Locandina Non succede, ma se succede… 2019 Jonathan Levine
Locandina Non succede, ma se succede...
Non succede, ma se succede... (Long Shot) è un film del 2019 prodotto in USA, di genere Commedia e Romantico diretto da Jonathan Levine. Il film dura circa 125 minuti. Il cast include Charlize Theron, Seth Rogen, O'Shea Jackson Jr., Andy Serkis, June Diane Raphael, Bob Odenkirk, Alexander Skarsgård. In Italia, esce al cinema giovedì 10 Ottobre 2019 distribuito da 01 Distribution. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 5 Febbraio 2020, in Digitale da giovedì 23 Gennaio 2020. Al Box Office italiano ha incassato circa 469235 euro.

Charlotte Field (Charlize Theron) è una delle donne più influenti del mondo. Intelligente, sofisticata e realizzata, è un autorevole Segretario di Stato con un talento per …come dire, quasi tutto! Fred Flarsky (Seth Rogen) è un bravo giornalista dallo spirito libero con una spiccata propensione a cacciarsi nei guai. Non hanno niente in comune, a parte il fatto che lei è stata la sua babysitter e la sua prima cotta. Quando Fred inaspettatamente riallaccia i rapporti con Charlotte, la conquista con la sua autoironia e con i ricordi dell’idealismo che caratterizzava Charlotte da ragazza. Charlotte sta preparando la sua corsa alla presidenza e in modo impulsivo decide di assumere Fred per scrivere i suoi discorsi elettorali, con grande disappunto dei suoi fidati collaboratori. Un pesce fuor d’acqua nel prestigioso team di Charlotte, Fred non è preparato al glamour della vita che lei conduce sotto i riflettori. Comunque, fanno faville, in quanto la loro inequivocabile intesa porta ad una storia d’amore in giro per il mondo e ad una serie di incidenti inattesi quanto pericolosi.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 10 Ottobre 2019
Uscita in Italia: 10/10/2019
Data di Uscita USA: venerdì 3 Maggio 2019
Prima Uscita: 03/05/2019 (USA)
Genere: Commedia, Romantico
Nazione: USA - 2019
Durata: 125 minuti
Formato: Colore
Produzione: AG Studios, Denver and Delilah Productions, Good Universe, Point Grey Pictures
Distribuzione: 01 Distribution
Box Office: USA: 29.929.693 dollari | Italia: 469.235 euro
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 23 Gennaio 2020 e in DVD da mercoledì 5 Febbraio 2020 [scopri DVD e Blu-ray]

Passaggi in TV:
• mercoledì 06 Dicembre ore 06:45 su Sky Cinema Comedy
• mercoledì 06 Dicembre ore 21:00 su Sky Cinema Comedy
• giovedì 07 Dicembre ore 12:05 su Sky Cinema Comedy

Recensioni redazione

Non succede, ma se succede... recensione del film
Non succede, ma se succede... recensione del film
Matilde Capozio, voto 7/10
Seth Rogen e Charlize Theron sono la strana coppia protagonista di una commedia a sfondo politico.

Immagini

[Schermo Intero]

Charlotte Field è una donna coraggiosa e brillante che è sul punto di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti. Fred Flarsky è un giornalista marginale che riesce appena a gestire la sua vita. Potranno davvero essere felici insieme? É una scommessa azzardata ed un’eventualità improbabile, ma è questa scommessa che accomuna Charlotte e Fred. Oltre il ricordo del periodo in cui Charlotte era la bellissima e seducente babysitter di Fred, entrambi condividono il piacere di avventurarsi in sfide improbabili.

Sono entrambi sul punto di realizzare alla grande i loro sogni più folli. Charlotte ambisce a niente poco di meno che la gestione del futuro della nazione. E Fred? Fred, nel momento in cui Charlotte lo assume come redattore, spera solo di poter passare un po’ di tempo con lei, indipendentemente da quanto sembrino incompatibili per prestigio, successo e fascino. Ma, con loro grande sorpresa, formano un bel team. E sebbene sia uno shock per entrambi, e che l’idea di loro due insieme sembri totalmente assurda, quando Charlotte inizia ad essere in vetta ai sondaggi, la loro relazione segreta inizia a diventare rovente.

Nei ruoli squisitamente opposti di Fred e Charlotte, Seth Rogen e Charlize Theron interpretano due personaggi che mirano ad uscire dalla loro zona di comfort sia sul piano affettivo che sul piano professionale. Il risultato è una romantica e spassosa corsa nella realtà del mondo attuale in cui possiamo immedesimarci facilmente. Realtà che ci chiede di fare di continuo compromessi allettandoci allo stesso tempo con la possibilità di cogliere l’attimo.

Seth Rogen è conosciuto per le sue interpretazioni di falliti esilaranti e bonaccioni, Non succede, ma se succede… lo ha catapultato in un registro nuovo. Un personaggio autoironico che deve trovare qualcosa in cui credere, nonostante le sue evidenti manie, affinché possa essere degno di una donna che sta per cambiare il mondo. “Per una persona come Fred Flarsky uscire con Charlotte Field è quasi come uscire con una principessa”, fa presente Seth Rogen. “In America i politici sono la versione dei reali. Si tratta quindi di una storia che fa leva sulla realizzazione di una sorta di grande sogno dell’immaginario collettivo e che allo stesso tempo è realista, irriverente ed esilarante.

