Locandina Minions

Minions (2015)

Minions
Locandina Minions
Minions è un film del 2015 prodotto in USA, di genere Animazione diretto da Kyle Balda, Pierre Coffin. Il film dura circa 89 minuti. Il cast include Sandra Bullock, Jon Hamm, Michael Keaton, Allison Janney, Steve Coogan, Jennifer Saunders. In Italia, esce al cinema giovedì 27 Agosto 2015 distribuito da Universal Pictures. Al Box Office italiano ha incassato circa 23240198 euro.

Fin dalla notte dei tempi, i Minions hanno servito (e involontariamente eliminato) i personaggi più cattivi della storia. Ma quando un ultimo incidente li lascia senza un capo da seguire, i Minions cadono in una profonda depressione. Ogni speranza sembra sul punto di svanire, ma tre improbabili eroi gialli - Kevin, Stuart e Bob - partono alla ricerca di un nuovo malvagio padrone.

La storia di Minions inizia all’alba dei tempi. Partendo da organismi gialli unicellulari, i Minion si evolvono attraverso i secoli, perennemente al servizio del più spregevole dei padroni. Continuamente senza successo nel preservare questi maestri, dal T-Rex a Napoleone, i Minion si sono ritrovati senza qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione. Ma un Minion di nome Kevin ha un piano, e lui – insieme all’adolescente ribelle Stuart e all’adorabile piccolo Bob – decide di avventurarsi nel mondo per trovare un nuovo capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli. Il trio si imbarca in un viaggio emozionante che li condurrà alla loro prossima potenziale padrona, Scarlet Overkill, la prima super-cattiva al mondo. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion … dall’annientamento.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 27 Agosto 2015
Uscita in Italia: 27/08/2015
Data di Uscita USA: venerdì 10 Luglio 2015
Prima Uscita: 10/07/2015 (USA)
Genere: Animazione
Nazione: USA - 2015
Durata: 89 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Universal Pictures
Budget: 74.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 333.910.540 dollari | Italia: 23.240.198 euro

SAGA Minions
Passaggi in TV:
• venerdì 08 Dicembre ore 19:25 su Sky Cinema Family

Recensioni redazione

Minions, la recensione
Minions, la recensione
redazione, voto 8/10
Minions è un'ottima trovata commerciale che riesce ad intrattenere strappando parecchie risate nonostante i piccoli protagonisti gialli parlino una lingua del tutto incomprensibile.
Minions: Recensione del Blu-ray e DVD
Minions: Recensione del Blu-ray e DVD
Redazione, voto 1/10
I Minions protagonisti del loro primo film arrivano in homevideo anche in cofanetto Blu-ray con DVD di alta qualità, con tre mini-film inediti e contenuti esclusivi accessibili da sezioni interattive.

Immagini

[Schermo Intero]

La storia della loro origine: La nascita dei Minions

“Per realizzare questo prequel, abbiamo cominciato ponendoci la domanda che ci eravamo già posti migliaia di volte riguardo a noi stessi: ‘Da dove vengono i Minions?’ ” -Chris Meledandri

Dopo il successo senza precedenti sia del blockbuster Cattivissimo Me che del suo acclamatissimo sequel, il candidato all’Oscar Cattivissimo Me 2, si è riscontrato un crescente appetito globale per altre storie ambientate nel mondo creato nella serie iniziale della Illumination Entertainment. Gli spettatori di tutto il mondo sono rimasti piacevolmente colpiti dai Minions ed erano curiosi di sapere da dove provenisse il leale e strampalato gruppo di tirapiedi di Gru, chi fossero e cosa facessero quelle curiose creature  prima di incontrare il loro padrone definitivo e di quali altre avventure fossero state protagoniste sin dalla loro prima apparizione sul nostro pianeta.

Chris Meledandri, fondatore e CEO della Illumination, spiega come, nel loro tipico stile dolcemente sovversivo, i Minions siano riusciti ad ottenere ciò che volevano, quando si è trattato di scrivere questo prequel. Spiega Meledandri: “Non abbiamo deciso noi di dare ai Minions un loro film, sono stati i Minions ad esigerlo. Dopo Cattivissimo Me 2, ci siamo accorti che la nostra squadra di animatori – composta da centinaia degli individui più talentuosi con cui io abbia mai avuto il privilegio di lavorare – non riusciva a trattenersi dal continuare a dar vita a questi personaggi”.

Dal momento in cui i Minions hanno fatto la loro prima apparizione sul grande schermo nell’estate del 2010, Meledandri e gli altri registi hanno subito notato come questa simpatica tribù e il continuo caos da essa provocato abbiano immediatamente incontrato la simpatia del pubblico di tutto il mondo. Meledandri è convinto che la connesione che si stabilisce istantaneamente tra noi e loro sia dovuta alla loro irrefrenabile energia. Il produttore aggunge: “Questa energia deriva da una combinazione tra la loro forma, la magia gli animatori che li fanno vivere e le loro vocalizzazioni, sotto la direzione di Pierre e Kyle, e in precedenza di Pierre e Chris. Insieme, hanno creato dei  personaggi assolutamente irresistibili”.

Per Meledandri, la dualità intrinseca nella natura dei personaggi si unisce alla richiesta del pubblico di nuove storie su questi Minions che sono così universalmente accessibili. Spiega Meledandri: “Non sono solamente adorabili. A renderli così irresistibili è la contraddizione tra la loro aspirazione ad essere cattivi e la loro natura primaria che li rende comunque buoni. E questa loro intrinseca caratteristica è propria anche di tutti noi “. Questa somiglianza tra noi e loro, in agiunta alla loro capacità di stabilire un immediato contatto con lo spettatore, è la chiave di tutti i film della Illumination. “La cosa che salta subito all’occhio se osserviamo il pubblico dei nostri film, è il legamme che si stabilisce immediatamente tra gli spettatori e i nostri personaggi”.

E per poter ottenere questo, dal momento stesso in cui ha fondato la Illumination, Meledandri ha voluto che i film della sua società puntassero fortemente sui personaggi. E nulla sottolinea un tale impegno meglio degli stessi Minions. Spiega Meledandri: “Sono indubbiamente molte le aree in cui il nostro team di realizzatori ha affinato le proprie competenze, e sono tutte importanti, ma è necessario trovare un punto focale comune sul quale concentrarsi. Per me l’attenzione deve essere centrata sulla creazione di personaggi complessi, fallibili e con i quali sia facile identificarsi. Soprattutto in questo caso, i Minions si esprimono in maniera comica e si confrontano con situazioni universalmente riconoscibili. Sono personaggi che fanno prevalentemente leva sull’azione piuttosto che sull’ espressione verbale “.

Janet Healy, la produttorice e collega di lunga data di Meledandri, che con lui ha contribuito alla realizzazione di tutti i film della Illumination fino ad oggi, condivide la sua passione per i film popolati da personaggi dalle personalità complesse. Riflettendo sul perché i Minions siano così amati in tutto il mondo, conclude: “Quello che piace a tutti, a prescindere dal paese in cui vivano o dalla loro età, è che i Minions sono sovversivi, infantili, sinceri, espressivi e invincibili. Sono anche senza età e non possiedono una lingua specifica. Il pubblico desiderava vederli in un film tutto loro, e siamo molto entusiasti di potergli oggi offrire un prequel ai film della serie Cattivissimo Me con i Minions come protagonisti assoluti, per raccontargli la storia della loro provenienza “.

