Locandina Edison – L’uomo che illuminò il mondo
Locandina Edison - L'uomo che illuminò il mondo
Edison - L'uomo che illuminò il mondo (The Current War) è un film del 2017 prodotto in USA, di genere Biografia e Drammatico diretto da Alfonso Gomez-Rejon. Il cast include Benedict Cumberbatch, Michael Shannon, Nicholas Hoult. In Italia, esce al cinema giovedì 18 Luglio 2019. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 31 Ottobre 2019, in Digitale da giovedì 31 Ottobre 2019. Al Box Office italiano ha incassato circa 997550 euro.

La storia della competizione epica e spietata tra i due più grandi inventori dell'era industriale per stabilire quale dei due sistemi elettrici avrebbe dominato il nuovo secolo.

Benedict Cumberbatch nei panni di Thomas Edison e Michael Shannon in quelli di George Westinghouse sono i protagonisti di Edison – L'uomo che illuminò il mondo. La storia della competizione epica e spietata tra i due più grandi inventori dell'era industriale per stabilire quale dei due sistemi elettrici avrebbe dominato il nuovo secolo. Sostenuto da J.P. Morgan, Edison abbaglia il mondo illuminando Manhattan, ma Westinghouse, aiutato da Nikola Tesla, riuscì ad individuare alcuni pesanti difetti nel sistema a corrente continua di Edison. Scatenando una vera 'guerra della corrente', Westinghouse e Tesla puntano tutto sul sistema a corrente alternata, una scelta rischiosa e pericolosa.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 18 Luglio 2019
Uscita in Italia: 18/07/2019
Data di Uscita USA: venerdì 4 Ottobre 2019
Prima Uscita: 04/10/2019 (USA)
Genere: Biografia, Drammatico, Storico
Nazione: USA - 2017
Durata: N.d.
Formato: Colore
Box Office: Italia: 997.550 euro
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 31 Ottobre 2019 e in DVD da giovedì 31 Ottobre 2019 [scopri DVD e Blu-ray]

Cast e personaggi

Regia: Alfonso Gomez-Rejon

Cast Artistico e Ruoli:

Immagini

[Schermo Intero]

CENNI TECNICI

Per entrare dentro il film bisogna tener presente un paio di nozioni tecniche di cui non ci preoccupiamo mai.
La corrente elettrica si divide in due tipi (incompatibili): CACorrente Alternata e CCCorrente Continua. Il nome deriva dal tipo di onda con cui viene trasmessa.
La prima è quella che abbiamo normalmente in casa, la seconda è quella fornita dalle batterie (pile).
La CA –quella di Tesla e Westinghouse- è risultata lo standard vincente perché ha una minor dispersione viaggiando su lunghe distanze e può essere facilmente, con un trasformatore, cambiata di voltaggio ("potenza"). Per la CA non ha alcuna importanza il concetto di polo positivo o negativo la potete collegare come capita.
Inoltre la CA può essere resa facilmente CC.

La CC –quella di Edison- può essere immagazzinata in batterie e si usa per dare energia agli apparati elettronici (badate bene non elettrici), che però all'epoca non esistevano. Per la CC è fondamentale la polarità, se invertita può danneggiare l'apparecchio o far girare un motore in senso inverso.
LA CC può essere trasformata in CA, ma non in maniera perfetta, ma approssimata.

Quindi lo standard attuale è stato essenzialmente determinato da un pura convenienza economica e di applicazione sul campo.

RIASSUNTO

Inverno, 1880. Un treno trasporta un gruppo di grassi gatti da New York a un campo nella remota campagna del New Jersey. Avvolta dall'oscurità emerge una figura solitaria: Thomas Alva Edison, illuminato solo dal tenue bagliore del suo inseparabile sigaro. All'improvviso viene azionato un interruttore e il paesaggio viene inondato dal bagliore di file su file di lampadine giganti. Usando il suo sistema a corrente continua il Mago di Menlo Park è apparentemente riuscito nel suo più grande incantesimo, almeno fino a quel momento.

A circa trecento miglia a ovest, nella sua villa di Pittsburgh -la Solitude-, l'industriale rivale George Westinghouse viene a sapere del clamoroso successo di Edison. Con sua moglie Marguerite e il leale ingegnere capo, Franklin Pope (un vecchio collega di Edison), fa il punto sulla notizia e decide di invitare il famoso inventore, Edison, a cena per incontrarlo di persona.

Washington oggi. Edison briga per convincere e persuadere il grande finanziere J.P. Morgan a investire i suoi soldi sulla sua invenzione. Ma inaspettatamente si ritrova alla Casa Bianca, con la moglie Mary e i bambini Dash e Dot e il suo segretario personale, l'inglese Samuel Insull, per mostrare un'altra invenzione: il Fonografo di Edison. In quell'occasione il Presidente Chester A. Arthur, tenta di invogliarlo a progettare armi da guerra per i militari. Edison sarà irrevocabile: "L'unico dispositivo che non costruirò mai è quello che prende una vita umana!", dice ad Arthur.

