Locandina Che fine ha fatto Bernadette?

Che fine ha fatto Bernadette? (2019)

Where'd You Go, Bernadette
Locandina Che fine ha fatto Bernadette?
Che fine ha fatto Bernadette? (Where'd You Go, Bernadette) è un film del 2019 prodotto in USA, di genere Commedia e Drammatico diretto da Richard Linklater. Il film dura circa 104 minuti. basato sul romanzo best-seller del New York Times di Maria Semple, Dove vai Bernadette?. Il cast include Cate Blanchett, Billy Crudup, Kristen Wiig, Judy Greer, Laurence Fishburne, Emma Nelson, Zoe Chao, James Urbaniak, Troian Bellisario, Steve Zahn, Megan Mullally. In Italia, esce al cinema giovedì 12 Dicembre 2019 distribuito da Eagle Pictures. Disponibile in homevideo in Digitale da giovedì 26 Marzo 2020. Al Box Office italiano ha incassato circa 244644 euro.

Il film racconta della ricerca dell’elegante e geniale Bernadette Fox . Una commedia su una mamma amorevole che è costretta a ricongiungersi con la sua passione creativa, dopo anni sacrificati dietro alla sua famiglia. Il salto nel buio di Bernadette la porta a vivere un’avventura epica, che rimette in moto la sua vita verso una felice riscoperta di sé. Una leggenda nel campo dell’architettura, Bernadette ha goduto di molta notorietà a Los Angeles, vincitrice di un MacArthur Grant e una delle prime donne architetto ad essere riconosciuta come leader del settore – fino a quando è improvvisamente scomparsa dalla ribalta senza lasciare traccia.

La incontriamo a Seattle, a Straight Gate, una bellissima casa vecchio stile, dove Bernadette vive con la sua unica figlia, intelligente e incredibilmente affascinante, “Bee” e il marito Elgie. La casa è straordinariamente bohemienne, racchiusa tra rovi di more, che proteggono Bernadette dal mondo esterno di Seattle, dalle altre mamme malvagie, dai vicini di casa impiccioni e dal fatto che sua figlia abbia intenzione di partire per il college in autunno. Bee è l’unica luce nella vita di Bernadette, e le due sono legatissime, un formidabile mix di sarcasmo, gioia e stranezze varie che nessuno nel loro pittoresco quartiere sembra capire. Quando la vicina di casa di Bernadette, Audrey, chiede a Bernadette di potare i rovi perché ormai fuori controllo, iniziano una serie di disavventure comiche e assurde allo stesso tempo, che cambiano la vita di Bernadette. Estirparti i rovi, viene estirpata anche ogni sua capacità di riuscire a vivere nel monotono mondo che tutti conosciamo così bene.

Che fine ha fatto Bernadette? ci invita a domandarci cosa succede quando la vita ci sfida a riconnetterci con ciò che amiamo veramente. La grandiosa avventura di Bernadette la porta dal suo rifugio e dalla sua casa fino alle distese ghiacciate dell’Antartide. E mentre lei cerca se stessa, la sua famiglia la trova – e scopre chi sia veramente. Una donna che ha smesso di creare, potrà ritrovare nuovamente la sua ispirazione?

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 12 Dicembre 2019
Uscita in Italia: 12/12/2019
Data di Uscita USA: venerdì 16 Agosto 2019
Prima Uscita: 16/08/2019 (USA)
Genere: Commedia, Drammatico, Mistero
Nazione: USA - 2019
Durata: 104 minuti
Formato: Colore
Produzione: Color Force Production, Detour Film Production
Distribuzione: Eagle Pictures
Box Office: USA: 6.589.860 dollari | Italia: 244.644 euro
Soggetto:
basato sul romanzo best-seller del New York Times di Maria Semple, Dove vai Bernadette?.
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 26 Marzo 2020

Cast e personaggi

Regia: Richard Linklater
Sceneggiatura: Richard Linklater, Holly Gent, Vince Palmo
Musiche: Graham Reynolds
Fotografia: Shane F. Kelly
Scenografia: Bruce Curtis
Montaggio: Sandra Adair
Costumi: Kari Perkins

