Locandina Se permetti non parlarmi di bambini
Locandina Se permetti non parlarmi di bambini
Se permetti non parlarmi di bambini (Sin hijos) è un film del 2015 prodotto in Argentina e Spagna, di genere Commedia e Romantico diretto da Ariel Winograd. Il film dura circa 100 minuti. Il cast include Diego Peretti, Maribel Verdú, Guadalupe Manent, Horacio Fontova, Martín Piroyansky, Marina Bellati. In Italia, esce al cinema giovedì 29 Settembre 2016 distribuito da Microcinema. Al Box Office italiano ha incassato circa 179201 euro.

Gabriel è separato da quattro anni. La sua vita è tutta dedicata a sua figlia di 8 anni, preferisce infatti riservare tutte le sue energie alla piccola Sofia, tanto che si rifiuta persino di avere una relazione sentimentale. Questo rapporto viene scosso dall'arrivo di Vicky, che fu, un tempo, amore platonico di Gabriel e che ora è diventata una donna bellissima e indipendente. Sembra essere una storia d'amore perfetta, ma lei ha un'unica esigenza: non vuole assolutamente bambini nella sua vita. Così, quando Vicky chiede a Gabriel se ha figli, lui non ha il coraggio di dirle la verità. Da quel momento, la sua vita diventa parecchio complicata, piena di bugie e sotterfugi. Basti solo pensare che prima di ogni appuntamento con Vicky, Gabriel fa piazza pulita in casa, di tutti gli oggetti di Sofia e nasconde ogni dettaglio che possa far nascere il sospetto della sua presenza; ovviamente non appena Vicky va via, ogni cosa torna al proprio posto, in modo che Sofia non si renda conto di nulla. Ma… fino a quando Gabriel riuscirà a gestire questa stravagante situazione? 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 29 Settembre 2016
Uscita in Italia: 29/09/2016
Genere: Commedia, Romantico
Nazione: Argentina, Spagna - 2015
Durata: 100 minuti
Formato: Colore
Produzione: Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales (INCAA), Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales (ICAA), MyS Producción (co-produzione), Tornasol Films (co-produzione)
Distribuzione: Microcinema
Box Office: Italia: 179.201 euro

Immagini

[Schermo Intero]

Il film, distribuito in Argentina dalla Disney, ha portato nei cinema quasi 100.000 spettatori solo nel primo weekend di uscita (superando anche il risultato ottenuto da Mad Max: Fury Road), per poi arrivare a un totale di oltre mezzo milione di persone. Si è trattato del terzo miglior risultato per un film argentino nel 2015. Maribel Verdú ha dichiarato in passato di non volere dei figli e che il personaggio che interpreta nel film presenta delle somiglianze con lei. A riguardo, l'attrice ha dichiarato al quotidiano ClarÍn: "Una donna non dovrebbe mai fornire delle spiegazioni sul fatto di volere o meno dei figli". Diego Peretti ha incontrato la moglie in un bar di cui era proprietario e che si chiamava "Los Sospechosos", nome che deriva dall'acclamata pellicola di Bryan Singer I soliti sospetti. La piccola Guadalupe Manent, che nel film interpreta la figlia del protagonista, ha iniziato la sua carriera partecipando al popolare programma argentino "Sabado Show". Le sue cantanti preferite sono Barbra Streisand e Whitney Houston. 

INTERVISTA AD ARIEL WINOGRAD

Come definirebbe il suo film?
È una pellicola divertente e graziosa, ma che presenta anche un punto di vista più profondo di quanto potrebbe sembrare a prima vista.

Come sceglie le persone che lavorano con lei?
Cerco sempre di trovare un bel gruppo di attori. Amo lavorare con persone che abbiano un grande talento, magari anche più dotate di quanto sia io. Quando crei una situazione del genere, la cosa veramente importante è essere sempre pronti ad ascoltare. Se un attore ama il personaggio che interpreta, contribuirà con le sue idee al film. La nostra è una professione in cui non si finisce mai di imparare. Anche se qualcuno pensa che il regista decida tutto, in realtà si tratta di un lavoro di squadra.