Lasciando l'Ufficio Ovale senza i fondi che aveva cercato, Edison rivela il suo piano: illuminare un miglio quadrato di Manhattan con i suoi globi elettrici e sei dinamo giganti. Insull viene incaricato di creare una nuova azienda, la Edison Electric, a New York.

Mentre alla stazione ferroviaria di Pittsburgh Westinghouse si prepara ad accogliere Edison e la sua famiglia, viene a sapere che il collega ha deciso di non presentarsi per l'eccessiva stanchezza. Offeso, Westinghouse ritorna alla sua villa, mentre Edison si ritira nella sua residenza – laboratorio di Menlo Park, nel New Jersey dove viene a sapere che J.P. Morgan finanzierà il suo progetto, dopo tutto.

Mentre Edison illumina la Pearl Street di New York in una caleidoscopio di pubblicità e clamore pubblico, Westinghouse riflette su come potrebbe generare abbastanza energia per espandere la rete a corrente continua per tutta la città. Anche Nikola Tesla è preso dalle medesime riflessioni. L'immigrato serbo, un inventore in cattive acque, offre i suoi servizi e la sua idea di corrente alternata (CA) a Edison garantendogli che potrà inviare più elettricità su distanze più lunghe. Edison ritiene che la CA sia troppo pericolosa e ingestibile da sfruttare, ma decide di assumere comunque  Tesla, offrendogli miseri 10 dollari a settimana per lavorare a Menlo Park.

Mentre Edison è intento nel progetto di estendere la sua rete elettrica in 12 città americane utilizzando la CC, il sistema a CA di Westinghouse riesce a trasmettere l'energia elettrica per un miglio, illuminando la città di Great Barrington nel Massachusetts, eclissando così il suo rivale. Con grande scorno di Edison sembra che Westinghouse sia riuscito a metterlo alle corde e per di più usando anche la sua invenzione, il bulbo elettrico [la lampadina]. Tesla si offre allora di progettare un motore per alimentare il sistema a CA di Edison, ma viene dissuaso. Edison crede troppo testardamente nel suo stesso genio per mettersi in discussione e a questo punto il loro sodalizio non ha più ragione di esistere. Il serbo è così libero di fondare la sua compagnia, la Tesla Electric.

Edison si getta anima e corpo nella lotta con Westinghouse, lo attacca sulla stampa e persino lo prende in giro utilizzando il suo fonografo, ma riesce solo a far raddoppiare gli sforzi del suo rivale. Con la creazione della Westinghouse Electric Company e la registrazione del brevetto per il suo nuovo sistema, il raffinato industriale si prepara alla battaglia.

Per Edison, l'unica possibilità di spuntarla è quella lavorare più duramente e spronare i suoi uomini sempre di più. Ma la tragedia è dietro l'angolo e colpisce: la sua amata moglie Mary che si ammala e muore.
L'inventore, sconsolato, si immerge sempre più nel suo lavoro, mentre il sistema di distribuzione elettrica di Westinghouse illumina un sempre maggior numero di città in tutto il paese. Morgan gli consiglia di passare alla Corrente Alternata, ma Edison rifiuta nuovamente. Mentre si svolgono i funerali di Mary Edison, Seattle, Fort Worth, New Orleans e molte altre città abbracciano il sistema di Westinghouse…e il denaro sta finendo…

Nel 1893, in occasione dell'Esposizione Mondiale di Chicago, Edison e Westinghouse si ritrovano nuovamente uno contro l'altro per una gara d'appalto di alto profilo. Entrambi vorrebbero illuminare la città per questo evento di risonanza mondiale. Nella frenesia di creare un motore per potenziare il sistema, il fidato ingegnere di Westinghouse, Pope, rimane ucciso. Le voci si diffondono rapidamente: anche la Corrente Alternata è mortale dopo tutto. Dopo aver trovato conforto grazie all'amata Marguerite, George Westinghouse riesce a superare la perdita e vincere la Guerra della Corrente.

Edison, nel frattempo, ha l'ultima opportunità di screditare il suo rivale usando proprio un generatore Westinghouse, sul quale è riuscito a mettere le mani, per alimentare la prima sedia elettrica. Westinghouse intenta una causa contro il suo rivale in cui Edison affermerà che il "Sistema Westinghouse" è pericoloso, ma resta il modo più umano per eseguire le condanne a morte. Finalmente, sui gradini del tribunale di Buffalo, i due uomini si incontreranno, seppur brevemente.