La vincitrice dell’Oscar Charlize Theron (migliore attrice protagonista per Monster, 2003), famosa per le sue intense interpretazioni in ruoli drammatici e in film d’azione, è un personaggio opposto a quello di Seth Rogen tanto quanto lo è Charlotte a Fred. Charlotte è una donna che è arrivata al vertice e non ha bisogno (né tempo) di una relazione sentimentale ma è attratta dalla fiamma che l’ha animata in passato e che ancora riesce a scorgere in Fred. Per Charlize Theron, l’energia decisamente opposta che c’è tra lei e Seth Rogen contribuisce a far funzionare la comicità. “C’era qualcosa di estremamente sincero tra me e Seth ed è ciò di cui avevamo bisogno per non essere semplicemente comici ma per raccontare una vera storia sui legami sentimentali dei nostri tempi”, dice Charlize Theron. “Penso che il pubblico tifi per queste due persone affinché trovino un modo per finire insieme. C’è un enorme Yin e Yang tra di loro, si ricordano a vicenda cosa guida realmente i loro ideali. Forse perché somigliamo un po’ ai personaggi che interpretiamo, abbiamo instaurato con Seth lo stesso tipo di rapporto ed ha funzionato”.

Seth Rogen dice che anche lui è rimasto sorpreso dalla spontaneità della comicità che è nata, e dall’improbabile sintonia che si è instaurata man mano che la produzione andava avanti. “La nostra sinergia era allo stesso tempo divertente e realista” afferma Seth Rogen “penso che la parte più forte del film sia la parte finale in cui davvero si comincia a credere che queste due persone così esageratamente diverse possano finire insieme”.

Una strana coppia è nata

Molti anni prima che scritturasse Seth Rogen e il produttore Evan Goldberg per The Interview, lo sceneggiatore Dan Sterling aveva pensato ad un personaggio completamente disincantato che ritrovava i suoi ideali di gioventù.

A quel tempo, Dan Sterling scriveva per l’irriverente Daily Show. Cominciò a pensare ad un personaggio che, non molto diversamente da lui a quel tempo, era diventato cinico su tutto, dalla politica all’amore, perché né l’uno né l’altra funzionavano. Cosa succede se un tipo così s’innamora di una donna forte, autorevole e che gode del plauso generale, modificherà la sua idea del mondo pur di avere anche solo la benché minima possibilità di conquistarla?

Così è nato Fred Flarsky, un giornalista presuntuoso e sfacciato che cerca di lasciare il segno nel mondo dei media. “Ho immaginato Flarsky come un tipo che si avvicinava alla mezza età, con una carriera in declino, completamente alla deriva.” Sterling continua: “E poi mi sono chiesto, chi avrebbe mai potuto interpretare la donna meravigliosa ed indimenticabile a cui Flarsky avrebbe potuto ambire?”

In seguito, è stato creato il personaggio di Charlotte Field, la prima cotta di Fred che lui non è mai riuscito a dimenticare: la sua inaccessibile babysitter, che gode della sua totale ammirazione sin dal loro primo incontro … e che ormai sembra ad anni luce da lui. Non è una sorpresa per Flarsky che la meravigliosa Charlotte sia diventata una delle donne più impressionanti ed influenti del mondo mentre lui scrive articoli scandalistici sul Brooklyn Advocate.

Quando si incontrano per caso dopo tutti questi anni, proprio quando Flarsky ha perso il lavoro per essersi opposto al riacquisto del giornale da parte di un grande gruppo editoriale. Flarsky è completamente disincantato. Invece Charlotte è estremamente rincuorata da questo spontaneo e genuino ritorno al passato fino al punto che decide di assumere Flarsky come redattore dei suoi discorsi elettorali.

A prima vista, il savoir-vivre negli ambienti internazionali di Charlotte contrasta palesemente con la goffaggine e lo sfacciato parlar franco di Flarsky. “Charlotte è autorevole, raffinata: tutto il contrario di Flarsky,” dice Sterling ridendo. “Flarsky non avrebbe mai potuto immaginare di stare con una donna del genere”. Eppure sono subito in sintonia. “Flarsky ha uno spiccato senso della moralità, anche se ha una forte propensione a sabotare sé stesso. Anche Charlotte ha forti principi, pur essendo più pratica e ragionevole e conoscendo perfettamente le regole del gioco sociale.” Sterling spiega: “Ciò che contribuisce alla comicità della relazione è che all’inizio della storia, Fred inizia ad essere più a suo agio all’idea che qualcuno possa tenere a lui e Charlotte si lascia andare fino al punto da mettere in pericolo la sua carriera”.

Quando Charlotte comincia a scalare le vette dei sondaggi, Fred e Charlotte devono fare i conti con le conseguenze del loro legame sentimentale. Gestire l’entusiasmo della stampa per una presunta relazione di Charlotte con il Primo Ministro canadese e tentare di mantenere segreta la loro relazione, ma Charlotte si rende conto che non potrà incessantemente far fronte all’invadente curiosità dei media. “All’inizio, ciò che è divertente è il modo in cui se la svignano per tentare di tenere nascosta la loro relazione”, dice Sterling,” ma alla fine devono capire quanto conta la loro storia. Prenderanno il rischio di mettere a repentaglio la vittoria di Charlotte o ancora peggio il suo sogno di migliorare il futuro del mondo?”

