Diva! (2017)

Diva!
Locandina Diva!
Diva! è un film del 2017 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Francesco Patierno. Il film dura circa 75 minuti. Tratto dall'autobiografia 'Quanti sono i domani passati' di Valentina Cortese redatta da Enrico Rotelli ed. Mondadori. Il cast include Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D'Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta. In Italia, esce al cinema giovedì 7 Giugno 2018.

Otto grandi attrici ripercorrono la vita di Valentina Cortese, interpretando le sue stesse parole tratte dall'autobiografia Quanti sono i domani passati, pubblicata in occasione dei suoi 90 anni. Un viaggio attraverso i suoi ricordi e le sue interpretazioni. Un'analisi pensata per lasciare un segno indelebile del suo stile, del cinema e del costume delle varie epoche che ha rappresentato.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 7 Giugno 2018
Uscita in Italia: Dicembre 2017 (TV, Sky Arte)
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2017
Durata: 75 minuti
Formato: Colore
Note:
Presentato in anteprima mondiale alla 74a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. A dicembre 2017 in onda su Sky Arte HD.
Soggetto:
Tratto dall'autobiografia 'Quanti sono i domani passati' di Valentina Cortese redatta da Enrico Rotelli ed. Mondadori.

VALENTINA CORTESE

Originaria di Stresa, assieme ad Alida Valli ed Anna Magnani è stata una delle attrici di punta del cinema italiano degli anni quaranta. Il suo primo film s'intitola L'orizzonte dipinto (1940); il primo ruolo importante fu quello di Lisabetta nel film La cena delle beffe (1942) di Alessandro Blasetti. Dopo film come La regina di Navarra (1942), Orizzonte di sangue (1943) e Quartetto pazzo, diviene una grande diva e partecipa a film come I miserabili (1948) in cui compare un giovane Marcello Mastroianni. Insieme lavoreranno anche in Lulù (1953). Nel 1948 è sotto contratto con la 20th Century Fox. Lavora con James Stewart e Spencer Tracy in Malesia (1949), e viene diretta da Jules Dassin in I corsari della strada (1949). Lavora nel film La contessa scalza (1954) accanto ad Ava Gardner, Humphrey Bogart e Rossano Brazzi, in Italia con Michelangelo Antonioni in Le amiche (1955), film grazie al quale vince il Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista, ed in Spagna con Luis Garcia Berlanga in Calabuig (1957). Nel 1958 si ritira temporaneamente dalle scene in seguito a un matrimonio sfortunato con Richard Basehart, che aveva sposato il 24 marzo 1951, da cui divorzia nel 1960. Dall'unione è nato Jackie, anche lui attore. In una intervista rilasciata a Pino Strabioli nel programma Colpo di scena ha confessato di ricordare l'esperienza americana come interessante, ha potuto lavorare con i grandi attori e registi che ammirava sugli schermi ma non certo entusiasmante visto il suo desiderio di ritornare in Italia. L'unico rimpianto è aver dovuto rinunciare, causa gravidanza, alla proposta fattale direttamente da Charlie Chaplin per un ruolo nel suo film Luci della ribalta. Torna alla ribalta con il film Barabba (1961) diretto da Richard Fleischer ed interpretato accanto a Anthony Quinn, Silvana Mangano, Vittorio Gassman ed Ernest Borgnine. Valentina Cortese è in una scena del film La ragazza che sapeva troppo di Mario Bava (1963) È diretta da Federico Fellini in Giulietta degli spiriti (1964) e duetta con Ingrid Bergman (sua cara amica) in La vendetta della signora (1964). In America partecipa al film Quando muore una stella (1968) con Kim Novak e Peter Finch. Dopo alcune partecipazioni televisive (I Buddenbrook, dove fu diretta da Edmo Fenoglio), l'incontro con Giorgio Strehler ed il teatro mettono in mostra le sue qualità di attrice drammatica; nel 1973 lavora con François Truffaut in Effetto notte (premiato con l'Oscar al miglior film straniero), con cui ottiene la nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista. La vincitrice di quell'anno, Ingrid Bergman, alla consegna del premio, si scusò pubblicamente con l'amica Cortese, affermando che secondo il suo parere era l'attrice italiana a meritarlo. Indimenticabile il sodalizio con Franco Zeffirelli nel film Fratello sole, sorella luna (1971), lo sceneggiato televisivo Gesù di Nazareth (1976), nel ruolo di Erodiade, e in Storia di una capinera (1993). Nonostante l'intensa attività teatrale e i prestigiosi ruoli in coproduzioni internazionali (oltre ai già citati titoli è bene ricordare L'assassinio di Trotsky del 1972), in Italia partecipa a numerosi film, commedie, polizieschi ed horror che lei considera trascurabili. Il suo ultimo film americano risale al 1980, Ormai non c'è più scampo, dove lavora con William Holden, Jacqueline Bisset e Paul Newman. Nel 1987 partecipa al film di Carlo Vanzina Via Montenapoleone tratteggiando con la consueta intensità una madre dell'alta borghesia incapace di accettare l'omosessualità del figlio. Nel 1988 è protagonista del film Le avventure del barone di Münchausen di Terry Gilliam in cui interpreta il doppio ruolo di Daisy/Regina della Luna al fianco di Robin Williams (accreditato come Ray D. Tutto) nel ruolo di Re della Luna. Negli anni 2000 porta in scena il Magnificat di Alda Merini per la regia di Fabio Battistini.