Ingannato e truffato da uomini d'affari senza scrupoli Tesla, ormai ridotto a fare lo scavafossi per mantenersi, finalmente incontra Westinghouse nella sua sciatta camera d'albergo. Tra i due c'è immediata affinità con Tesla che delinea la sua visione di una nuova forma di corrente che sfrutta l'energia delle cascate del Niagara. Così i due uomini che condividono la stessa visione, decidono di collaborare: uno fornirà il sistema a CA, mentre l'altro il motore per ingrandirne il potere.

Grazie all'impiego di un investigatore privato, Westinghouse riuscirà a portare alla luce il piano di Edison per screditarlo con l'escamotage della sedia elettrica. Si aggiudica così il contratto per l'Esposizione Mondiale vincendo di fatto la Guerra della Corrente, mentre l'esecuzione di un assassino, William Kemmler, con la nuova "sedia elettrica" termina in un fiasco di enormi proporzioni che finisce su tutti i giornali. Westinghouse è trionfante, ma resterà una figura piuttosto in ombra; Edison è sconfitto, ma la sua fama e la sua determinazione come innovatore, restano inalterate. Si getterà nell'industria cinematografica per i bambini, fondando la società Edison Motion Picture, e brevettando il kinetoscopio uno strumento in grado di far muovere le immagini [antesignano del proiettore].

REALIZZARE IL PROGETTO

LA SCINTILLA…
Non molte sceneggiature hanno avuto la loro genesi durante il baillame della settimana di orientamento universitario, ma è esattamente lì che è nato EDISON – L'uomo che illuminò il mondo.
Al suo primo giorno alla School of Drama della Yale University, allo sceneggiatore Michael Mitnick è stato assegnato un compito semplice: portare in classe un'idea presa da eventi storici. "Ho ripensato a un poster della Apple che raffigurava Thomas Edison appeso al muro della mia cameretta quando ero un bambino." -ricorda ridendo- "Lo scelsi fondamentalmente perché pensavo che Edison fosse una sorta di scienziato pazzo."
Così quella prima notte a New Haven si mise a lavorare facendo ricerche sul famoso inventore. Scoprì rapidamente che la sua storia era molto di più della semplice invenzione della lampadina e una pettinatura da scienziato pazzo. "Mi sono imbattuto nella Guerra della Corrente, un'epica battaglia tra Edison e George Westinghouse per stabilire lo standard mondiale per l'energia elettrica." racconta Mitnick. La storia ha ogni sorta di risvolto inaspettato, sia tragico che elettrizzante. Ci fu una campagna di diffamazione senza scrupoli, la repentina invenzione della sedia elettrica, la morte violenta di un uomo e l'avvento di un talento scientifico unico: l'immigrato serbo Nikola Tesla. E' stato un momento incredibile. "Ricordo di aver pensato: 'Come è possibile che non ne avessi sentito parlare?'." Racconta ancora meravigliato. "Poi ci sono voluti dieci anni per scriverlo, prima come musical e poi come film."

La prima versione sotto forma di musical, "…aveva canzoni come I Believe, durante la quale Edison cerca di spaventare la folla, per perorare la sua causa, uccidendo per elettrocuzione un cavallo con il generatore di Westinghouse." racconta Mitnick, ed è stata in scena per 4 serate al Black Box Theatre di Yale nel 2008. "Avevamo un cavallo di cartone e il generatore di Westinghouse era un interruttore metallico che avevo comprato per un dollaro in un negozio di ferramenta di New Haven." Con un budget di 250 dollari, un vero generatore di Westinghouse o addirittura un cavallo, erano fuori questione. Mitnick cercò di spostare lo spettacolo in un posto più grande, il Manhattan Theatre Club di New York, ma gli fu impossibile. "Il teatro non voleva produrlo e nessun altro lo fece." ricorda.
La storia sembrava essersi conclusa così, e invece… non lo era.

Lasciata Yale la sua carriera di scrittore e sceneggiatore è decollata, mentre il suo musical è caduto nell'oblio. Quando gli capitò di lamentarsene con il suo nuovo agente cinematografico questi gli chiese se avesse mai pensato di trasformarlo in un film. "Credo intendesse mantenendo le canzoni, ma io sono andato via e l'ho riscritto come un film drammatico. Ho usato i passi in cui c'erano le canzoni per approfondire i personaggi di Edison e Westinghouse." All'improvviso c'era la possibilità di trasformare "Edison" in un film, questa volta anche con dei veri cavalli.

