Poster Dovlatov – I Libri Invisibili
Locandina Dovlatov - I Libri Invisibili
Dovlatov - I Libri Invisibili (Dovlatov) è un film del 2018 prodotto in Russia e Polonia, di genere Biografia e Drammatico diretto da Aleksey German Jr.. Il film dura circa 126 minuti. Il cast include Milan Maric, Danila Kozlovsky, Helena Sujecka, Artur Beschastny, Anton Shagin, Svetlana Khodchenkova, Elena Lyadova, Piotr Gasowski, Eva Gerr, Hanna Sleszynska. In Italia, esce al cinema giovedì 4 Novembre 2021 distribuito da Satine Film.

I sogni, le aspirazioni, gli amori di Sergej Dovlatov, uno degli scrittori russi più importanti e amati del XX secolo. Sei giorni nella fredda Leningrado alla vigilia dell'anniversario della Rivoluzione, alle prese con la rigida mentalità del Regime Sovietico e il desiderio di libertà di uno dei più promettenti artisti del Paese.

Dovlatov racconta sei giorni della vita del brillante e ironico scrittore Sergej Dovlatov, un autore che si è distinto per la capacità di vedere ben oltre i rigidi limiti della Russia Sovietica degli anni '70. Insieme all'amico e poeta Joseph Brodsky, Dovlatov ha lottato per preservare il proprio talento e la propria integrità, in un contesto culturale e sociale dove i suoi amici e colleghi artisti venivano schiacciati dalla volontà inossidabile della macchina dello Stato. Un contesto che, sia lui sia Brodsky, si sarebbero presto lasciati alle spalle per fuggire alla volta dell'America, perdendo però così tutto quello che possedevano.


Un'altra giornata che comincia, uno strano sogno e l'ennesimo rifiuto alla pubblicazione dei suoi scritti. La vita di Sergej Dovlatov trascorre così, come una condanna. La sua colpa: non rientrare nei canoni della cultura ufficiale Sovietica. Ha ormai trent'anni e, come lui stesso racconta, "all' età di otto anni ho detto a mia madre che sarei diventato uno scrittore. Da allora null'altro è stato per me più importante".

Siamo all'inizio degli anni '70, tutta Leningrado si prepara a festeggiare l'Anniversario della Rivoluzione in un clima di festa e di ottimismo, anche se, come pensa Dovlatov,  non si percepisce più quella sensazione di disgelo, di idealismo e di certa libertà che aveva permeato gli anni sessanta.  

Sempre pronto a misurare il mondo col suo sguardo acuto e disincantato, Dovlatov vorrebbe raccontare la realtà che lo circonda, ma quando la rivista operaia "La Via del Mare" gli commissiona un articolo appassionato ed esaltante dedicato alla nave "Platon Nifontov", lo spirito di Dovlatov emerge in tutta la sua caustica ironia. I personaggi dei grandi scrittori russi come Pushkin, Gogol, Tolstoj e Dostoevskij presenti nel film per augurare alla nave buon viaggio, vengono impersonati da operai goffi e avvinazzati, privi di lucidità e totalmente soggiogati allo Stato del Soviet. Un affronto alle glorie del passato che la penna di Dovlatov non pu  tollerare, e che lo condurrà, ancora una volta, alla censura del suo pezzo.  

Le cose non vanno meglio alla casa editrice che accoglie i giovani autori. A Dovlatov vengono commissionati solo lavori celebrativi del mondo operaio e della Terra Sovietica che lui non riesce a scrivere con i toni aulici e il trasporto che gli vengono richiesti. In questo clima poco incoraggiante si sente anche abbandonato dalla sua Musa, non riuscendo a portare avanti la scrittura del romanzo a cui sta lavorando da tempo.

La frustrazione di Dovlatov è condivisa dagli amici scrittori e dagli artisti con cui trascorre le serate letterarie: un momento di sfogo e reciproco supporto che unisce poeti e scrittori come l' amico fraterno Iosif Brodskj, e i pittori della giovane avanguardia russa ai quali viene impedito di esporre i propri dipinti. Ci  che li accomuna è l'essere esiliati dai canali ufficiali del Regime Sovietico: nell' URSS dell' epoca, se non fai parte dell'Unione degli Scrittori non sarai mai pubblicato. E se non vieni pubblicato è come se non esistessi. E io sono stanco di non esistere, afferma Dovlatov. 
Oltre agli amici con cui confrontarsi Sergej si rifugia nell'affetto per la figlia Katya e per la moglie Lena. Con quest'ultima il rapporto si è incrinato, compromesso dal contrasto tra l'idealismo frustrato e l' irrequietezza di lui e il solido pragmatismo di lei. Nella turbolenta vita sentimentale dello scrittore, Lena, per , rimane un punto di riferimento importante, così come la figlia Katya, per la quale Sergey cerca disperatamente di acquistare una bambola per dimostrarle di non essere un  padre fallito e farle pena.