COMMENTO DEL REGISTA

DIVA! realizza il mio desiderio di raccontare l'affascinante, continuo e invisibile intreccio che c'è tra la vita privata di un artista e quella pubblica, professionale, e lo fa attraverso la storia di una grande attrice italiana che e diventata un mito del teatro e del cinema di tutto il mondo: Valentina Cortese. Dietro l'immagine/icona dell'attrice vecchio stampo col foulard che le copre i capelli, ho scoperto infatti la storia appassionante, e sconosciuta ai più, di una donna che ha vissuto 90 anni della sua vita tra incontri e amicizie straordinarie, grandi amori, e momenti di vita di eccezionale intensità. Ma c'è qualcosa che mi ha intrigato più di tutto. Il mistero di una donna che dietro un'apparente e fuorviante immagine di vanitosa leggerezza, ha nascosto un segreto che e stato il buco nero della sua esistenza, origine probabilmente della voglia di scappare continuamente da qualcosa, e di non concedersi mai completamente a nessuno, e motore, molto probabilmente, della scelta di usare la maschera dell'attore per difendere il mondo segreto e irraggiungibile del privato. Otto grandi attrici, più un affermato attore, raccontano con una messa in scena particolare gli attimi più significativi della sua vita, attraverso un meccanismo che da anni sto sperimentando e che mischia continuamente, attraverso il montaggio, finzione e realtà. Un racconto al femminile dunque, il racconto di una donna che sicuramente non lascerà nessuno indifferente.