CHIUDERE IL CIRCUITO…
La prima bozza di Mitnick cominciò a prendere corpo: via le canzoni a favore di un approfondimento dei personaggi, noti, ma abbastanza misconosciuti. "Ho dovuto fare molte ricerche," –ricorda- "frugando archivi, vecchi giornali e le fonti primarie." I principali libri di riferimento sono stati due, tre, se aggiungiamo il personaggio di Tesla: 'Thomas Alva Edison' di Francis Thomas, 'A life of George Westinghouse' di Henry G. Prout e l'autobiografia di Tesla 'Le Mie Invenzioni – L'autobiografia di un genio'. Inoltre i tre tomi di Francis Jehl, ex dipendente di Edison, 'Menlo Park Reminiscenses', offrono uno spaccato, anche se di parte, su cosa si facesse a Menlo Park. Mitnick ha mischiato tutto questo con le notizie ricavate dagli appunti e le pubblicazioni di Edison, gli scritti della Biblioteca del Congresso e i reperti del museo di storia di Pittsburgh per ricavarne una storia, messa poi a punto con l'aiuto dello storico Paul Israel, una vera autorità in materia di Edison. Non è quindi sorprendente che la prima pesantissima bozza fosse di 168 pagine: "c'era dentro di tutto", ricorda.

Rifinita e ridotta all'osso (sono state fatte più di 60 stesure in totale), la sceneggiatura di EDISON è entrata nella prestigiosa Black List, la famigerata lista hollywooddiana di sceneggiature mai realizzate, ma molto interessanti. Il primo a volerla far sua fu il regista russo Timur Bekmambetov, per poi finire nelle mani del regista americano Alfonso Gomez-Rejon. Fresco dal successo con Quel Fantastico Peggior Anno della Mia Vita, il regista americano era proprio a un bivio della sua carriera. "Avevo molte scelte e questo può confonderti, distrarti… e io non volevo perdermi." racconta. Gomez-Rejon non rimase folgorato dalla sceneggiatura, finché il suo agente non lo spronò a rileggerla. "C'era più di quello che avevo visto inizialmente." -ricorda il regista- "L'idea della natura del successo e di quanto sarebbe disposto a spingersi un uomo per vincere e per essere ricordato."

Il suo immaginario è stato colpito dal contrasto nel modo in cui si approcciavano alla vita queste due figure. "Uno, Westinghouse, attraverso l'anonimato e la voglia di rendere il mondo in un posto migliore." –spiega-, "Mentre l'altro, Edison, era consapevole del suo ruolo iconografico. Edison ha perso la Guerra della Corrente, ma è lui che è rimasto nell'immaginario collettivo. Uno scontro di ego contro umiltà. Ho ritrovato molto di mio padre in Westinghouse, e così ho iniziato a vedere cosa sarebbe potuto diventare."

C'è stata anche una progressione nelle tematiche da Quel Fantastico Peggior Anno della Mia Vita. "Quell'opera è stata un tentativo di comprendere la perdita." –aggiunge- "EDISON guarda oltre, a una sensazione di rinascita attraverso la creatività, la spontaneità e l'invenzione. La passione nel creare le cose e la possibilità di esplorare la vera natura della vittoria. "Edison sarebbe stato sconfitto dal suo rivale e a pezzi per un'enorme perdita, ma a dispetto di tutto questo avrebbe continuato e contribuito a inventare il business del cinema.

"Se vista superficialmente potrebbe sembrare una storia fredda e spietata che verte sulla scienza e sull'ambizione," -dice Mitnick- "ma è permeata da profonde emozioni."

GIRARE L'INTERRUTTORE…
Lo sceneggiatore ricorda il suo primo incontro con il regista di EDISON, Alfonso Gomez-Rejon. "E' stato in un bar di Manhattan per parlare di ciò che ci aveva attirato della storia. Una delle cose era che queste persone che stavano cambiando il mondo erano dei quarantenni. Pensiamo a Thomas Edison come una sorta di Benjamin Franklin dai capelli bianchi che ha inventato la lampadina. Ciò che questi inventori hanno realmente inventato, era l'idea di non rispettare le regole."

Ma anche Gomez-Rejon aveva deciso di non darsi regole. Piuttosto che un antiquato film in stile teatrale o un affresco pittorico alla Merchant Ivory, voleva ricavarne una storia energica e portare uno spirito moderno alla sua narrazione. "Adoro le produzioni Merchant Ivory, Il Resto del Giorno è uno dei miei film preferiti, ma non pensavo che quello fosse ciò di cui aveva bisogno questo film." dice. "Questi uomini sono dei futuristi e volevo che fossero in sintonia con le loro idee all'avanguardia."

"Il motivo per cui mi è piaciuto avere Alfonso a dirigere il film," -dice il produttore Basil Iwanyk- "a parte il fatto che volevamo qualcosa di emozionante come Quel Fantastico Peggior Anno della Mia Vita, è che si tratta di un film molto americano. Volevamo che avesse un aspetto americano e non come un qualcosa d'epoca in stile BBC. Alfonso è un pupillo di Scorsese e come lui è in grado di utilizzare il mezzo come vuole, sia che si tratti della macchina da presa, del montaggio o della musica, vuole solo che il risultato sia vivace, divertente e visivamente appagante."