Man mano che la famiglia creativa della Illumination è cresciuta nel corso degli anni, uno dei beni più preziosi ad aggiungersi alla squadra è stato Brian Lynch, che ha lavorato con Meledandri presso i Blue Sky Studios della 20th Century Fox prima che Meledandri fondasse la sua casa di produzione per realizzare film che saranno distribuiti dalla Universal Pictures. Lynch è “salito a bordo” della nave di Meledandri per realizzare il secondo film della Illumination, Hop.

Al termine della sua prima collaborazione con la Illumination, a Lynch è stato chiesto di scrivere Cattivissimo Me: Minion Rush, basandosi sulla serie dei film, e questa sua creazione diventerà subito una delle attrazioni più amate e frequentate degli Universal Studios di Orlando (in Florida) e degli Universal Studios di Hollywood (California). L’atrazione consente ai visitatori del parco di interagire da vicino con i Minions, e nessuno sembra mai averne mai abbastanza.

L’attrazione è diventata così popolare che il team creativo della Illumination ha chiesto a Lynch di scrivere un film indipendente sui Minions, complementare agli altri della serie Cattivissimo Me. Meledandri spiega quale fosse l’obiettivo della squadra nel realizzare il film: “I film  della Illumination sono sempre centrati sui personaggi. E nel caso del film Minions, proprio come nel caso degli altri film, desideravamo creare personalità e personaggi multidimensionali, cosa che abbiamo fatto con i nostri Minions protagonisti – Kevin, Stuart e Bob”.

Lynch spiega la ragione che lo ha portato ad accettare la sfida e perché abbia voluto che la storia fosse un prequel ambientato tra il 1969 e il 2010: “Abbiamo tutti un po’ di Minion in noi, alcuni più di altri. Il pubblico ci ha fatto così tante domande su chi fossero i Minions e da dove provenissero, che abbiamo pensato sarebbe sarebbe stato divertente provare a rispondergli”.

Per sviluppare il mondo dei Minions così ricco di dettagli, Lynch – che è anche uno scrittore di fumetti – si è immerso completamente nella realtà dei Minions. Naturalmente, mentre realizzava il progetto per i parchi a tema, aveva memorizzato ogni dettaglio sia di Cattivissimo Me che di Cattivissimo Me 2, nonché i numerosi cortometraggi dei Minions che hanno accompagnato l’uscita dei vari film – guardandoli ripetutamente e prendendo religiosamente appunti su tutti i dettagli.

“Sentire le voci Minion nella tua testa può essere spaventoso, ma in questo caso è stato davvero utile”, racconta ridendo Lynch. “Fortunatamente, Pierre fa la voce dei Minions, così ogni volta che avevo una domanda su come si sarebbero comportati in una particolare situazione, lui sapeva rispondermi”. Scrivere i dialoghi per i personaggi dispettosi, però, è stato un po’ più complicato che idearne la storia. “La parte più complicata consisteva nel fatto che i nostri tre protagonisti non parlano inglese. Tuttavia, Pierre è fantastico nel riuscire a trasmettere con un linguaggio inventato, quello che stanno cercando di dire”.

Immaginando la storia delle origini dei nostri eroi, Lynch si è divertito a riflettere su ciò che il pubblico avesse pensato al riguardo incontrando per la prima volta i Minions: Da dove venivano e come vivevano prima di Gru? “E interessante vedere i Minions in questo grande mondo crudele prima dell’arrivo di Gru”, riflette lo scrittore. “Lui è lì a proteggerli nei primi due film, ed è ovviamente una figura paterna. Per quanto i Minions desiderino un cattivo come capo, vogliono anche far parte di una famiglia. In questo film non ce l’hanno che ancora e capiscono che è quello ciò che vogliono”.

Affrontato il compito di dar vita a tre protagonisti per la sua storia originale, Lynch ci parla delle loro personalità distinte: “Per quanto si schiaffeggino a turno, sono comunque sempre lì l’uno per l’altro. Kevin è il fratello maggiore, e se non fosse stato per lui, gli altri avrebbero cessato di esistere molto tempo prima. Stuart è il tipico adolescente ribelle. Non si preoccupa molto della missione ma pensa perlopiù a divertirsi, suonando la chitarra e flirtando con le ragazze. E Bob è l’innocente del gruppo, felice di dare una mano ma lasciandosi facilmente distrarre da una luce che brilla o dalla TV o da un orsacchiotto trovato per terra”. Tuttavia, tra loro non è tutto solo amore. “Bisticciano. Hanno idee opposte, e si sfidano l’un l’altro”.

Lynch è un esperto in lingua minionese, ma visto che i Minions spesso si affidano alla fisicità per farsi capire, sapeva di dover contare moltissimo sui magnifici animatori di Coffin e Balda per far si che il pubblico riuscisse a capire Kevin, Stuart e Bob. “Gran parte del film si basa sulla comicità fisica e sulla capacità dei Minions di comunicare emozioni attraverso i loro occhi/occhio giganti”, spiega, “ma è stato davvero utile avere Pierre disposizione per potergli chiedere ‘Come reagirebbero in questa situazione? Quale parola possiamo usare per comunicare che hanno paura?’ Abbiamo fatto un sacco di tentativi e di errori. Ci sono stati momenti in cui scrivevo una scena pensando, ‘Se questo è quello che abbiamo capito: questo è quello che diranno’. Poi Pierre lo diceva nel microfono e ottenevamo la versione Minion”.

Il Pierre di cui parla Lynch – e il filmaker che conosce i Minions meglio di chiunque altro al mondo – è il regista Pierre Coffin, il cui lavoro al fianco del partner Chris Renaud ha permesso di iscrivere Cattivissimo Me e Cattivissimo Me 2 nell’albo ufficiale del cinema d’animazione, ottenendo una candidatura all’Oscar per la Illumination con il secondo film della serie. L’obiettivo di Coffin con i Minions è sempre stato quello di farli prendere seriamente dal pubblico e, allo stesso tempo, di farne apprezzare il lato comico. Afferma il realizzatore: “Questo film non è pensato solo per un certo tipo di pubblico. E’ pensato per un pubblico vastissimo, e per questo motivo abbiamo cercato di essere sottili e vari nello humor. Ogni volta che ideavamo una scena comica, abbiamo cercato di lavorare su più livelli di umorismo. Questa è la magia dell’animazione. Puoi far esprimere qualsiasi cosa ai tuoi personaggi tramite un’azione puramente fisica “.

Se il mestiere di Coffin è quello di dare vita ad oggetti inanimati, il successo di questi simpatici Minions, con i quali è così facile identificarsi, è legato al fatto che Coffin e il suo collega regista, Kyle Balda, hanno lavorato a stretto contatto con una squadra di animatori di talento per far sì che ciascun Minion fosse assolutamente unico e possedesse un carattere tutto suo. Spiega Coffin: “Non capisci le loro parole, non capisci la loro grammatica, ma si capisce quando sono in una posizione conflittuale, se sono tristi o se sono felici”.