Questa situazione straordinaria, in cui la posta in gioco per una tanto improbabile relazione è altissima, è apparso un soggetto interessante a Seth Rogen e ai produttori della Point Grey Pictures, Evan Goldberg e James Weaver.

La Point Grey Pictures ha esordito con l’acclamato 50 e 50 e ha prodotto altri grandi successi come la serie TV Neighbors, The Interview, Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, Giù le mani dalle nostre figlie. Ma mai prima di Non succede, ma se succede… aveva prodotto un film di questo livello, una brillante commedia costellata di elementi del film d’amore. L’idea di ambientare la commedia in giro per il mondo rappresentava un ulteriore espediente comico. “Non avevamo mai esplorato questo mondo prima e l’idea ci è sembrata entusiasmante” dice Goldberg. “Ci è parso davvero divertente che nel bel mezzo di negoziati internazionali si delineasse un’improbabile storia d’amore”.
É stato James Weaver, al tempo in cui era ancora assistente di Seth Rogen e prima che diventasse il presidente della Point Grey, che per primo ha messo gli occhi sulla sceneggiatura di Dan Sterling subito dopo che la produzione aveva ultimato 50 e 50. Ha immediatamente intuito che poteva essere l’opportunità per Seth Rogen di mettere il suo talento al servizio di una storia che contenesse temi più vasti rispetto alla commedia tradizionale e una forte dose d’umanità. “Ho pensato che questa storia potesse darci l’opportunità di portare uno sguardo straordinariamente nuovo sulle vecchie commedie che Seth, Evan ed io abbiamo sempre amato e ci permettesse di offrire al pubblico qualcosa di diverso rispetto a ciò che si aspetta di solito”, afferma James Weaver. “Mi è parso che ci fossero elementi della Bella e la Bestia nei personaggi di Fred e Charlotte ma con un forte potenziale comico. Una donna che vuole raggiungere l’unanimità e un uomo che vuole fare di testa sua”.

James Weaver ha avuto una buona idea nel contrapporre al personaggio patinato di Charlotte un personaggio che ha i tratti della persona qualunque, questo contrasto ha scosso la storia. Ci si può permettere un lato sovversivo e assurdo se si ambienta la commedia in un contesto realistico,” fa notare. “Così anche se vedi Seth Rogen scivolare in modo ridicolo giù per le scale, come solo lui saprebbe fare, allo stesso tempo vedi l’emozione di Fred nel ritrovare la sua cotta d’infanzia e fare i conti con ciò che è diventato.”

L’originalità di questa coppia emerge quando Charlize Theron decide di partecipare all’avventura per interpretare il personaggio di Charlotte e allo stesso tempo come produttrice con la Denver & Delilah, la sua società di produzione. Porta con sé anche A.J. Dix e Beth Kono, la cui esperienza in film come il thriller Atomica Bionda e il dramma Tully di Jason Reitman, contribuisce al mix dei generi.

Poi il team è andato in cerca di un regista che potesse combinare Seth Rogen e Charlize Theron, politici e scivoloni, goffaggine e scaltrezza con una comicità dolce e incontenibile. La Point Grey non ha potuto fare a meno di pensare a Jonathan Levine che aveva già diretto 50 e 50 per la società di produzione. In 50 e 50, emozione e comicità sono perfettamente dosati ed è esattamente ciò di cui avevamo bisogno per Non succede, ma se succede…,” dice Seth Rogen. “Sebbene Non succede, ma se succede… sia ambientato in un mondo molto diverso da quello di 50 e 50, sapevamo che Jon era capace di conciliare complessità e leggerezza, il che è molto difficile, e per noi era un punto cruciale. Aveva girato anche Warm Bodies, un film in cui una ragazza s’innamora di uno zombie e il film aveva funzionato, il che ha dell’incredibile. Ci è sembrato quindi la persona perfetta per questo progetto.”

Evan Golberg aggiunge: “Jon è anche un regista modesto, il che è raro. Vuole solo girare un buon film, a lui non importa di chi sono le idee del film, dal momento che le idee sono geniali.”

Jonathan Levine, ha sempre amato associare la comicità e i colpi di scena, ed è attratto dal mix dei generi, le ambientazioni in giro per il mondo e le reazioni istintive tra Seth Rogen e Charlize Theron. Ciò che ci interessava era lavorare con due attori estremamente versatili ma non potevamo immaginare che si creasse questa incredibile sinergia. È stata una fortuna girare una commedia che contiene tanta umanità e lo spessore di una storia internazionale.”

A Jonathan Levine è particolarmente piaciuta l’idea che la storia ruotasse intorno al personaggio di una donna ai vertici del potere. Charlotte mi ha entusiasmato in quanto ho visto il suo personaggio come un’opportunità di esplorare il profilo di una donna che è riuscita nel mondo politico, ma anche le difficoltà che deve affrontare quando cerca di essere la migliore versione di sé. A quali compromessi scenderà e quali rifiuterà?”

