Poster Liberaci dal male

Liberaci dal male (2014)

Deliver Us from Evil
Locandina Liberaci dal male
Liberaci dal male (Deliver Us from Evil) è un film del 2014 prodotto in USA, di genere Crimine e Horror diretto da Scott Derrickson. Il film dura circa 118 minuti. Il film è ispirato alla vera storia dell'ufficiale di polizia di NY Ralph Sarchie, interpretato nel film da Eric Bana. Il cast include Mike Houston, Eric Bana, Sean Harris, Chris Coy, Dorian Missick, Olivia Munn, Edgar Ramirez, Joel McHale, Lulu Wilson. In Italia, esce al cinema mercoledì 20 Agosto 2014 distribuito da Universal Pictures. Al Box Office italiano ha incassato circa 1428957 euro.

Un palmeto nel deserto in Iraq nel 2010. Tre Marines Americani da combattimento scendono in una misteriosa stanza sotterranea, è ovvio che quello che li aspetta è ancora più terrificante del campo di battaglia sopra di loro…Quattro anni dopo, a New York, una madre apparentemente ipnotizzata improvvisamente lancia il suoi bambino nella tana del leone allo zoo, mentre una strana figura incappucciata si aggira nei dintorni…Strani rumori provengono dallo scantinato e altri misteriosi eventi terrorizzano una famiglia in uno scenario urbano densamente popolato…Antiche scritture Latine e strani simboli vengono scoperti in vari luoghi, presagendo ad un mistero che è troppo terrificante da scoprire….. Sono solo coincidenze frutto dell'immaginazione? Esiste una catena malefica che si estende da un lato all'altro del mondo e che collega tutti questi eventi? Il Sergente Ralph Sarchie del NYPD ne ha viste tante sulle strade violente del South Bronx. Assegnato al 46esimo Distretto di Polizia in uno dei quartieri più malfamati del paese, Sarchie è stato testimone di comportamenti oltre ai limiti del disumano, incupendo la sua anima fino al punto di turbare il rapporto con sua moglie, Jen, e la loro bambina, Christina. Quando Sarchie, sempre più turbato, e il suo collega Butle, una sardonica ex-guardia forestale dell'esercito sempre pronto a litigare, vengono chiamati a indagare su un bizzarro evento, i fatti che si susseguono metteranno alla prova le credenze e la comprensione del pragmatico poliziotto. Si troverà a far parte di una complessa e sottile alleanza con Joe Mendoza, un prete ribelle la cui fede è stata messa alla prova più volte e che tenta di convincere lo scettico Sarchie che gli eventi terrificanti sono casi di possessione demoniaca. Insieme, il poliziotto ed il prete scoprono una miriade di prove che testimoniano che ciò che Mendoza descrive come il male primario ha ormai consolidato le sue radici e Sarchie è costretto a mettere in dubbio tutto ciò in cui crede mentre tentano di combattere con le forze maligne che minacciano la città, compreso quello che ama di più… la sua famiglia.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 20 Agosto 2014
Uscita in Italia: 20/08/2014
Data di Uscita USA: mercoledì 2 Luglio 2014
Prima Uscita: 02/07/2014 (USA)
Genere: Crimine, Horror, Thriller
Nazione: USA - 2014
Durata: 118 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Universal Pictures
Budget: 30.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 29.259.000 dollari | Italia: 1.428.957 euro
Soggetto:
Il film è ispirato alla vera storia dell'ufficiale di polizia di NY Ralph Sarchie, interpretato nel film da Eric Bana.

Recensioni redazione

Liberaci dal male, la recensione
Liberaci dal male, la recensione
Erika Pomella, voto 5/10
'Liberaci dal male' è un film che non spaventa e che, nonostante le buone prove del cast e l'ottima fotografia, risulta essere una pellicola riuscita solamente a metà.

Immagini

[Schermo Intero]

I dieci anni intercorsi tra l'acquisizione dei diritti del libro e la realizzazione cinematografica di Liberaci Dal Male dimostra la grande fede che il produttore Jerry Bruckheimer, il regista e scrittore Scott Derrickson e l'autore Ralph Sarchie avevano nel progetto.
"Undici o dodici anni fa abbiamo letto una proposta che Ralph Sarchie ci aveva portato – ricorda Bruckheimer – ci sembrava interessante, affascinante e terrificante. Mi ha molto emozionato e abbiamo pensato di poterne realizzare un film. La storia era avvincente e si basava su come un duro detective 'colletto blu' dei bassifondi del Bronx si convince che alcuni degli eventi che sta indagando sono completamente fuori dalla norma".
Il produttore esecutivo Chad Oman, che è anche il Presidente della Produzione per la Jerry Bruckheimer Films, ricorda che Sarchie a quei tempi era ancora un poliziotto del 46esimo Distretto di Polizia nel Bronx e aveva sintetizzato la storia in una proposta di 6 pagine per un libro che si sarebbe intitolato "Beware the Night," scritto da lui e da Lisa Collier Cool. "L'ho portato a casa e l'ho letto una sera intorno a mezzanotte dopo che mia moglie e i miei figli andarono a dormire – confessa Oman -. Dopo aver letto solo 3 o 4 pagine mi sono dovuto fermare perché troppo terrificante. Sono andato nella stanza dove dormiva mia moglie per finire la proposta".

