Locandina Brittany Non Si Ferma Piu’

Brittany Non Si Ferma Piu' (2019)

Brittany Runs a Marathon
Locandina Brittany Non Si Ferma Piu'
Brittany Non Si Ferma Piu' (Brittany Runs a Marathon) è un film del 2019 prodotto in USA, di genere Commedia e Drammatico diretto da Paul Downs Colaizzo. Il film dura circa 103 minuti. Il cast include Jillian Bell, Jennifer Dundas, Patch Darragh, Alice Lee, Erica Hernandez, Max Pava.

Simpatica, socievole e sempre pronta a divertirsi, la newyorkese Brittany Forgler è la migliore amica di tutti, tranne forse di se stessa. A 27 anni il suo modo di fare troppo diretto, la sottoccupazione cronica e le relazioni sbagliate la stanno mettendo all’angolo, ma quando si ferma in uno studio medico per cercare di ottenere una ricetta per l’Adderall, viene sorpresa con una prescrizione che non avrebbe mai voluto ricevere: deve rimettersi in forma. Troppo al verde per una palestra e troppo orgogliosa per chiedere aiuto, Brit non sa cosa fare fino a quando la sua vicina Catherine la spinge ad allacciarsi le sue sneakers Converse e fare di corsa il giro dell’isolato. Il giorno dopo ne fa due, e presto, dopo aver terminato il suo primo miglio, si prefigge un obbiettivo quasi impensabile: correre la maratona di New York City.

Il drammaturgo Paul Downs Colaizzo fa il suo debutto alla regia con Brittany Non Si Ferma Più, una commedia esilarante, irriverente e sorprendentemente coinvolgente ispirata a una storia vera. L’irresistibile cast, guidato da Jillian Bell, ci mette il cuore e l’anima in questa storia di motivazione personale, di una festaiola che finalmente trova amici veri e recupera la sua dignità personale, prendendo in mano il suo futuro… un isolato alla volta.

Vincitore del premio del pubblico al Sundance Film Festival del 2019, Brittany Non Si Ferma Più è stato scritto e diretto da Paul Downs Colaizzo e vede come protagonisti Jillian Bell (22 Jump Street e la serie TV ‘Workaholics’), Michaela Watkins (le serie ‘Casual’ e ‘Tre Mogli per un Papà’), Micah Stock, già nominato al Tony, (‘Escape at Dannemora’, ‘Bonding’), Utkarsh Ambudkar (Voices – Pitch Perfect e la serie ‘The Mindy Project’), Alice Lee (‘Take Two’ e Sierra Burgess è una sfigata) e Lil Rel Howery (Scappa – Get Out, Bird Box).

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita in Italia: 15/11/2019 (Prime Video)
Data di Uscita USA: venerdì 23 Agosto 2019
Prima Uscita: 23/08/2019 (USA)
Genere: Commedia, Drammatico
Nazione: USA - 2019
Durata: 103 minuti
Formato: Colore
Produzione: Material Pictures, Picture Films
Distribuzione: Prime Video
Box Office: USA: 6.338.499 dollari
Note:
Presentato il 28 Gennaio 2019 al Sundance Film Festival.

Recensioni redazione

Brittany non si ferma piu', la recensione
Brittany non si ferma piu', la recensione
Erika Pomella, voto 7/10
'Brittany non si ferma più' è una commedia frizzante su una ragazza che decide di rimettere ordine nella sua vita e si pone l'obiettivo di correre la maratona di New York

Immagini

[Schermo Intero]

LA PRODUZIONE

Per il suo film d’esordio lo scrittore e regista Paul Downs Colaizzo ha attinto alle sue esperienze personali, realizzando una sorta di lettera d’amore alla sua migliore amica: Brittany O’Neill. “Il tutto è nato dal suo percorso avvincente, doloroso, divertente e stimolante che ha intrapreso alla soglia dei suoi trent’anni.” -racconta- “La mia idea di base per il film era quella di prendere un classico personaggio delle grandi commedie americane, ‘il pasticcione’ o ‘l’amico cicciottello’, e metterlo al centro della scena. Qual è la sua storia come essere umano? Cosa vuole veramente? Contro cosa deve battersi? E come si collega la sua storia personale con quella di tutti noi?”.

Conosciuto soprattutto per la sua piece, Really Really, un’arguta rappresentazione della vita americana del 21° secolo, vincitrice del Premio Helen Hayes, Colaizzo realizza un ritratto insolitamente toccante di una giovane donna che scopre il suo potenziale da tempo inespresso. Il regista e la O’Neill sono amici sin dal college. “Era la persona che tutti volevano avere intorno.” -racconta- “Aveva la capacità di sdrammatizzare qualsiasi cosa, ma allo stesso tempo la sua vita era disfunzionale: arrivata verso la fine dei suoi vent’anni, trascurava i suoi prestiti studenteschi, si trascurava e beveva anche nei giorni feriali. A quel punto ha deciso per un cambiamento.”