Cast Artistico e Ruoli:
foto Cate Blanchett

Cate Blanchett

Bernadette Fox
foto Billy Crudup

Billy Crudup

Elgie Branch
foto Judy Greer

Judy Greer

Dottoressa Kurtz
foto Laurence Fishburne

Laurence Fishburne

Paul Jellinek
foto Emma Nelson

Emma Nelson

Bee Branch
foto Zoe Chao

Zoe Chao

Soo-Lin
foto James Urbaniak

James Urbaniak

Marcus Strang
foto Steve Zahn

Steve Zahn

David Walker



Produttori:
Nina Jacobson (Produttore), Brad Simpson (Produttore), Ginger Sledge (Produttore), Megan Ellison (Produttore eseutivo), Maria Semple (Produttore eseutivo), Jillian Longnecker (Produttore eseutivo)

Recensioni redazione

Che fine ha fatto Bernadette? La recensione
Che fine ha fatto Bernadette? La recensione
redazione, voto 7/10
Tratto dal romanzo di Maria Sample, Che fine ha fatto Bernadette? è l'ultimo lavoro di Richard Linklater che, dopo il successo di Boyhood e School of Rock, torna con una commedia in grande stile.

Immagini

[Schermo Intero]

IL FILM

Il romanzo di Maria Semple Dove vai Bernadette? ha debuttato nel 2012 e poco dopo è salito in cima alla lista dei best-seller del New York Times, dove è rimasto per oltre un anno. Emozionante, commovente, divertente, il mondo di quella creatura incredibilmente affascinante che è Bernadette Fox, era pronto per un adattamento sul grande schermo, quando Annapurna Pictures e Color Force lo acquisirono nel 2013. Qualche anno dopo, venne contattato Richard Linklater. Il regista nominato all’Oscar® ne rimase immediatamente incuriosito. “È un ritratto davvero complesso di una donna di mezza età particolarmente geniale ma che non pratica la sua arte”, dice. “Ciò che viene dopo è divertente e anche un po’ spaventoso. Per chiunque. È anche un ritratto meravigliosamente complesso di una relazione a lungo termine. Della genitorialità, e degli alti e bassi che la caratterizzano”. “Stavamo girando un altro film per Annapurna su cui stavamo lavorando da circa otto anni, Tutti vogliono qualcosa, e ci è stato dato questo progetto da leggere”, afferma la produttrice Ginger Sledge, che ha lavorato con Linklater in numerosi film nel corso degli ultimi vent’anni. “Ognuno ha una prospettiva così divertente e diversa su di esso. Penso sia la cosa più bella del film”. “È un materiale davvero ricco”, afferma Linklater. “I personaggi sono così complessi e belli. Bernadette è una persona affascinante. Una donna forte ovviamente, ma penso che rappresenti molte persone. Sono stato molto attratto dall’idea di un’artista, o di una persona creativa, che per una serie di ragioni smette di creare”. Anche lui un creativo, Linklater si è potuto identificare con i temi centrali e universali del romanzo. “Mi ha colpito quel tipo di fase stagnante della vita, che è uno dei miei più grandi incubi”, afferma Linklater. “Hai mai sentito questa affermazione: la cosa più pericolosa al mondo è un artista senza lavoro? Ed è vero. È una situazione davvero triste da vivere”. Linklater ha anche sentito un legame personale con il personaggio di Bernadette. “Penso che mia madre sia una specie di Bernadette”, dice ridendo. “A volte stava lontana dalla famiglia per giorni. Fantastica, ma un po’ strana. Mi sembrava di conoscere già il personaggio”. Ad aumentare la vivacità del mondo di Bernadette c’era anche la Blanchett, che sapeva a cosa stesse andando incontro quando ha accettato il ruolo della protagonista. “Il romanzo è assolutamente elettrizzante, divertente da leggere, ma molto difficile da adattare sullo schermo”, dice ridendo. “Strutturalmente è davvero difficile ma penso che nel loro cuore, film e romanzo siano uguali”. “Rick ama davvero il processo creativo degli attori”, continua Blanchett. “Tutti i suoi film parlano delle dinamiche che accadono tra le persone nella vita reale, e ha un modo di lavorare molto rilassato, ma è assolutamente meticoloso sul ricreare il mondo in cui colloca i personaggi e vuole davvero portarli in vita – e Maria Semple ha scritto alcuni personaggi davvero straordinari”.

