Locandina Benvenuto in Germania!

Benvenuto in Germania! (2016)

Willkommen bei den Hartmanns
Locandina Benvenuto in Germania!
Benvenuto in Germania! (Willkommen bei den Hartmanns) è un film del 2016 prodotto in Germania, di genere Commedia e Drammatico diretto da Simon Verhoeven. Il film dura circa 116 minuti. Il cast include Senta Berger, Heiner Lauterbach, Florian David Fitz, Palina Rojinski, Elyas M'Barek, Eric Kabongo. In Italia, esce al cinema giovedì 10 Maggio 2018.

Autunno 2016: la Germania continua a gestire con grande difficoltà la crisi dei migranti. Il film racconta la storia di una coppia borghese di circa 60 anni: il chirurgo ortopedico Dr Richard Hartmann e sua moglie Angelika, insegnante di tedesco da poco in pensione. La coppia vive in una tranquilla e idilliaca zona residenziale fuori Monaco con il loro gatto Monsieur. I coniugi Hartmann hanno due figli adulti: Sophie, una studentessa caotica con la sindrome dell'eterna infermiera che non sembra riuscire a laurearsi, e Philip, un avvocato stacanovista di successo alle prese con un divorzio e con il difficile rapporto con Basti, il figlio di 12 anni. Un giorno Richard, recandosi al lavoro in ospedale, raggiunge con difficoltà la consapevolezza che si sta dirigendo verso una nuova fase della vita: la pensione. Tuttavia non si sente pronto a rinunciare alla sua posizione lavorativa. Il suo collega Tarek Berger, un giovane medico acuto e di bell'aspetto, è per lui una dolorosa spina nel fianco. Richard non deve solamente affrontare conflitti irrisolti nella sua vita professionale: anche il suo matrimonio è davanti a un bivio. Sempre più preso dal terrore di invecchiare, Richard si ispira allo stile di vita giovanile del suo unico amico, anche lui sessantenne, il chirurgo plastico Dr. Sascha Heinrichs. Invece la moglie Angelika sta cercando un nuovo scopo pedagogico e una nuova sfida. Salvare regolarmente i topi dalle grinfie del gatto non le basta: Angelika vuole fare la sua parte nella delicata crisi dei rifugiati che ha toccato la Germania. All'inizio sceglie di attivarsi con una generosa donazione alla casa per rifugiati di Fürstenried. Sfortunatamente, tra i vestiti che lei scarta c'è l'amatissima giacca di pelle di Richard, una reliquia della sua giovinezza. Il fatto che Angelika abbia donato questo irrecuperabile simbolo di tempi lontani e spensierati delude amaramente Richard. La donna, che beve un po' troppo vino negli ultimi tempi, non sembra capire cosa simboleggiasse quella giacca e sottolinea l'incremento di peso di Richard e la circonferenza più grande. Ciò porta a un ulteriore conflitto tra loro, uno dei tanti in questo periodo. Tornata alla casa per i rifugiati, Angelika incontra Bernd Bader, il direttore del centro di accoglienza, e la sua energetica ex collega, Heike Broscher, un'attivista ambientalista con un forte impegno sociale. Sebbene le sue visite al direttore non portino al desiderato impiego come insegnante di tedesco, esse forniscono ad Angelika lo spunto verso una decisione che cambierà la sua vita: durante una cena, Angelika condivide con la sua famiglia l'idea di accogliere un rifugiato. All'inizio, Richard e Philip protestano: sono preoccupati per la loro sicurezza personale e criticano anche quella che vedono come "una ingenua cultura tedesca di accoglienza degli immigrati". La discussione finisce con Angelika che si allontana arrabbiata. Invece il figlio di Philip, Basti, il dodicenne "gangsta rapper", pensa che ospitare un rifugiato sia un'idea "dannatamente bella" e sostiene la nonna. Il giorno dopo la cena Angelika affronta Richard incontrandolo direttamente alla casa per rifugiati. Finalmente, Angelika lo convince della bontà della sua scelta. Dopo innumerevoli interviste in stile "casting" a pochi richiedenti alloggio, gli Hartmann decidono di accogliere il giovane Diallo Makabouri, timido ragazzo nigeriano che padroneggia bene il tedesco. Il rettore Bernd Bader, nel tentativo di evitare complicazioni nella richiesta di