Gomez-Rejon si è ispirato ai turbolenti cambiamenti della fine del XIX secolo. "Tutto quello che stava accadendo nel mondo in quel periodo, arte, musica o altro si stava evolvendo rapidamente." –dice- "Sentivo che se fossi stato in grado di catturare quell'energia avremmo potuto avere un discreto risultato.

Come osserva Iwanyk ha avuto ispirazioni moderne alla fine. "Alfonso si è collegato all'idea in una modalità molto rock 'n' roll. Ha visto questo film come Mick Jagger e David Bowie, o Steve Jobs e Elon Musk, entrando in punta di piedi."

Gomez-Rejon ha assemblato una sorta di storyboard per far meglio comprendere il linguaggio visivo che avrebbe avuto il film. Lo stesso regista descrivendolo lo dipinge come "…pieno di vita e colori, non erano i soliti schizzi in bianco e nero. C'erano pochissimi riferimenti cinematografici, ma piuttosto a film-concerto all'insegna del rock 'n' roll, come Gimme Shelter, o i video di D. A. Pennebaker e alla loro atmosfera."

Michael Shannon, che interpreta George Westinghouse, aggiunge: "La cosa che Alfonso mi ha detto, e che ho sempre ritenuto interessante, era il fatto che non si trattasse di un film sul passato ma sul futuro; ed è un punto di vista davvero avvincente."

LUCI, CAMERA, AZIONE…
Il regista Gomez-Rejon, per poter infondere maggior energia a un film con un'ambientazione quasi d'epoca si è affidato a un'Alexa XT Plus con la collaborazione di Chung Chung-hoon, il direttore della fotografia con cui aveva realizzato Quel Fantastico Peggior Anno della Mia Vita. I due hanno subito ritrovato i loro vecchi ritmi: "Non abbiamo più bisogno di parlare molto sul set, ci capiamo al volo.", spiega Chung.

I risultati sono stati dinamici e originali. "La fotografia e la messa in scena realizzata da Alfonso e Chung, sono state incredibilmente innovative.", afferma con entusiasmo Benedict Cumberbatch (Thomas Edison). "Hanno utilizzato molto raramente sia il primo piano che il totale. Le loro carrellate, le zoomate, i piano sequenza e le riprese con la gru erano tutte al servizio della storia. Hanno saputo cogliere l'essenza di ogni personaggio.", aggiunge l'attore.

"Alfonso si è sempre spinto al limiti nell'utilizzo della cinepresa." -afferma Tuppence Middleton (Mary Edison)- "Ogni giorno si imparava qualcosa tanto che andavo sul set anche nei giorni in cui non dovevo girare."

Lo sceneggiatore Michael Mitnick ha avuto lo stesso entusiasmo nel veder realizzata la sua storia. "È stato esaltante, ha preso questi tre personaggi, su cui avevo scritto una storia che si svolge a cavallo tra il 1886 e il '93, e li ha filmati come se si trattasse di David Bowie o Mick Jagger. E' stato un approccio così aggressivo e figo."

Con i due personaggi principali separati per la maggior parte del film, le riprese si dividono in due parti. "Praticamente ho girato due film." -racconta Gomez-Rejon- "È stato molto difficile per la troupe, perché una volta che hai preso il ritmo, ti ritrovi improvvisamente con un cast diverso, un set diverso, tutto diverso e dovevi ritrovare la carica."

RICREARE L'AMBIENTE

LE LOCATION
Il piano iniziale era quello di girare EDISON – L'uomo che illuminò il mondo in America utilizzando diverse località attorno a Pittsburgh, la città natale di Westinghouse, ma nell'estate del 2016 Gomez-Rejon è andato oltreoceano per visionare altre possibili locations nel Regno Unito "solo per fare il nostro dovere". E' stato amore a prima vista. "Abbiamo esplorato tutte le possibilità in Inghilterra," –racconta- "e durante lo scouting mi sono innamorato di Londra. Il pool di attori lì era straordinario e tutto ha funzionato alla perfezione."

Ricreare luoghi dell'America del tardo XIX secolo, nell'Inghilterra del XXI ha richiesto un po' d'ingegno. "È stata una grande lotta." ammette il produttore Basil Iwanyk. Lo scenografo Jan Roelfs ha iniziato a lavorare con il regista per ricreare le ambientazioni di vita quotidiana presenti nella storia in vari luoghi in giro per l'Inghilterra e negli studi Leavesden, fuori Londra. "Avevo appena finito di lavorare a Ghost In The Shell, un set diametralmente opposto." afferma Roelfs. In linea con l'idea di Gomez-Rejon di un'interpretazione molto libera del periodo, lo scenografo non ha cercato di ricreare ricostruzioni perfette dei luoghi reali. "Non ero interessato a riprodurre esattamente il periodo, piuttosto si tratta di un 'cosa vuoi trasmettere?' e 'come vuoi sviluppare l'atmosfera attorno ai personaggi'." spiega Roelfs.

