Witches of East End 2x11 - Poe way Out
Witches of East End 2x11 - Poe way Out

Recensione Witches of East End 2×11 – Poe way Out


Con 'Poe way out' le donne di casa Beauchamp cercano di riprendere in mano il proprio destino in un episodio che deve la sua riuscita soprattutto alla lunga sequenza del flashback a Baltimora.
Voto: 7/10

Dove eravamo rimasti: The Fall of the House of Beauchamp

L'episodio della scorsa settimana di Witches of East End riprendeva il via dopo che la nostra curiosità era stata lasciata in sospeso, dopo che Joanna aveva ritrovato le figlie impiccate nel suo giardino di casa. The fall of the house of Beauchamp ha avuto il compito principale di mostrarci il dolore di Joanna e, soprattutto, la sua stanchezza nell'essere perennemente testimone della morte di Freya e Ingrid. Nel corso di tutta la serie abbiamo imparato a stimare questa matrona, a volte rimproverandole o una forte ingenuità o un'incredibile testardaggine. Prima, però, non avevamo mai visto dietro la sua maschera; non avevamo avuto modo di vedere quanto fosse sfiancata da questa maledizione senza fine. Ed è questo episodio che ce lo mostra: quando Joanna decide di raggiungere le sue bambine e prova a togliersi la vita, comes e di colpo non ci fosse più nemmeno una speranza per poter continuare a vivere. Sarà l'intervento di Wendy a impedirle di fare il folle gesto. E qui si apre una parentesi su Wendy che, proprio come abbiamo detto la settimana scorsa, con the fall of the house of Beauchamp ha definitivamente rapito il nostro cuore. In questo episodio, infatti, la bella zia gatta è costretta a sacrificare il suo amore e, in parte, a nascondere il suo dolore per lenire le ferite della sorella. Sa che l'unica possibilità per poter riavere Freya e Ingrid è quella di chiedere aiuto al loro padre, il Re di Asgard, l'unico a quanto pare in grado di dar il via al rituale di resurrezione senza conseguenze. E per far sì che questo accada Wendy deve permettere che il corpo di Tommy venga utilizzato come tramite. La scena in cui la donna dice addio all'uomo per cui aveva infranto il codice è straziante, ma solo così la storia può avanzare. Ecco allora che, in arrivo nel nostro mondo, il re punisce Tarkoff per aver ferito a morte le nipoti e accetta di risvegliarle. Joanna, pur riconoscente del gesto, non si fida affatto di suo padre e una volta riavute le ragazze decide di utilizzare la misteriosa porta del tempo per tornare indietro e prendere un oggetto misterioso che potrà aiutarla a sconfiggere il genitore. Proprio quando stanno per partire tutte insieme, però, Ingrid decide di rimanere a casa, con suo fratello e suo nonno. Mentre tutto questo avviene, i Gardiner devono reagire alla recente notizia di lutto. Killian, dopo aver stretto per l'ultima volta Freya trova un messaggio di Eva che lo spinge in un negozio di tarocchi e occulto dove c'è la nipote della strega. Dash, invece, cerca di affogare il suo dolore (?) nell'alcol, ma prima che si possa considerare anche solamente alticcio, accetta le avances di una donna affascinante che si rivelerà essere una detective della omicidi che sta indagando sul caso di un cadavere rinvenuto in acqua. Lo stesso che Dash e Ingrid si erano impegnati a nascondere.