Liberaci Dal Male: una questione di morte

Bruckheimer, il Presidente della società Mike Stenson, e Oman erano affascinati dalla possibilità di fondere una classica storia poliziesca ambientata a New York con una storia sul paranormale basata su fatti realmente accaduti. "L'idea che mi ha più colpito è stata di usare il personaggio di un comune sbirro scettico, senza pretese, che indaga su dei fatti a lui inspiegabili – racconta Oman – Il poliziotto ha perso la fede, ma si trova a lavorare insieme ad un prete che crede ciecamente in Dio ed è affascinante vedere come entrambi i personaggi crescono e cambiano attraverso le esperienze che condividono".
Sebbene il libro scritto da Ralph Sarchie e Lisa Collier Cool può sembrare un progetto diverso da quelli di Jerry Bruckheimer, bisogna ricordare che la carriera del produttore è comincia proprio con la ricerca di storie basate su fatti reali che lo hanno poi portato a produrre film come Glory RoadVincere Cambia Tutto, Veronica Guerin, Black Hawk Down, Pearl Harbor, Il Sapore della Vittoria–Uniti si Vince e Pensieri Pericolosi. "Cerchiamo storie e personaggi interessanti ovunque li possiamo trovare – commenta il produttore – e la storia straordinaria di Ralph Sarchie è veramente avvincente".
Nel cercare lo sceneggiatore che potesse adattare il libro di Sarchie per il cinema, Bruckheimer, Stenson e Oman hanno trovato il giovane Scott Derrickson (che a quel punto della sua carriera aveva solamente scritto la sceneggiatura di Urban Legends: Final Cut) ed il suo partner creativo Paul Harris Boardman. "Ci piace dare spazio ai giovani talenti – nota Bruckheimer – specialmente quando è evidente che hanno un grande talento. Anche allora, era subito chiaro che Scott fosse geniale, con una maturità e creatività che andava oltre il limite della sua giovane età".  
Derrickson è stato sempre attratto dai temi spirituali e soprannaturali e riconoscendo il legame tra i due, è rimasto subito colpito dalle storie straordinarie raccontate da Sarchie nel suo libro. "Nel libro – racconta Derrickson – Ralph parla delle sue esperienze da sbirro in uno dei quartieri più malfamati di New York, ma anche del suo graduale coinvolgimento nell'indagare i casi del paranormale che lo porteranno poi ad essere l'assistente di un esorcista".
Derrickson e Boardman hanno dovuto escogitare il modo per trasformare i vari episodi del libro in una sequenza narrativa unica. Chad Oman afferma, "Il libro era una raccolta di storie di eventi paranormali che Ralph Sarchie aveva vissuto durante la sua carriera. Quando Scott e Paul hanno affrontato il progetto, la storia si basava principalmente su fatti spirituali-soprannaturali dando poco spazio agli aspetti polizieschi del racconto. Anni dopo, quando Scott riprese il progetto come sceneggiatore/regista, ha aggiunto una storia parallela poliziesca unendo le due parti".
"Sin dall'inizio, l'idea di Jerry – spiega Derrickson – era di unire il genere poliziesco con quello del paranormale. Mi è sembrato un concetto straordinario che avrebbe fatto presa sul pubblico, me compreso. Il film non si basa su una storia realmente accaduta nel vero senso della parola, ma è ispirata ai casi paranormali raccontati nel libro di Ralph Sarchie che vengono uniti in un unico racconto. La trama che congiunge tutti i pezzi della storia è finzione, ma le sequenze paurose che vedrete nel film si basano tutte su fatti realmente accaduti a Ralph".
Anche se il protagonista del film, Ralph Sarchie, è reale, Derrickson ha inventato la sua controparte, l'insolito prete Joe Mendoza. Derrickson spiega: "Mendoza è un insieme di due persone realmente esistite che sono state strumentali nella vita di Ralph Sarchie aiutandolo a ritrovare la sua fede e credendo a quello che stava vivendo e indagando. Alla fine Mendoza lo conduce ad essere il suo assistente negli esorcismi.  Una di queste figure era un vescovo che ha effettuato la maggior parte degli esorcismi a cui ha assistito Ralph e l'altro era un prete cattolico che ha scritto vari libri sull'argomento. Invece di dover scegliere tra uno di loro, abbiamo unito queste due figure in un singolo personaggio creando un retroscena immaginario".
Derrickson, era già stato acclamato per il film L'Esorcismo di Emily Rose per il modo in cui aveva trattato con grande serietà il fenomeno del possedimento demoniaco e dell'esorcismo ed ora si trovava ad approfondire maggiormente la sua ricerca per Liberaci dal Male. "I film sui mostri si basano sulla finzione – osserva – Gli esorcismi sono reali. Accadono spesso e al di là di quello che se ne pensa, sono affascinanti e terrificanti. Mi sono documentato su molti casi ed ho visto molti video, tutti molto inquietanti e spaventosi. Credo che il pubblico sia affascinato da questo genere di film proprio per il suo collegamento con un fenomeno reale che accade nel mondo.
"Non mi interessa convincere la gente a credere nell'esistenza reale dei demoni – continua Derrickson – ma credo che la gente dovrebbe prendere più sul serio il fenomeno dell'esorcismo. Molte persone non amano parlare della loro fede religiosa perché suscita domande che riguardano la moralità, l'etica, la vita dopo la morte, come dobbiamo condurre la nostra vita e tutte le grandi domande che ci si pone".
Come spesso accade nel mondo del cinema, il materiale che sarebbe poi diventato il film Liberaci dal Male è rimasto in uno stato embrionale per circa dieci anni…ma i suoi fautori non hanno mai perso le speranze. Il progetto è rinato in seguito al grande successo ottenuto da Derrickson nel 2012 con il suo film, Sinister. "Ho avuto un incontro con Clint Culpepper, il President di Screen Gems – ricorda Derrickson – e mi ha chiesto cosa mi sarebbe piaciuto fare dopo. Gli raccontai di un progetto che avevo scritto per Jerry Bruckheimer molti anni fa che pensavo potesse trasformarsi in un film straordinario. Clint ha letto la sceneggiatura dando subito l'ok. L'ho riscritto un'altra volta e poi il resto è nel film". Ralph Sarchie, che per dieci anni non aveva mai perso la speranza che il suo libro e le sue esperienze di vita sarebbero un giorno diventate un film, ricevette una mail da Scott Derrickson che gli comunicava la notizia. Sarchie ne rimase sorpreso, se non scioccato, e rispose a Scott, "Credo che tu mi abbia mandato questa mail per errore – ride l'ex poliziotto". Ma Scott rispose, "No, credo che il film si farà."