DALLA PAGINA ALLO SCHERMO

Portare qualsiasi libro sul grande schermo è una sfida, ma Che fine ha fatto Bernadette? ne ha presentate alcune davvero uniche. Essendo un romanzo epistolare, la storia è un intrecciarsi di comunicazioni, attraverso le quali Bee rintraccia la posizione di sua madre. Linklater sapeva di avere un puzzle tra le mani. “Penso che la prima, e ovvia, domanda sia: come diavolo fare a partire da un mucchio di lettere ed e-mail?”, si chiede. “Questo è stato sicuramente uno degli adattamenti più stimolanti che si possano immaginare. Bisognava fare delle scelte abbastanza importanti. L’idea era di non lasciarsi troppo intimidire da quelle lettere, e catturare semplicemente quei personaggi e il cuore della storia”. Per prendere letteralmente quelle lettere e crearne un’interpretazione visiva coerente, Linklater si è affidato ai co-sceneggiatori Holly Gent e Vince Palmo – con cui aveva già lavorato su altre sceneggiature. “Sono dei partner intelligenti e naturali”, afferma Linklater. “Abbiamo solo dovuto decidere quali elementi portare nel mondo reale. È stata una grande sfida, ma molto divertente”. Gent aggiunge: “Abbiamo puntato sulla crescita del viaggio interiore di Bernadette e lasciato andare i dettagli cronologici del romanzo. Fin dalla nostra prima conversazione a riguardo, abbiamo parlato di come questa fosse una storia sulla necessità per un essere umano di creare, a modo suo e non seguendo percorsi prestabiliti dalla società. Fondamentalmente, la voce di Bernadette e la sua consapevolezza di sé sono davvero il cuore di tutto il film – pieno di umorismo e cervello, rabbia ed empatia. Questo è ciò che fa andare avanti la storia e abbiamo lavorato su quello”. Palmo è stato assistente alla regia di La vita è un sogno e Gent ne ha coordinato la produzione, quindi il trio lavora insieme, in un modo o nell’altro, da venticinque anni. “Vince è il primo assistente alla regia che gestisce il set come farebbe un primo AD che è anche un co-sceneggiatore”, afferma Linklater. “Non è una cosa che accade spesso, in particolare nello stesso film”. Linklater continua: “Come genitori e artisti, tutti noi avevamo i nostri punti di vista su Bernadette e su questi personaggi. Abbiamo trascorso molto tempo a discuterne, parlando e pensando davvero a ogni elemento. Ho fatto altri tipi di film in cui questo processo è meno necessario, ma questo aveva così tante prospettive, c’erano così tante cose da mettere insieme nella storia”.