Ma i tentativi di recuperare un po' di soldi sono tutti fallimentari. Dopo l' ennesimo rifiuto alla pubblicazione dei suoi testi, Dovlatov accusa il colpo, si sente smarrito e inizia a mettere in discussione con l' amico Brodsky ci  in cui aveva sempre creduto " ho sempre pensato che se avessi scritto un romanzo avrei unito il mondo. E se invece non fossi fatto per combattere? Se fossi soltanto un mero osservatore dal buco delle serratura del tempo del mondo che mi circonda?". 

Del resto, come gli ricorda la sua amica aspirante attrice: ci vuole grande coraggio a mantenere la propria integrità quando non sei nessuno. 

Il turbamento di Dovlatov e il suo sentimento di impotenza, benché umilianti, non intaccano per  il suo spirito e i suoi ideali. Lo scrittore cade, ma si rialza ancora una volta, grazie all' affetto della famiglia, degli amici, e a quella tenacia e ironia che ha sempre contraddistinto il suo approccio alla vita e alla scrittura.  Siamo poveri e a volte talentosi ma esistiamo e continueremo ad esistere qualsiasi cosa accada.

Ma sarà soltanto la storia a restituirgli, molti anni dopo, quel riconoscimento tanto ambito di esistenza letteraria e di voler lasciare una traccia di sé, eleggendolo come  uno degli scrittori russi più significativi del XX secolo nonché uno dei più amati dai suoi compatrioti.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 4 Novembre 2021
Uscita in Italia: 4 Novembre 2021 al Cinema
Prima Uscita: 01/03/2018 (Russia)
Genere: Biografia, Drammatico
Nazione: Russia, Polonia, Serbia - 2018
Durata: 126 minuti
Formato: Colore
Produzione: Art and Pop Corn, Message Film, Metrafilms, SAGa
Distribuzione: Satine Film
Note:
Orso d'Argento per il Miglior Contributo Artistico alla 68sima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani - SNCCI.

Cast e personaggi

Regia: Aleksey German Jr.
Sceneggiatura: Aleksey German Jr., Yulia Tupikina
Fotografia: Tukasz Zal
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Montaggio: Sergey Ivanov, Darya Gladysheva
Costumi: Elena Okopnaya

Cast Artistico e Ruoli:
foto Milan Maric

Milan Maric

Sergej Dovlatov
foto Danila Kozlovsky

Danila Kozlovsky

David Lvovich
foto Helena Sujecka

Helena Sujecka

Elena Dovlatova
foto Artur Beschastny

Artur Beschastny

Joseph Brodsky
foto Anton Shagin

Anton Shagin

Anton Kuznetsov
foto Elena Lyadova

Elena Lyadova

Giovane Editore
foto Piotr Gasowski

Piotr Gasowski

Semyon Alexandrovich
foto Eva Gerr

Eva Gerr

Katya Dovlatova
foto Hanna Sleszynska

Hanna Sleszynska

Editore del giornale letterario



Produttori:
Andrey Savelyev (Produttore esecutivo), Artem Vasilyev (Produttore esecutivo), Konstantin Ernst (Produttore esecutivo), Maxim Loyevsky (Coproduttore), Rushan Nasibulin (Coproduttore), Eduard Pichugin (Coproduttore), Sergey Titinkov (Coproduttore), Darius Jablonski (Produttore (Polonia)), Isabella Wojcik (Produttore (Polonia)), Wioleta Kaminska (Produttore (Polonia)), Miroslav Mogorovich (Produttore (Serbia))


Suono: Ivan Gusakov.

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Regia – Alexej German Jr.