Casting

Dopo un periodo embrionale così lungo, Jerry Bruckheimer e Scott Derrickson erano determinati a fare la scelta giusta per gli attori che avrebbero poi interpretato Ralph Sarchie e gli altri ruoli principali in Liberaci dal Male. Per il personaggio dello sbirro del Bronx la cui vita ed il lavoro hanno ispirato la storia, i cineasti hanno scelto Eric Bana, una delle star più versatili del cinema di oggi. "È stata l'idea brillante di Clint Culpepper di scegliere Eric per il ruolo di Ralph Sarchie – racconta Bruckheimer – e naturalmente io e Scott eravamo d'accordo. Lo riteniamo un grande attore e ci piace lavorare con lui". Bruckheimer e Bana avevano già collaborato insieme nel passato in quanto il produttore e il regista Ridley Scott avevano aiutato a portare l'attore Australiano al successo con il personaggio di Sergente Delta "Hoot" Gibson in Black Hawk Down (che non a caso è uscito nel 2001, durante il periodo in cui Bruckheimer iniziò a sviluppare il libro di Ralph Sarchie nel progetto per il film). "Eric Bana è un attore straordinario – afferma Bruckheimer – ed averlo preso per il ruolo di Sarchie è stata una grande vittoria per noi. Siamo stati molto fortunati ad averlo in Black Hawk Down ancora prima che diventasse famoso e sin da allora, il suo lavoro è stato veramente straordinario in ogni suo film, da Munich a Hanna."
Per Bana, i sentimenti espressi da Bruckheimer sono stati reciproci. "Il fatto che Jerry fosse il produttore di Liberaci dal Male è stato un fatto di grande rilievo nella mia scelta di volere fare il film. E' stato lui a darmi la possibilità di fare il mio primo grande film Americano. Black Hawk Down è stato un film molto importante per me, e anche molto significativo per la mia carriera. E' stato proprio Jerry con il suo team alla Bruckheimer Films che mi ha portato quel progetto insieme a Ridley Scott. Siamo sempre rimasti in contatto negli anni e ci sono stati alcuni progetti che sono stati vicini alla realizzazione, ma che non sono stati mai realizzati fino …a questo.  Io ho immediatamente reagito bene al materiale, ero a casa in Australia e io e Jerry abbiamo parlato a lungo del film e del suo potenziale. Sono felice di aver lavorato con lui nuovamente".
Bana è stato attratto al ruolo di Ralph Sarchie in Liberaci dal Male perché aveva colto qualcosa nel lavoro precedente di Scott Derrickson che trascendeva il genere dell'horror. "I film di Scott come L'Esorcismo di Emily Rose e Sinister, sono scritti incredibilmente bene, sono dei film che si basano su personaggi che fanno parte di un certo genere di film. Ci siamo incontrati e mi sono sentito di dover realizzare il film. Lui rispetta altamente questo genere di film e ne sa più di chiunque io abbia mai conosciuto, capendo sia l'importanza del personaggio che della storia in sé.
"Ero anche attratto dal personaggio di Ralph Sarchie – aggiunge l'attore – Mi ha incuriosito il genere e l'argomento della storia, ma quando poi ho letto la sceneggiatura, sono stato colpito soprattutto dal suo personaggio, straordinario, intenso ed avvincente ed ho pensato che interpretarlo sarebbe stato una grande sfida. Rappresenta il tipo di personaggio che solitamente mi piace andare a vedere al cinema. Mi è piaciuto il fatto che Sarchie fosse uno sbirro rigoroso con grande esperienza nelle strade del Bronx che viene poi immerso in un mondo così lontano dalle faccende pratiche del lavoro poliziesco. All'inizio, abbiamo un personaggio le cui credenza si basano interamente su fatti e cose fisiche e reali. Il viaggio che Ralph intraprende è affascinante. Questa è la prima volta nella sua carriera in cui il suo pragmatismo si scontra con i suoi demoni interiori e con le sue esperienze passate e si ritrova a dover affrontare queste novità. Nel suo caso, Ralph si trova alle prese con qualcosa di molto oscuro nel suo passato e deve affrontarlo drammaticamente per riuscire ad andare avanti nella sua vita. E' un tema con cui si identificano le persone che nascondono segreti oppure celano avvenimenti del passato di cu si vogliono liberare. A me piace credere che non ce ne liberiamo mai. Eventualmente queste cose si pagano, in un modo o in un altro".
Bana ha trascorso molto tempo insieme al vero Ralph Sarchie, ma invece di parlare del film, "Stavamo insieme a fare due chiacchere. È stato molto utile per me incontrarmi con Ralph prima della produzione del film perché aveva una sua fisicità che era molto importante. Ralph ci è stato di grande aiuto durante la realizzazione del film come consulente per il lavoro di polizia, ma al di fuori di quello, eravamo due amici che chiacchieravano. È una persona fantastica".
Non è stato facile trovare l'attore giusto per interpretare il ruolo di Joe Mendoza, un insolito prete che combatte con i suoi demoni interiori e che si unisce a Sarchie, inizialmente scettico, e poi si lega a lui nell'accettazione che il male che devono affrontare. Scott Derrickson e Jerry Bruckheimer hanno direttamente preso Edgar Ramírez, un attore con una carriera molto versatile alle sue spalle, prima nella sua patria del Venezuela e in Sud America, e poi in tutto il mondo. "Ho visto Edgar nella mini-serie televisiva Carlos – racconta Bruckheimer – ed era straordinario. Ha retto eccezionalmente tutta la serie che è durata 5 ore, parlando varie lingue e cambiando pure la sua fisicità. Edgar non temeva nulla e per noi era perfetto nel ruolo del prete tormentato".
"Non credo di aver mai visto lavorare così duramente un attore come nel caso d Edgar Ramirez nel costruire il personaggio di Padre Mendoza – osserva Derrickson – Edgar ha investito molto tempo facendo ricerche su questo prete Gesuita, un Latino , una sorte di emarginato, un fumatore e bevitore che ha fatto degli errori nel passato. Quello che è emerso era un personaggio come quello che io avevo creato, ma con uno spessore che andava ben oltre quello che io avessi immaginato. Questo è quello che fa un bravo attore, contribuisce mettendoci del suo in aggiunta a la sceneggiatura. Edgar è riuscito a fare proprio questo attraverso la sua ricerca e preparazione".
Ramirez spiega: "All'inizio Mendoza era una semplice presenza, un mezzo per Sarchie nell'aiutarlo a risolvere i casi che indagava. Ho detto a Scott che pensavo dovessimo trovare un percorso per il personaggio, una sorta di viaggio in cui Mendoza avrebbe scoperto qualcosa di se stesso attraverso il rapporto con Sarchie. Volevo che non desse solamente risposte religiose o filosofiche a Sarchie, ma che fosse anche lui ad imparare qualcosa da Sarchie. Ci sono delle informazioni non disponibili al prete e viceversa, alcune informazioni che Sarchie non ha, per cui hanno bisogno l'uno dell'altro per risolvere questi casi. All'inizio, non davano importanza alla loro collaborazione lavorativa, ma poi scoprono che ognuno ha bisogno dell'altro per risolvere il caso".     
"Il rapporto tra Sarchie e Mendoza è tanto importante quanto lo è il rapporto tra Sarchi e sua moglie – spiega Eric Bana – Mendoza è una sorta di Pifferaio Magico per Sarchie, che lo conduce attraverso un percorso cercando di aprirgli gli occhi dandogli informazioni. Diventano dei partner e sono stati aiutati da un regista che ha capito l'importanza delle scene con i dialoghi in contrapposizione a scene ferme, senza azione. E' un rapporto molto speciale e Edgar Ramírez ha interpretato il ruolo brillantemente. La sua preparazione è stata fantastica e Edgar inoltre è una persona molto interessante e divertente. Ha portato una carica di intensità, e allo stesso tempo di dolcezza, al ruolo di Mendoza studiando bene il personaggio".
Per prepararsi per il ruolo, Ramírez ha pensato che "fosse molto importante capire quello che un prete pensa e sente quando non sta in Chiesa la domenica a predicare. Sono stato abbastanza fortunato di poter parlare con preti che erano aperti e disponibili a condividere i loro pensieri e le loro ansie. Ho anche ricercato l'esorcismo e le conseguenze psicologiche ed emotive nell'effettuare tale rito. Le interviste e le informazioni che ho raccolto hanno rivelato che si prova una sorta di disturbo post-traumatico. Quando si ha il demonio di fronte, è come stare in guerra".
I cineasti hanno poi trovato Olivia Munn per il ruolo di Jen Sarchie, la moglie di Ralph Sarchie, il cui amore viene messo alla prova quando si inabissa nel buio che lo circonda mentre lotta tutti i giorni contro il male del paranormale. La Munn è stata una rivelazione televisiva in Attack of the Show! su G4 e più recentemente in The Daily Show di Comedy Central. Ultimamente, la bravissima Munn è stata anche acclamata per ruoli più seri compreso quello nel film di Steven Soderbergh Magic Mike, e la sua interpretazione di Sloan Sabbith nella serie televisiva per la HBO di Aaron Sorkin, The Newsroom. "Olivia è un attrice di grande talento," commenta Jerry Bruckheimer. "Credo sia straordinaria in The Newsroom, con grande spessore di interpretazione. Seguiamo la sua carriera da anni e Liberaci dal Male ha rappresentato la giusta opportunità".