LA SCELTA DI CATE

Linklater è noto per i suoi casting accurati e la scoperta di talenti. Ben Affleck e Matthew McConaughey erano relativamente sconosciuti quando La vita è un sogno è arrivato al cinema, e la star di Boyhood Ellar Coltrane non era solo un componente del cast, ma ha trascorso undici anni a girare il film. Però, quando Megan Ellison di Annapurna ha dato a Linklater una copia di Dove vai Bernadette? da leggere, la situazione era diversa. “Cate aveva letto il libro ancora prima che noi lo ricevessimo da Annapurna”, dice Sledge. “E lei voleva davvero interpretare questo personaggio”. E ovviamente ha funzionato. Semple afferma: “È stato fantastico sapere che Cate Blanchett stava dando vita a Bernadette. La cosa che mi ha entusiasmato di più è stata tutta l’intelligenza che sapevo che avrebbe portato al ruolo”. Blanchett si era innamorata di questo personaggio complesso, impetuoso e intelligente, fin dal primo momento. “È uno sguardo molto divertente e doloroso su una donna che si trova in un momento di caos, in procinto di affrontare un enorme cambiamento nella sua vita”, afferma Blanchett. “Tutte le negatività che vengono fuori da ciò che pensavi di essere, dovendo affrontare chi sei veramente, per passare poi a chi potresti diventare. E così troviamo Bernadette e la sua famiglia in quel momento di crisi. Penso che stia attraversando un momento di caos, perché non si può sfuggire a ciò che si pensa di essere, e ci si deve confrontare con chi si è in realtà prima di poter andare avanti – e ciò accade spesso nella mezza età. E Maria Semple, e penso anche Rick nella sua sceneggiatura, ha scritto qualcosa di esilarante e molto specifico, ma anche abbastanza doloroso e spesso imbarazzante”. C’era un notevole fascino nell’interpretare un personaggio con delle debolezze molto umane e comuni. “La cosa con cui forse mi sono identificata maggiormente è quanto sia impossibile sfuggire a se stessi”, afferma Blanchett. “E soprattutto quando si invecchia, è necessario affrontare il passato e assumersi la responsabilità di sé stessi per poter andare avanti”. Proprio come Linklater (e qualsiasi altro artista del mondo), Blanchett ha scoperto che il blocco creativo di Bernadette la riguardava abbastanza da vicino. “Ogni giorno!”, ammette ridendo. “Da dove comincio? Quanto tempo ho? “. “Certo che mi identifico con Bernadette”, continua. “La cosa difficile come attrice è che devi sviluppare una corazza relativamente spessa, perché i tuoi fallimenti sono pubblici, ma non vuoi neanche interporre degli artifici tra te e la telecamera o tra te e il pubblico, o tra te e le altre persone con cui lavori. Devi essere sempre aperta. E se hai ottenuto uno o due di quelli che sono percepiti generalmente come successi, senti come se ci fosse un’attesa attorno a quello che fai. Penso che sia qualcosa di Bernadette con cui posso identificarmi, dopo aver vinto un MacArthur Genius Grant e aver costruito due edifici eccezionali e unici, c’è un crescente senso di aspettativa su ciò che farà dopo, e quello che fa dopo è… niente. Per questo è molto più facile sparire, ma molto difficile riemergere”.

IL CAST

Anche se Che fine ha fatto Bernadette? parla molto dei conflitti di una donna come individuo e dei viaggi interiori e fisici che intraprende per ritrovarsi, è anche la storia di una famiglia e il rapporto tra una madre e una figlia incredibilmente unite. Bee è la figlia che Bernadette e suo marito Elgie hanno tanto pregato di avere. L’anima gemella di Bernadette in una ragazza di tredici anni.
“Bee è tale e quale a Bernadette”, afferma Blanchett. “Legge la sua mente, è molto intelligente, pensa fuori dagli schemi e penso che comprenda bene la decisione di sua madre. In un certo senso, Bernadette tratta Bee come un’amica piuttosto che come una figlia, e parte della storia è che Bernadette accetta che sua figlia debba avere le proprie esperienze e non diventare il fulcro di tutte le esigenze di Bernadette”.
È ovvio che l’attrice che doveva interpretare il ruolo di Bee… dovesse essere perfetta! Il personaggio ha una grandissima portata emotiva e doveva essere in grado di recitare fianco a fianco della Blanchett e anche di attori del calibro di Billy Crudup e Kristen Wiig. In questo ruolo troviamo la tredicenne Emma Nelson.
Per Nelson, questo è il suo primo film ed è stato l’occasione che aspettava da una vita. Si è davvero innamorata del suo personaggio. “Bee è una specie di compromesso tra i suoi genitori. Elgie è molto logico; Bernadette è molto artistica, creativa. E Bee è il giusto mix di entrambi, con la sua intelligenza emotiva. Vuole piacere a entrambi i suoi genitori, ma ha questa relazione con sua madre che è così forte e diversa da quella che ha con suo padre. Lei e sua madre sono così simili, in tutto, e lei vuole piacerle davvero”.
Billy Crudup, che interpreta il padre di Bee e il marito ossessionato dal lavoro di Bernadette, Elgie, guru di Microsoft, non aveva mai lavorato con Linklater. “Ho conosciuto Richard tramite Ethan Hawke, amo i suoi film da sempre. Ero entusiasta dell’opportunità di lavorare con lui”. L’attore si è riunito a Blanchett, dopo aver recitato insieme nel thriller sulla Seconda Guerra Mondiale, Charlotte Gray
Crudup si è anche riunito con la co-protagonista di Pretty Bird, Kristen Wiig, che si distacca dai suoi ruoli tipici, interpretando l’autorevole vicina di Bernadette e leader del gruppo di mamme della scuola di Bee. Wiig afferma: “Ho adorato interpretare Audrey. È la prima volta che interpreto qualcuno che è davvero antipatico. È una ragazzina cattiva un po’ cresciutella, troppo coinvolta nella vita del quartiere”.
Come persona che rappresenta l’establishment di Seattle, che Bernadette detesta e che combatte con tutte le sue forze, Audrey potrebbe rischiare di diventare uno stereotipo, ma grazie alla sceneggiatura e alla Wiig, non è così. “In fondo, penso che ammiri Bernadette, perché vivere una vita legata a ciò che tutti pensano di te… sembra terribile”, dice Wiig. “Bernadette rappresenta la vita fuori Seattle che probabilmente Audrey ha sempre sognato”.
Ad interpreta Becky, una biologa marina che Bernadette incontra in Antartide, è Troian Bellisario, la star di Pretty Little Liars. Invita Bernadette ad avventurarsi in mare dove, tra i vasti ghiacciai, improvvisamente l’intero mondo di Bernadette si schiude. “Tutti quelli che la incontrano hanno un’idea di Bernadette, Becky no… perché non la conosceva”, afferma Bellisario. “E quando vede in che stato si trova, Becky reagisce immediatamente come farebbe qualsiasi essere umano: Mi sembri un po’ persa, lascia che ti dia qualcosa da fare”.
Una cosa su cui tutti gli attori del cast sono d’accordo: l’impegno unico di Linklater durante le prove. “Abbiamo provato per un mese, il che è una cosa così intelligente perché costruisce un legame nel cast, non è come incontrarsi sul set il primo giorno di riprese, hai già familiarità con la sceneggiatura e anche con le persone con cui vai a lavorare”, dice Zoe Chao, che interpreta Soo-Lin, lacchè di Audrey e assistente di Elgie.