"Ho cominciato a leggere le opere di Dovlatov molto tardi, quando avevo circa 26/27 anni, ma da quel momento le ho lette una dopo l' altra, immergendomi totalmente nell'autore. Già da allora ho cominciato a maturare l'idea di realizzare un film su di lui ma per circa quindici anni ho continuato a chiedermi come poterlo fare : Dovlatov è indiscutiblmente uno dei simboli degli ultimi 25 anni del XX secolo. È una superstar della letteratura russa e in molti lo ricordano come una persona straordinaria e al tempo stesso dall' humour sottile e dall' incredibile talento: è un vero peccato che non nascano più uomini come lui! Il film rivela un momento incredibilmente interessante della Leningrado degli anni '70, un periodo di grande fermento e vivacità. Brodsky non era ancora partito per l' America, né Dovlatov per l' Estonia. C'erano ancora gli echi di libertà del periodo precedente, noto come "il disgelo". I nostri personaggi sono ancora giovani, hanno trent' anni e sono pieni di energia. Anche se li vediamo fin dall' inizio esausti e con la barba lunga, non hanno ancora perso la speranza. Era cruciale per noi combinare la Storia con le vite private, mostrare artisti di talento che, a causa del clima politico, non potevano esprimersi come avrebbero voluto e tuttavia ancora credevano di poterlo fare, cercando sempre di rimanere fedeli a se stessi. Non avevamo intenzione di idealizzarne la figura oppure scavare nel torbido. Volevamo invece mostrare l' umanità di Dovlatov e come la sua razionalità lo portasse a prendere decisioni che non lo rendevano un mero manichino al servizio dello Stato. Il nostro film è intriso della prosa e delle parole di Dovlatov. Per questo abbiamo scelto di raccontare un periodo conciso della sua esistenza, quello in cui si sono susseguiti gli eventi relativi al suo matrimonio e i suoi tentativi di trovare una pubblicazione per le sue opere. Abbiamo anche incontrato le sue figlie, Elena e Ekaterina, e siamo andati parecchie volte a San Pietroburgo. Entrambe sono state informate sin dall' inizio del nostro progetto, poichè credo sia indelicato per un filmaker invadere la vita privata di una persona senza chiedere il permesso. Siamo riusciti anche a parlare con alcuni degli amici di Dovlatov. Tutti ci hanno aiutato a ricostruire l' essenza della sua personalità, il modo in cui ai suoi occhi appariva quell' epoca. Oggi quel mondo è completamente cambiato: i colori, le luci, i vestiti, l' asfalto, i volti… Oggi la via Rubistein dove lui viveva al numero 23 è piena di bar. Quegli enormi edifici comunali della vecchia Leningrado, dove tutti si radunavano intorno a un tavolo e discutevano fino all' alba, ormai non esistono più. Quell' epoca è passata, ma abbiamo fatto del nostro meglio per poter ricreare lo spirito di quel tempo. Abbiamo incontrato attori provenienti da ogni parte del Paese. Abbiamo visto migliaia e migliaia di volti. Durante questo periodo qualcuno ha addirittura scoperto dei poemi inediti di Brodsky che non erano mai stati pubblicati! Per il nostro casting, la sfida maggiore da affrontare era il fatto che Dovlatov era bello come una star del cinema ma al tempo stesso ospitava un mondo interiore incredibilmente complesso. Insieme al mio team abbiamo concluso che la somiglianza fisica dovesse ritenersi estremamente importante ai fini della nostra storia, poichè Dovlatov, con le sue radici ebraiche e armene aveva un aspetto molto particolare. Trovare un attore che possedesse tutti questi requisiti non è stato davvero un compito facile e quando abbiamo scoperto Milan Marić siamo stati felicissimi.