Gli esterni sono stati girati in un angolo defilato degli studi di Leavesden, mentre la casa di Edison è stata ricostruita al loro interno; contrariamente a quanto si potrebbe pensare anche la maggior parte delle scene del treno sono state girate a Leavesden. "Abbiamo affittato un treno in pessime condizioni da Bluebell [il cantiere ferroviario] vicino a Brighton per poi ricostruirlo qui." -racconta Roelfs- "Lo abbiamo usato per fare tre treni diversi, usando interni differenti e dipingendone ogni lato in modo diverso. Poi gli abbiamo fatto dei bei buchi per metterci l'attrezzatura, abbiamo rifatto la tappezzeria e il mobilio, fino a renderlo come volevamo."

L'imponente dimora di Cragside, un'ora a nord di Newcastle, è stata usata per la tenuta di Westinghouse, la Solitude. "Si trova all'interno di una splendida foresta e ci abbiamo girato per una settimana." dice Roelfs. Il laboratorio di Edison invece è stato ricreato alla Royal Gunpowder Mills a Waltham Abbey, nell'Essex. Riuscire a ricreare le location dell'epoca ha richiesto, da parte di Roelfs e il suo team, dei veri talenti di ingegneria alla Edison,. "Abbiamo costruito tra 10 e 15 dinamo e trasformatori enormi per il laboratorio di Edison, per i quali abbiamo dovuto fare anche delle ricerche per cercare di capire quale fosse la dimensione giusta."

Anche per progettare le lampadine di Edison e la sedia elettrica c'è voluta precisione storica. "Con certe cose non ti puoi prendere delle libertà." -sottolinea lo scenografo- "Abbiamo copiato i dettagli chiave della sedia elettrica, e le lampadine sono state costruite esattamente nel modo in cui le aveva realizzate Edison. Abbiamo usato acquaforti e ritagli di giornali dell'epoca oltre alle ricerche nel laboratorio di Thomas Edison negli Stati Uniti."

Una delle sfide più grandi è stata riprodurre l'aula del tribunale di Buffalo in Inghilterra. "Era l'unico set impossibile da trovare." ammette Gomez-Rejon. Così, con alcune semplici aggiunte, la grande Sala dei Massoni nel centro di Londra, è stata trasformata in un'aula di giustizia del XIX secolo. "Era una sala vuota in cui abbiamo installato una scrivania e una balaustra e improvvisamente è diventata un vero tribunale." ricorda Iwanyk.

La cosa più difficile, comunque, è stata quella di catturare la dimensione e la grandeur dell'Esposizione Mondiale di Chicago del 1893, una kermesse di cinque mesi dedicati alle invenzioni che ha introdotto nel mondo: la cerniera lampo, la gomma da masticare Wigley, i Cracker Jack [cereali ricoperti di caramello] e, naturalmente, l'attuale corrente alternata di Westinghouse. "L'Esposizione Mondiale è piuttosto folle." -dice Iwanyk- "Ci sono elefanti, cose strane che accadono dappertutto e dobbiamo rendere un'idea di questa follia come anche della sua dimensione. Ci siamo impegnati molto per far percepire questa grandiosità."

Utilizzando riprese esterne dell'Alexandra Palace di Londra e interni girati al Brighton Pavilion, ricomposte poi in post produzione insieme a dei montaggi ottenuti dall'animazione di fotografie in bianco e nero ricolorate, il film riesce a restituire abbastanza bene la grandiosità dell'Esposizione Mondiale dove sono ambientati alcuni episodi cardine. "Abbiamo lavorato duramente per ottenere il Brighton Pavillon come scenario per l'Esposizione Mondiale, perché non lo concedono facilmente per fare delle riprese." -puntualizza Roelfs. "Abbiamo spostato tutto il tavolo per i banchetti fuori dalla sala da pranzo e ci abbiamo messo un padiglione cinese, con i pavimenti dorati, le grate di bambù e l'iconografia del caso. Le persone che capitavano li dicevano sempre: 'Hoibò, cosa è successo qui?'"

Non sarebbe stata una rappresentazione accurata d'Esposizione del 1893 senza i vari animali esotici. Edison non poteva esimersi da avere le sue zebre solo perché non erano disponibili nel Sussex. "Avevamo uno Zebra Budget." -ride ripensandoci Iwanyk- "Fanno questo strano verso, tipo 'Rrrrrrhhh!'. Qualcuno ha mandato un video prima che iniziassimo le riprese con una zebra che attacca l'uomo e il messaggio 'Occhio!'".