Quindi il lavoro con gli attori è andato bene?
Certo, ma d'altronde quando si lavora con attori così bravi, non ci sono mai problemi. Penso a Maribel Verdú, un'attrice molto conosciuta e che può vantare il primato di candidature ai premi Goya, che ha lavorato a diversi film che hanno vinto o sono stati candidati all'Oscar, come Belle Époque, Y tu mamá también – Anche tua madre e Il labirinto del fauno. Per non parlare di Guadalupe Manent, che ha solo nove anni, ma è la rivelazione assoluta della pellicola.

Come regista, qual è il suo obiettivo principale?
La sfida maggiore per me è riuscire a realizzare delle commedie sempre diverse e che non assomiglino ad altre pellicole. Non voglio fare confronti tra i film che ho fatto, sono tutti come dei figli.

Come è nato il suo amore per il cinema?
Il desiderio di fare cinema per me è stata una vocazione, ma poi, per forza di cose, è diventata una responsabilità. Se permetti non parlarmi di bambini! è il mio quarto film e, a questo punto, l'unica cosa che desidero è che la gente lo vada a vedere.

Cosa significa essere un regista in Argentina?
Io mi sorprendo sempre nella fiducia che mi dimostra il mio produttore, Natali Cabiron. D'altronde, non è scontato che qualcuno investa su di te soltanto perché riceve una sceneggiatura, considerando che finanziare un film in Argentina è più difficile che rapinare una banca.

INTERVISTA A DIEGO PERETTI

Cosa pensa del film?
È una commedia romantica fantastica e sono felice di aver potuto lavorare assieme a Maribel. Siamo tutti molto contenti del risultato, visto che abbiamo dato vita proprio al film che volevamo ottenere.

Ha trovato delle somiglianze con il personaggio che interpreta?
Sicuramente io non sono così ossessionato dai figli come lui. All'inizio, il protagonista è assolutamente eccessivo, come se la bambina fosse l'unica cosa importante nella sua vita. A quel punto, è normale che la fobia del personaggio femminile lo metta in crisi e lo spinga a mentire. C'è una scena fondamentale che si svolge in un ristorante, dove lui cerca di dirle la verità, ma le cose diventano talmente complicate, che non è più possibile essere onesti. Personalmente, non credo che un padre debba annullarsi per una figlia e rinunciare a qualsiasi relazione, ma posso capire che, in una situazione del genere, le cose vadano in questo modo.

Quale pensa che sia il messaggio della pellicola?
Credo che il film dimostri come non ci sia un solo tipo di famiglia e che in realtà ci sono relazioni molto diverse tra loro, tutte degne di grande rispetto. La dote maggiore del film è il modo in cui affronta delle tematiche molto attuali. Parla del rapporto di un uomo con la figlia, ma pone anche delle domande sul fatto di avere dei bambini: è veramente una cosa positiva o meno? La cosa interessante è che non esistono delle verità assolute, visto che ciascun personaggio espone il proprio punto di vista, basato sulle proprie convinzioni. Alla fine, la cosa buffa è che per tutto il film vediamo bambini che si comportano come adulti e adulti che si comportano come bambini.

Come è stato lavorare con Guadalupe Manent, che interpreta sua figlia nel film?
È stato molto semplice, è un'ottima attrice, molto matura e con una grande volontà di imparare tutti i segreti di questo lavoro.

Come sceglie i suoi ruoli?
Credo che qualsiasi attore, quando legge una sceneggiatura, cerchi un punto di vista interessante. In questo caso, per me è stato un po' complicato, perché non potrei assolutamente nascondere di avere un figlio, a meno di non volere una storia di sesso di una sola notte, magari con una donna bellissima e che sta per partire verso un altro Paese. 

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