Chi era Sergej Donatovič Dovlatov

La madre Nora di origine armena, era una correttrice di testi letterari, il padre Donat, di origine ebraica, regista teatrale. Dal 1945 visse con la famiglia a Leningrado. Qui studi presso il Dipartimento di lingua finlandese della Facoltà di Linguistica dell'Università Statale di Leningrado. Frequent i poeti Evgenij Borisovič Rejn, Anatolij Genrichovič Najman, Josif Aleksandrovič Brodskij e lo scrittore Sergej Vol'f . Fuori corso, abbandon l'università dopo due anni e mezzo. In seguito venne arruolato nell'esercito e fece servizio per tre anni come guardia di una prigione militare nella Repubblica di Komi (esperienza che descriverà nell'opera Regime speciale). Successivamente si guadagn da vivere come giornalista in diversi giornali e riviste a Leningrado; negli anni 1972-1975 visse in Estonia e lavor come corrispondente. Integrava il suo stipendio come guida estiva nella Riserva di Puškin, un museo vicino a Pskov. Nel 1975 torn a Leningrado, e scrisse per il giornale "Kostër".Dovlatov scrisse varie opere letterarie, ma i suoi numerosi tentativi di pubblicare in Unione Sovietica furono vani. L'edizione del suo primo libro venne distrutta dal KGB. Nel 1976 alcune storie di Dovlatov vennero pubblicate in alcune riviste occidentali in lingua russa: questo fatto provoc la sua espulsione dall'Unione dei Giornalisti dell'URSS. Nel 1978 con la madre Nora emigr prima a Vienna e poi, nel 1979, negli Stati Uniti, a New York, dove raggiunse la moglie Elena e la figlia. Qui collabor con un giornale di emigrati ebrei in lingua russa, di ispirazione liberal. Nella metà degli anni ottanta Dovlatov finalmente raggiunse un riconoscimento come scrittore, dopo la pubblicazione nella prestigiosa rivista "The New Yorker". Morì il 24 agosto 1990 a New York e venne sepolto al cimitero Mount Hebron Cemetery di New York. (da Wikipedia). Il film è un affresco, spesso tratteggiato con ironia, della cultura russa a Leningrado nei primi anni '70. Descrive il rapporto tra la stolidità e rigidità del regime brezneviano e la sofferenza dell'intelligencija dissidente attraverso i tormenti esistenziali di un autore alla ricerca del suo posto nella vita, nella società e nella cultura.

Bibliografia parziale

Straniera (prima edizione italiana: 1991)
Compromesso (prima edizione italiana: 1996)
La valigia (prima edizione italiana: 1999)
Noialtri (prima edizione italiana: 2000)
Regime speciale. Appunti di un sorvegliante (prima edizione italiana: 2002)
Il Parco di Puškin (prima edizione italiana: 2004)
La marcia dei solitari (prima edizione italiana: 2006)
Il libro invisibile (prima edizione italiana: 2007)
Il giornale invisibile (prima edizione italiana: 2009)
La filiale (prima edizione italiana: 2010)
Taccuini (prima edizione italiana: 2016)

Alcuni dei personaggi principali citati nel film

Iosif Aleksandrovič Brodskij – Iosif Aleksandrovič Brodskij, nato nella Leningrado del 1940 e morto a New York nel 1996, è considerato uno dei maggiori poeti russi del XX secolo. Perseguitato dalla censura sovietica, è stato costretto a lasciare la Russia definitivamente nel 1972 per trasferirsi prima a Vienna, poi negli Stati Uniti, dove ottenne una cattedra all'Università del Michigan. Nel 1987 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura, mentre nel 1991 è stato nominato Poeta Laureato. Ha pubblicato più di trenta opere, tra saggi e raccolte di poesie, scritte sia in russo sia in inglese.

Shalom Schwartz – Shalom Schwartz (1929 – 1995) è nato e morto a San Pietroburgo. Dal 1947 al 1952 ha studiato presso l'Istituto di Pittura, Scultura e Architettura di Leningrado e, successivamente, si è mantenuto lavorando come restauratore. A partire dal 1958, è entrato a far parte di un gruppo di artisti non ufficiali che esponevano le loro opere in maniera negli appartamenti privati. Oggi le sue opere sono conservate a San Pietroburgo, Mosca, ma anche in collezioni private in Francia e Argentina.

Leonid Il'ič Brežnev (Kamenskoe 1906 – Mosca 1982), è stato Segretario Generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica e due volte a capo del Praesidium del Soviet supremo, dal 1960 al 1964 e dal 1977 al 1982.

Alexander Vvedensky (San Pietroburgo 1904 – Kazan 1941), è stato un poeta e drammaturgo russo, considerato oggi uno degli autori più influenti dell'avanguardia clandestina durante i primi anni dell'Unione Sovietica. Arrestato per attività anti-regime, morì di pleurite durante il trasferimento nel carcere di Kazan.

Nikolaj Vasil'evič Gogol' (Velyki Soročynci 1809 – Mosca 1852), uno dei Padri della letteratura russa, passato alla storia per le sue rappresentazioni Pošlost', tra realismo e grottesco. Ha scritto capolavori come Racconti di Pietroburgo, La Prospettiva Nevskij, Il cappotto e Le anime morte.

