnia di Wendy –  e tutto sembra andare per il meglio. Peccato però che mentre la sua testa si riempie di cuoricini, Dash riceve la visita del padre dell'uomo che ha ucciso. L'uomo, infatti, arriva a chiedere vendetta, promettendo a Dash che non avrà pace finchè non avrà dimostrato che ha ucciso suo figlio. Dash, dal canto suo, decide di uccidere l'uomo per evitare qualsiasi problema e, dopo, rimane sul posto a chiedere alle forze dell'ordine se può aiutare in qualche modo. Come abbiamo detto già in passato, la nostra speranza è che se bisogna trasformare Dash in un villain gli sceneggiatori abbiano il coraggio di arrivare fino in fondo, e farlo veramente cattivo.

Cosa ci è piaciuto:

• Wendy sposata tre volte.
• Il fatto che Killian si stia risvegliando dal torpore indotto da Eva.
• Tarkoff/James Marsters; fosse anche il più cattivo dell'universo avrebbe comunque la nostra simpatia. Uno che ha portato sul piccolo schermo un personaggio come Spike merita il nostro amore imperituro a prescindere.

Cosa non ci è piaciuto:

• Ingrid. Il suo personaggio, che un tempo ci piaceva da morire, è diventato così noioso, prevedibile e ingenuo che comincia a darci sui nerve.
• Come sempre, la ship Dash-Ingrid. Non vogliatecene.
• Caroline. Se non altro perchè è spuntata così all'improvviso, come se gli sceneggiatori volessero riparare ad un bug di sceneggiatura.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
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