FILMOGRAFIA INTEGRALE DI VALENTINA CORTESE

L'orizzonte dipinto, regia di Guido Salvini (1941)
Il bravo di Venezia, regia di Carlo Campogalliani (1941)
L'attore scomparso, regia di Luigi Zampa (1941) Primo amore, regia di Carmine Gallone (1941)
La cena delle beffe, regia di Alessandro Blasetti (1942) La regina di Navarra, regia di Carmine Gallone (1942) Una signora dell'Ovest, regia di Carl Koch (1942)
Orizzonte di sangue, regia di Gennaro Righelli (1942) Soltanto un bacio, regia di Giorgio Simonelli (1942) Giorni felici, regia di Gianni Franciolini (1942)
Quarta pagina, regia di Nicola Manzari (1943)
4 ragazze sognano, regia di Guglielmo Giannini (1943)
Nessuno torna indietro, regia di Alessandro Blasetti (1943) Chi l'ha visto?, regia di Goffredo Alessandrini (1943)
I dieci comandamenti, regia di Giorgio Walter Chili (1945) Un americano in vacanza, regia di Luigi Zampa (1945) Roma città libera, regia di Marcello Pagliero (1946)
Il Passatore, regia di Duilio Coletti (1947)
I miserabili, regia di Riccardo Freda (1947)
L'ebreo errante, regia di Goffredo Alessandrini (1948)
Il corriere del re, regia di Gennaro Righelli (1948)
La montagna di cristallo (The Glass Mountain), regia di Henry Cass (1949)
Gli spadaccini della serenissima o Cagliostro (Black Magic), regia di Gregory Ratoff (1949)
I corsari della strada (Thieves' Highway), regia di Jules Dassin (1949) Malesia (Malasya), regia di Richard Thorpe (1949)
Gli uomini sono nemici, regia di Ettore Giannini (1950) Donne senza nome, regia di Géza von Radványi (1950) La rivale dell'imperatrice, regia di Sidney Salkow (1951)
Ho paura di lui (The House on Telegraph Hill), regia di Robert Wise (1951) The Secret People, regia di Thorold Dickinson (1952)
Lulù, regia di Fernando Cerchio (1953)
La passeggiata, regia di Renato Rascel (1953)
Donne proibite di Giuseppe Amato (1953)
Il matrimonio, regia di Antonio Petrucci (1954)
La contessa scalza (The Barefoot Contessa), regia di Joseph L. Mankiewicz (1954)
Le avventure di Cartouche, regia di Gianni Vernuccio (1954)
Il conte Aquila, regia di Guido Salvini (1955)
Avanzi di galera, regia di Vittorio Cottafavi (1955) Le amiche, regia di Michelangelo Antonioni (1955)
Faccia da mascalzone, regia di Raffaele Andreassi (1955) Fuoco magico (Magic Fire), regia di William Dieterle (1955) Adriana Lecouvreur, regia di Guido Salvini (1956)
Kean -­‐ Genio e sregolatezza, regia di Vittorio Gassman (1956) Calabuig (Calabuch), regia di Luis Garcia Berlanga (1956) Dimentica il mio passato, regia di Primo Zeglio (1957)
Amore a prima vista, regia di Franco Rossi (1957) Amori e guai, regia di Angelo Dorigo (1959)
Barabba, regia di Richard Fleischer (1961)
Donne senza paradiso, regia di Giorgio Capitani (1962)
Square of Violence, regia di Leonardo Bercovici (1962)
Nasilje na tragu, regia di Luca Bercovici (1962)
La ragazza che sapeva troppo, regia di Mario Bava (1963)
La vendetta della signora (The Visit), regia di Bernhard Wicki (1964) Giulietta degli spiriti, regia di Federico Fellini (1965)
La donna del lago, regia di Luigi Bazzoni (1965)
L'angelica avventuriera (Soleil noir), regia di Denys de la Patellière (1966)
Scusi, facciamo l'amore?, regia di Vittorio Caprioli (1967)
Quando muore una stella (The Legend of Lylah Clare), regia di Robert Aldrich (1968) Toh, è morta la nonna!, regia di Mario Monicelli (1969)
Il segreto di Santa Vittoria (The Secret of Santa Vittoria), regia di Stanley Kramer (1969)
Portami quello che hai e prenditi quello che vuoi (Les caprices de Marie), regia di Philippe de Broca (1969)
Madly, il piacere dell'uomo (Madly), regia di Roger Kahane (1970)
La barca sull'erba (Le bateau sur l'hebre), regia di Gérard Brach (1970)
Erste Liebe, regia di Maximilian Schell (1970)
Fratello sole, sorella luna, regia di Franco Zeffirelli (1971)
L'iguana dalla lingua di fuoco, regia di Riccardo Freda (1971)
Imputazione di omicidio per uno studente, regia di Mauro Bolognini (1972) L'assassinio di Trotsky (The Assassination of Trotsky), regia di Joseph Losey (1972) Effetto notte (La nuit américaine), regia di François Truffaut (1973)
Amore mio non farmi male, regia di Vittorio Sindoni (1974) Il bacio, regia di Mario Lanfranchi (1974)
La grande trouille, regia di Pierre Grunstein (1974) Appassionata, regia di Gianluigi Calderone (1974)
Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza, regia di Lucio Fulci (1975)
Son tornate a fiorire le rose, regia di Vittorio Sindoni (1975)
Un'orchidea rosso sangue (La chair de l'orchidée), regia di Patrice Chéreau (1975)
La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori, regia di Fernando Di Leo (1975)
Gli amici di Nick Hezard, regia di Fernando Di Leo (1976)
Il genio (Le grand escogriffe), regia di Claude Pinoteau (1976)
Nido de viudas, regia di Tino Navarro (1977)
Tanto va la gatta al lardo…, regia di Marco Aleandri (1978)
Un'ombra nell'ombra, regia di Pier Carpi (1979)
Ormai non c'è più scampo (When Time Ran Out), regia di James Goldstone (1980)
La Ferdinanda, regia di Rick Horne (1982)
Via Montenapoleone, regia di Carlo Vanzina (1987) Tango blu, regia di Alberto Bevilacqua (1987)
Le avventure del Barone di Münchausen (The Adventures of Baron Munchausen),
regia di Terry Gilliam (1988)
Storia di una capinera, regia di Franco Zeffirelli (1993)
Sipario, regia di Ottavio Cirio Zanetti (2006)

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