Aleksandr Sergeevič Puškin (Mosca 1799 – San Pietroburgo 1837) anche lui ritenuto tra i Padri della letteratura russa e, soprattutto, della corrente romantica. Il suo stile è considerato esemplare per la lingua letteraria russa contemporanea e ha ispirato generazioni di letterati.

Lev Tolstoj (Jàsnaja Poljana 1828 – Astàpovo 1910) famoso in tutto il mondo per i suoi capolavori Guerra e Pace e Anna Karenina, Tolstoj è uno degli scrittori russi più importanti di tutti i tempi. Dalla profonda religiosità e pacifista ante litteram, è stato anche un importantissimo filosofo e pedagogo.

Fëdor Dostoevskij (Mosca 1821 – San Pietroburgo 1881) tra i Padri della letteratura russa, ha vissuto sotto lo Zar Nicola I con cui è entrato in aperta opposizione. Definito l'artista del caos per la natura dei suoi personaggi, ha firmato capolavori come Memorie dal sottosuolo, Delitto e castigo, L'idiota, I demoni e I fratelli Karamazov.

Aleksandr Aleksandrovič Blok (San Pietroburgo 1880 – 1921), poeta simbolista, è considerato l'esponente più ispirato della cosiddetta Epoca d'argento russa (che corrisponde alla Belle Époque). La sua raccolta di poesie più importante è Versi sulla bellissima dama dedicata alla moglie Ljuba.

Boris Pasternak (Mosca 1890 – Peredelkino 1960), uno degli scrittori più importanti del XX secolo. Scrisse numerose raccolte di poesie, ma è stato il suo unico romanzo, Il Dottor Zivago, a dargli la fama. Per questo suo capolavoro, vinse il Premio Nobel per la Letteratura, che non potè, per , mai ritirare a causa dell'ostilità del Regime Sovietico verso la sua opera.

Osip Ėmil'evič Mandel'štam (Varsavia 1891- Vladivostok 1938), considerato uno dei più grandi poeti del XX secolo, fu autore di diversi saggi, raccolte di poesie e prosa. Dopo essersi esposto contro Stalin, fu condannato prima all'esilio e poi fu confinato nel gulag di Vtoraja rečka, dove morì.

Aleksandr Aleksandrovič Blok (San Pietroburgo 1880 – 1921), poeta simbolista, è considerato l'esponente più ispirato della cosiddetta Epoca d'argento russa (che corrisponde alla Belle Époque). La sua raccolta di poesie più importante è Versi sulla bellissima dama dedicata alla moglie Ljuba.

Boris Pasternak (Mosca 1890 – Peredelkino 1960), uno degli scrittori più importanti del XX secolo. Scrisse numerose raccolte di poesie, ma è stato il suo unico romanzo, Il Dottor Zivago, a dargli la fama. Per questo suo capolavoro, vinse il Premio Nobel per la Letteratura, che non potè, per , mai ritirare a causa dell'ostilità del Regime Sovietico verso la sua opera.

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko (Zima 1932 – Tulsa 2017) è stato un poeta, scrittore, fotografo e regista russo. Entrato a far parte dell'Unione degli Scrittori Sovietici grazie ad alcune sue poesie celebrative di atleti russi, è diventato – negli anni – l'ambasciatore della letteratura sovietica ufficiale nel mondo.

Leonid Aronzon (San Pietroburgo 1939 – 1970) è stato uno degli esponenti della poesia d'avanguardia russa degli anni Sessanta del XX secolo. Vicino a Brodsky, ha avuto in vita più successo come sceneggiatore che come poeta, cosa che ha provocato in lui una profonda sofferenza sfociata in un rapido declino mentale.

Ivan Alekseevič Bunin (Voronež 1870 – Parigi 1953) è stato un poeta e scrittore russo, legato alla nobiltà pre-bolscevica e per questo motivo ha vissuto gran parte della sua vita fuori dalla Russia. È stato il primo scrittore russo a vincere il Nobel per la Letteratura, nel 1933.

Arkadij (Batumi 1925 – Mosca 1991) e Boris (San Pietroburgo 1933 – 2012) Strugackij sono stati due giornalisti, ingegneri e scrittori sovietici, autori di numerosi romanzi e racconti a carattere fantascientifico.