“L’avventura di Charlotte parla a chiunque tenti di rimanere fedele agli ideali di gioventù. In cuor mio, mi chiedo sempre: “Il bambino che ero, sarebbe stato d’accordo con la decisione che sto prendendo? Sono sincero con la persona che ero? È questa facoltà di ricordarsi degli ideali che li motivavano da ragazzi che Charlotte e Fred riescono a fare emergere vicendevolmente,” dice Jonathan Levine.

Sebbene il film rifletta il mondo politico attuale, polemico, spietato, guidato da celebrità e estremamente mediatizzato, Jonathan Levine sottolinea che non si tratta di una commedia politica. “Per noi il mondo della politica era un’ambientazione divertente e attuale,” afferma. La storia d’amore tra Charlotte e Fred è sempre stata la priorità. Ma avendo ideato una storia in giro per il mondo e con personaggi legati al potere politico ci è sembrata l’opportunità di girare una commedia un po’ diversa. Abbiamo davvero voluto farne un film divertentissimo ma anche commuovente, che parla di sentimenti che chiunque può riconoscere.”

Seth Rogen parla del suo personaggio Fred Flarsky

Fred, non è certo il Primo Ministro canadese ma non esiste persona più onesta e giusta di lui, né giornalista più sincero e imparziale. Ma sembra che Fred sappia anche essere il suo peggior nemico, spingendosi troppo oltre o inciampando mentre cerca di fare la scelta migliore. Per Seth Rogen esplorare le contraddizioni ora tumultuose ora commuoventi di Fred è stata una sfida che gli ha permesso di spostare il suo stile unico, basato su una sincerità disarmante, su un registro più romantico.

“Fred è un idealista che non è mai riuscito a diventare la persona che avrebbe sperato”, racconta Rogen. “Credo che Fred sia consapevole dei forti e sani principi che lo animano ma allo stesso tempo si senta un incompreso. Una persona a cui non si riconosce il merito dei rischi che corre e del lavoro che fornisce. Ma è anche una sorta di pasticcione autodistruttivo con una pessima autostima.”

Le cose iniziano a cambiare quando incomincia a lavorare per Charlotte Field e deve rendersi all’evidenza che il Segretario di Stato si sta innamorando di lui, un outsider di Brooklyn, la cui idea della moda si riduce a cambiare, ogni tanto, il berretto da basket sulla giacca a vento. Quando Fred si rende conto che può rendere Charlotte felice, il suo concetto di felicità cambia. “Fred capisce che Charlotte è davvero un leader formidabile ed è onorato di potere essere al suo fianco e sostenerla nel suo progetto,” dice Seth Rogen. “Ciò gli permette di distogliere la sua attenzione dal suo ego e si rende conto che può prendere le distanze dai suoi problemi. Scopre di potere essere felice di esserci per qualcuno e ciò è una novità nella vita di Fred.”

Anche quando Charlotte riesce a cambiare Fred, lui ha come obbiettivo di aiutarla a cambiare il mondo. Avendo tratto sempre una grande forza dall’impressionante idealismo di gioventù di Charlotte, non può fare a meno di ricordarle quanto appassionata ed irriducibile fosse in passato. “Fred riesce a riaccendere in Charlotte la fiamma degli ideali che le avevano fatto decidere di entrare in politica,” dice Seth Rogen. “Le riporta alla mente tutti quegli ideali che negli anni hanno perso vigore. Fred è sempre rimasto un suo grande sostenitore e ha continuato a pensare che fosse giusto agire secondo coscienza. Chiaramente non riesce ad essere altrettanto diligente su questo punto nella sua vita privata ma Charlotte gli si affeziona sebbene con i modi pragmatici che la caratterizzano.”

Seth Rogen racconta che si è creata un’intesa immediata tra lui e Charlize Theron sin dalle prime ripetizioni. “Sapevamo sin dal principio che avevamo bisogno di una persona di un certo spessore per interpretare Charlotte, una persona che potesse rendere il lato umano del personaggio andando al di là delle caratteristiche tipiche di un personaggio da commedia, un personaggio più reale e più complesso. Charlize Theron è riuscita a portarci tutto ciò e anche una buona dose di comicità.”

Per Seth Rogen, questo film è stata anche l’occasione di ridare un nuovo impulso alle commedie romantiche che lo hanno fatto innamorare del cinema, fondendo sensibilità e attualità del ventunesimo secolo. “Crescendo ho veramente amato commedie come Quando Harry incontra Sally e Pretty Woman. Mi piace la loro comicità, il modo in cui esaltano i sentimenti e quanto ambiziose siano nel parlare delle relazioni sentimentali. Quindi ho sempre sperato di lavorare in film simili: una commedia divertente ma con una forte componente romantica che riflette il mondo attuale”.

Charlize Theron parla del suo personaggio Charlotte Field

Se Fred Flarsky non ha mai avuto l’incidenza che avrebbe voluto sulle sorti del mondo, o anche solo sul quartiere di Brooklyn, Charlotte Field ha scalato le vette dell’establishment internazionale e ha una possibilità seppure remota di guidare il paese secondo la sua visione del mondo. Charlotte è riuscita in tutto, ed è bravissima a gestire tutto, ma è forse un po’ troppo brava ed è la ragione per cui non riesce a togliersi dalla testa il suo vicino di casa di quando era ragazzina, quando lui piomba nella sua vita.