Per Coffin, i Minions sono una sorta di omaggio ai suoi eroi del cinema muto. E spiega: “Se si guarda alla storia del cinema, all’inizio i film erano completamente muti, con attori come Charlie Chaplin e Buster Keaton. Quegli artisti sono stati i migliori narratori di sempre, e il loro cinema continua a piacere ancora oggi. I miei figli hanno visto La febbre dell’oro e gli è piaciuto tantissimo. E’ totalmente privo di dialoghi, ovviamente, ma a loro bastavano le immagini. Nei film muti tutto era curato nei minimi dettagli e funzionavano perfettamente anche senza dialoghi. I Minions sono esattamente questo. Sono un’eredità del cinema muto, solo che facciamo dire delle parole ridicole”.

Mentre Gru, Margo, Edith e Agnes sono le stelle della serie Cattivissimo Me, era arrivato il momento per i Minions di brillare in un film tutto loro. Spiega Coffin: “Abbiamo allargato i confini in questo film per far sì che non diventasse una storia di comprimari. Non è un film sui divertenti personaggi secondari. Abbiamo accettato tutti di partecipare al progetto con entusiasmo perché avevamo una bella storia, dei magnifici personaggi e ci sembrava una sfida interessante per ruscire a dare al pubblico qualcosa di molto speciale”.

Lynch è d’accordo con il suo regista e spiega che, proprio come i Minions, la realizzazione del film è stata il frutto di un processo molto collaborativo. “Eravamo tutti impegnati a produrre il massimo, la versione più divertente di un film Minion che si potesse realizzare, e Minions è proprio questo: il grande film estivo che avrei voluto vedere. I Minions in questo film non hanno la protezione di Gru; sono loro contro il mondo, e il mondo non è pronto per loro. I Minions sopportano qualsiasi cosa e vanno avanti. Non fanno sempre le cose per bene la prima volta, ma la centesima volta raggungono il loro obiettivo”.

L’impegno che i Minions mettono nel tentativo di servire i malvagi – e l’imbattersi accidentalmente in qualcosa di molto migliore per loro – alla fine gli è più utile dei tanti padroni che finiscono con eliminare accidentalmente. Il regista Balda afferma che tuto questo fa parte del piano generale che l’universo ha ideato per loro: “La casa per i Minions non è in realtà un luogo fisico. La loro casa è Gru. Quello che abbiamo visto ed appreso dai film della serie Cattivissimo Me  è che Gru è per loro il padrone più perfettamente malvagio da seguire. E ‘quello con il quale riescono a relazionarsi maggiormente, e tra lui e i Minions esiste un vero rapporto d’affetto. In ultima analisi, questo è il loro scopo principale: trovare Gru e servirlo”.

Lo spettatore può cogliere la passione che si è scatenata dietro le quinte nei confronti di questi personaggi e le storie profondamente personali che sono scaturite da un tale impegno. Meledandri riassume quelli che secondo lui sono i principali ingredienti del successo della sua squadra di realizzatori: “Quello che mi piace di Pierre, di Kyle e di Brian è che ogni volta che Minions corre il rischio di prendersi troppo sul serio, loro inseriscono delle parti comiche affinchè non diventi mai sentimentale, pur continuando as essere impegnato di sentimenti onesti. E lo spettatore sperimenta tutto questo tramite la dolcezza dei personaggi e delle situazione, e scoppiando a ridere un secondo dopo”.

Supercattivi e Rapinatori di banche:
Chi è chi in Minions?

Quando accidentalmente perdono ancora una volta il loro padrone, Kevin, Stuart e Bob guidano la carica dei loro compagni Minions alla ricerca del prossimo padrone da servire. Il loro faticosissimo viaggio è tutt’altro che semplice, ma la loro ricerca, raccontata in Minions, fornirà una risposta a tutte le domande che ci siamo posti su di loro.

Kevin (Pierre Coffin) è l’orgoglioso e protettivo “fratello maggiore” consapevole del fatto che i Minions, in assenza di un padrone da servire, sono Minions senza uno scopo. E’ Kevin che decide di avventurarsi nel mondo insieme a Stuart e Bob, per trovare un nuovo capo cattivo per se e per i suoi fratelli.
Stuart (Pierre Coffin) è il “fratello di mezzo” dei Minions che ha sempre fame e si comporta da chitarrista ribelle. Anche se il perenne adolescente ha una limitata capacità di attenzione ed è un po’ apatico nei confronti della missione, sarà certamente di aiuto a Kevin e Bob nel trovare il più grande e il più cattivo di tutti i cattivi per poterlo servire.
Bob (Pierre Coffin) è l’innocente “fratello minore” e pieno di buoni sentimenti. Prova amore incondizionato verso tutti e tutto, ed è un po’ nervoso all’idea di partire per un viaggio verso una meta sconosciuta con Stuart e Kevin.
• I Minions (Pierre Coffin) leali, gialli, intriganti e gioiosi  sono un gruppo di fratelli che amano provocare danni e caos quasi quanto amano le banane. Si distraggono facilmente e possono essere imprevedibili, curiosi e sovversivamente dolci. Sono sempre in competizione l’uno con l’altro. Ciò può condurre ad improvvise liti a base di schiaffi, ma se qualcuno da fuori cerca di far male a uno di loro o al loro padrone, diventano immediatamente ferocemente protettivi.
Scarlet Sterminator (Sandra Bullock) è la prima donna super-cattiva del mondo. E’ una combinazione unica di irascibilità ed eleganza impeccabile. Kevin Stuart e Bob sono attratti da lei per la sua capacità di organizzare rapine incredibili, e ne sono allo stesso tempo terrorizzati e invaghiti. Scarlet assume i Minions come i suoi scagnozzi e li incarica della loro prima missione: portare a termine un’azione criminale che li trasporta a Londra mentre lei cerca di coronare il suo sogno di tutta una vita: quello di diventare regina.
• Herb Sterminator (Jon Hamm) è il marito mod di Scarlet ed è uno scienziato pazzo. Lo si può solitamente trovare nel suo laboratorio ad inventare gadget straordinari ispirati agli anni ’60, pur continuando ad amare e a sostenere Scarlet indefessamente. Noto sia per le sue stravaganti scelte sartoriali che per il suo talento di inventore, non c’è nulla che Herb non farebbe per aiutare sua moglie a raggiungere i propri obiettivi.
Quando non è un papà precisetto e un po’ nerd, oltre che un marito devoto, Walter Nelson (Michael Keaton) è un rapinatore di banche piuttosto bravo. Avete letto bene. Walter è il patriarca di una famiglia felice di criminali che incontrano Kevin, Stuart e Bob mentre stanno andando al Villain-Con, un congresso segreto a Orlando, dove si riuniscono annualmente i cattivi. Per un Minion che viaggia per l’America facendo l’autostop, non esiste una compagnia migliore.
• Madge Nelson (Allison Janney), la Bonnie del Clyde Walter, è la prova di come non si possa mai giudicare un libro dalla sua copertina. Madge è a capo, insieme al marito, della felice famiglia criminale Nelson, che da un passaggio in macchina agli autostoppisti Kevin, Stuart e Bob, portandoli insieme a Walter e ai loro figli -Walter Jr. (MICHAEL BEATTIE), Tina (KATY MIXON) e baby Binky (TARA STRONG) a fare anche una rapina di famiglia.
• Il professor Flux (Steve Coogan) ha da tempo ipotizzato che il tempo è, beh… relativo. Quando i Minions lo conoscono al Villain-Con, scoprono che ha inventato una macchina del tempo e ha portato indietro le future versioni di se come aiuti di laboratorio. Ora che ha (quasi) reso perfetto il viaggio nel tempo, il professore è quasi al punto di poter cambiare quello che abbiamo a lungo ritenuto essere il continuum spazio temporale ….
La Guardia della Torre (Steve Coogan) è la vera prova che l’età non conta nulla. Quando Kevin, Stuart e Bob hanno il compito di entrare segretamente nella Torre di Londra per rubare i gioielli della regina per portarli a Scarlet, immaginano che sarà solo uno scherzetto non farsi vedere da questo vecchietto con problemi di udito e quasi cieco. Non sospettano neanche lontanamente che invece lui li stia aspettando da un sacco di tempo ….
• La Regina (Jennifer Saunders) nella sua vita ha visto proprio di tutto e ha governato l’Inghilterra per decenni prima che i Minions approdassero sulle sue coste. E adesso sta per scoprire cosa succederà quando un super-cattivo complotta per rubarle i gioielli della corona ed eliminarla una volta per tutte.
• Il narratore (Geoffrey Rush) si sofferma su questo capitolo del viaggio di Kevin, Stuart e Bob e ci accompagna lungo il percorso che rivela da dove siano arrivati i nostri eroi, cosa abbiano fatto fino a quel momento e dove siano diretti.