Vladimir Nabokov (Pietroburgo 1899 – Montreux 1977), scrittore, poeta, saggista russo naturalizzato statunitense, ha scritto uno dei romanzi più importanti del XX secolo, Lolita. Di origine nobile, Nabokov ha lasciato la Russia nel 1917, subito dopo l'instaurazione del Regime Sovietico.

Vasilij Vasil'evič Kandinskij (Mosca 1866 – Neuilly-sur-Seine 1944) considerato il fondatore della pittura astratta, è uno degli artisti più influenti del XX anche grazie ai suoi saggi di estetica e al suo manifesto Der Blaue Reiter.

Michail Aleksandrovič Šolochov (Kružilin 1905 – Vëšenskaja 1984) è stato uno degli scrittori più fedeli all'Unione Sovietica. Raggiunse il successo grazie al romanzo Il Placido Don, una delle espressioni più alte della letteratura di regime. Nel 1965 ottiene il Premio Nobel per la Letteratura.

Sergej Aleksandrovič Esenin (Konstantinovo 1895 – Leningrado 1925) è stato un poeta russo. Divent famoso fin da giovane nei circoli letterari di San Pietroburgo per la freschezza dei suoi versi. La sua vita privata (fu legato a diverse donne, tra cui la danzatrice Isadora Duncan) e l'alcolismo lo portarono per a una morte prematura e tragica.

Nikolaj Stepanovič Gumilëv (Kronštadt 1886 – Pietrogrado 1921) è stato un poeta e critico letterario russo. Durante la sua vita viaggi per tutto il mondo prediligendo le mete esotiche. Dopo la Rivoluzione Bolscevica volle tornare in patria nonostante si professasse anticomunista. Fu fucilato insieme a 60 suoi compagni e le sue opere furono messe al bando durante tutto il Regime.

Michail Jur'evič Lermontov (Mosca 1814 – Pjatigorsk 1841) è considerato tra i più importanti scrittori romantici russi del XIX secolo. Scrisse diverse poesie (tra cui quelle raccolte nel volume postumo Il Demone), ma divent famoso per il suo romanzo Un eroe del nostro tempo.

Alexander Arefiev (San Pietroburgo 1931- Parigi 1978) è stato un pittore, leader del cosiddetto Circolo di Arefiev, che riuniva gli artisti non graditi al Regime Sovietico, anche noti come gli Artisti Invenduti. Fu espulso dal Paese nel 1977.

Anton Pavlovič Čechov (Taganrog 1860 – Badenweiler 1904), è considerato il più grande drammaturgo russo. Affianc la scrittura per il teatro alla pubblicazione di racconti, e alla sua attività di medico. Ha pubblicato capolavori immortali come Il Gabbiano, Zio Vanja, Tre Sorelle.

Gennady Ustyugov (Tokmok 1937) è un pittore, scultore e poeta russo, tra i rappresentanti dell'arte non ufficiale degli anni Settanta e Ottanta. Ha potuto esporre nella sua prima mostra personale ufficiale solo nel 1990, nel Museo di Scultura Urbana di San Pietroburgo.

Aleksandr Isaevič Solženicyn (Kislovodsk 1918 – Mosca 2008) è stato uno scrittore, drammaturgo e storico russo. Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1970, ha fatto conoscere a tutto il mondo, attraverso i suoi scritti, l'orrore dei Gulag. Per questo motivo è stato esiliato dall'Unione Sovietica ed è rientrato in patria solo nel 1994.

Mark Rothko (Daugavpils 1903 – New York 1970) è stato un pittore lettone, naturalizzato statunitense. È considerato uno dei pittori più importanti dell'arte contemporanea e padre dell'Espressionismo Astratto. Le sue opere sono esposte in tutto il mondo.


extra dal pressbook del film

Eventi

• Film vincitore dell'Orso d'Argento al Festival di Berlino 2018. 

• Film designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione: "Partendo dall'esperienza umana di Sergej Dovlatov, scrittore e giornalista sovietico, Alexey German jr. aggiunge un altro tassello al suo percorso storico nell'URSS. Se Dovlatov subì in vita l'ostracismo di Stato vedendo le sue opere censurate, German gli concede attraverso il cinema una rivincita impensabile: quella di veder trasformato il testo in immagine, in grado con la sua potenza immateriale di divincolarsi dalla censura, e di tornare in vita."

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