Brittany ha iniziato a correre, all’inizio per pochi isolati. “L’ho vista rendersi conto che era capace di fare più di quanto credesse.” -ricorda il regista- “Ha iniziato ad alzare la sua asticella. Sapevo, da scrittore, che una storia come questa doveva essere raccontata e doveva finire sul grande schermo. I personaggi come Brittany, di solito, nei film non riescono ad avere profondità e pathos. Così ho voluto fare giustizia a questo archetipo: un vero percorso di formazione che fosse anche divertente e coinvolgente.”

La O’Neill non si sarebbe mai aspettata che la sua storia finisse sul grande schermo, o per dirla tutta… su un qualsiasi schermo. “Paul era già stato fondamentale nella mia decisione di rimettermi in forma.” -afferma- “Mi ha anche aiutato a creare un video per la raccolta fondi in modo da poter pagare la quota di iscrizione alla maratona. Quando mi ha detto che stava scrivendo un film su di me e il mio percorso, sono rimasta sorpresa ed emozionata.”

La premessa di base del film, una giovane donna che decide di cambiare la sua vita partecipando alla Maratona di New York City, è vera, ma Colaizzo si è preso molte libertà con i dettagli. I genitori della O’Neill sono vivi e lei invece che staccare i biglietti di un teatro, in realtà, ha lavorato dall’età di 23 anni come amministratore delegato della compagnia teatrale Naked Angels di base a New York. “Però per molti aspetti ero un disastro e non avevo ancora fatto grandi sforzi nel costruirmi una vita che mi piacesse davvero.”, ricorda.

Dopo aver trascorso anni a leggere le prime stesure delle opere del suo miglior amico, la O’Neill si è ritrovata a dover dare un feedback su una storia liberamente tratta dalla sua stessa vita. “Vedere un personaggio che stava attraversando molto di quello che io stessa avevo passato è stato sia divertente che terapeutico. Leggere il punto di vista di Paul su Brittany, mi ha aiutato a capire che mi ero fissata così tanto sul mio peso, mentre avrei dovuto cercare di trovare altre vie per accettarmi. Davvero alla fine sono stata motivata da una storia che è stata ispirata dalla mia vita.”

La sceneggiatura di Colaizzo è un plauso all’esperienza della sua amica, ma sottolinea anche la capacità di tutti noi di cambiare la nostra vita. “All’inizio del film Brittany è fonte di grande risate.” -racconta- “È come se indossasse dei paraocchi che la rendono impacciata e senza una direzione. Se dovessi uscire con quella versione di Brittany, sicuramente sarebbe una bella serata. Ma poi assistiamo al cambiamento in cui inizia a guardare se stessa e la sua vita in modo diverso, diventa consapevole e rispettosa di sé. È qualcosa a cui tutti possiamo ispirarci.”

Ottenere il via libera
Il percorso di Brittany O’Neill era ancora in pieno svolgimento quando l’attore, nonché produttore, Tobey Maguire si è imbattuto in uno spettacolo teatrale di Colaizzo a New York. Colpito da ciò che aveva visto, ha invitato il drammaturgo a un incontro con lui e il suo partner di produzione, Matthew Plouffe, per discutere di possibili futuri progetti cinematografici. “Abbiamo parlato di quello che avrebbe voluto fare dopo.” -ricorda Maguire- “Mi ha raccontato un paio di idee su cui stava lavorando e una di queste era Brittany Non Si Ferma Più. Sapevamo che non aveva mai scritto una sceneggiatura per un film, ma le sue opere erano così potenti che gli abbiamo offerto un accordo per scriverne una.”

“Ci siamo innamorati della sua voce.” -aggiunge Plouffe- “Paul comprende l’essenza dei meccanismi umani. Molte persone avrebbero realizzato una commedia rozza, piena di battute grevi, su una ragazza in sovrappeso. La Brittany che ha creato è totalmente piena d’umanità e anche molto divertente. Quando vedi la storia, per qualcuno come la mia sorellina o anche per me, sembra di vedere Rocky.”

Colaizzo scrive esattamente come parla, afferma Maguire, con un’articolata miscela di umorismo, verità e compassione. “È piacevole ascoltarlo anche solo raccontare la sua giornata. Il modo in cui contestualizza i fatti mi fa ridere e poi la sua conversazione è anche ben strutturata.”

Maguire, Plouffe e Colaizzo hanno trascorso diversi anni a sviluppare la sceneggiatura prima di avere una bozza soddisfacente. Quando il produttore Margot Hand si è unita al gruppo, è rimasta colpita dalla narrazione avvincente e divertente di Colaizzo, ma era ancora più stupita da quanto fosse riuscito a catturare e parlare del punto di vista femminile. “Non riuscivo a credere che lo avesse scritto un maschio.” -ricorda- “C’erano così tante di quelle cose che io stessa ho detto, o pensato, tra me e me che mi è venuto spontaneo pensare che mi fosse entrato in testa.”