CREARE BERNADETTE

Dicono che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma nel caso di Bernadette, lo sono gli occhiali da sole. Proprio come Anna Wintour, Bernadette è nota per aver sempre indossato i suoi occhiali da sole oversize e molto scuri, una tradizione che secondo Semple ha avuto origine quando lei stessa si è trasferita da Los Angeles a Seattle.
Blanchett è andata a Seattle per incontrare Semple prima che le riprese iniziassero, per conoscere come l’autrice best-seller avesse inventato Bernadette. “Volevo farle un regalo”, dice Semple, “e ho pensato: cosa potrei prendere a Cate Blanchett, sapendo già che ha tutto? Quindi, ho tolto le lenti graduate dai miei occhiali da sole, gli ho rimesso delle semplici lenti scure e glieli ho dati. Le ho detto: Ecco un talismano, è qui che è iniziato tutto, questi sono veramente i miei occhiali che ho portato per dieci anni e voglio che li abbia tu”.
Fu un gesto toccante ma Semple non avrebbe mai potuto prevedere cosa lei ne avrebbe fatto. La prima volta che si è presentata sul set per vedere Blanchett nei panni di Bernadette, l’attrice indossava gli occhiali! “Ho immaginato che li tenesse nella migliore delle ipotesi, gettati via nel peggiore dei casi”, dice. “Ma ha insistito sul volerli indossare per il film”.
Fu allora che ne vennero realizzati quattro nuovi modelli, dice la costumista Kari Perkins – così Blanchett poté indossarli per tutto il film. “È davvero la cosa più speciale del film”, afferma Semple, con affetto. “Questi occhiali scuri che indossavo per tutta Seattle quando stavo scrivendo il libro sono ora sulla faccia di Cate Blanchett”.
“Bernadette è una donna che confonde”, afferma Blanchett. “Incredibilmente intelligente. È sconcertata da Seattle, ma ancor più sconcertata da ciò che è diventata, ed è tanto critica e severa verso se stessa quanto verso il mondo che la circonda. Ma penso che le persone così dure nei confronti degli altri, siano spesso le più delicate e fragili. Per questo è interessante vedere Bernadette con la sua famiglia, e poi vedere come la percepisce il mondo, sai, con gli occhiali scuri e quell’armatura che sceglie di indossare”.
Gli occhiali da sole che avevano separato Semple dal mondo, hanno permesso alla Blanchett di addentrarsi proprio in quel mondo. E l’attenzione ai dettagli non si è fermata qui. “Fin dall’inizio, Cate era molto specifica su come si sarebbe vestita, come sarebbero stati pettinati i suoi capelli, come sarebbe stato il suo trucco, come si sarebbe mossa in quel mondo”, dice Sledge.
Blanchett ha lavorato a stretto contatto con il team creativo per abbinare il look di Bernadette con la narrativa creata per questo personaggio. Ha trascorso molto tempo con la costumista, discutendo del look e dell’aspetto di Bernadette. Ha anche lavorato con il suo hair-stylist, Kay Giorgio, per creare l’acconciatura di Bernadette.
Perkins, che aveva lavorato per la prima volta con Linklater in La vita è un sogno, dice: “È  proprio come me l’ero immaginata quando ho letto il libro, molto elegante e raffinata, un po’ alla Audrey Hepburn”.

