Poster Le due vie del Destino

Le due vie del Destino (2013)

The Railway Man
Locandina Le due vie del Destino
Le due vie del Destino (The Railway Man) è un film del 2013 prodotto in Australia e UK, di genere Drammatico diretto da Jonathan Teplitzky. Il film dura circa 116 minuti. Basato sul libro omonimo, "Le due vie del destino" Il cast include Colin Firth, Nicole Kidman, Jeremy Irvine, Stellan Skarsgård. In Italia, esce al cinema giovedì 11 Settembre 2014 distribuito da Koch Media. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 26 Febbraio 2015. Al Box Office italiano ha incassato circa 673952 euro.

Basato sul libro omonimo, “Le due vie del destino”, racconta la straordinaria storia vera di Eric Lomax, un ufficiale dell’esercito inglese ventunenne che venne catturato e torturato dall’esercito Giapponese durante la seconda guerra mondiale e impiegato nei campi di lavoro per la costruzione della “ferrovia della morte” in Thailandia. A quarant’anni di distanza, nonostante il conforto e la comprensione della moglie Patti, Lomax continua ad essere tormentato dagli orrori della guerra fino a quando, grazie all’aiuto di un amico, scopre che il suo carnefice è ancora vivo, e decide di tornare in Thailandia per affrontare lui e i propri demoni.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 11 Settembre 2014
Uscita in Italia: 11/09/2014
Prima Uscita: 26/12/2013 (Australia)
Genere: Drammatico
Nazione: Australia, UK - 2013
Durata: 116 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Koch Media
Budget: 26.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 4.048.000 dollari | Italia: 673.952 euro
Note:
Presentato al Toronto Film Festival 2013.
Soggetto:
Basato sul libro omonimo, "Le due vie del destino"
In HomeVideo: in DVD da giovedì 26 Febbraio 2015 [scopri DVD e Blu-ray]

Cast e personaggi

Regia: Jonathan Teplitzky

Cast Artistico e Ruoli:

Recensioni redazione

Recensione Le due vie del destino
Recensione Le due vie del destino
Erika Pomella, voto 8/10
'Le vie del destino' è un film che parte lento, quasi annoiato, per poi esplodere quando si arriva a raccontare la guerra e gli orrori di cui la razza umana è capace.

LA FERROVIA DELLA MORTE

Churchill dichiarò la resa di Singapore il 15 febbraio 1942 “il più grande disastro di tutti i tempi per l’Impero britannico”.
In numero inferiore, con meno armamenti e una scarsa copertura aerea, non abituate a combattere nella giungla, le forze alleate non avevano molte possibilità di vittoria contro un nemico ben organizzato, che le colse di sorpresa avanzando attraverso la giungla malese anziché sferrare l’attacco, come ci si aspettava, dal mare.
Tra i 200.000 uomini fatti prigionieri dai Giapponesi si annoveravano 25.800 soldati britannici e 18.000 australiani.
La sconfitta della marina giapponese nella Battaglia di Midway nel giugno del 1942 di fatto bloccò l’accesso via mare all’Oceano Indiano e determinò la decisione di realizzare un collegamento ferroviario tra la Cina e l’India, per onsentire l’approvvigionamento delle truppe nipponiche durante la campagna in Birmania. Il tratto mancante della linea era costituito da 415 chilometri tra la Tailandia e la Birmania, un tratto che sarebbe presto diventato famoso come la “Ferrovia della morte.”
I Britannici avevano pensato di costruire quella linea ferroviaria quarant’anni prima, ma vi avevano rinunciato a causa del terreno impervio, che imponeva di farsi strada attraverso la giungla e le montagne, del clima, delle condizioni sanitarie e delle difficoltà logistiche.
Il governo giapponese, che non era tra i firmatari della Convenzione di Ginevra e riteneva che chiunque fosse fatto prigioniero perdesse tutti i propri diritti e diventasse proprietà degli avversari, prese la decisione di far lavorare alla costruzione della ferrovia i prigionieri delle forze alleate.
Sottoposti a condizioni terribili, 6.648 prigionieri di guerra britannici e 2.710 australiani trovarono la morte, ma molti di più restarono traumatizzati dalle esperienze subite. Numerosi superstiti delle forze alleate ci tengono a sottolineare che anche i lavoratori asiatici locali erano sottoposti a un trattamento durissimo, e ne morirono più di 80.000, ossia circa il cinquanta percento della forza lavoro.
I veterani ci tengono anche a sottolineare il loro sgomento per il fatto che quel poco che i più sanno in merito alla Ferrovia della morte è dovuto al film di David Lean, Il ponte sul fiume Kwai – a suo modo un grande film, ma opera di pura fantasia. Eric Lomax
commentò in proposito che non aveva “mai visto prigionieri di guerra così ben nutriti.”
Non fu costruito nessun ponte sul fiume Kwai, semplicemente perché non esisteva un fiume con quel nome. Le riprese del film furono girate a Ceylon, l’attuale Sri Lanka. Molto tempo dopo, per soddisfare un crescente afflusso di turisti che volevano vedere il ponte, le autorità tailandesi cambiarono nome a un fiume attraversato dall’ultimo ponte rimasto tra quelli costruiti dai prigionieri di guerra, a Kanchanaburi, dove sono state girate alcune scene del film Le Due Vie del Destino – The Railway Man.

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Le due vie del Destino disponibile in DVD da giovedì 26 Febbraio 2015
info: 11/09/2014.


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