La Hand si è trovata a desiderare di aver avuto la possibilità di vedere al cinema un’eroina come Brittany quando era ancora piccola. “Brittany non è quel tipo di personaggio su cui spesso si focalizzano i film, anzi… mai.”, osserva. “Sarebbe stato importante per me, perché è molto più di una spalla ed è una storia vera, con cui ti puoi relazionare, che attraversa questo enorme passaggio della vita e ne esce migliore. Penso che sia davvero importante che tutti lo vedano, ma soprattutto le adolescenti e le ragazze.”

Completata la sceneggiatura, i produttori si sono focalizzati sulla scelta del regista giusto. Colaizzo si è così proposto di farla lui. “Hanno saggiamente detto di no, dato che non avevo mai diretto nulla prima.” -ricorda- “Ma avevo già collaborato ad abbastanza progetti per sapere che storie fantastiche con personaggio chiave, possono perdersi nella trasposizione se nessuno sta lì a proteggerle; volevo quindi assicurarmi che l’equilibrio dato alla storia in fase di scrittura, restasse. Pensavo che la regia fosse quasi il naturale prosieguo della scrittura.”

Così non ha mollato, ha creato un look book estremamente curato e una presentazione della sua visione del film che ha poi portato a Los Angeles per cercare di convincere i produttori… e ci è riuscito. “Ha fatto un ottimo lavoro per convincerci che avrebbe potuto dare vita a questi personaggi meglio di chiunque altro.” -afferma Plouffe- “Questo è il primo progetto che abbiamo interamente finanziato da soli, quindi sapevamo che sarebbe stato un rischio enorme. Credevamo però che fosse una storia e un personaggio perfetto per questo momento e un’opportunità di raggiungere un vasto pubblico.”

Così mentre la O’Neill si stava allenando per correre effettivamente la maratona di New York, Colaizzo si stava preparando per la sua trasformazione: diventare un regista! “Mi è sempre piaciuto lavorare con gli attori.” -afferma- “Ma ho studiato teatro alla New York University, non cinema, quindi quel mondo era del tutto nuovo per me. Come drammaturgo sono propenso a concentrarmi molto di più sui personaggi, così per capire e padroneggiare quegli elementi di cinema di cui non avevo esperienza, come la macchina da presa, i movimenti, l’illuminazione e il colore, ho fatto ogni scelta come se fosse un’estensione della vita interiore e del viaggio emotivo di Brittany.”

Jillian incontra Brittany
L’attrice Jillian Bell, nota principalmente per il suo lavoro in commedie come “Workaholics” e 22 Jump Street, così come per le sue nomination agli Emmy come sceneggiatrice del “Saturday Night Live”, è stata scelta per vestire i panni di Brittany. “Sono sempre stato un suo fan.” -afferma Colaizzo- “Ha letto la sceneggiatura, ci siamo incontrati un paio di volte ed è stato subito chiaro che sentiva a livello personale il viaggio emotivo del personaggio. Potrei addirittura affermare che stavo parlando con un artista che era tesa ed entusiasta di avere la possibilità di condividere la sua anima, si sentiva come il veicolo ideale per una performance elettrizzante.”

“Le ho subito detto che in questo film avremmo avuto successo o avremmo fallito, insieme, non ci sarebbero state vie di mezzo.” -aggiunge- “Tutto ciò che è nel cuore e nell’anima di Brittany sarebbe dovuto essere negli occhi di Jillian, perché lei è sia la protagonista che l’antagonista essendo la storia di una donna rinchiusa in una battaglia contro se stessa. Jillian ha dato vita al personaggio in modo naturale attraverso ogni espressione, ogni piccola azione, ogni sfumatura.”

Plouffe ha subito abbracciato l’idea della Bell per il ruolo. Dopo aver visto la sua ascesa come attrice nel corso degli anni, era sicuro che fosse pronta a fare un film. “È così piena di talento. Aveva letto la sceneggiatura ed era chiaro che l’avesse colpita a un livello molto personale, il che può risultare magico sullo schermo.” -ribadisce Plouffe- “In realtà ha detto che non avrebbe permesso a nessun altro di interpretare il ruolo!”

Per Hand assistere al passaggio della Bell dalla commedia a un ruolo più drammatico è stato meraviglioso. “Jillian ha dato il massimo per il film. È stato impressionante vederla abbracciare queste emozioni. Ha subito anche un’enorme trasformazione fisica giorno per giorno sottoponendosi anche a quattro ore di trucco e protesi. E lei è rimasta sempre ottimista, spiritosa e arguta per tutto il tempo.”