IL DESIGN

Scegliere le location e progettare le scenografie è stato importante quasi quanto il look di Bernadette: Seattle è uno dei personaggi principali del romanzo e per anni Sledge ha cercato i luoghi adatti per girare il film. Girare a Seattle sembrava improbabile, così Sledge e il team creativo pensarono a Vancouver. “Per trovare Straight Gate ci sono voluti due anni e mezzo, due paesi, cinque città…”, afferma lo scenografo Bruce Curtis, riferendosi al meraviglioso Straight Gate Home for Girls, dove vivono Bernadette, Bee ed Elgie.
Questa casa è una “dimora del 1800, una bellissima rarità architettonica ormai in disuso”, secondo Curtis, che lavora con Linklater da vent’anni. “Quando l’ho trovata, ho letteralmente avuto un brivido lungo la schiena e sapevo che era il posto giusto”.
Poiché la casa stessa è una metafora della vita di Bernadette, la set designer Beauchamp Fontaine l’ha arredata con uno stile decadente chic-vintage. “Ho usato molte lampade vittoriane, perché nella vita reale penso che se dovessi comprare una casa già abitata da qualcuno, le lampade rimarrebbero quelle”, dice, spiegando che lei e i suoi designer hanno anche creato uno splendido disegno a matita intorno alla parete d’ingresso della Great Room. “Vivendo una relazione in crisi, posso immaginare che Elgie torni a casa dal lavoro la sera, e vedendo questo disegno potrebbe fare un’osservazione pungente. All’inizio della loro relazione invece era qualcosa che gli avrebbe fatto pensare a lei in modo così magico… le cose possono cambiare”.
Creare il Natale a Seattle quando era estate a Pittsburgh è stato un po’ più difficile, ma ci sono riusciti. “Siamo stati molto attenti al colore, alle opere d’arte e ai mobili locali… fino allo stile dell’idrante antincendio e agli alberi che crescevano nel cortile”, afferma Curtis.

ALLA SCOPERTA DI BERNADETTE

Ognuno di noi vive la sua storia personale, ma la cosa che ci accomuna tutti è proprio il fatto che ne viviamo una. Questa consapevolezza ci fa sentire meno soli. Che fine ha fatto Bernadette? attinge alla potente forza che ci consente di superare gli ostacoli inaspettati della vita. In Bernadette vediamo una donna che ritrova la gioia grazie alla sua famiglia, riscoprendo al contempo il suo percorso creativo. Questo film ci ricorda che possiamo tutti ritrovare noi stessi, non importa quanto lontano siamo arrivati.
“Nella vita, devi attraversare un momento di caos, perché non puoi fuggire da te stesso o da chi pensavi di essere”, dice Blanchett. “E devi confrontarti con chi sei realmente prima di poter andare avanti”.
“Bernadette parla a nome di così tante persone”, afferma Linklater. “La mia mission – fin dall’inizio – è stata la prima frase del libro: solo perché non puoi mai conoscere completamente qualcuno, non significa che non puoi provarci. Voglio che il pubblico capisca Bernadette”.

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Che fine ha fatto Bernadette? disponibile in Digitale da giovedì 26 Marzo 2020
info: 12/12/2019.


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