"Jen si basa su un vero personaggio – aggiunge Scott Derrickson – e quando ho incontrato la vera Jen mentre scrivevo la prima bozza della sceneggiatura, sono stato colpito dal suo carattere forte ed il modo con il quale avrebbe affrontato ed accettato il mondo tenebroso di cui avrebbe fatto parte il marito, sia come poliziotto sia come esorcista. Olivia ha capito l'aspetto più importante del carattere di Jen, la sua grande tenacia e non voleva essere trascurata mentre suo marito era impegnato a combattere il male. Olivia ha dato al suo personaggio una forza, indipendenza e compassione per quello che stava passando suo marito".
Eric Bana commenta: "Quando si è parlato di Olivia, sono stato molto contento della scelta. Scott, Olivia ed io abbiamo avuto degli ottimi scambi riguardo la dinamica del rapporto tra Ralph e Jen e come renderlo credibile. Non abbiamo molte scene insieme, per cui era ancora più importante stabilire un rapporto che fosse reale sia nel conflitto che nella sua complessità, ma anche in termini di compassione e intimità. È stato di grande aiuto che Olivia fosse una persona molto divertente che ti fa morire dalla risate al di fuori delle riprese.
"Mi sono sentita come se avessi vinto una competizione radiofonica quando sono stata scelta per questo ruolo – ride la Munn – Come se avessi vinto un premio chiamando alla terza canzone di Beyonce suonata durante l'ora e mi avessero detto, 'Ed il tuo premio è quello di lavorare con Eric Bana, Jerry Bruckheimer e Scott Derrickson.' Mi veniva da dire, 'Fantastico, dove posso prendere i biglietti?' ".
La Munn aggiunge, "Non avevo mai interpretato un personaggio di questo tipo. Quello che mi piace di Jen è il suo rapporto con la sua famiglia, Ralph e la loro figlia, Christina. La forza più grande è quella di amare senza dare giudizi. Volevo che Jen fosse il pilastro reggente della casa, per cui quando Ralph combatteva con il male, lei se ne stava a casa gestendo tutto con grande fermezza senza essere la moglie noiosa che non capisce. Io sono cresciuta in un a famiglia di militari. Ho imparato che nell'essere fidanzata o sposata con un poliziotto o con un soldato, bisogna essere molto comprensivi di tutto quello che vivono.  Per quanto ti possa fare male a te, fa molto più male a loro e li devi amare per quello che fanno. Ralph e Jen hanno un rapporto molto tenero e dolce. Io ed Eric ci siamo presi subito e Lulu Wilson che interpreta nostra figlia è una piccola attrice straordinaria. Il rapporto familiare è al centro della storia ed è quello che Ralphie Sarchi rischia di perdere quando le cose iniziano a complicarsi".
Il casting più insolito in Liberaci dal Male è stata la scelta di McHale nel ruolo di Butler, il collega sarcastico e letale di Ralph Sarchie in Four-Six. Per anni, McHale ha fatto ridere il pubblico televisivo come caustico presentatore di The Soup trasmesso su E!' e come la star della commedia del NBC, Community.  McHale e Scott Derrickson hanno già lavorato insieme nel passato. "Joel è il mio migliore amico da molti anni," racconta il regista/sceneggiatore. "Lo conosco da quando è arrivato a Los Angeles, ancora prima che diventasse famoso, non aveva neanche un agente. Scrissi il ruolo di Butler per Joel perché ho sempre pensato ci fosse qualcosa del poliziotto in lui, non solo nel suo ruolo televisivo, ma anche nella vita reale.  Joel ha giocato nella squadra di football per l'Università di Washington ed è in gran forma fisica. Inoltre ha un fascino per i coltelli ed è anche molto incostante. Il Joel del film è più come il suo vero carattere che il ruolo che interpreta in televisione.
Jerry Bruckheimer sottolinea come il talento comico di McHale viene anche usato per il suo ruolo in Liberaci dal Male. "Volevamo dare anche un pò di leggerezza al film e Joel era la scelta migliore per questo scopo. Si è subito calato nel ruolo."
McHale racconta che era inevitabile che Scott Derrckson gli desse il ruolo di Butler. "Conosco tutti i segreti di Scott – confessa l'attore – Foto, registrazioni. Ha commesso molti crimini che sono legali solo in pochissimi paesi. Allora gli ho detto che non avrei parlato e per mantenere il mio silenzio, Scott mi ha offerto questo ruolo. Mi ha detto, 'Ti do questo ruolo,' ed io gli ho risposto, 'Fantastico. Non vedo l'ora di vedere qualcun'altro che lo interpreti.' Ma poi sono arrivati Jerry e la Screen Gems e grazie a Dio, il ruolo era mio. Ancora oggi non ci posso credere, è fantastico poter interpretare questo ruolo."
McHale sapeva che molti avrebbero potuto pensare che il ruolo di Butler era fuori dalla sua portata, ma lui risponde: "Riesco a combattere con i coltelli in questo film. Questo è proprio per me, sto bene quando brandisco il ferro". L'attore descrive Butler come una ex Guardia Forestale dell'esercito di Seattle, un tipo a cui piace combattere. Non gli piace starsene tranquillo, per questo si è trasferito nel Bronx per avere una vita piena di azione. A Butler piace mettere la gente in difficoltà. Gli piace usare ciò che fa parte della normalità come provocazione, come per esempio, indossare un berretto dei Boston Red Sox nel quartiere dei New York Yankees. Lo fa per provocare e infastidire la gente.
"Sarchie e Butler sono molto diversi, ma lavorano bene insieme – commenta McHale – Sarchie è torvo e inquietante, si tiene tantissimo dentro e sente il peso del mondo sulle sue spalle. Butler lo prende sempre in giro ma riconosce che Sarchie ha un radar innato, un sesto senso per il pericolo e Butler si tuffa in quelle situazioni molto volentieri".
Eric Bana aggiunge: "Il rapporto tra colleghi poliziotti è molto importante. Credo che per trarre un quadro più preciso di un poliziotto, il rapporto tra lui e la sua spalla deve essere totalmente realista, mostrando che in realtà esiste anche molta complicità e divertimento tra loro. È importante trasmettere lo 'humour' che esiste tra i due, specialmente con tutto ciò che devono affrontare. Per fortuna, la scelta di Joel con il suo passato comico è stato eccezionale per me. Ci ha permesso di divertirci e una sera ci hanno lasciato in macchina per 45 minuti e siamo stati brutali l'uno con l'altro".
McHale è stato anche felice di lavorare in un film con uno dei produttori leggendari del mondo del cinema. "Credo che Jerry sia il produttore più di successo in tutta la storia del cinema. Sa come fare un film, come venderlo e una volta dietro la cinepresa, il risultato è sempre una scena migliore del solito. È sempre molto calmo sul set e con lui ti senti sempre al sicuro".
L'uomo scelto per interpretare l'antagonista di Sarchie e Butler nel film, Mick Santino, è stato l'attore britannico Sean Harris, che negli anni ha dimostrato di poter interpretare qualsiasi ruolo con la stessa naturalezza e devozione straordinaria, compresi i ruoli nella serie televisiva di Showtime I Borgia, con Michael Caine in Harry Brown e nel film di Ridley Scott Prometheus). "Sean mette paura, è straordinario, fa delle scelte inusuali e per questo è perfetto nel ruolo di Santino," racconta Jerry Bruckheimer. "Sean Harris è come un mago – aggiunge Joel McHale – è diventato Mick Santino."
"Sean ha interpretato il personaggio di Santino con un'intensità al di sopra delle aspettative- commenta Derrickson – Sean ha capito l'essenza del personaggio. Siccome è inglese ed abita a Londra, non ho potuto fargli un provino dal vivo, ma mi è bastata la sua interpretazione in Harry Brown. Ho visto la sua intensità nell'interpretare il personaggio e sapevo che Sean era perfetto per il ruolo di Santino. È l'unico attore a cui abbiamo proposto il ruolo. Ero sicuro che l'avrebbe fatto e ho avuto ragione". Derrickson e Bruckheimer hanno poi scelto il resto dello straordinario cast compreso Dorian Missick e Mike Houston come i colleghi di Sarchie e di Butler alla NYPD, rispettivamente nei ruoli di Gordon e Nadler; Olivia Horton nel ruolo della tormentata e indemoniata Jane Crenna; e la bambina di 7 anni di New York Lulu Wilson nel ruolo di Cristina, la figlia di Ralph and Jen Sarchie. La troupe è stata formata da veterani del cinema di New York e due mesi di riprese sono state girate in alcuni dei luoghi più impervi e in condizioni climatiche proibitive.