Interpretare Brittany è stato il primo ruolo da protagonista per Jillian Bell, così come la sua prima volta come produttore esecutivo. “Ha significato molto per me essere in questo film.” -afferma- “Vedere un personaggio come questo protagonista in un film è stato molto importante. Questa è la storia di una vera donna presentata con tutti gli alti e bassi della vita reale. Brittany è disordinata e amabile, straziante e gioiosa, brusca e divertente allo stesso tempo. Ha 27 anni e sta cercando di dare un senso alla sua vita.”

Sebbene abbia visto un video della O’Neill, l’attrice afferma di non aver voluto incontrare la donna su cui si basava il suo personaggio fino a quando lei stessa non ha visitato il set dopo l’inizio delle riprese. Per calarsi nei panni -da corsa- della vera Brittany ha fatto altre cose: ad esempio ha lavorato con un allenatore prima di iniziare le riprese e ha attraversato molti dei cambiamenti affrontati dal suo personaggio.

“Volevo avvicinarmi il più possibile alle trasformazioni che Brittany ha avuto nella vita reale. La parte fisica di questo viaggio era fondamentale. La difficoltà di cambiare te stesso è qualcosa in cui tutti si possono identificare. È come guardare la tua vita e pensare ‘Non ne ho fatto nulla’, ma scegliere che il cambiamento diventi una priorità può essere bello.”

La passione di Bell per il progetto ha eguagliato quella di Colaizzo. “Ha preso il controllo della mia vita.” -racconta- “Paul e io abbiamo parlato quotidianamente dei dialoghi e delle motivazioni del personaggio, a volte analizzando le scene riga per riga. Lui era sempre disponibile ed entusiasta di parlarne e conosceva le risposte a tutte le mie domande. È stato molto aperto alla collaborazione, ma ci siamo concentrati principalmente sulla sceneggiatura perché era molto precisa.”

Dopo aver visto il film la O’Neill sente di essere legata alla Bell per sempre. “Guardando la sua esibizione, mi sono sentita come se avesse davvero provato tutte le emozioni che avevo provato io. È una grande attrice, ha fatto centro.”

Maguire concorda: “Jillian Bell è una straordinaria interprete in grado di mettere nel personaggio del film così tanti elementi reali da renderlo vivo.”

Team Brittany
Micah Stock interpreta Seth, un altro corridore alle prime armi che diventa uno dei migliori amici e il più entusiasta sostenitore di Brittany. L’attore, già nominato al Tony, conosceva i lavori teatrali di Colaizzo, ma i due non avevano mai collaborato prima. “È collaborativo e meticoloso come soli i drammaturghi sanno essere.” -afferma Stock- “Paul ha riunito un gruppo di attori tanto bravi quanto gentili, il che non accade spesso, e ha scritto dei dialoghi così belli che non c’era alcun bisogno di prendersi delle libertà.”

Secondo Stock, Seth e Brittany stanno entrambi cercando di mettersi alla prova. “Seth inizia a correre per mostrare al figlio che se ti applichi in qualcosa ce la puoi fare.” Come per Brittany, Seth sta combattendo un’idea di ciò che la società si aspetta da lui. “Per così tanti anni essere gay è stato definito in modo restrittivo. Ci si aspettava che ti piacesse fare shopping o che fossi effeminato, ma gli omosessuali sono variegati e dinamici come chiunque altro. Seth sa che il mondo vuole etichettarlo e vuole assicurarsi che i suoi figli vedano che benché le persone tentino di costringerti in un cliché tu non sei costretto ad accettarlo.”
Abbiamo tutti un po’ di Brittany dentro di noi, dice l’attore. “Affermare ad alta voce: ‘No, non sono chi ti aspetti, non sono solo il comprimario o il giocatore in panchina.’, è difficile. È davvero difficile essere l’artefice della tua vita. Ma siamo tutti al centro delle nostre storie e sono molto felice di far parte di un film in cui ognuno è una persona vera.”

Colaizzo ammette che se in questo film si dovesse trovare un personaggio che in un qualche modo potrebbe essere ispirato su di lui, sarebbe Seth. “Volevo che l’America vedesse due uomini e i loro bambini in modo caloroso e celebrativo. Micah è vivo, carismatico e un po’ stravagante. Alcune di queste caratteristiche sono sue peculiari, ma altre derivano dalle sue scelte e tutto ciò fa sì che sia facilmente il migliore amico di Brittany, ma anche del pubblico.”

Per Sock, la Bell non solo ha messo una parte di sè nel suo personaggio, ma ha anche contribuito a creare un’atmosfera calorosa e collaborativa sul set. “È generosa sia come persona che come attrice, ed è incredibilmente divertente. Il primo giorno ho pensato che mi avrebbero licenziato perché non riuscivo a recitare più di tre linee di dialogo senza ridere. La sua positività è contagiosa.”