I VESTITI
Al costumista, con già una nomination all'Oscar, Michael Wilkinson (American Hustle, L'Umo d'Acciaio) è stato assegnato il compito di dar vita al complesso e sgargiante guardaroba del film. L'approccio innovativo di Gomez-Rejon ha catturato l'immaginazione dello stilista. "La visione di Alfonso mi ha intrigato molto." –dice- "Voleva raccontare una fetta di storia in modo moderno, appassionato e coinvolgente."

Un punto di partenza fondamentale è stato un book fotografico sull'idea di look per il film, preparato dal regista con riferimenti eterogenei a Bob Dylan, David Bowie o imprenditori della Silicon Valley come Mark Zuckerberg e Elon Musk. "Volevamo evitare il senso di vecchio e la pesantezza dando ai vestiti un aspetto moderno.", afferma Wilkinson. In altre parole non ci sarebbe stato alcun accenno vittoriano in bella mostra.

A rendere il tutto più complesso c'è la storia che si snoda in un arco temporale di 13 anni. "Il film si svolge in 12/13 anni, dal 1880 al 1893, quindi ogni personaggio aveva un bel guardaroba." -racconta Wilkinson- "Avevamo anche 16 comprimari e circa 100 comparse. Negozi speciaIizzati in costumi vittoriani ci hanno fornito alcuni degli abiti, per lo più quelli riferiti a qualche mestiere, ma il resto doveva essere creato da zero."

Ci sono ritratti e vari riferimenti fotografici di Edison su cui lavorare, ma dovevamo lavorare con un margine più creativo per gli aspetti più comuni, lontano dalle redingote e dagli abiti da cerimonia del suo personaggio pubblico. "Volevamo mostrare il suo lato che non ha mai permesso di essere fotografato." –spiega- "Quello più vulnerabile, l'uomo di casa che cercava di essere un padre e un marito. Volevamo mostrare le crepe nell'armatura."

Anche per Westinghouse gli abiti sono stati pensati per suggerire ciò che si trova sotto la superficie. "Volevo dimostrare che c'era qualcosa, una passione, dietro la sua facciata e su questo Michael ha contribuito con un incredibile lavoro sul personaggio." spiega Wilkinson.
"Erano dei bei vestiti e mi sono piaciuti tutti.", Anche se c'era una piccola eccezione ammette Shannon, "Non ero un grande fan del mio smoking; aveva una di quelle camicie con il petto inamidato, rigidissimo, praticamente lo dovevi bloccare con dei rivetti."

Lavorare con i due protagonisti è stato affascinante afferma Wilkinson. "Benedict ha voluto essere coinvolto nella scelta dei tessuti e del taglio degli abiti, come anche in come rappresentare il passare del tempo attraverso il guardaroba, tutti i dettagli erano molto importanti per lui. Gli piaceva davvero l'idea di scoprire l'uomo dietro la facciata." Shannon, al contrario, era meno preso. "Ha avuto un atteggiamento più fiducioso e un po' meno coinvolto, affidandosi di più alle mie indicazioni.", racconta il costumista.

Per Tesla Wilkinson racconta che invece "…Alfonso lo immaginava un po' come L'Uomo che Cadde sulla Terra. Era un tipo estremamente formale, si presentava sempre al lavoro con il cappotto, le ghette, il cilindro e un guanto, mentre Edison era famoso per essere stazzonato e trasandato." A Nicholas Hoult è piaciuto il suo guardaroba. "Michael ha fatto un lavoro fantastico realizzando tutti questi meravigliosi abiti, davvero perfetti per il personaggio."

I rigidi e spessi tessuti del periodo hanno fatto sì che i costumi risultassero pesanti. "C'è voluto un po' perché gli attori si abituassero." -ricorda Wilkinson- "Sono stato molto sollevato dal fatto che stessimo girando in pieno inverno." Tuppence Middleton e Katherine Waterston hanno dovuto sopportare anche la tortura del corsetto allacciato stretto, veramente scomodo. Il consiglio della Middelton per la gestione del corsetto è: "Non mangiare troppo pranzo, stare molto seduti, e non correre troppo in giro, visto che limita molto la tua respirazione." Gli altri elementi chiave del guardaroba XIX secolo che la Wilkinson ha disegnato per Marguerite Westinghouse e Mary Edison erano: lunghe sottovesti, gonne fluttuanti, grandi sellini [le 'impalcature' sottogonna che si usavano nel '900] e scarpe con i tacchi. "Entrambe hanno amato e, allo stesso tempo, odiato i vestiti." – racconta Wilkinson- "Avevano con loro un rapporto conflittuale, come tutte le donne di quel periodo."