L'estate calda e umida del Bronx

La grande quantità di pioggia, poco artificiale e molto naturale, ha creato un atmosfera particolare in Liberaci dal Male. L'8 Giugno 2013 è stato il giorno più piovoso nella storia metereologica registrata in 145 giorni a New York, con precipitazioni di 4.16 pollici. Per fortuna era un sabato, il giorno di riposo dalle riprese di Liberaci dal Male.
Il mese di giugno, comunque, è stato quello più piovoso nella storia di New York, con 10.26 pollici di precipitazioni che hanno inondato la città in un diluvio simile a quello dell'Arca di Noè, bagnando tutta la troupe. Specialmente se si considera che lunedi, 3 Giugno, è stato il giorno di inizio riprese del film che si sono prolungate per 41 giorni sotto una pioggia incessante. "Per qualche strano motivo, i nostri film vengono sempre girati in condizioni climatiche estreme – osserva Jerry Bruckheimer – Siamo sopravvissuti agli uragani, le trombe d'aria, le tempeste di sabbia, tormente di neve, terremoti…e ora, anche all'estate New Yorkese!".
In parallelo agli sfondi atmosferici della sceneggiatura, i primi due giorni di riprese sono state girate in due location al di fuori della città di New York, nella struttura di stampo Medioevale abbandonata che faceva parte dell'attuale Istituto di Correzione Minorile a East Meadow, Long Island. Il cast e la troupe hanno dovuto attraversare vari cancelli barricati per accedere agli spazi bui e tetri all'interno—un reparto psichiatrico per i criminali pazzi che includeva tra gli altri, anche Jane Crenna, interpretata da Olivia Horton (che è riuscita a mettere a frutto i suoi 8 anni insieme al Joffrey Ballet usando movimenti e gestualità molto simili a quelli dei gatti). Lo stato fisico terrificante in cui si trova Jane è stata una vera sfida per il truccatore degli effetti speciali Mike Marino creando la sua prima opportunità per mostrare tutto il suo talento artistico. "Abbiamo usato circa 30 protesi sul corpo di Olivia Horton per creare le ferite autoinflitte da Jane Crenna – spiega Marino, la cui unità ha lavorato insieme alle unità della capo truccatrice Lori Hicks e del capo parrucchier Jerry DeCarlo. "Al contrario del trucco che viene usato per i film di mostri, questo film si basa sulla realtà. Per cui tutto il trucco usato per Sean Harris, Chris Coy e Olivia Horton si è basato su un'infinità di foto che ho trovato di persone che si autoinfliggono le ferite". Per Olivia Horton, ci sono volute 4 ore al trucco…. la metà del tempo che ci è voluto per Sean Harris per truccarlo per la scena dell'esorcismo che è il momento più importante del film.
Due giorni dopo la troupe ha iniziato a girare le prime delle lunghe riprese notturne nel luogo principale dove si svolge il film: l'affascinante, dinamico, multi-etnico e variopinto quartiere del Bronx dove il Sergente Ralph Sarchie ha lavorato con il 46esimo Distretto di Polizia di New York .  
Il quartiere del Bronx è una sinfonia urbana, uno scenario di palazzi in mattoni rossi, marroni e beige inframezzati da zone verdi brillante. Molti dei palazzi sono rimasti uguali per oltre un secolo a cui si sono aggiunte delle case modeste della classe lavoratrice. Questo scenario così unico e particolare è stato lo sfondo per Derrickson, il creativo direttore della fotografia Scott Kevan e lo scenografo Bob Shaw per creare quell'atmosfera drammatica e di terrore che richiedeva la storia. "Per me, il Bronx è un quartiere molto suggestivo ed è una parte di New York che non viene usata molto nei film," afferma Kevan. "È un luogo nuovo ed emozionante per il cinema e credo che l'insieme di una lunga serie di isolati di palazzi abbandonati, contornati da rotaie sopraelevate hanno creato lo sfondo visivo perfetto per questo genere di film".
"Il Bronx è stato usato molto poco per le riprese cinematografiche – concorda Bob Shaw – È un quartiere ricco in storia architettonica e ci ha fornito un tessuto urbano molto interessante".
Il Bronx non ha ancora subito cambiamento di identità e tendenza come è accaduto a Brooklyn, dove sono arrivati centinaia di caffetterie "hipster". Il Bronx è un quartiere che è rimasto autentico e incontaminato con i suoi residenti Africani-Americani, Latini, Caraibici ed emigranti Africani che convivono con quello che è rimasto della popolazione Italiana, Irlandese e Ebraica che li hanno preceduti. Nel quartiere aleggia la musica merengue, rap, soca, soukous proveniente dai negozi e case che si mischia insieme agli odori di cucina etnica portati dalla brezza estiva.  Derrickson, Kevan, Shaw e location manager James D. Lee e la sua unità hanno scelto le location in tutta la zona, particolarmente il South Bronx e West Bronx.
"Abbiamo deciso di girare le riprese nel Bronx dove la storia è realmente accaduta – afferma Jerry Bruckheimer con la più grande naturalezza – Il quartiere dà un senso di realtà al film e le location sono fantastiche, alcuni dei luoghi sono i posti dove Ralph Sarchie ha lavorato e questo contribuisce a rendere il film ancora più emozionante".          
"Non ho mai pensato di non girare il film nel Bronx – afferma Scott Derrickson – perché il Bronx è diverso da qualsiasi altro posto al mondo. "L'architettura, la gente, l'atmosfera, la densità urbana, i palazzi… il Bronx è un personaggio del film.  Proprio perché esiste un tasso criminale altissimo nel distretto dove lavorava Ralph in 'Four-Six,' ho voluto girare le riprese in quella zona. Mentre giravamo, Ralph ci indicava tutti i luoghi a lui conosciuti e ci raccontava storie straordinarie di eventi e persone che hanno fatto parte della sua vita da poliziotto. È un quartiere molto vivace, ma molto meno violento dei tempi in cui Ralph ci lavorava come sergente di polizia. Il NYPD e l'amministrazione comunale hanno fatto un ottimo lavoro nel ripulire la zona a confronto di come era 15 anni fa".
Il Bronx ha fornito un palco urbano dove i personaggi potessero interpretare tutta la suspense e la drammaticità di Liberaci dal Male.  Il costumista Christopher Peterson è stato determinato nel soddisfare il desiderio dei cineasti nel creare un senso di realismo usando l'abbigliamento ed i costumi come mezzo efficace per dare spessore ai personaggi. Peterson afferma: "Abbiamo voluto rendere ciò che fosse ordinario, eccezionalmente interessante. La sceneggiatura è sempre il punto di partenza e sia Scott e Jerry volevano che questo fosse un film che si basasse principalmente sull'intensità dei personaggi. Nella veste di Ralph Sarchie, Eric Bana indossa un giubbotto antiproiettile ed io ho pensato che sarebbe stato meglio mostrarlo, invece di nasconderlo. In questo modo riusciamo a vedere tutta l'atleticità di Eric. La sfida è stata per il personaggio di Edgar nel ruolo di Padre Mendoza. Il pubblico è abituato a vedere i preti che indossano l'abito nero e il colletto bianco. Ho ritenuto più interessante renderlo una figura centrale del film senza l'uso degli abiti tradizionali ecclesiastici. Edgar, in fatti, indossa una T-Shirt, dei jeans ed una fantastica giacca di pelle nera ed un trench di camoscio nero".