La vicina di casa, Catherine -o ‘Portafoglio Martha’ come l’ha soprannominata per scherzo Brittany- è una donna sposata con una casa a Manhattan e uno studio fotografico ad Astoria, nel palazzo di Brittany. In apparenza sembra qualcuno con cui Brittany non possa avere nulla in comune: una donna di successo, benestante, con una carriera, un marito e dei figli. Corre ogni giorno sulla lunga distanza e beve frullati verdi. “Ovviamente ha anche lei i suoi problemi.” -afferma Colaizzo- “Ma Brittany è così concentrata nella sua disperazione che , non riesce a vedere nient’altro.”
Michaela Watkins, che interpreta Catherine, afferma di essere sempre felice di lavorare con un drammaturgo. “Parliamo la stessa lingua. Ma non ho idea di come Paul, al suo debutto, possa avere la fiducia che mostra. Sapeva esattamente come rendere questa la migliore versione possibile della storia e ha reso il processo piacevolissimo.”

Catherine non sta vivendo la vita ideale che Brittany immagina, racconta la Watkins, famosa per la sua partecipazione al “Saturday Night Live”, così come per i ruoli in serie di grande successo come “Catastrophe”, “Transparent” e “Casual”. “Nessuno è come sembra, ti fai un’idea e quando poi conosci i personaggi, ti rendi conto di aver sbagliato, come hanno fatto loro. Questo mi piace. Per Brittany, Catherine sembra essere ‘Portafoglio Martha’, ma la sua vita non assomiglia in alcun modo alla fiaba che Brittany si immagina.”

Invece di risentirsi con Brittany il personaggio di Michaela Watkins decide di mettere la giovane donna sotto la sua ala protettrice. “Catherine ha più esperienza di vita.” -sottolinea- “Pensa che possa aiutare Brittany e forse fargli da mentore. La porta nel suo gruppo di corsa e praticamente le dice: ‘Ho passato quello che stai passando tu.’ Il film è positivo e divertente e per nulla scontato. È stata l’opportunità per sviluppare un personaggio reale invece di arrivare e fare un paio di battute.”

La compagna di stanza di Brittany, Gretchen, è un personaggio che nelle mani sbagliate sarebbe potuto diventare monodimensionale: la ragazza carina, ma superficiale che ti porti alle feste e che passa tutto il tempo al cellulare, ma Colaizzo, insieme all’attrice Alice Lee, hanno dato al personaggio una sua intensità. “Ho un debole per Gretchen.” -ammette l’autore- “Sta solo cercando di sentirsi bene con se stessa, purtroppo questo comporta un continuo confronto con tutti gli altri. Ho pensato che il rapporto di Alice con Gretchen fosse sorprendentemente comprensivo.”

Gretchen assomiglia, per molti versi, a Brittany, osserva Colaizzo. “Non è contenta di se stessa e vuole godersi la vita, ma può risultare negativa per se stessa e per le persone che la circondano. Nel mondo odierno molte persone usano i social media come un modo per sentirsi apprezzati o importanti. Gretchen è costantemente alla ricerca di Mi Piace, e non solo su Internet.”

Sebbene Lee riconosca i molti limiti del suo personaggio, ha detto di essersi molto divertita a interpretarla. “È un po’ stronza. Quando Brittany cerca di cambiare, Gretchen si comporta talmente male che la costringe a prendere atto che la loro non è assolutamente una relazione positiva. Adoro la sceneggiatura perché non è ipocrita né falsa, ma adorabile e piena di speranza.”

Brittany inizia una nuova relazione mentre di giorno lavora come domestica e dog-sitter in una lussuosa casa di Manhattan. Quando l’incapace hipster Jern, interpretato da Utkarsh Ambudkar, si presenta per il turno di notte, lei si rende rapidamente conto che non è lì solo per lavorare, ma ci vive. Invece di denunciarlo, però, Brittany si trasferisce anche lei, e quella che era iniziata come una relazione antagonista, si trasforma presto in una complessa amicizia.

“Jern è un immaturo.” -spiega Colaizzo- “Ha circa 30 anni e continua a credere di essere in grado di raggiungere un grande successo senza fare nulla. In questo modo protegge il suo fragile ego, evitando di affrontare il fallimento.”

Ambudkar è apparso più volte nelle serie “The Mindy Project”, “Brockmire” e “White Famous”, e ha ricoperto ruoli in Blindspotting e Un Poliziotto Ancora in Prova. Ambudkar, un allampanato asiatico un po’ sciocco, non è il tipico interesse amoroso di stampo hollywooddiano, ma il suo forte carisma e l’umorismo lo rendono adatto al ruolo, afferma Hand. “Pensare a Utkarsh come leader è un’utopia, ma è anche una fonte di divertimento. Guardarlo mentre flirta con Jillian è stato esilarante.”