Vi presento Kevin, Stuart e Bob:
Gli eroi si mettono in viaggio

All’inizio della nostra storia, i Minions vivono senza un padrone nel gelido continente antartico, scoraggiandosi sempre di più, annoiandosi e deprimendosi. Nel corso dei secoli, hanno sempre avuto le migliori intenzioni nei confronti dei loro numerosi padroni, ma in puro stile Minion, hanno sempre finito per far si che ciascuno di lor perisse accidentalmente. Quando i Minions incontrano Gru, finalmente si rilassano diventando meno insicuri. Nel 1969, tuttavia, sono ancora nel bel mezzo del loro arduo periodo di ricerca e di apprendimento.

Mentre nella realizzazione della maggior parte dei film, una volta pronta la sceneggiatura si passa subito a scritturare gli attori, nel caso di Minions è stato molto utile che a dare la voce ai tre protagonisti principali fosse uno dei registi. Mentre il minionese è in realtà un miscuglio di parole provenienti da lingue diverse, è la commedia fisica dei Minions a renderli così universalmente accessibili agli spettatori. L’obiettivo del regista Coffin era quello di trasmettere al pubblico le intenzioni dei Minions e tramite le melodie dei loro discorsi, non attraverso le frasi che li compongono.

E visto che i Minions esistono fin dalla notte dei tempi – ed hanno sufficientemente girovagato per il mondo – l’etimologia del linguaggio dei Minions è abbastanza internazionale. Come mai? Perchè hanno appreso le basi dell’egiziano antico dal faraone, il francese dell’alta società da Napoleone, la vera lingua della Transilvania del Conte Dracula o i semplici grugniti dal primo Homo Sapiens, avendo servito così tanti padroni in tutti i più disparati luoghi della Terra. Una volta stabilito ciò, Coffin è stato molto attento a sviluppare intonazioni e vocalizzazioni uniche per differenziare Kevin, Stuart e Bob.

Coffin spiega il suo ruolo nella creazione di un linguaggio che tutti – giovani o meno giovani – potessero comprendere: “Io faccio tutte le voci dei Minion nel film, e fortunatamente, ogni volta che mi bloccavo su una sequenza o su una scena in cui dovevo esprimere qualcosa, avevo a portata di mano il mio menu indiano o cinese. Parlo anche un po’ di spagnolo, di italiano, di indonesiano e di giapponese. Così avevo a disposizione tutte queste fonti di ispirazione per comporre il loro linguaggio. E, quando ne avevo bisogno, sceglievo una parola che non esprimesse un concetto, ma che piuttosto ci si avvicinasse con il suono”.

Meledandri ha un’idea tutta sua sullo stile top-secret del regista: “Pierre probabilmente vi dirà che il linguaggio è completamente privo di senso, ma io ho una mia teoria. Lo ho osservato attentamente nel corso della realizzazione di questi tre film, e sto cominciando a notare il ripetersi di modelli linguistici. In realtà penso che stia creando un linguaggio. Lui negherà, ma io sono convinto che lo stia facendo. Ed è un linguaggio che, tutti noi membri del pubblico, stiamo cominciando a capire “.

Mentre si potrebbe pensare che i Minions imparino qualcosa da tutti i loro padroni, secondo Meledandri, è esattamente il contrario. Spiega ridendo: “Le azioni dei Minions hanno in realtà un effetto molto maggiore su coloro che li circondano piuttosto che su loro stessi. Penso anche che alcune qualità/difetti dei Minions sino così divertenti che nessuno di noi desidera che cambino”.

Anche se Kevin, Stuart e Bob sono molto molto Minions nella loro essenza, è stato fondamentale differenziarli non solo nell’aspetto ma anche nei suoni che emettono. Healy spiega che la squadra della Illumination ha iniziato a scoprire le diverse personalità dei Minions solo nel momento in cui ha iniziato a svilupparli. “All’inizio è stato difficile, perché i Minions sono sempre stati un gruppo di individui infantili un po’ impazienti ed animati da un incrollabile ottimismo”, spiega. “Quando abbiamo deciso di differenziare questi tre personaggi, abbiamo capito come rendere i nostri eroi molto diversi tra di loro e mostrare ciò che ciascuno di loro pensasse e provasse attraverso la loro mimica e i loro suoni”.

Il produttore Meledandri descrive così i tre personaggi: “Kevin è il fratello maggiore dei tre, e vuole disperatamente essere eroico. Bob è il più piccolo, ed è un po’ come come l’Agnes di Cattivissimo Me del gruppo. Lui ama tutti; è un piccoletto felice. Stuart è più l’adolescente, il ribelle, del gruppo. Alla fine del film, si ha la sensazione che i tre facciano parte di una piccola famiglia tutta loro”.

Poichè Kevin è lo statista più anziano della tribù ed è mosso solo dalle migliori intenzioni, appare un po ‘più responsabile, a volte addirittura severo, e non ci pensa un secondo ad ammonire i suoi fratelli più piccoli quando si perdono dietro a sciocchezze o cavilli. I suoni di Stuart sono molto più rilassati, intercalati spesso ad un irriverente “meh”. Segue la corrente e non è interessato ai problemi (che non ha creato lui). I suoni emessi da Bob, invece,  sono molto più infantili. Lui è sempre felice, pieno di vita e di amore, ma spesso si spaventa all’idea delle avventure che lo aspettano e spesso trattiene il fiato o dice “Ooooooh”.

Il regista Balda spiega che i tre membri della tribù dei Minion che il pubblico conosce a poco a poco nel corso del film, in realtà si sono rivelati agli animatori stessi un poco alla volta, man mano che il processo di animazione procedeva. E spiega: “E’ solo quando prepari lo storyboard per una scena che cominci a renderti conto di chi siano Kevin, Stuart e Bob. Lasci correre l’immaginazione e pensi che Bob voglia fare questo o quello. Quindi lo lasci fare e vedi quello che succede. Non è necessario avere sempre avere il controllo sui personaggi e fargli fare ciò che si ritiene essi debbano fare. Se giochi un po’ con la cosa, spesso sono loro stessi a portarti in una direzione interessante”.