Per Charlize Theron, che ha interpretato personaggi straordinari dal serial killer Aileen Wuornos in Monster, ruolo che le è valso l’Oscar, a quello della spietata Furiosa in Mad Max: Fury Road’s, l’interesse del personaggio di Charlotte era quello d’interpretare un ruolo che riflettesse la sempre maggiore influenza che rivestono le donne nel mondo attuale.

“Per me è stato interessante interpretare Charlotte, un personaggio che non manda all’aria le sue ambizioni per amore,” dice Charlize Theron. “Charlotte è una donna dei nostri tempi che lavora un in ambiente ostico, destreggiandosi tra lavoro, ideali e vita personale. Penso che sia per questo che alla fine il pubblico tifa tanto per Fred e Charlotte perché niente è facile per loro e sono costretti a prendere decisioni davvero dure riguardo la loro vita sentimentale che vanno oltre il chiedersi: che dici ci sballiamo, stasera?”

Charlize Theron capisce perché Charlotte si innamora di Fred nel bel mezzo del periodo più impegnativo e cruciale della sua serissima vita. “Charlotte è stata guidata, sin da bambina, da forti ideali. E da sempre ha l’ambizione di fare grandi cose e di cambiare il mondo,” afferma. “Quando appare all’inizio del film sembra che sia riuscita ad ottenere dalla vita tutto ciò che ha sempre desiderato ma ha dovuto pagare un prezzo per questo. Ha dovuto rinunciare ad alcune cose essenziali per ottenere questo successo. E credo che sia per questo che Fred è così importante per lei. Lui la riporta a ciò in cui credeva davvero e che in cui in fondo crede ancora!”

Poi prosegue: “Fred è talmente imprevedibile, anche se sincero, è un personaggio davvero comico. É stato meraviglioso lavorare con Seth. Ha capito il nodo della questione come nessun altro e la necessità per una commedia di essere viva, di largo respiro e autentica perché funzioni.”

Jonathan Levine è rimasto sorpreso dalla vitalità ed energia ma anche dalla spassosa comicità che Charlize Theron è stata capace di portare al personaggio. “Sappiamo tutti che Charlotte è un’attrice formidabile, ciò che ignoravo è che potesse essere un’attrice così comica”, spiega.

In una delle scene che Jonathan Levine preferisce, Charlotte deve gestire una crisi internazionale in piena fase down dopo un festino con Fred. Il modo di muoversi di Charlize è davvero comico, sono rimasto piacevolmente sorpreso,” dice il regista. “Il modo in cui ha reso comica la scena, insieme a Seth, senza perdere di vista la complessità del suo personaggio, mi ha impressionato.”

La scena preferita di Evan Goldberg è invece quando Charlotte passa dal ballo compassato con il Primo Ministro canadese davanti alle telecamere di tutto il mondo per poi correre a divertirsi in uno stanzino con Fred. É in quel momento che la loro relazione inizia a concretizzarsi,” dice Goldberg. “Charlize nel bel mezzo di un evento professionale importante decide di eclissarsi in privato. É un momento estremamente divertente in cui Fred e Charlotte sembrano due liceali che sgattaiolano dietro il cassonetto per limonare”.

James Weaver conclude: “Charlize ha un modo di relazionarsi così affabile e affettuoso anche quando è esageratamente comica. É complicato rendere questa comicità quando interpreti un personaggio con le responsabilità di un Segretario di Stato eccezionalmente intelligente e raffinato ma è ciò che la rende credibile e che fa sì che questo personaggio funzioni.”

Attori non protagonisti

Un cast di diversi personaggi comici ruotano intorno a Fred e Charlotte. Lo storico amico di Fred, Lance che non lo ha mai abbandonato in nessuna delle sue disavventure. Quando Fred ritrova Charlotte, Lance è presente e lo convince che è degno di ambire all’impossibile. Lance è interpretato da O’Shea Jackson Jr., attore e rapper (conosciuto con lo pseudonimo di OMG) famoso per avere interpretato il suo vero padre, Ice Cube, in Straight Outta Compton.

“Abbiamo pensato che sul piano dell’improvvisazione la coppia di O’Shea e Seth potesse funzionare,” afferma Levine.  “Il primo giorno delle riprese, si è instaurata subito una fantastica intesa. Una coppia di attori, spontanea, divertente, sembravano amici di lunga data sebbene si fossero appena conosciuti.”

Questo era un ruolo inabituale per O’Shea Jackson che funge da spalla alla comicità profondamente umana di Seth Rogen che a sua volta, ha subito sentito simpatia per l’inesauribile positività Jackson. “Lance è un imprenditore, un uomo che si è fatto da sé, entusiasta di tutto e ancora più entusiasta quando si tratta si sostenere Fred. Lance è sempre nei paraggi. “Di qualsiasi cosa Fred abbia bisogno, io gliela procuro,” spiega Jackson.

É Lance che permette a Fred di rendersi conto che anche lui merita di essere amato, cosa di cui Fred non è mai stato davvero convinto. “Lance crede che si debba innanzitutto amare sé stessi per poi vivere l’amore,” afferma O’Shea Jackson. “Lance è convinto che se Fred prova a sé stesso che è degno dell’amore di Charlotte Field, si renderà conto del suo reale valore.”