Cosa vedremo: Poe Way Out

La puntata di questa settimana, dal titolo Poe Way Out, è un episodio che cammina su due binari paralleli. Da una parte, infatti, c'è il racconto delle Beauchamp a Baltimora nel 1840 (di cui parleremo nel paragrafo successivo) e dall'altro invece ci sono tutte le storyline meno interessanti che si stanno svolgendo a East End, ed è da qui che cominciamo. Dash ha scoperto che la sua "amica" sta indagando sull'omicidio di cui è responsabile e invece di starsene buono e tranquillo per non attirare l'attenzione, decide di andare alla morgue e cavare denti al cadavere ormai putrefatto, in modo da rendere più difficoltoso il riconoscimento, presumibilmente. Questo, però, non ferma l'aitante fanciulla che, appena cade la sera, si presenta semi nuda da Dash per il secondo round. L'amplesso, però, sembra più che altro un sotterfugio da parte della detective di guardarsi un po' intorno (e chiedersi perchè Dash, che ha a propria disposizione un maniero, sia convinto a vivere in un soffitto che neanche Oliver Twist); trova così, vicino al caminetto, una sostanza del tutto simile a quella che ricopriva il corpo della vittima. Prima, però, che possa fare le sue belle indagini, la ragazza viene colta sul fatto da Dash, che invece di domandarsi perchè la sua ospite ammette senza problemi di volerlo spiare, accetta di buon grado la distrazione fisica che lei gli concede. Al mattino, tuttavia, a bussare alla porta di Dash è Ingrid: mister Gardiner si mostra sorpreso di vederla, e anche sufficientemente contento, e dice subito di voler chiamare Killian per fargli sapere che anche Freya è viva e vegeta. Ingrid, però, lo distrae e gli dice che hanno problemi più seri. Fa così sapere al suo amico – e agli spettatori – di non fidarsi minimamente di suo nonno e di essere rimasta per tenerlo sotto controllo, perchè sa che sta per accadere qualcosa di orribile. Ingrid, in altre parole, sembra essersi un attimo risvegliata dal suo letargo insofferente. Alleluja, Alleluja. Nel frattempo il caro nonnino, che almeno per il momento sembra aver creduto alla messa in scena di Ingrid che gli ha detto di voler tornare ad Asgard, ha richiamato al suo fianco Tarkoff, visto che non se la sente di fidarsi di Frederick, che è stato un continuo fallimento, ai suoi occhi. Arriviamo infine a Killian, che ha passato tutto l'episodio nel negozio della puntata precedente. Qui gli viene spiegato che esiste un incantesimo che potrà mettere fine alle avversione delle stelle per il suo amore con Freya. Un incantesimo, però, i cui effetti saranno visibili solo a decorrere dalla prossima vita condivisa. Visto che per quella attuale è troppo tardi, viene spiegato a Killian che se berrà la pozione nella sua vita successiva sarà libero di amare Freya, senza che il destino si metta in mezzo. L'incantesimo, però, richiede un prezzo molto alto, visto che se la beve Killian morirà. La nipote di Eva allora si sorprende nel vedere che qualcuno è disposto a morire per il proprio amore. Ma in realtà ci sembra che la ragazza, proprio come la sua "antenata", stia nascondendo qualcosa. Killian, ad ogni modo, va a casa, rifiuta la telefonata di Dash (quella in cui il fratello gli avrebbe detto che Freya era viva) e beve la pozione.

Good Morning, Baltimore!

Senza ombra di dubbio, comunque, la parte più interessante di Poe way out è rappresentata dal flashback che occupa gran parte dell'episodio. Freya, Wendy e Joanna si trovano a Baltimora, nel 1840, per recuperare l'arma di cui Joanna sembra essere così bisognosa. Qui, allora, Freya scopra di essere stata una "donna di piacere" e, soprattutto, di essere stata uccisa da sua madre. Da qui, allora, parte il flashback, con cui Joanna spiega a sua figlia come sono andate esattamente le cose. Scopriamo allora che, all'epoca, Joanna era dipendente dall'oppio per l'impossibilità di accettare la perdita di Victor (che, invece, nel presente ha accettato quasi senza sforzo!) e che Freya era una potente strega innamorata di uno scrittore il cui lato magico di Freya era continua fonte di ispirazione. Per quanto possa apparire forzato (e lo è a dismisura!) scopriamo che l'innamorato di Freya non è altri che Edgar Allan Poe e che la maggior parte delle storie di questo autore che abbiamo letto a scuola non sono altro che memorie della famiglia Beauchamp. Ad ogni modo, per cercare di placare la mancanza di verve artistica di tale Edgar (che, naturalmente, è un Killian solo con qualche ricciolino in più), Freya organizza una seduta spiritica con esiti nefasti. Viene infatti posseduta da uno spirito cattivo e vendicativo, che si muove per le strade uccidendo tutte le peccatrici. Alla fine Ingrid è costretta a chiedere aiuto alla madre, che entra in possesso di una sorta di "scatola magica": se lo spirito guarderà dentro quella scatola, verrà cacciato via. Purtroppo, però, una conseguenza di questa arma è che anche il corpo ospitante perderà la vita. Ecco perchè Freya muore: lo spirito che la possiede guarda lì dentro e così anche la strega muore. Ed è questa scatola che la Joanna del presente vuole: inoltre lei sa che riuscirà a prenderla perchè (seguiteci bene) la Joanna del passato aveva visto la Joanna del presente prendere la scatola. Quindi la Joanna del presente ha un ricordo del passato in cui vedeva se stessa prendere l'arma. Tutto chiaro? Ovviamente la donna vuole usare questa scatola contro suo padre, per cacciare via lo spirito e rispedirlo ad Asgard, sancendo così di fatto anche la morte di Tommy, alla quale comunque noi non crediamo del tutto.

Cosa ci è piaciuto:

• Il viaggio nel tempo
• Il ritorno di Tarkoff
• Ingrid che pare essersi un po' ripresa

Cosa non ci è piaciuto:

• Dash. Ormai è un punto fisso.
• Perchè, nei telefilm, nessuno risponde mai al cellulare?
• La scelta di Killian-Edgar Allan Poe era un po' discutibile.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
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