I risultati sono stati fantastici, la stessa Middleton ricorda entusiasta: "Michael ha fatto un lavoro incredibile." L'opera che ha reso più orgoglioso il costumista sono stati i 14 abiti creati per Marguerite Westinghouse. "Era nota per il suo gusto per tutte le belle cose della vita." -afferma Wilkinson- "E' andata a Parigi ogni anno per comprare le cose all'ultima moda, così mi sono potuto sbizzarrire nel mostrare le diverse forme delle maniche, delle gonne, e i diversi abbinamenti di colore e trame nell'arco dei 14 anni in cui si svolge il film. L'audace abito a righe bianche e nere, che indossa all'Esposizione Mondiale, è uno dei miei preferiti, mi sono divertito molto a lavorare con Katherine, lei è acutissima e ha dato molti spunti interessanti per il suo personaggio."

Tom Holland, nei panni di Samuel Insull, è rimasto particolarmente attratto dagli abiti di quell'epoca. "Penso di essere nato nel momento sbagliato." –ride- "La moda di quei giorni è molto più bella di quella attuale. Le persone erano molto orgogliose dei loro vestiti, non c'era nessuna possibilità che a qualcuno potesse venire in mente di indossare i pantaloni della tuta e una maglietta, o un abito a tre pezzi, o niente. Adoro i vestiti, per questo penso che mi sarebbe piaciuto vivere in quei giorni." Se ad alcuni attori piace indossare abiti d'epoca, comprese le mutande, Holland non era uno di loro. "Indossavo il pigiama sotto gli abiti perché faceva un freddo cane." –ricorda. "Venivo da Atlanta, quindi ero abituato al caldo e poi il costume di Spider-Man è un forno, così quando tornavo a Londra congelavo."

IL LOOK
Sharon Martin, esperta di trucco e parrucco, è stata incaricata di creare l'aspetto dei personaggi. In verità il lavoro implicava molto più parrucco che trucco. "È uno dei lavori in cui ho usato meno trucco, abbiamo semplicemente accompagnato la pelle così com'era, al naturale, sfruttando l'ottima illuminazione, non volevo che le persone sembrassero troppo perfette. Invece ho usato un sacco di peli, moltissima colla, vagoni di cera J Crew [utilizzata per modellare capelli, barba e baffi], ma di trucco vero non ce n'era bisogno."

Essendo molto lontano dai suoi precedenti lavori, la Martin ha ascoltato la musica di Patti Smith per entrare in sintonia con lo stato d'animo del film di Gomez-Rejon "che voleva mostrare esteticamente la complessità dei personaggi come nel film che stava realizzando.", ricorda.
Il regista l'ha incoraggiata a spingere lo sguardo un po' oltre l'ordinarietà dell'epoca. "Oggi non sarebbero fuori luogo se girassero a Hackney-Londra [sobborgo ora molto trend]. Abbiamo mantenuto l'eccentricità di quel tempo."

Come ci si aspetterebbe da qualunque ambientazione vittoriana, in Edison ci sono tante barbe. Alcuni membri del cast se la sono fatta crescere, altri si sono fatti aiutare dalla Martin. Shannon, che sfoggia baffi e basette formidabili nel film, le doveva applicare quotidianamente dato che è arrivato direttamente da un altro ruolo in cui era stato sbarbato. "Può essere una vera seccatura, ma Sharon ha reso l'esperienza molto piacevole." –dice Martin- "Non è stato esattamente disponibile, ma ha detto: 'Ok, mi piace.' Il che vuol dire che gli andava bene."

Tom Holland ammette che dover applicare i basettoni di Insull è stato piuttosto scomodo, almeno all'inizio. "Incollare le basette è stata probabilmente la cosa più scomoda di sempre, ma una volta indossate non era poi così male." –racconta- "Hanno un bell'aspetto quindi ne è valsa la pena." Aggiunge la Martin: "Tom era seduto lì, con indosso i suoi basettoni, e pensava: 'Oh mio Dio, questo è un mondo completamente nuovo'."

Nicholas Hoult si è fatto crescere i baffi per impersonare l'elegante Tesla. "All'inizio era un po' impacciato." -ricorda la stilista- "Immagino che lo invecchiassero un po' e poi non era così figo perché non era una barba, poi però ha familiarizzato con il suo look." Fuori dal set l'attore ha dovuto spiegare che i baffi non erano parte di uno nuovo audace look. "Molte persone hanno pensato che si trattasse di una scelta vera e propria." –ricorda- "E' stato abbastanza divertente anche se strano."

Cumberbatch è uno dei pochi membri del cast maschile senza barba né baffi nel film ed era anche il solo a dover essere invecchiato. "Avevamo da girare una scena con lui seduto in un cinema 20 anni dopo, ma nessun altro protagonista ha dovuto essere invecchiato così tanto." -dice la Martin- "Era la conclusione del film."

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