L’attore descrive il suo personaggio come uno ‘studio sul potenziale sprecato’. “È perso nei suoi sogni, ma gli manca sia l’ispirazione che la motivazione, ma non l’ego. La trasformazione di Brittany lo spingerà a riflettere profondamente su chi vuole veramente essere.”

I realizzatori sostengono che la scelta Ambudkar è stata fatta appositamente per dare un’immagine realistica di New York. “Questa è la città che conosciamo.” -afferma Plouffe- “Siamo orgogliosi della diversità di questo cast, sarebbe stato sciocco dipingerla in modo diverso perché è questo il mondo oggi. Utkarsh non è uno da ruoli romantici, ma è nato per interpretare questo personaggio.”
Ambudkar afferma di essere stato attratto dalla sensibilità della sceneggiatura e anche dall’idea che il perdente riesca ad arrivare in cima. “Sono un sostenitore dei sottovalutati e adoro i film sportivi e questo, in un certo qual modo, lo è. È anche una storia molto personale su ciò che puoi realizzare spingendoti ad essere una persona migliore. Per me, un attore dell’Asia meridionale, interpretare un personaggio a tutto tondo e in un ruolo romantico, è un’opportunità che non avevo mai avuto prima. Jern e Brittany sono entrambi leggermente diversi dagli stereotipi che la cultura americana considera normalmente attraenti. Non sono i volti che vedi sui cartelloni pubblicitari o negli spot pubblicitari, fa parte del loro fascino, credo.”

L’ultimo personaggio principale nella storia di Brittany potrebbe essere il più inaspettato. Il comico e attore Lil Rel Howery interpreta Demetrio, suo cognato, l’uomo che l’ha cresciuta dopo la tragedia che ha colpito la sua famiglia e il suo più grande sostenitore dal giorno in cui l’ha accolta. “Non ho idea se Lil Rel abbia mai sostenuto un ruolo come questo prima.” -afferma Colaizzo- “Abbiamo l’occasione di vederlo sotto una nuova luce: maestoso, meraviglioso e amorevole.”

Il ruolo è stato riscritto appositamente per Howery, i cui precedenti film includono Scappa: Get Out e Bird Box, dopo che l’avevo incontrato per un’altra parte, ricorda il regista. “Prima di incontrare Rel, nello script la figura paterna di Brittany era proprio il suo padre biologico, ma lui ha visto la sceneggiatura da un’angolatura così saggia e piena d’amore che ho riscritto il personaggio del padre per lui. È stato in grado di dare vita al personaggio in un modo così particolare, che nessun altro avrebbe potuto.”

Un’Eroina di Quartiere
La storia è ambientata quasi interamente a New York City, quella che per Colaizzo è diventata casa sin da quando ci si è trasferito dai tempi del college. Trovare delle location abbastanza ampie per i suoi scopi, ma all’interno del budget è stato piuttosto impegnativo, ma alla fine ne è valsa la pena. “La città è uno dei personaggi del film.” -afferma- “New York è piena di contraddizioni e la adoro, proprio come Brittany.”

Nel film c’è una scena toccante in cui Brittany si sta spostando da Manhattan al Queens, guardando malinconicamente la città. “È stata girata con l’idea di far pensare che lei si sentisse come se stesse vivendo il suo sogno, ma non riuscisse a concretizzarlo.” –dice- “Molti dei miei amici del mondo teatrale vivono o hanno vissuto a lungo nei quartieri periferici. Hanno descritto questa sensazione che la New York che sognavano, quella per cui si sono trasferiti qui principalmente, sia ancora in qualche modo fuori dalla loro portata.”

Lo scenografo Erin Magill ha lavorato con i realizzatori per trovare e adattare le numerose location necessarie per Brittany Non Si Ferma Più. Le case dovevano avere un range da ‘stratosfericamente costosa’ a ‘assolutamente basica’, il che rispecchia la differenze economiche sia della città che del cast dei personaggi. Dalla villa nell’Upper East Side dove si incontrano Brittany e Jern, al fatiscente appartamento ad Astoria che lei condivide con Gretchen, le ambientazioni forniscono uno spaccato di New York che il regista ha usato per creare un riflesso della vita interiore di Brittany.
“La sceneggiatura è stata così sorprendente,” -afferma Magill- “che ogni volta che pensavo che potesse indirizzarsi verso un cliché, mi ha stupito. Mi ha riportato a momenti della mia vita in cui mi sentivo come se avessi toccato il fondo del barile, mentre a tutti gli altri le cose stavano andando bene, e penso che capiti a tutti di sentirsi così a volte.”