Peterson aveva già creato i costumi per Olivia Munn quando avevano lavorato insieme nel passato in Magic Mike, e sapeva che la Munn "aveva un talento naturale per la recitazione, ma anche per il suo modo di vestire. È molto brava nel cogliere l'intensità emotiva di un abito e usarlo per questo scopo nelle scene. Quando hai un attrice bella come Olivia che interpreta una mamma del Bronx come Jen Sarchie, la devi rendere il più reale possibile. Olivia ci è riuscita benissimo nel creare il ruolo di una mamma in attesa di un altro figlio, non una donna che controlla come le sta il suo rossetto ogni cinque minuti".
La prima serata di riprese nel Bronx erano le scene di Edgar Ramírez all'interno e all'esterno dell'appartamento modesto di Joe Mendoza, che si trovava a Morris Avenue, una strada delle tipiche case "brownstone" del periodo dal 1906 al 1910 considerata un luogo storico dal New York City Landmarks Preservation Foundation. I residenti vivaci della strada sono stati contenti di osservare il cast e la troupe mentre lavoravano, seduti su degli sgabelli, guardando i monitor dei video e creando una sorta di festa di quartiere. Le seguenti due notti hanno portato la troupe a girare in una casa minacciosa a Bainbridge Avenue nella zona di Fordham che è stata costruita nel 1905 con una facciata tetra in pietra che era perfetta per gli avvenimenti paurosi che si svolgevano al suo interno vissuti dalla famiglia Alberghetti. La tempesta tropicale "Andrea" ha portato piogge torrenziali per le due notti a seguire che presagivano condizioni metereologiche terribili per le settimane seguenti…come poi accadde.
Durante le riprese a Bainbridge Avenue, Scott Derrickson ha trasformato la furia della natura a suo beneficio, filmando sotto la pioggia la scena degli esterni con Eric Bana, Joel McHale e gli attori che interpretavano la famiglia …senza alcun bisogno degli effetti speciali per la pioggia! Fortunatamente per la sceneggiatura di Derrickson e Paul Harris Boardman, tanti degli esterni erano ambientati sotto la pioggia e per tutta la settimana successiva ci sono stati diluvi biblici per le scene che introducevano il Sergente Ralph Sarchie nel vicolo che si trovava vicino a Anderson Avenue. La troupe è riuscita a ripararsi dalla pioggia girando una scena molto intensa all'intero con Eric Bana e Edgar Martinez in una cappella disegnata e costruita dallo scenografo Bob Shaw ed il suo dipartimento artistico all'ultimo piano del North Central Bronx Hospital, con una spettacolare vista notturna delle luci del Bronx e Manhattan che si intravedevano dalla finestra. Le piogge torrenziali hanno rallentato le riprese di un giorno all'interno del famoso Bronx Zoo, lo zoo più antico e grande di tutta l'America.
La pioggia ha dato una breve tregua per le riprese notturne di Sarchie e Butler mentre indagano un evento bizzarro all'interno dell'oasi tropicale del Bronx Zoo, vecchio di 114 anni. Gli odori di migliaia di animali che si mischiavano al rincospermo ed altri fiori, compresi una moltitudine di suoni provenienti dagli uccelli, hanno creato un'atmosfera magica per tutta la serata. Liberaci dal Male è, sorprendentemente, il primo film ad avere ricevuto il permesso di girare all'interno del Bronx Zoo, dopo il film di Ken Russell's Stati di Allucinazione nel 1980. "Le autorità dello Zoo fanno bene ad essere così severe nel dare i permessi per girare un film – commenta Jerry Bruckheimer – Credo che fossero felici che noi volessimo dare il giusto rilievo al Bronx Zoo".
Dopo aver girato alcune delle riprese a Barretto Point Park che si trova ai confini dell' East River a Hunts Point, dove Ralph e Jen Sarchie guardano la loro figlia Christina che gioca a calcio, la troupe si è poi spostata insieme a Eric Bana, Edgar Ramírez e Joel McHale al Kingsbridge Heights Community Center, che Bob Shaw aveva trasformato in nel 46esimo Distretto di Polizia. Originariamente costruito nel 1901 come il 50esimo Distretto del NYPD in un edificio del 15esimo secolo che ha fatto parte del progetto promosso dal movimento architettonico "The City Beautiful", questo straordinario edificio è stato riportato in vita come un ufficio di polizia in modo così reale che Ralph Sarchie, consulente sul set, è rimasto sorpreso da come fosse una ricostruzione fedele del luogo dove aveva lavorato per molti anni. Sarchie ha invitato vari colleghi del passato dal "Four-Six" sul set per ammirare il capolavoro realizzato da Bob Shaw. "Non riesco a spiegare come mi sono sentito quando sono entrato sul set," commenta Sarchie. "Mi trovavo in un palazzo che non era il "Four-Six", ma che mi faceva sentire come se stessi veramente li. Abbiamo tutti avuto la stessa impressione, non ci potevamo credere. É andato oltre le nostre aspettative al punto che non credevamo ai nostri occhi".
Una delle location più amate dalla troupe durante le riprese per motivi puramente gastronomici è stato il quartiere sulla East 187th Street, piena di ristoranti, Deli, alimentari, pastifici, forni e chiese (non a caso i membri della troupe continuavano a entrare nelle salumerie e negozi di formaggi uscendo con pagnotte, cannoli e mozzarella fresca). Un'altra location di cruciale importanza per la scena nella quale Sarchie e Mendoza discutono sulla realtà dei possedimenti demoniaci è stata l'American Legion 774, trasformata da Bob Shaw e il dipartimento artistico in una sala ricreativa piena di fumo e affollata nella caserma dei vigili del fuoco. La casa modesta di Ralph Sarchie e la sua famiglia è stata ricreata usando due case diverse sulla bucolica Yates Avenue a Morris Park e nei set costruiti in seguito nei locali dell' Astoria Kaufman Studios. Eric Bana ha scoperto che girare le riprese del film nel Bronx lo ha aiutato a calarsi nell'accento New Yorkese. "Per essere sincero – confessa l'Australiano Bana – Credo che non sarei riuscito a mantenere l'accento se avessimo girato fuori da New York. Puoi studiare e prepararti e ascoltare i nastri, ma trovarsi nel Bronx ascoltando l'accento New Yorkese tutti i giorni è stato essenziale per me.  Avere Ralph Sarchie sul set è stato importante per me e ho avuto la fortuna di avere una fantastica dialoghista, Nadia Venesse, che ha lavorato anche con Edgar e Olivia. Avevamo già girato vari film insieme e lei conosce delle ottime scorciatoie, è stata grandissima, come sempre".
È stata l'ironia della sorte che mentre il mese più piovoso nella storia di New York stava per finire, la troupe iniziava a girare le riprese del film all'interno sul Palco H dell' Astoria Kaufman Studios, dal lato opposto del East River di Manhattan, nella zona del Queens dove tra gli altri moltissimi set che avrebbe creato per il film, Bob Shaw aveva anche ricreato la stanzetta di Christina Sarchie… il luogo dove alcune delle scene più terrificanti del film si sarebbero svolte. L'interessante a storia di Kaufman Astoria risale al 1920 quando gli studios sono stati costruiti dai Famous Players-Lasky e dove sono stati filmati alcuni dei film più importanti della storia del cinema, come i film comici dei Fratelli Marx Noci di Cocco e Animal Crackers a numerosi film diretti dal regista New Yorkese Sidney Lumet e Woody Allen. Kaufman Astoria è stato definito un luogo storico e aggiunto al Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 1978.