A O’Shea Jackson è piaciuto molto potere controbattere alla verve comica di Rogen, il che ha contribuito all’originalità del film. “Ognuno ha portato il suo tocco personale e ha contribuito al risultato finale. Ci siamo tutti divertiti molto e penso che si senta guardando il film.”

Dietro Charlotte c’è uno staff devoto e nessuno le è più devoto della sua scrupolosissima assistente, Maggie, il cui compito è di risolvere i problemi prima ancora che appaiano. Naturalmente, l’infallibile fiuto di Maggie le fa presagire che Flarsky possa costituire un problema nell’istante stesso in cui Charlotte decide di assumerlo. Il ruolo è interpretato dalla star della serie TV Grace and Frankie, June Diane Raphael.

Charlize Theron ha amato sia il personaggio di Maggie che l’interpretazione di June Diane Raphael. “Mi piace molto come la sceneggiatura racconta la sinergia professionale tra due donne che rivestono cariche importanti e che tifano l’una per l’altra.” “Junie è incredibilmente comica ma è anche estremamente sincera ed è sempre stata presente.”

Levine aggiunge: “June ha aggiunto un tocco di humour inglese all’insieme. Riesce a rendere sia la rivalità che c’è tra lei e Fred che lo spirito di squadra che la lega a Charlotte, punti essenziali del film.”

June Diane Raphael dice di essersi ispirata non solo alla vera vita dell’assistente di un leader politico che ha conosciuto quando preparava il film ma anche alla cricca di assistenti delle star di Hollywood che gestiscono planning come un imprenditore potrebbe gestire una società. “Ho visto persone con planning talmente pieni da dover assumere una squadra di intermediari,” racconta. “E mi sono resa conto che può essere esaltante essere uno di questi intermediari, conferisce un’adrenalina e una sensazione di potere il fatto che per contattare una persona famosa si debba obbligatoriamente passare da te. Maggie è consapevole del fatto che sebbene non sarà mai visibile al grande pubblico, il suo contributo al successo del Segretario di Stato è cruciale e ne è felice.”

In quanto custode degli interessi di Charlotte, Maggie non vede di buon occhio Flarsky, si oppone all’idea che lui diventi il redattore di Charlotte e si oppone in maniera ancora più determinata all’eventualità di una loro relazione sentimentale che non quadra con l’idea che Maggie ha del futuro di Charlotte. “Perché mai Charlotte abbia deciso di assumere Flarsky e perché quest’ultimo debba partecipare alla campagna elettorale resta un mistero per Maggie,” afferma June Diane Raphael. “Ma sebbene non ne capisca le ragioni, il suo compito è di fare in modo che ciò non abbia nessun impatto sul futuro di Charlotte”.

Maggie lavora a stretto contatto con Tom, il ‘body man’ di Charlotte, questa figura è difficile da definire, tipica del distretto di Washington a metà strada tra il il valletto, il consigliere e il cuscinetto sociale. Tom è interpretato da Ravi Patel, un astro nascente, apparso già in Transformers – L’ultimo cavaliere, la serie TV Master of None e nel documentario che ha coprodotto Meet The Patels.

A Patel è piaciuto molto esplorare il mondo ad alta tensione della politica. “Lavorare per qualcuno alla Casa Bianca è in apparenza un bel lavoro,” dice ridendo “ma non è per niente un lavoro facile quando sei un ‘body man’, tutti i problemi sono per te. Devi essere capace di anticipare di cosa c’è bisogno ben prima che ce ne sia bisogno. Quindi Tom è uno stacanovista e non si ferma mai.”

Sul set Patel si è sentito galvanizzato dalla recitazione di Seth Rogen. “C’è una sorta di musicalità nella recitazione di Seth, tutto è estremamente ritmato,” osserva Ravi Patel. “Ma è anche un bravo ragazzo e fa sempre battute che mantengono alto il morale.”

Il capo di Charlotte è niente poco di meno che il Presidente degli Stati Uniti, anche se il Presidente Chambers non è all’altezza della sua posizione e ne è consapevole. Si tratta di un ex attore che ha interpretato un Presidente in una serie TV molto popolare prima di essere eletto, la sua più grande speranza come Presidente è quella di passare dalla TV al cinema. L’esilarante ruolo è interpretato da Bob Odenkirk, vincitore dell’Emmy Award e candidato ad un Golden Globe per Better Call Saul, conosciuto per quel tocco d’umorismo sarcastico che sa conferire ai suoi personaggi drammatici.

“Bob è magistrale nell’interpretazione di questo personaggio gradevole quanto manipolatore. Ha una lunga esperienza nei ruoli comici ma ha anche grandi doti drammatiche,” dice Levine.

Bob Odenkirk non ha potuto resistere leggendo la sceneggiatura di Non succede, ma se succede…. “L’ho trovata divertente, aveva qualcosa di diverso e una complessità non comune per una commedia. Mi piaceva l’idea che l’argomento principale del film fosse la maniera di ottenere la migliore versione di sé,” dice. Il film mi ha sorpreso, ha saputo preservare umanità e sincerità senza perdere niente della sua comicità.”