L’appartamento che Brittany condivide con la sua compagna di stanza e di bagordi, la dice lunga sul tipo di vita che stanno conducendo, tutta alcool, storielle e postumi da sbornia. “Non si prende cura né di se stessa, né del posto dove vive.” -spiega Magill- “È arredato con cose che Brittany ha recuperato dalla strada o che ha rimediato dalla sua famiglia. A molte è legata sentimentalmente e ci sono dei tocchi che riflettono il suo senso dell’umorismo, come il disegno di un fuoco sul caminetto.”

Il film ci porta anche nell’appartamento caldo e accogliente che Seth condivide con il  marito e i figli, nell’immacolato studio fotografico di Catherine, nella spettacolare residenza che occupano Brittany e Jern e nella casa d’infanzia di Brittany a Filadelfia. “Inizialmente la residenza in cui lavora Brittany sarebbe dovuta essere una di quelle in arenaria che hanno rinnovato a Brooklyn, ma poi ne ho vista un’altra con una grande scala e una cucina unica.” -racconta Magill- “Abbiamo trovato questo posto fantastico, che richiedeva pochissimi lavori di ristrutturazione. È di buon gusto, sobrio e con qualche tocco di colore sparso. Dopo il suo angusto appartamento, è comprensibile il motivo per cui decida di trasferirvisi. Quando deve tornare nella casa in cui è cresciuta, l’effetto deve essere come se stesse tornando sui suoi passi, così la trova vecchia, come se nulla fosse mai cambiato. Si ritrova in una camera da letto con carta da parati che è li probabilmente sin dagli anni ’70, ed è un po’ deprimente.”

La costumista, Stacey Berman, ha usato l’abbigliamento come un’opportunità per illustrare i cambiamenti fisici ed emotivi che Brittany attraversa nel corso del film. Sono entrate in gioco considerazioni sul colore, la vestibilità e la qualità. “L’intero film parla di una trasformazione e eravamo molto consapevoli che l’uso del guardaroba era li a dimostrarlo.” –sottolinea- “Abbiamo cercato di mantenere le differenze di taglia relativamente al minimo. Jillian è una bravissima interprete e ha potuto comunicare quelle differenze con la recitazione, quindi abbiamo resistito all’impulso di rendere le cose più grandi o più disordinate, oppure a presentarla stazzonata e spettinata dopo esser stata fuori tutta la notte, perché sapevamo che Jillian avrebbe provveduto a quell’aspetto.”
La Bell ha perso 20 chili prima di iniziare a girare, l’esatta quantità di peso che Brittany ha perso mentre si allenava per la Maratona. “Nessuno me lo ha chiesto, ma volevo avvicinarmi il più possibile alla trasformazione della vita reale di Brittany.” –afferma- “Era un modo per onorare il suo successo e allo stesso tempo calarmi nei suoi panni. Sapevo che non sarebbe stato possibile farlo nei 27 giorni in cui avremmo dovuto girare, ma era importante provarci per davvero per capire cosa lei aveva passato. Non riuscivo a credere quanto fosse dura!”

Per le prime scene del film, prima che Brittany intraprenda il suo nuovo corso, Colaizzo e Berman hanno usato delle vecchie fotografie della Bell per sviluppare un look da cui partire per l’evoluzione della trasformazione di Brittany. Body personalizzati e imbottiture di varie dimensioni e forme sono stati fabbricati e utilizzati in varie scene del film a seconda della necessità.

Spiega Berman: “Era estremamente versatile, così potevamo usare quello che ci serviva in qualsiasi momento in relazione a ciò che indossava. La qualità del taglio dell’abbigliamento ha fatto una differenza enorme, quindi all’inizio le facevamo spesso indossare degli abiti che le vestivano male.”

I vestiti di Brittany diventano sempre più attenti a come gli cadono addosso man mano che acquisisce sicurezza, e anche il colore ha fatto la differenza per il personaggio. “Paul voleva che il guardaroba di Brittany iniziasse con capi luminosi, colorati e divertenti.” –spiega Berman- “Brittany segue un percorso di maturazione e l’intero team ha creato un mondo in cui iniziamo vedendola in un stile giovanile che man mano si evolve.”

“Ci sono sempre elementi di commedia intervallati da momenti più profondi.” -aggiunge Berman- “La tavolozza di Brittany parte da colori primari e man mano cambia durante il film. All’inizio è più luminosa, ma quando si sente male passa dal verde smeraldo a quello militare o dal rosso ciliegia al mirtillo.”

Il personaggio ha più di 50 cambi di guardaroba durante il film e ognuno doveva essere progettato per adattarsi alle imbottiture sottolinea Berman. “La sfida più grande è stata mettere in chiaro che la trasformazione non era meramente fisica. Quindi abbiamo discusso molto tra costumisti, truccatori e regista. Come squadra volevamo assicurarci che non si trattasse mai solo di un film su una donna che perde peso.”