Pochi giorni dopo, il cast e la troupe erano di nuovo a girare sulle strade del Bronx in una giornata talmente umida che la troupe si stava per liquefare. E' stata una delle peggiori ondate di caldo mai viste a New York con temperature che hanno superato i 35 gradi con un tasso di umidità che ha portato le temperature a oltre i 40 gradi. Una vecchia casa in pietra a Topping Avenue nella zona di Mt. Hope è stata usata come luogo squallido e insolito per la casa dove abita l'ex-Marine (Chris Coy) e sua moglie, e Shaw ha creato un ambientazione veramente bizzarra per il compagno di armi di Jimmy, Griggs, a pochi isolati dal leggendario Grand Concourse. Il gigantesco labirinto e inquietante scantinato di uno dei vecchi edifici art deco dello sbiadito Concourse è stato usato per una della scene più importanti e carica di tensione del film. Bob Shaw si avvalso di tutto ciò che fosse pre-esistente per il risultato finale. "Lo scantinato era al di sotto di un edificio enorme che si estendeva da un lato all'altro dell'isolato – commenta lo scenografo – La mappatura di tutti i vari livelli dello scantinato, con le sue caldaie e le tubature, con i suoi spazi enormi fino a quelli più angusti dove non si poteva neanche stare in piedi, è stata un impresa veramente straordinaria. Sarebbe stato impossibile ricostruirlo ed è stato fantastico poter entraci e trovarlo pronto dovendo farci solo delle piccole modifiche".
Una claustrofobica tromba delle scale in un edificio in Anderson Avenue nel quartiere di Highbridge con lo Yankee Stadium, che dominava il panorama nella distanza ha rappresentato una sfida per il coordinatore degli stunt George Aguilar e anche per il coordinatore dei combattimenti Chuck Jeffreys nell'ideazione della coreografia di una lotta con i coltelli all'ultimo sangue tra Butler interpretato da Joel McHale e Santino interpretato da Sean Harris. "È stato un vero esercizio di fitness," commenta McHale, "e per fortuna non usavamo dei coltelli veri perché sarei morto dissanguato una settimana fa. George e Chuck ci hanno insegnato una tecnica Filippina di combattimenti con i coltelli che è sia terrificante, che meravigliosa. Il combattimento è un uragano di tagli e ferite, un vero combattimento con i coltelli deve essere così".
Fortunatamente, McHale si era già ripreso da uno strappo muscolare sofferto in una scena dove Sarchie e Butler rincorrono Jimmy (Chris Coy) lungo una strada sotto la pioggia. Coy aggiunge: "Mi avevano offerto di fare la scena con gli stuntmen, ma sia a me che a Joel piacevano talmente tanto i nostri ruoli che li abbiamo voluti vivere fino in fondo. Joel ed io ci siamo allenati correndo 5 chilometri quella sera, ma mentre giri la scena, c'è una scarica di adrenalina così intensa che non te ne accorgi". Per questa scena, il truccatore Mike Marino ha dovuto truccare Coy fino al punto di renderlo quasi come un animale. Marino commenta: "Ci siamo ispirati al lupo e allora abbiamo rimpiccolite le pupille di Coy, schiarito gli occhi, allungato le unghie e creato varie ferite autoinflitte ancora più estese di quelle che aveva all'inizio del film. Gli abbiamo inoltre allargato gli zigomi per accentuare la somiglianza con un animale". Marino e la tatuaggista Anil Gupta hanno inoltre disegnato i molti tatuaggi dei personaggi interpretati da Bana, McHale e Coy.
Complessivamente, McHale era in gran forma per il film. "Quando ho iniziato a girare le riprese, ho visto che Eric aveva già delle braccia larghe come tronchi d'albero. Io dovevo essere uno che combatteva con i coltelli e quindi dovevo stare al massimo della mia forma. A un certo punto campavo di solo aria e sollevavo pesi per circa 2 ore al giorno e poi mi allenavo 3 ore con i coltelli".
La seconda serie di riprese fuori New York e a Long Island è stata per girare delle riprese in un habitat simile alla tana del leone del Bronx Zoo, disegnata da Bob Shaw e costruita al Planting Fields Arboretum ad Oyster Bay, Long Island. La natura stessa delle riprese delle scene di azione all'interno del habitat richiedevano che l'ambientazione fosse costruita. Per questo si è scelto di non girare queste e riprese all'interno dello Zoo… per non parlare degli imponenti effetti visivi realizzati grazie ai talenti dei supervisori degli effetti visivi Robert Habros e Curt Miller. "Abbiamo usato tutte le vecchie tecniche per creare l'ambientazione invece di semplicemente spingere dei bottoni su apparecchi digitalo" spiega Habros, compresa la chiave cromatica, il compositing e lo split screen. Sorprendentemente, in questi tempi saturi di CGI, immagini generate al computer, Habros afferma "Sto cercando di essere il più possibile invisibile. Il mio lavoro è quello di basarmi e valorizzare la storia e credo che Scott voglia che il film sia il più naturale possibile da apparire reale. Qualsiasi tipo di effetto visivo doveva sembrare naturale".
La troupe è poi ritornata ai Kaufman Astoria Studios per girare altre scene importanti in vari set, compresa quella dentro il corridoio del palazzo dove abita Santino, la sala comunicazione del 46esimo Distretto di Polizia, la stanza spoglia di osservazione, e il luogo del momento più importante del film, la scena terrificante dell'esorcismo. Tutte le strade portano a questa scena e l'atmosfera sul set era molto tesa durante la settimana di riprese molto rigorose. Anche per i membri della troupe New Yorkese con anni di esperienza alle spalle, assistere alle riprese di questa scena è stato veramente incredibile, compresa la scena dell'indemoniato Santino intrepretato da Sean Harris.  "Ci sono voluti un paio di mesi per sviluppare il trucco" spiega il truccatore per gli effetti speciali Mike Marino. "All'inizio si trattava solamente di un trucco mimetico che piano piano creava un personaggio malefico e dopo circa 35 disegni, Sean è arrivato per le prove e abbiamo deciso all'ultimo momento di includere dei simboli occulti Latini e cuneiformi che appaiono nel film anche sul corpo come se fosse stato Santino stesso a inciderli su di lui. Ci sono volute 8 ore del giorno per ottenere questo risultato applicando oltre 150 protesi a Sean". Fortunatamente, per Marino e il suo dipartimento, Harris aveva sviluppato un ottimo rapporto di lavoro con loro ed ha avuto una pazienza infinita. "Riusciva a farci divertire a tutti, compreso se stesso e ce l'abbiamo fatta. Non potevamo chiedere nessuno meglio di Sean".
Tra le varie sfide poste dal film, Marino e la sua troupe hanno e creato un gatto finto. "Non sono state usate alcune parti animali, l'abbiamo costruito usando vari materiali. È completamente finto" rassicura Marino.
Per quello che riguardo la filosofia di base di Derrickson, i supervisori degli effetti visivi Habros e Miller hanno effettuato un lavoro straordinario per le scene dell'esorcismo, ma come commenta Habros, "si tratta sia di una recitazione straordinaria, di lavoro degli stuntmen, del trucco e degli effetti speciali effettuati dalla troupe per gli effetti speciali fisici di Drew Jiritanos. Il mio ruolo è stato di collegare le scene tra ognuna delle unità".