Balda scherzando spiega che lui sa esattamente quello che averebbero fatto i nostri eroi se avessero potere decisionale sulla produzione di Minions,: “Stuart avrebbe voluto fare di testa sua e gli sarebbe piaciuto stare sempre davanti alla macchina da presa, parlare del film e prendersene tutto il merito. Bob sarebbe solo rimasto affascinato da tutte le luci e dagli aspetti tecnici e, per la maggior parte del tempo, non avrebbe capito cosa stava accadendo. E Kevin? Kevin avrebbe preso tutto molto, molto sul serio”.

Per i realizzatori era fondamentale rendere il viaggio di  Kevin, Stuart e Bob non solo un’esperienza divertente, ma anche globale. Spiega Meledandri: “Nel corso del film, i Minions non si muovono solo attraverso la storia, ma anche attraverso lo spazio geografico. Il film ti porta da New York City ad Orlando e poi in Australia, in Cina, in India e a Londra, dove è ambientata la sua parte più lunga”-

Gli Sterminators e i Nelsons:
La scelta degli interpreti

“Quello che mi piace dei Minions è che, anche se non si capiscono, si comprende ugualmente alla perfezione quello che dicono.
Si esprimono con una tale enfasi che trascendono qualsiasi barriera linguistica”.
-Sandra Bullock

Mentre i Minions fanno l’autostop per arrivare al congresso Villain-Con di Orlando, incontriamo Scarlet Sterminator, la donna che diventerà il loro nuovo capo. Nel corso del loro viaggio in macchina con i Nelson … Kevin, Stuart e Bob cominciano ad innamorarsi di questa leggenda metropolitana. Il pubblico vede Scarlet sulle copertine delle riviste e comincia a realizzare quale prestigiosa posizione essa occupi nel mondo di cattivi. Tutti in questa comunità, soprattutto la giovane Tina Nelson, desiderano servirla o diventare come lei.

La Healy spiega il segreto dell’innegabile attrattiva del personaggio e il perché Scarlet sia così importante per una storia ambientata nel 1969: “Scarlet è una donna affascinante in questo momento di emancipazione e di affermazione dell’uguaglianza tra i sessi, che si da da fare per reclutare degli aiutanti criminali. Fa qualsiasi cosa farebbe un uomo pur di diventare la più grande super-cattiva del mondo dei cattivi; e per tutti loro lei è la cosa più favolosa dopo il pane in cassetta. Adoro il fatto che Scarlet sia bella, ambiziosa e lungimirante, e che il marito abbia la capacità di inventare qualsiasi cosa che possa garantirle il successo. Inoltre entrambi sono anche un perfetto esempio di eleganza “.

“Il mondo non ha mai visto una donna super-cattiva prima di Scarlet”, aggiunge Meledandri. “E lei è anche la più cattiva di tutti i cattivi, la celebrità che regna su tutti loro. I Minions la raggiungono al Villain-Con, un congresso dove i criminali vanno a vendere i loro prodotti, stabilire relazioni di business e a cercare lavoro”.

Scarlet è di fondamentale importanza per la comunità di criminali – che ci viene presentata disarmata e con le famiglie al seguito. Il Villain-Con offre anche l’occasione per introdurre decine di antieroi in una sola volta e ritrovarli poi nel corso del film. Spiega Lynch: “I Minions vanno al Villain-Con, che dovrebbe rappresentare la risposta ai loro problemi, e Scarlet sta pronunciando il suo discorso nella sala principale. Arriva sul palco e dice quello che ogni cattivo muore dalla voglia di sentire, cioè che è alla ricerca di un criminale, un lacchè, un subalterno, un servo. ‘Colui che riuscirà a sconfiggermi lottando contro di me e a prendere questo rubino dalla mia mano potrà lavorare per me.’ I Minions accidentalmente ci riescono e diventano i suoi tirapiedi”.

L’idea di avere la Bullock come voce per Scarlet solleticava già Meledandri sin dall’inizio, poichè il suo suono così accessibile poteva venire sovrapposto a quello di un personaggio così invece incline alla vendetta e altrettanto avido di potere. La sua logica era che se Scarlet avesse avuto la voce di un’attrice con un’inflessione più diabolica, non avrebbe sucitato alcuna simpatia. Ma con quella di un’artista così intrinsecamente simpatica come la Bullock, i fan non potranno evitare a volte di fare il tifo per lei. Infatti, anche quando minaccia i Minions, spesso il suo punto di vista è comprensibile. “Sandy è così iconica, ed è così nota come interprete di personaggi empatici”, spiega il produttore. “E regala questa sua qualità empatica a questo personaggio super-cattivo e interpreta il ruolo con tanta forza, determinazione e fascino, contribuendo a rendere il personaggio di Scarlet avvincente e sfaccettato”.

Ad attrarre l’attrice vincitrice del premio Oscar in questo ruolo di prima donna super-cattiva del mondo è stato il fatto che Minions è un film adatto a qualsiasi tipo di pubblico. Riflettendo su cosa l’abbia convinta ad interpretare un personaggio impegnato in una missione così nefasta, l’attrice commenta: “I grandi cattivi sono sempre i personaggi più divertenti da interpretare. E ‘più divertente essere cattivi e scorbutici che cercare di essere sempre carini e gentili con tutti “.

Mentre discuteva la storia e le motivazioni di Scarlet con i realizzatori, la Bullock si è resa conto che l’ascesa di Scarlet al potere effettivamente aveva senso. Da piccola Scarlet non aveva nulla. Non aveva amici, non aveva soldi, e guardava alla Regina come ad una donna dall’immenso potere. Mentre il sogno di tante ragazze è quello di diventare principessa, Scarlet si è resa subito conto che le principesse non hanno alcun potere. Con quel suo bisogno patologico di essere amata e rispettata, Scarlet aspira quindi sin da subito ad essere la donna che dice alla principessa che cosa fare. In effetti, quando la regina comanda, tutti eseguono. E Scarlett ama la Regina, e pensa che la gente amerà lei se ne indosserà la corona.

Lieta di entrare a far parte del fenomeno mondiale rappresentato dai Minions, la Bullock è stata felice di contribuire a dar vita al personaggio di Scarlet, e spiega: “Il mio scopo in questo film è quello di essere unicamente e perennemente irritata e scorbutica. Scarlet è come una bambina di otto anni viziatissima. Non ha ricevuto l’attenzione di cui aveva bisogno crescendo, così adesso sta cercando il modo di diventare la regina”.

Sebbene i Minions non pronuncino nemmeno una parola di inglese, gli attori comprendevano perfettamente quello che dicevano loro. Spiega la Bullock: “Quello che mi piace di Minions è che non li puoi capire perfettamente, ma ti arriva comunque quello che stanno dicendo. Si esprimono con così tanta emozione che la barriera della lingua scompare”. E parlando nei panni di Scarlet fa notare:” Tra noi si è stabilito un magnifico rapporto senza parole”.

Oltre a stabilire nuovi record di furfanteria in questo campo prevalentemente maschile, Scarlet è anche l’ospite del Villain-Con e sta al tempo stesso organizzando il suo prossimo grande colpo. Questo congresso è il luogo in cui incontra i nostri eroici Minions … prima di portarseli dall’altra perte del mondo per presentarli ad Herb, il suo marito mod nonchè scienziato pazzo, che provvederà ad attrezzarli di tutto punto per facilitarli nei crimini che dovranno commettere.