Bob Odenkirk ha visto nel ruolo del Presidente Chambers l’opportunità di interpretare il ruolo di un narcisista che essenzialmente sta facendo un pessimo lavoro da Presidente. “Chambers è un idiota,” ride Odenkirk, “e un imbranato, però ha saputo interpretare un Presidente ed è così che è stato eletto. Devo interpretare un vero imbecille in questo film e mi è davvero piaciuto farlo. Entrare nella pelle di un pagliaccio superficiale ed egocentrico può essere davvero divertente.”

“Il Presidente Chambers è spiazzato quando l’attenzione dei media si sposta su Charlotte, non ha prestato abbastanza attenzione alle capacità dell’intelligente bambola chiamata Charlotte,” fa presente Bob Odenkirk “Charlotte è di gran lunga più intelligente di lui, ma lui non se ne rende assolutamente conto. Le persone che lo circondano gli servono solo a farsi strada, è lui non va oltre questa considerazione.”

Charlotte, donna influente e single, suscita la curiosità dei media che le attribuiscono un flirt con l’altrettanto single e provocante Primo Ministro canadese. Il ruolo è interpretato dal vincitore di un Golden Globe e di un Emmy Award Alexander Skarsgård (Piccole grandi bugie). “Ci siamo talmente divertiti con Alexander,” dice Jonathan Levine.  “Le scene in cui recitava cambiavano in continuazione, in quanto offrivano un grande ventaglio di possibilità comiche. Per esempio la scena in cui mangiano le ostriche è quasi stata inventata sul momento, di sana pianta. Li abbiamo solo fatti improvvisare sull’idea di un appuntamento romantico, si trattava di interpretare un automa politico programmato per salire in vetta ai sondaggi e Alexander ha capito l’idea ed è stato al gioco.”

A completare l’impressionante cast, c’è Andy Serkis, conosciuto per le doti mostrate nell’interpretazione di personaggi come ‘Gollum’, nella serie Il Signore degli Anelli e Caesar nella serie TV Il pianeta delle scimmie. In NON SUCCEDE… MA SE SUCCEDE, appare con un trucco ai limiti della protesi, irriconoscibile nel ruolo del magnate dell’editoria Parker Wembley che si rivela dannoso sia per la carriera di Charlotte che per quella di Fred. “Nessuno ha imposto ad Andy di sottoporsi a 17 ore di trucco al giorno. Se lo è imposto da solo,” ride Seth Rogen. “Ma Andy aveva un’idea precisa dell’aspetto del suo personaggio e ci ha regalato una splendida interpretazione”

Serkis era talmente irriconoscibile che Jonathan Levine non lo ha riconosciuto quando l’ho a incontrato sul set la prima volta. “Erano già due settimane che le riprese erano iniziate e un giorno alzo la testa e mi dico: ‘oh, c’è una seduta di trucco in corso, chi è questo attore?’ Non ne avevo la più pallida idea, ed era Serkis con questo strabiliante trucco. Ammiro che per il suo eccezionale zelo sia stato capace di fare una cosa del genere.”

Svignarsela in giro per il mondo

Non succede, ma se succede… è una delle sole commedie moderne che fa il giro del mondo, passando da New York a Washington, dalla Francia, alla Svezia, all’Argentina, al Giappone, fino alle Filippine … Una commedia che passa da cene mondane a colpi di stato; la varietà di queste ambientazioni ha rappresentato per il regista una fonte inesauribile di idee. La storia è di grande respiro oltre al fatto che è estremamente comica e si distingue da altri film che abbiamo girato,” osserva James Weaver.

Affinché tutto ciò fosse verosimile e la commedia potesse ambientarsi in luoghi così sofisticati, Jonathan Levine si è avvalso di una squadra molto versatile guidata dal direttore della fotografia Yves Bélanger, che si è occupato della fotografia del famoso Dallas Buyer’s Club, Brooklyn e la premiata serie TV Grandi, piccole bugie ma anche di Sharp Objects; di cui faceva parte la scenografa Kalina Ivanov, che si è occupata delle scenografie di Wonder e del film Little Miss Sunshine vincitore di un Oscar; e la costumista Mary Vogt che recentemente ha creato i costumi per Crazy & Rich.

Secondo la richiesta del regista, Bélanger ha creato un universo accogliente, naturale e cinematografico che va ben oltre la stravagante commedia. “Quando abbiamo visto Grandi, piccole bugie abbiamo pensato che Yves avrebbe potuto fare un buon lavoro per questo film,” ricorda Weaver. “Ha creato uno scenario diverso da quelli tipici della commedia che valorizza soprattutto i personaggi.”

Anche Kalina Ivanov aveva una visione chiara del film. Ha scelto una gamma di rossi, bianchi e blu facendo riferimento ai temi elettorali e ai sentimenti patriottici mentre per Fred e Charlotte è passata da una gamma di rossi freddi a rossi molto caldi man mano che la loro relazione si infiammava. Con circa 100 set da creare, a Kalina Ivanov questo lavoro è sembrato fatto su misura per lei, ha scelto Montreal come piattaforma internazionale per creare le diverse ambientazioni.