Born to Run
Brittany Non Si Ferma Più è il primo lungometraggio mai girato durante la famigerata maratona di New York, che si tiene ogni anno la prima domenica di novembre. Un evento estremamente popolare in grado di interrompere il traffico mentre si snoda da Staten Island, attraverso ciascuno dei cinque quartieri della città, fino a raggiungere il traguardo a Central Park. “È un momento emozionante e galvanizzante a New York.” -racconta Colaizzo- “Non capita tutti i giorni che 50.000 sogni diventino realtà nello stesso momento. New York è una città di estranei e di culture in conflitto, ma non il giorno della maratona quando sostanzialmente si trasforma in un piccolo paradiso. Fai un giro in metropolitana e tutti sorridono augurandosi buona fortuna.”

L’organizzatore dell’evento, i New York Road Runners, ha fatto di tutto per agevolare la produzione, ricorda Colaizzo. “Abbiamo portato tre unità sul posto quel giorno. Alle 2 e mezza del mattino abbiamo tutti preso l’autobus per la linea di partenza. La gara ha diverse ondate per le partenze e Jillian ha corso con ciascuna di queste, tranne la prima che è quella riservata ai corridori professionisti. Non ha fatto l’intera gara, ma l’abbiamo filmata all’inizio, a metà e alla fine del percorso. Avevamo in gara Jillian, un cameraman e io che correvo con tutto il monitor.”

Plouffe afferma che l’aver organizzato un film durante la maratona di New York passerà probabilmente alla storia come uno dei suoi più grandi successi personali da produttore: “È stata una delle esperienze più straordinarie mai fatte in costante collegamento con gli organizzatori e pregando di riuscire a farcela senza intoppi. Solo questo è valso la fatica di un intero film ed è stato un rischio che fortunatamente ha dato i suoi frutti.”

La prova della Bell è stata così impressionante, dice Colaizzo, che mentre recitava una parte della sceneggiatura in cui Brittany durante la gara veniva colta dalla fatica, i corridori vicini, non sapendo che stava recitando, si sono radunati intorno a lei per incitarla a finire la gara. “Brittany avrebbe dovuto trovare dentro di se la forza di arrivare al traguardo, ma i veri corridori accanto a lei, erano così convinti che fosse effettivamente in difficoltà, che vedendo una donna che soffriva, hanno smesso di correre la loro gara per aiutarla a finire la sua.”

Per l’attrice è stata sicuramente una giornata indimenticabile, l’eccitazione era palpabile: “Non so come siano riusciti alla fine a montare il girato, perché non c’era una singola scena in cui qualcuno non cercasse di aiutarmi. Nessuno nella gara mi avrebbe permesso di fallire.”

Una settimana dopo la maratona, è stata ricreata la gara, in miniatura, in un isolato a Brooklyn per girare altre scene, compresa quella in cui si vedono i piedi di Brittany tagliare il traguardo. “Siamo stati così precisi,” –ripensa Colaizzo- “che abbiamo aggiunto 200 comparse in modo da poter ricreare la sensazione del giorno della maratona. Il tempo è stato eccellente ed Erin ha riprodotto il traguardo fedelmente, inclusi migliaia di bicchieri di Gatorade accartocciati.”

Finire la Gara
I realizzatori sostengono di aver voluto raccontare una storia realistica e appassionante, ispiratrice e divertente e che ricordasse al pubblico di pensare in grande. Maguire dice: “Forse porteremo le persone a chiedersi quale sia la loro metaforica maratona. Tutti combattiamo con paure e convinzioni che risiedono in noi stessi, ma se inizi a fare un passo, a volte letteralmente, puoi essere migliore, forse non il migliore, ma migliore di quello che sei adesso.”

Per Plouffe l’accoglienza che il film ha ricevuto al Sundance Film Festival ha dimostrato che c’è un po’ di Brittany in tutti. Guardandosi intorno nel cinema dopo una proiezione ha visto una reazione inaspettata, che gli ha dimostrato che Brittany è un personaggio raro ma perfetto per il grande schermo. “Il numero di duri che stavano piangendo era scioccante.” –ricorda- “Non avevo idea che sarebbero stati così coinvolti, ma si sono rivisti in lei. È stato un viaggio fantastico e ora, grazie al sostegno di Amazon, il film uscirà in sala con il giusto supporto.”

Per Colaizzo Brittany Non Si Ferma Più è una celebrazione di ciò che una donna ha dovuto fare per trovare il suo passo, ma è anche una spinta per chiunque abbia bisogno di ricordare che ogni gara inizia con il primo passo.

È un messaggio che Colaizzo spera che il pubblico non solo capisca, ma da cui sia anche ispirato. “L’idea è che all’inizio del film il pubblico pensi: ‘Conosco quella ragazza’ e che poi, man mano che il film va avanti, pensi ‘Aspetta.. quella ragazza sono io’. E poi quando si accendono le luci l’idea sia ‘Se mi dessi abbastanza da fare, potrei essere come quella ragazza’.”

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