Se si sorvola sul fatto che Scarlet ed Herb stiano cercando di conquistare il mondo, bisogna ammettere che la loro relazione è veramente molto solida. Infatti, lui ha preso il cognome di lei quando si sono sposati ed è sempre pronto ad aiutarla in ogni modo possibile.  Ipotizza Lynch: “Se lei fosse solo questa donna farneticante e malvagia, verrebbe spontaneo chiedersi perché i Minions siano così desiderosi di lavorare per lei. Herb e Scarlet sono sì una coppia pericolosa che non vorresti mai contrariare, ma sicuramente ti piacerebbe trascorrere del tempo con loro”.

Per il ruolo di Herb, i realizzatori si sono rivolti all’acclamato attore comico e drammatico Jon Hamm, egli stesso fresco di una serie su gli anni ’60. Anche se meglio conosciuto per il suo lavoro pionieristico in Mad Men della AMC, Hamm è ugualmente fiero dei suoi ruoli nelle commedie Le amiche della sposa, 30 Rock e anche per essere stato tre volte il conduttore dello show Saturday Night Live. E’ stato felice di prestare la sua voce ad Herb, e spiega: “Quello che amo di più di Herb è che non solo è completamente dedicato a sua moglie e la sostiene nei suoi suoi piani per conquistare il mondo, ma cerca anche di divertirsi molto facendolo. A cosa serve essere un super-ricco, super-genio, super-cattivo, se non ci si può divertire?! ”

Herb sa che essere sposato con una super-cattiva comporta una insolita serie di responsabilità, ed è pronto a farsene carico. Spiega divertito Hamm: “Una delle mie scene preferite in Minions è quando Herb porta Kevin, Stuart e Bob nella stanza della tortura. Il suo obiettivo è quello di punirli per non essere stati all’altezza delle folli aspettative di Scarlet, ma loro interpretano la cosa come un divertimento e come un’occasione per giocare insieme. Per quanto Herb provi ad intimidirli, non può proprio resistere alla loro ilarità contagiosa. Ed è proprio lì il bello di questi personaggi. Sono così innocenti, e tutto quello che vogliono fare è compiacere i loro padroni … e divertirsi”.

Alla Bullock è piaciuta l’idea che i realizzatori abbiano deciso di raccontare l’intricato rapporto tra Herb e Scarlet. Spiega l’attrice: “In un film d’animazione, è bello vedere un buon rapporto in una coppia di adulti. Di solito sono una sorta di disadattati, ma quello che i realizzatori hanno creato qui è una vera e propria relazione complessa tra la Scarlet e Herb. Sono la coppia “perfetta” dagli anni ’60. Lui è uno scienziato, e lei è una cattiva. Lui la ama, l’adora e la sostiene senza limiti, una cosa non esattamente tipica di questo periodo, e lei a sua volta lo ama e lo adora e pensa che sia assolutamente geniale, cosa che lui è”-

Meledandri ha apprezzato il lavoro di Lynch nel dar forma al personaggio basandosi anche sulla voce di Hamm. Spiega lodandolo Meledandri: “Herb Sterminator, più che altro, è innamorato di Scarlet. Lei è il punto focale della sua vita, e ciò che gli permette di funzionare è il suo amore per la moglie. E’ anche molto utile alla moglie con le sue invenzioni, sostenendone le nefaste attività con una serie di armi geniali e stravaganti”.

Mentre i nostri Minions viaggiano alla ricerca del loro prossimo padrone, si imbattoni casualmente nei Nelsons, una famiglia di criminali con a capo Walter e Madge Nelson, le cui voci appartengono agli inimitabili Michael Keaton e Allison Janney. Meledandri ci racconta un po’ di retroscena su questa famiglia così particolare: “Da una parte i Nelsons sono solo una felice famiglia degli anni Sessanta che viaggia in macchina in giro per l’America. Ma sono anche una famiglia di criminali, e così mentre un comune mortale si fermerebbe ogni tanto per sgranchirsi le gambe, loro, di tanto in tanto, si fermano per rapinare una banca”.

Minions è la prima collaborazione di Keaton con la Illumination, ma l’attore ha condiviso in pieno l’entusiasmo dei suoi colleghi nell’ entrare a far parte dell’universo di Cattivissimo Me: “Quello che mi piace del personaggio è che, da una parte è il tipico padre nerd che desidera solo portare i suoi bambini in Florida per una vacanza. Dall’altra, tuttavia, è anche un criminale incallito che si trova altrettanto a suo agio sia nel rapinare una banca che nel lanciare una granata dal finestrino della macchina mentre ricorda ai figli di allacciare le cinture “.

L’attore, recentemente candidato all’Oscar, ci descrive la psicologia della famiglia Nelson: “Hanno una buona serie di valori di base. Li variano di tanto in tanto, ma hanno per lo più buone intenzioni. Ma le rapine sono solo una piccola parte del loro mondo. Walter considera un vero valore in ciò che fanno, è qualcosa che fanno per bene poichè lo fanno tutti insieme. Per lui, non è tanto una questione di soldi quanto di divertimento”.

Per il ruolo di Madge, i produttori si sono rivolti alla loro amica di vecchia data, Allison Janney, straordinaria attrice comica in numerosi film e serie televisive degli ultimi decenni. Per Meledandri, questa scelta è legata ad un’amicizia molto speciale. Spiega infatti: “Io e Allison siamo compagni di scuola, ed abbiamo anche recitato insieme in teatro. Lei era magnifica; io terribile. Negli ultimi anni, abbiamo parlato spesso di lavorare insieme, e mi piacerebbe che lavorasse con noi in tutti i nostri progetti futuri. E ‘un’attrice fantastica”.

La Janney condivide quanto affermato da Meledandri e spiega quale grande piacere sia stato potersi ricongiungere con un amico di vecchia data: “Il motivo per cui ho avuto l’occasione di partecipare a questo incredibile progetto è stato Chris Meledandri, che è stato un mio compagno di scuola alla Hotchkiss. Questa è stata la prima volta che abbiamo avuto modo di lavorare insieme, e ne sono veramente entusiasta. E spero che questo sia solo il primo di molti altri progetti da realizzare insieme”.

Dall’esterno, i Nelsons sembrano del tutto simili ai Cleavers … una famiglia media normale. Ma mentre dal di fuori sembrano così normali, essi conducono segretamente una affascinante vita criminale della quale i loro vicini di casa non sospettano nulla.           La Janney ha trovato questo dualismo molto affascinante, come spiega: “Madge, in particolare, è assolutamente incantevole e ha questa voce così meravigliosamente acuta. E’ così dolce e amorevole, ma è anche una gangster impressionante”.

Non importa quanto grande o piccola sia la parte, ogni attore/doppiatore che viene scelto per un film della Illumination Entertainment è stato strategicamente valutato e scelto per il suo ruolo. A dare le voci ai bambini Nelson – Walter Jr., Tina e Binky – sono rispettivamente Michael Beattie, che ha lavorato con Illumination su Lorax – Il guardiano della foresta; Katy Mixon, che, al fianco di Melissa McCarthy nel ruolo di Victoria ha finito con rubare la scena ai protagonisti nella serie TV Mike & Molly; e Tara Strong. Da parte sua, la Strong ha prestato la voce a diversi personaggi animati molto amati come Bubbles in Le Superchicche (The Powerpuff Girls )e Timmy su Due Fantagenitori (The Fairly OddParents). E se pensi di aver visto Binky per l’ultima volta, sarai costretto a ricrederti ….

