Marco Polo (2019)

Marco Polo
Locandina Marco Polo
Marco Polo è un film del 2019 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Duccio Chiarini. Il film dura circa 86 minuti. In Italia, esce al cinema giovedì 16 Gennaio 2020.

Alle porte di Firenze, nel quartiere periferico dell'Isolotto, nascosto in un grande giardino a pochi metri dal frastuono della superstrada, si trova l'Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo". Ogni mattina 150 professori e 1600 studenti varcano le sue porte per affrontare le sfide con cui la scuola li costringe a fare i conti. Sono le stesse sfide che affrontano ogni giorno milioni di persone nel mondo. Non riguardano soltanto i programmi da insegnare o le nozioni da imparare ma l'essenza stessa dell'educazione, il senso della cittadinanza, il valore dell'accoglienza. Questo film è un viaggio attraverso quelle sfide.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 16 Gennaio 2020
Uscita in Italia: 16/01/2020
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2019
Durata: 86 minuti
Formato: Colore
Produzione: La Règle du Jeu, Istituto Tecnico per il Turismo 'Marco Polo' di Firenze, Fondazione Cassa Risparmio Firenze (con il contributo di), Fondazione Niels Stensen (con il contributo di), Unicoop Firenze (con il contributo di), FLC CGIL (con il contributo di), Confindustria Firenze (con il contributo di)
Note:
Presentato nella selezione di Panorama all'interno di Alice nella Città 2019, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni.

Cast e personaggi

Regia: Duccio Chiarini

Note di regia

Durante gli anni del mio percorso di studente ho sempre considerato la scuola come un luogo familiare, a cui appartenere e non da cui fuggire (certo c'erano mattine in cui le interrogazioni andavano evitate, ma erano eccezioni che confermavano la regola). Questa familiarità con l'istituzione mi ha accompagnato sin da piccolo ma è stato negli anni dell'austero Liceo Classico Dante che ha manifestato la propria resilienza, dovendosi misurare con un ambiente che faceva della tradizione e della severità valori fondanti. Eppure eravamo in molti a considerare la scuola come un luogo da rendere più a nostra misura rispetto a quello che ci proponevano gli adulti ed era da quell'immagine idealizzata e un po' vaga di scuola a nostra misura che nascevano non solo le occupazioni ma soprattutto le iniziative pomeridiane: il giornalino, i comitati studenteschi, le lezioni sugli anni Sessanta e quell'irrefrenabile voglia di appendere poster di cantanti e di film alle pareti delle aule, erano un modo per dire che là dentro noi volevamo starci bene, sentirci protagonisti e non comparse. Solo chi tra noi viveva la scuola al pomeriggio e lavorava coi professori dopo le lezioni del mattino sapeva che al suono dell'ultima campana si sarebbe realizzato uno strano incantesimo: nella scuola del pomeriggio cadevano infatti tutte le maschere dei ruoli e si poteva dialogare coi professori e apprendere da loro in maniera più libera e spontanea. Tutto questo per dire che la scelta di realizzare un documentario sulla scuola di oggi è stata sin dal primo istante istintiva e naturale per il rapporto di profonda familiarità e gratitudine che ancora nutro verso la scuola pubblica ma anche per sottolineare un aspetto non secondario nella genesi e nello sviluppo di questo documentario. Sin dalle prime settimane in cui sono entrato dentro all'Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo" di Firenze, osservando la cura con cui aule e spazi comuni erano stati resi familiari a tutti, ho avuto la sensazione di essere in un contesto che adulti e ragazzi avevano trasformato assieme in una casa per ognuno, di essere capitato insomma in una strana scuola in cui sembrava sempre che fosse pomeriggio anche quando invece era mattina.

Note tecniche

Le riprese del documentario sono durate circa quaranta giorni. Da metà Novembre al giorno degli esami di maturità, assieme ai miei collaboratori abbiamo passato una settimana al mese all'interno della scuola seguendone vita quotidiana ed incontri pomeridiani ma soprattutto le attività didattiche. Le riprese si sono concentrate su alcune classi avevo individuato durante un periodo di osservazione in cui mi ero mosso per le aule senza registratori e videocamere. Sapendo che in questo film non ci sarebbero state né interviste né voci narranti, abbiamo cercato sin da subito un assetto di ripresa il meno invasivo possibile decidendo di essere al massimo in tre persone dentro le aule: regista operatore e fonico; spesso siamo stati anche solo in due ed in quei casi ero io stesso ad occuparmi del suono.

La Scuola

L'ITT Marco Polo è una scuola secondaria situata nel quartiere dell'Isolotto di Firenze ed è una delle scuole superiori più grandi della città, con circa 1600 studenti e 150 insegnanti. Negli ultimi anni ha avviato un percorso di profondo rinnovamento con l'obiettivo di caratterizzarsi sul territorio come una scuola moderna, accogliente e aperta alla multiculturalità. Questo documentario prova a raccontare il modo in cui gli insegnanti di oggi cercano di interpretare il loro lavoro e di scrivere, insieme al dirigente scolastico, agli studenti, al personale Ata, un nuovo modo di stare insieme, una nuova idea di comunità. Marco Polo è frutto di un anno di lavoro in cui il regista ha vissuto fianco a fianco con studenti e insegnanti, ha respirato la stessa aria, ha condiviso con loro pensieri ed emozioni. Ne è venuto fuori uno sguardo sul quotidiano, lo sforzo di entrare nel cuore della scuola e coglierne l'anima: l'impegno, la passione, la fatica di chi oggi vive in quelle mura. Se vogliamo riflettere davvero sulla scuola, dobbiamo ripartire dalla realtà: per aiutare chi non conosce quel mondo a non essere vittima di pregiudizi e per stimolare una riflessione in chi la scuola invece la vive tutti i giorni ma non ha il tempo per guardarsi allo specchio e riflettere."
Ludovico Arte — Preside dell'Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo" di Firenze

Note di produzione

Il documentario è stato prodotto dall'Associazione Culturale La Règle du jeu e dall'Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo" di Firenze con il contributo di Fondazione CR Firenze, Fondazione Culturale Niels Stensen di Firenze, Unicoop Firenze, FLC CGIL e Confindustria Firenze. La Règle du jeu è un'indipendente casa di produzione fiorentina. Al suo attivo ha la realizzazione di numerosi cortometraggi e documentari e del lungometraggio di finzione "Short Skin" diretto nel 2014 da Duccio Chiarini e presentato lo stesso anno alla Mostra del Cinema di Venezia e nel 2015 alla Berlinale. L'associazione è attiva da anni in progetti di educazione al cinema svolti presso istituzioni e scuole pubbliche attraverso laboratori didattici che hanno l'obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza del cinema come forma d'arte ma anche come modalità espressiva di tematiche sociali e strumento di crescita che facilita cooperazione e lavoro di squadra.

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