Edgar Ramírez si è gettato anima e corpo nella scena dell'esorcismo e alla fine di queste riprese che sono durate una settimana, ne è uscito completamente sfinito. "Mi è molto piaciuto il fatto che Scott avesse creato la scena non in una stanza da letto, o in una chiesa, ma in una sala per le interrogazioni di un distretto di polizia – osserva l'attore – L'effetto è stato molto realistico e intenso e ci siamo impegnati al massimo. Non l'abbiamo vissuta come una scena di un film horror, ma come una scena drammatica".
Sia Bana che Ramírez sono rimasti colpiti dalla potenza agghiacciante che Sean Harris ha dato alla scena. "Sean lavora con un metodo straordinario e con un'intensità che non ho mai visto su un set cinematografico – osserva Erica Bana – ed il risultato è stato incredibile. Lo abbiamo molto rispettato per questo e inoltre ha un forte senso del humor che ha data una magia al suo personaggio". Ramírez aggiunge: "L'impegno di Sean è stato sorprendente. Non ci eravamo mai conosciuti ne parlati prima della scena dell'esorcismo. Ero nervoso, ma nel senso buono della parola. È riuscito a trasmettere qualcosa di veramente malefico e inquietante e lo rispetto moltissimo. Sean ha interpretato il ruolo più difficile del film. Ha dato il meglio di se con un grandissimo impegno personale".
Christopher Young ha composto la colonna sonora e tutti i suoni inquietanti per il film di Derrickson, L'Esorcismo di Emily Rose e Sinister e altri film del genere horror/fantasy/thriller e ha creato l'atmosfera sonora per Liberaci Dal Male. Il regista ha inoltre incluso le musiche di The Doors come parte integrante della musica. Derrickson confessa, "Amo The Doors da quando ero bambino e ho trovato molto appropriato il concetto sul quale si basa il nome del gruppo che è perfetto per il film. Il nome The Doors è stato preso dal libro di Aldous Huxley "Le Porte della Percezione". Le porte che separano il mondo materiale da quello immateriale. La qualità delle musiche è molto cinematica. Non si tratta solamente del valore delle canzoni, o del loro significato, ci sono dei momenti in cui le parole trovano riferimenti ben precisi nel film e diventano una parte della sequenza narrativa di Sarchie".
Alla fine, nonostante le difficoltà imposte nel girare un film nelle location di New York, abbiamo convenuto che non si potesse realizzare il film in nessun altro modo. "È stato speciale poter girare le riprese nel Bronx – conferma Eric Bana – Abbiamo avuto tempeste, un'ondata di caldo eccezionale e riprese notturne che ci hanno messo a dura prova. La produzione, i luoghi e i suoni e tutta la gente del Bronx sono stati fantastici. Al giorno d'oggi, quando il pubblico è abituato che tutto quello che vede sullo schermo è finto, con immagini generate dal computer, con città finte, è stato veramente speciale potersi calare nella realtà della storia. Ogni giorno giravamo in luoghi reali e questo ha dato al film un'impronta diversa".
Le ultime riprese di Liberaci dal Male, hanno portato la troupe a circa 6, 842 miglia dal Bronx, nella lontana Abu Dhabi per le scene iniziali del film ambientata in Iraq nel 2010. Negli ultimi anni, molti film vengono girati a Abu Dhabi, che ha una sua commissione cinematografica molto importante con esperti locali che lavorano nella produzione. Film come The Bourne Legacy, The Kingdom e Syriana sono stati girati a Abu Dhabi. "Ci piace girare dove otteniamo il valore più alto di produzione," afferma Jerry Bruckheimer, "e Abu Dhabi aveva tutto quello che volevamo: uno scenario desertico fantastico, alberghi meraviglioso, una commissione cinematografica molto collaborative ed una troupe fantastica".
Mentre ancora a New York, i tre attori che hanno interpretato i Marines impegnati in un combattimento a fuoco nel deserto prima di scoprire una misteriosa camera sotterranea, sono stati addestrati militarmente da uno degli esperti più importanti nel campo, Harry Humphries. Un ex- SEAL della Marina, parte delle Forze per le Operazioni Speciali, Humphries ha lavorato con Jerry Bruckheimer come consulente speciale per i film The Rock, Con Air, Armageddon, Nemico Pubblico, Pearl Harbor, Black Hawk Down, Bad Boys II, King Arthur, Il Mistero delle Pagine Perdute: National Treasure: e Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, compresa la serie televisiva, Soldier of Fortune, Inc. "Harry è arrivato a New York e ha praticamente detto, 'Vi darò 8 settimane di addestramento di base in sole 4 ore' – ricorda Chris Coy – e ci è riuscito. Quando abbiamo finito, mi sono sentito pronto per affrontare l'apocalisse. Ci ha insegnato tutto, da come impugnare un'arma bianca, a pattugliare, chiamare gli ordini e muoversi da una formazione lineare a una formazione piatta. Considerando che sono cresciuto in una famiglia di militari, è stata un'esperienza formidabile per me".
L'argomento trattato nel film Liberaci dal Male non ha sollevato domande solo per il pubblico, ma anche per i cineasti e gli attori del film. "Durante la pre-produzione – racconta Eric Bana – Ho visto del materiale e alcuni video sugli esorcismi che da un lato erano estremamente affascinanti, ma che andavano oltre la paura e il terrificante. Non sono dei video per uso pubblico, per cui ero alquanto incerto se vederli… sono stato colpito da un video in particolare e non riuscivo a dormire la notte ne a stare in una stanza da solo per almeno una settimana dopo averlo visto.
"Credo che esista realmente qualcosa che purtroppo crei molta sofferenza umana – aggiunge Bana – Ma è irrilevante come questo viene descritto o chiamato. Quello che importa è che è la causa di infinite sofferenze e dolori. Nel svolgere il suo "lavoro", Ralph Sarchie aiuta le persone che si trovano a dover affrontare questa sofferenza. Non ho dubbi che ci saranno momenti in cui il pubblico sarà molto spaventato, ma qui si tratta di qualcosa che va oltre, di molto emozionante.  Credo che se anche molto brutale, il viaggio intrapreso da Sarchie nel film è estremamente affascinante, divertente e stimolante".
Edgar Ramírez aggiunge: "Nei suoi film precedenti, Scott Derrickson ti da la possibilità di credere che qualsiasi cosa accade nel film è stato creato o da una mente malata, oppure dall'influenza di una forza malefica. A seconda delle tue credenze, puoi scegliere tra una di queste due possibilità. In Liberaci dal Male, Scott ci offre la stessa scelta. Mi piace la possibilità di arrivarci da solo. Si può credere che esiste il male il cui significato non riusciamo a comprendere o ad afferrare. Ma allo steso tempo, interpretare il personaggio di Mendoza mi ha anche insegnato che esiste tanta compassione e solidarietà e molta gente che vuole fare del bene all'umanità".
"Qualsiasi siano le tue credenze," afferma Jerry Bruckheimer, "esistono dei fenomeni che la scienza o la medicina non possono spiegare. Liberaci dal Male esplora le zone grigie che potrebbero o non potrebbero essere soprannaturali o paranormali. Se sei un credente, allora la storia di Ralph Sarchie ti servirà con conferma in quello che credi.  Se non sei un credente, allora la storia ti darà molto a cui pensare… ma almeno avrai passato due ore molto emozionanti al cinema".

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