Altri artisti che hanno partecipato alla realizzazione di Minions come non protagonisti sono Steve Coogan, che ha prestato la voce al goffo inventore professor Flux, che ancora non ha perfezionato la sua macchina del tempo, e alla Guardia della Torre, determinato a proteggere a tutti i costi la regina e i suoi gioielli della corona; Jennifer Saunders che ha dato la voce alla regina che Scarlet sta cercando di spodestare; e Geoffrey Rush, voce narrante che ci accompagna nel corso del lungo viaggio di Kevin, Stuart e Bob per trovare Gru.

Coogan è quasi diventato un artista di repertorio nei progetti  della Illumination, e Meledandri non poteva essere più felice di questo fatto. Tessendone soddisfatto le lodi afferma: “Steve è l’uomo dalle mille voci. Continuiamo a rivolgerci a lui per i personaggi dei nostri film. Forse è il nostro portafortuna, un portafortuna di immenso talento!”

Per la parte della regina Elisabetta, i realizzatori hanno in realtà cambiato idea sul suo ruolo nel film grazie al tipo di recitazione della Saunders che conferiva una ruvida semplicità al personaggio. Spiega Lynch: “Una volta che Stuart e la Regina si ritrovano insieme nella carrozza, lei reagisce e diventa più vitale. Jennifer ha creato una versione della Regina dinamica e simpatica. E’ una delle persone più divertenti del mondo”.

Ultimo, ma certamente non meno importante, è il narratore di Minions, interpretato da Geoffrey Rush. Meledandri descrive il ruolo dell’attore vincitore del premio Oscar nella storia: “Geoffrey narra nel film l’inizio della storia dei Minions, e poi la conclude, come se stesse leggendo un libro di favole. La sua voce è calda e melodiosa, ma non manca di un tocco di ironia. Si adatta perfettamente ai Minions, e contribuisce davvero a definire il tono del film”.

Allo stesso modo, Balda apprezza questa sovrapposizione, sottolineando che: “La voce profonda e seria di di Geoffrey ci ha offerto un’ulteriore occasione per controbilanciare la leggerezza dei Minions. La sua avvolgente narrazione accompagna questa storia di piccoli individui che, inconsapevolmente, si ritrovano ad essere protagonisti di una un’epica avventura”.

Progettazione di un epoca:
Influenza di usi e costumi e animazione

I registi Coffin e Balda sapevano che per realizzare un film ambientato nel 1960 sarebbe stato fondamentale riprodurre lo stile di quel periodo. Hanno concepito lo stile visivo di Minions in perfetto accordo con quello dagli anni ’60 affinchè il pubblico potesse cogliere la differenza a livello di illuminazione delle scene rispetto a qualsiasi altro film di animazione precedente.

In realtà, Minions somiglia più ad un film di azione di quel periodo. “E’ così importante che tutti i film che realizziamo siano caratterizzati da qualità loro proprie, e che siano originali e innovativi”, spiega Meledandri. “E questo è importante non solo a livello dei personaggi, della storia e della comicità, ma lo è soprattutto nei termini dell’esperienza viscerale che ci riproponiamo di far vivere allo spettatore, tramite l’aspetto visivo e sonoro del film”.

La chiave del successo di tutti i progetti  della Illumination è la grande professionalità a livello artistico, di produzione e tecnico della squadra dei realizzatori. Spiega orgoglioso Meledandri: “Tutto ciò che c’è di meraviglioso in questi film è frutto della fantasia e delle competenze delle centinaia di persone che partecipano alla loro realizzazione. Esse sono il carburante che permette al motore delle nostre capacità di realizzarli “.

Poichè la sede della Illumination Entertainment si trova a Santa Monica, in California, e la Mac Guff è invece a Parigi, la produzione di Minions è stata un’esperienza di tipo globale. Spiega Meledandri: “In Minions, ogni reparto della Illumination Mac Guff, il nostro fantastico studio con sede a Parigi, ha lavorato al massimo livello. Grazie ad esempio alla squadra di tecnici che creano texture così realistiche che sembra quasi di poterle toccare allungando la mano verso lo schermo, perché si gli elementi foto-realistici vengono combinati con le caricature per costruire un mondo di fantasia, gli animatori permettono al pubblico di sospendere l’incredulità e lasciarsi trasportare all’interno del film. Quello che è straordinario riguardo alla squadra che lavora sotto la direzione di Pierre e Kyle è il suo impegno nel prendere decisioni riguardo ai dettagli più piccoli e alle sfumature nella “recitazione” dei personaggi. Non puntano tanto su movimenti ampi e vistosi quanto sulla loro sottigliezza e la loro specificità”.

L’inimitabile studio Illumination Mac Guff nasce e si evolve dalla Mac Guff Ligne di Parigi, una società di animazione con una solida base tecnica che esiste da quasi 30 anni. Quando è nata la Illumination Entertainment di Santa Monica uno dei principi base era che gli artisti da essa impiegati avrebbero potuto continuare a lavorare nel paese di residenza.

Sotto la supervisione della produttrice Healy, la Illumination Entertainment e la Illumination Mac Guff hanno approfittato della rapida evoluzione delle telecomunicazioni per stabilire una linea di lavoro condiviso tra le aziende. Visto che i loro artisti disegnatori, coloristi, scrittori e così via sono in grado di utilizzare iChat e Skype, e conversare a dispetto dei fusi orari, non c’è bisogno che si trovino tutti nello stesso posto, e la Illumination è stata in grado in tal modo di allevare dei talenti chiave.

Per Coffin e Balda, era incredibilmente importante che non provassero mai la sensazione di stare replicando i film della serie di Cattivissimo Me, ma che da essi si lasciassero unicamente ispirare. A partire dalla tavolozza dei colori scelti fino alla illuminazione delle varie scene del film, Minions è molto caratteristico, specifico e influenzato dal periodo in cui la storia del film è ambientata. In particolare, degli anni ’60 amavano il look, lo stile e gli abiti, ed anche l’atteggiamento delle persone dell’epoca in cui Kevin, Stuart e Bob si ritrovano. Quello era il periodo perfetto per la nascita di un nuovo cattivo che i Minions potessero servire: qualcuno che fosse al tempo stesso elegante e straordinariamante malvagio.

Balda spiega come l’aver ambientato Minions nella New York e nella Londra degli anni Sessanta abbia fortemente ispirato la squadra dei realizzatori: “Quello che abbiamo particolarmente amato dell’ambientazione del film negli anni ’60 era che la cosa ci consentiva di divertirci con la musica, con gli usi e costumi dell’epoca e con le combinazioni di colori a nostra disposizione. I Minions hanno vissuto da soli in una caverna tra i ghiacci per decenni e decenni. New York City è improvvisamente per loro questa incredibile metropoli. Non hanno mai visto dei grattacieli o quel tipo di caos prima. E nel realizzare la Londra degli anni ’60, a cominciare dal design delle vetture e dei bus a due piani, abbiamo voluto rendere l’ambiente ancor più fantastico. E ciò per aumentare ancor di più la sospensione dell’incredulità negli spettatori di quanto non succeda con la Londra dei giorni nostri”.

Canzoni che hanno segnato un’epoca:
La musica del film

Oltre ai tanti altri pregi per cui è stata lodata, la serie di film Cattivissimo Me è famosa per la sua musica e per i suoi testi contagiosissimi. Così, quando è arrivato il momento di creare un sound specifico per Minions, la squadra produttiva sapeva che ambientare la storia negli anni ’60 avrebbe consentito di utilizzare una colonna sonora fatta di canzoni che sono ancora pregnanti nella cultura di oggi.