Tuttavia, l’obiettivo finale di questo duro lavoro era di mimetizzarsi. “In un film come questo, non è la scenografia che deve essere divertente,” fa presente “ma i personaggi e le situazioni. Ho sempre pensato che gli scenari in una commedia dovessero fungere da spalla.”

Senza mai cadere nell’eccentrico, Kalina Ivanov si è divertita alle prese con la miriade di ambientazioni, per esempio con la replica di uno dei luoghi leggendari degli Stati Uniti: la tanto decantata Stanza Ovale. Il team di scenografi ha recuperato la cornice che era stata creata per girare la serie X-Men che era assolutamente perfetta. “Il Presidente Chambers è un ex attore che ha recitato in una serie TV sulla Casa Bianca. Abbiamo pensato quindi che la Stanza Ovale dovesse somigliare ad un set televisivo,” spiega. “Così abbiamo sostituito il quadro sul muro con uno schermo TV e la scrivania non è la replica esatta del Resolute Desk, in quanto non si tratta di un Presidente serio. Insomma, abbiamo giocato su tutti gli elementi che avrebbe utilizzato una serie TV.”

Quando si è trattato di trasformare un Boeing 747 nell’Air Force Two che nel film diventa la seconda casa di Charlotte, dello staff di Charlotte e di Fred, la scenografa si è rivolta all’ex assistente del Segretario di Stato John Kerry. “Volevamo che l’ambiente fosse realistico e ci ha fornito dettagli che ci sono stati di grande aiuto.”

Probabilmente il set preferito dalla Ivanov è quello della festa in cui Fred rivede Charlotte dopo tanti anni ma rischia di rovinare tutto a causa della sua goffaggine. “É stato un momento fantastico ma abbastanza difficile in quanto c’era uno stuntman nel bel mezzo di una festa dove si esibivano i Boyz II Men,” riflette Kalina Ivanov.
Per quanto riguarda i costumi, la parola d’ordine è stata contrasto. Fred è sempre vestito con la stessa giacca a vento e con gli stessi pantaloni casual, Lance in abiti firmati e Charlotte in impeccabili abiti di alta moda, consoni ad una donna della sua posizione. Vogt e Rogen hanno lavorato a stretto contatto sul look di Flarsky sebbene la sua immagine sia destinata a cambiare man mano che lavora con Charlotte.

“Mary e Seth sono riusciti a trovare un look veramente forte per Fred, un’immagine ridicola che ci permette di capire quanto Fred è disinvolto,” dice James Weaver.

Quando Fred si rende conto che il suo stile disinvolto sarà accettabile nei circoli diplomatici, si sforza di cambiarlo. Al primo grande evento a cui partecipa in Svezia, indossa una tenuta ridicola dopo essere stato consigliato male. “Questo costume è davvero un abito tradizionale svedese,” dice Mary Vogt, “appena Seth lo ha indossato siamo tutti scoppiati a ridere e abbiamo capito che avrebbe funzionato per questa scena.”

Per il look di Charlotte Field ho studiato i look di una serie di donne influenti. “Ho studiato l’immagine della regina Sofia di Grecia, la regina Noor di Giordania e Letizia la regina di Spagna che hanno tutte dei favolosi stili moderni.
Kate Middletone (Duchessa di Cambridge) è stato un altro esempio di un personaggio che si veste sempre alla moda pur mantenendo il prestigio legato al suo rango. Chiaramente, essendo il personaggio, un candidato americano, ci siamo detti che non potevamo andare troppo lontano nell’alta moda o nella scelta delle griffe ma io e Charlotte abbiamo discusso molto su come lei potesse dare un tocco moderno ad un look che doveva essere essenzialmente classico”.

Mary Vogt fa presente che Charlize Theron è stata molto attenta ai dettagli del suo look nel film. “Charlize aveva un’idea chiara dell’eleganza squisitamente femminile di Charlotte. Voleva apparire vestita in abiti sartoriali ma allo stesso tempo disinvolta come una Katherine Hepburn dei nostri tempi. Abbiamo fatto una selezione di tessuti e tagli per i suoi tailleur in gabardine. Ma più lei si lega a Fred nel film, più i suoi look diventano meno ingessati.”

La musica gioca un ruolo fondamentale nell’avvicinamento di Fred e Charlotte, i due sono accomunati dalla nostalgia per i successi degli anni 90 ed entrambi sono fan dei Boyz II Men, che giocano un ruolo nel loro riavvicinamento. Gli autori erano completamente elettrizzati all’idea di avere, nel film, la band che ha battuto tutti i record di ascolto. “Avere i Boyz II Men è stato un colpo geniale,” dice Jonathan Levine. “Il giorno che hanno suonato è stato per me uno dei più bei giorni trascorsi sul set. E ha funzionato talmente bene che hanno subito rappresentato una passione in comune per Fred e Charlotte”.

Dalle performance allo stile di musica, questa totale quanto sorprendente intesa tra Fred e Charlotte rimane centrale nel film. Jonathan Levine riassume: “Spero che il pubblico senta la comicità, l’adrenalina e la sorpresa che contiene questa improbabile storia d’amore su cui nessuno avrebbe scommesso. Seth e Charlize, sono stati fondamentali per il film. Sono stati capaci di escogitare espedienti per rendere questa storia allo stesso tempo improbabile, intimista e realistica”.

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