Locandina italiana

Gauguin A Tahiti - Il Paradiso Perduto (2019)

Gauguin A Tahiti - Il Paradiso Perduto
Locandina Gauguin A Tahiti - Il Paradiso Perduto
Gauguin A Tahiti - Il Paradiso Perduto è un film del 2019 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Claudio Poli. soggetto di Marco Goldin e Matteo Moneta In Italia, esce al cinema lunedì 25 Marzo 2019 distribuito da Nexo Digital. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 25 Giugno 2020.

Da Tahiti alle Isole Marchesi. È il primo aprile del 1891 quando, a bordo della nave Océanien, Paul Gauguin lascia Marsiglia diretto a Tahiti, in Polinesia. Ha quarantatré anni e quella giornata segna l’inizio di un viaggio che porterà l’artista agli antipodi della civiltà, alla ricerca dell’alba del Tempo e dell’Uomo. Ai Tropici, Gauguin (1848-1903) resterà quasi senza intervalli fino alla morte: dodici anni di disperata e febbrile ricerca di autenticità, di immersioni sempre più profonde nella natura lussureggiante, di sensazioni, visioni e colori ogni volta più puri e accesi; l’approdo definitivo in un Eden talvolta crudele che farà di lui uno dei pittori più grandi di sempre tra quelli che si ispirarono alle Muse d’Oltremare.

Gauguin A Tahiti – Il Paradiso Perduto è un viaggio alla ricerca delle origini. Il docu-film vede la partecipazione straordinaria di Adriano Giannini, la regia di Claudio Poli su soggetto di Marco Goldin e Matteo Moneta, che firma anche la sceneggiatura. Ripercorrendo le tracce di una biografia che appartiene ormai al mito e di una pittura primordiale, il film, che vanta una colonna sonora originale firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino,  guida lo spettatore infatti in un percorso tra i luoghi che Gauguin scelse come sua patria d’elezione e attraverso i grandi musei americani dove sono custoditi i suoi più grandi capolavori: New York col Metropolitan Museum, Chicago con il Chicago Art Institute, Washington con la National Gallery of Art, Boston con il Museum of Fine Arts. Ad accompagnare lo spettatore gli interventi di esperti internazionali: Mary Morton, curatrice alla National Gallery of Art di Washington, Gloria Groom, curatrice all’Art Institute di Chicago, Judy Sund, docente della New York City University, Belinda Thomson, massima esperta di Gauguin, David Haziot, autore della più aggiornata e accreditata biografia su Gauguin.

Gauguin A Tahiti – Il Paradiso Perduto trasforma in immagini quel libro d’avventura che fu la vita di Gauguin, ma è anche la cronaca di un fallimento. Perché Gauguin non poté mai sfuggire alle proprie origini, alle ambizioni e ai privilegi dell’uomo moderno. Fu sempre il cittadino di una potenza coloniale: dipinse tra le palme, ma con la mente rivolta al pubblico dell’Occidente. Un paradosso che si riflette nel destino della sua opera, visto che i suoi quadri oggi sono conservati in grandi musei internazionali dove ogni anno milioni di persone si fermano di fronte alle tele di Tahiti, sognando il loro istante di paradiso, un angolo di silenzio in mezzo alla folla.

Ma chi è Paul Gauguin? E da cosa è nata la sua fascinazione per i Tropici?
Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno del 1848 dal giornalista Clovis Gauguin e da Aline Marie Chazal, la cui famiglia vive in Perù. È qui che Paul viene portato quando ha quattordici mesi. Ed è qui che prende il via l’iniziazione tropicale di un pittore che resterà sempre fiero del suo sangue sudamericano, tanto da sostenere con fermezza una sua parentela con gli Aztechi. Dopo il ritorno a Parigi, l’iniziazione alla pittura e all’Impressionismo e i viaggi come allievo pilota sul mercantile Luzitano e nella Marina Francese, Gauguin sente di dover cercare se stesso altrove, sente di dover trovare una via di uscita dall’Impressionismo. E, come sempre fa nei momenti più importanti della sua vita, parte. Lascia Parigi e una società che considera conformista, scegliendo l’asprezza e la bellezza selvaggia della costa bretone, un cuneo di roccia proteso sul vuoto dell’Oceano, presagio del volo nell’ignoto che verrà spiccato solo pochi anni dopo. Sono luoghi rudi, primitivi, malinconici e Gauguin vi si reca per purificarsi: dalla città e dalle mode artistiche parigine. E si mette alla ricerca delle forme ancestrali di una nuova pittura. È proprio qui a Pont-Aven che Gauguin dipingerà alcune delle sue opere più celebri, come il Cristo Giallo in cui riproduce un crocifisso ligneo ammirato nella cappella di Trémalo o La visione dopo il sermone, in cui il misticismo bretone trova forma nel cloisonnisme, con le sue campiture nette e stesure compatte di colore.

A dare il senso di una fuga impossibile dal proprio retaggio di uomo “civilizzato” contribuisce il fatto che molti dei suoi maggiori capolavori sono oggi conservati in grandi, frenetiche e iper-moderne metropoli statunitensi. Ed è proprio nei musei di queste città americane, con il vetro e l’acciaio dei grattacieli, la folla, e il traffico delle highways sullo sfondo, che lo spettatore potrà scoprire l’origine della pittura di Gauguin, nei suoi diversi periodi: gli esordi, la Bretagna, il primo periodo polinesiano, il secondo e finale soggiorno tahitiano. Un’avventura del colore che inizia con il distacco dagli Impressionisti e dalle loro pennellate frammentarie, passa per i contrasti violenti con l’amico e collega Vincent Van Gogh e approda a un cromatismo nuovo, anti-naturalistico e legato ai movimenti dell’anima come quello di opere come La orana MariaNafea faa ipoipo, Aha oe feii? o Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?.

Ad accompagnare il racconto anche le parole dello stesso Gauguin, con brani tratti da testi autobiografici (come Noa Noa o Avant et après), dalle lettere a familiari e amici e alla moglie Mette, alla quale Paul scriverà: “Verrà un giorno, e presto, in cui mi rifugerò nella foresta in un’isola dell’Oceano a vivere d’arte, seguendo in pace la mia ispirazione. Circondato da una nuova famiglia, lontano da questa lotta europea per il denaro. A Tahiti, nel silenzio delle notti tropicali, potrò ascoltare il ritmo dolce e suadente del mio cuore in armonia con le presenze misteriose che mi circondano. Libero, senza problemi di denaro, potrò amare, cantare, morire”.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: lunedì 25 Marzo 2019
Uscita in Italia: 25, 26, 27 Marzo 2019
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2019
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: 3D Produzioni, Nexo Digital, Intesa Sanpaolo (con il sostegno di)
Distribuzione: Nexo Digital
Soggetto:
soggetto di Marco Goldin e Matteo Moneta
In HomeVideo: in DVD da giovedì 25 Giugno 2020 [scopri DVD e Blu-ray]

Cast e personaggi

Regia: Claudio Poli

Immagini

[Schermo Intero]

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Gauguin A Tahiti – Il Paradiso Perduto disponibile in DVD da giovedì 25 Giugno 2020
info: 25, 26, 27 Marzo 2019.


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