Meledandri spiega la logica dietro alla decisione della squadra di accordarsi su questo periodo storico: “Quando ci siamo resi conto che stavamo effettivamente preparando un prequel ed abbiamo iniziato a discutere sul decennio da scegliere per ambientarvi la storia, tutti abbiamo pensato agli anni ’60. Tutti amano quell’epoca per la sua musica, e il film è pieno di canzoni di bands che hanno fatto la storia del rock, dai Doors agli Stones, dai Beatles agli Who. Quello che ho scoperto da genitore è che quella musica è così senza tempo che persino i miei figli l’ascoltano. La musica funziona meravigliosamente per chi, nel pubblico, l’ascolta con nostalgia, ma ci sono anche le nuove generazioni che amano quella musica anche se non erano ancora nate nel 1960 “.

Ad accompagnare Kevin, Stuart e Bob nel loro straordinario viaggio, nel film ci sono i brani migliori degli anni ’60, tra cui “Got to Get You Into My Life” dei Beatles, “Purple Haze” di Jimi Hendrix, “Happy Together” dei Turtles  “I am a Man” di The Spencer Davis Group, “You Really Got Me” dei Kinks, “My Generation” degli Who e “Mellow Yellow” di Donovan, che rendono ancor più vibranti le scene chiave del film.

Quando è arrivato il momento di pensare alla musica originale per Minions, la squadra si è rivotla nuovamente al compositore Heitor Pereira di Cattivissimo Me e di Cattivissimo Me 2, che lo scrittore Lynch definisce “un tornado di emozioni”. Il compositore, vincitore del Grammy Award, ha scritto e prodotto musiche per moltissimi film di grande successo. E della sua terza collaborazione con Pereira, Coffin dice entusiasta: “Chi avrebbe potuto comporre musiche meglio dell’artista che aveva già realizzato quelle per i film della serie Cattivissimo Me? E questo film era ancora più interessante per Heitor perché si trattava di un prequel e gli consentiva di giocare con quello che sarebbe stato il tema dei Minions prima dei film di Cattivissimo Me “.

Pereira racconta ciò che lo ha convinto a comporre le musiche per Minions: “Osservando la reazione entusiastica del pubblico durante la proiezione di Cattivissimo Me ho pensato ‘Wow, tutto questo è ormai parte della loro vita, e voglio rendere giustizia all’affetto che il pubblico dimostra nei confronti del film’. E seguendo questa stessa linea, è stato divertente contribuire a plasmare le diverse personalità dei Minions ideando una musica più vivace”.

Meledandri spiega come non sia stato un caso che si siano rivolti ancora una volta a questo compositore di talento: “Heitor ha composto la colonna sonora per Cattivissimo Me, in collaborazione con Pharrell Williams. Con Cattivissimo Me 2, è andato oltre ed e ha composto l’intera partitura integrandovi alcuni dei temi di Pharrell. E adesso ha composto la colonna sonora di Minions. Le sue musiche non solo contegono queste meravigliose melodie, ma contribuiscono alle proporzioni del film nel terzo atto, diventando in realtà molto più imponenti e sottolineando drammaticamente l’azione. Heitor dispone di una gamma di sonorità ampia e meravigliosa, che gli consente di spaziare dai momenti più intimi a quelli di maggiore dolcezza. Inoltre riesce a cogliere anche bene il senso della commedia, una qualità non comune a molti compositori”.

Minions offre per la prima volta al pubblico la possibilità di distinguere decisamente le diverse personalità dei vari individui, soprattutto nel caso dei nostri eroi Kevin, Stuart e Bob. Pereira spiega come ciò lo ha influenzato nella composizione delle musiche: “Ognuno di essi possiede un proprio tema musicale. Kevin è il più paterno dei tre. E’ sempre quello più responsabile. Bob è invece quello più dolce e amorevole. E Stuart è quello pazzerello. La musica che ho scritto per Bob è più simile ad una melodia per bambini, mentre Stuart è quello che permette alla musica di andare ovunque desideri”.

La storia dei Minions ci conduce attraverso diversi periodi storici, dall’età della pietra fino alla Manhattan e alla Londra degli anni ’60. Le musiche di Pereira ci accompagnano attraverso ogni epoca insieme a Kevin, Stuart e Bob. Spiega il compositore: “Ho adattato la musica al loro viaggio nel tempo a seconda delle varie personalità del periodo. Ad esempio, per le scene ambientate nell’antico Egitto, la musica è un po’ faraonica; nell’età della pietra abbiamo una sorta di rock ‘n’ roll primitivo, ‘Ooga-Ooga, toomb-tah, toomb-tah,’ un suono elementare e primordiale. Alla fine si arriva agli anni ’60 e in quelle scene ho potuto rendere omaggio alla musica dell’epoca. Non l’ho fatto avvicinando il tema dei Minions a tutti gli altri temi musicali di quel periodo, ma mi sono sforzato di registrare una grande quantità di questa musica nelle sale dove incidevano gli artisti degli anni ’60”.

Una volta che il nostro trio arriva a Londra, e si prepara a fare il colpo definitivo al fianco di Scarlet Sterminator, per Pereira è venuto finalmente il momento di creare un tema speciale per lei. Spiega il compositore: “Scarlet è il vero “cattivo” in questo film. C’è un certo qualcosa in questa donna “cattiva” che le consente di non perde mai il suo fascino; la musica doveva riuscire ad esprimere questa sua qualità. Così abbiamo scritto qualcosa per Scarlet che, di per sé, celava parecchio fascino”.

Comporre musiche di questa complessità ha richiesto un notevole impegno. Pereira e e il suo gruppo hanno messo insieme un’orchestra di ventiquattro violini, dodici viole, otto violoncelli, cinque contrabbassi, cinque sassofoni, cinque trombe, due tromboni, una tuba, un coro, una sezione ritmica e un batterista. Inoltre, per ricreare il sound della Londra jazz degli anni ’60, all’orchestra sono stati aggiunti fiati, clarinetti e ottavine, tra gli altri strumenti.

Pereira spiega come la sua collaborazione con i registi e con i produttori sia stata molto aperta: “Quello che amo del lavorare con questo gruppo di persone della Illumination, della Universal e con questi registi è la libertà che mi hanno lasciato nel cercare un suono giusto per i Minions. Avevo suggerito di Pierre e Kyle, ‘Perché non usiamo il Minionese e facciamo cantare il coro in quella lingua per tutto il film? ‘”

Si trattava di un’ idea geniale avrebbe consentito di  superare le varie barriere culturali. Continua il compositore: “Io sono brasiliano e la prima volta che ho sentito i Beatles non avevo idea di cosa dicessero. Ma il ritmo e il suono delle loro canzoni mi trasmettevano delle emozioni e mi mettevano in un certo stato d’animo. Trovo che lo stesso vaga per il linguaggio dei Minions”.

Da parte sua, Meledandri è rimasto assolutamente affascinato da quell’idea. Racconta: “Uno degli elementi musicali usati da Heitor nel film è questo incredibile coro. Lo utilizza per aumentare la consistenza, tuttavia conferisce una nota quasi spirituale alle scene stesse, amplificandone il senso di meraviglia”.

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