asilo di Diallo, accoglie con favore la scelta degli Hartmann, dal momento che Diallo è già stato coinvolto in noiose dispute con Rayhan, un rifugiato aggressivo con tendenze islamiste. Bernd è particolarmente felice che Diallo possa attendere la sua decisione sull'asilo politico nell'ambiente sicuro e pacifico di una "comunità benestante e idilliaca". Bernd e gli altri sanno che i servizi segreti del Bureau of Criminal Investigations tengono d'occhio Diallo: a causa di una serie di malintesi e incidenti sia lui che Rayhan sono sotto sorveglianza. Arrivato nella famiglia Hartmann, Diallo trova contraddittorie e confuse le abitudini sociali e le tradizioni della sua nuova casa bavarese. Appagata dal suo nuovo ruolo pedagogico, Angelika può svolgere il lavoro di integrazione che desidera: inizia così a raccontare a Diallo la cultura tedesca. Tuttavia, la signora Sobrowitsch, una vicina intollerante e leader di un gruppo biblico fanatico, si oppone vigorosamente al "progetto sociale" di Angelika. Heike Broscher, al contrario, vede l'opportunità di contribuire e si presenta alla porta degli Hartmann con un cartello con scritto "Benvenuto Diallo", pronta a far festa. Accompagnata da una intera troupe di danza Africana, con tanto di zebra al seguito, Heike irrompe nella casa degli Hartmann per celebrare e festeggiare l'arrivo di Diallo. Richard, di ritorno a casa dopo una serata estenuante e irritante con Sascha, scopre che la sua casa sta ospitando un chiassoso e multiculturale party, completo di varie sostanze allucinogene. Cìò a cui assiste amplifica i suoi pregiudizi e accusa il povero Diallo di istigare il caos, ma questi sospetti vengono rapidamente dissipati dal giovane nigeriano. Quando la polizia si presenta all'improvviso alla porta in seguito a un reclamo della signora Sobrowitsch per disturbo della quiete pubblica, Richard cerca di proteggere Diallo. Tuttavia non può impedire che il suo nome finisca nel rapporto della polizia. Naturalmente le conseguenze di questa selvaggia "festa di benvenuto" portano a nuovi conflitti tra Angelika e suo marito. Nelle settimane successive tutti i conflitti della famiglia Hartmann arrivano a una conclusione. Angelika si rende conto che le difficoltà coniugali con Richard non possono essere risolte perché le loro differenze sono basate su interpretazioni diverse del concetto di brava persona. Così Richard inizia un periodo di separazione di prova, crea un profilo Facebook e cerca rifugio nella vita notturna con il suo migliore amico Sascha, che vuole accoppiarlo con le sue ex pazienti chirurgicamente migliorate. Nel frattempo, Basti dà libero sfogo al suo atteggiamento anti-scolastico mettendo in atto il piano per realizzare un video musicale hip-hop, con la comparsa di spogliarelliste all'interno della scuola. Arruola così l'ignaro Diallo come protagonista del videoclip, e questo lo pone ulteriormente sotto stretto controllo da parte della polizia. A causa di un forte esaurimento nervoso, Philip finisce in una clinica psichiatrica mentre l'ossessione di Kurt Blümlein, lo stalker universitario di Sophie, diventa sempre più minacciosa. Di fronte a tutti questi sviluppi caotici, Diallo diventa inaspettatamente l'ancora terapeutica e il consulente relazionale della famiglia, vincendo così l'affetto degli Hartmann. Sophie in particolare si confida in lui, raccontando le sue disastrose avventure con gli uomini e la sua speranza di vivere una storia romantica. Ed è così che si trova ben presto a uscire con Tarek Berger, il giovane medico che suo padre ha etichettato come acerrimo nemico. Ma Sophie deve prima sottrarsi alle avances del suo stalker di estrema destra, che la segue perfino nella casa dei suoi genitori, dove Diallo lo affronta e i due finiscono per fare a botte. A causa di questo incidente esplosivo, il Bureau of Criminal Investigations pone la sua attenzione ancora più intensamente su Diallo, il cui permesso di residenza è ora a forte rischio. Diallo aiuta Basti a passare l'anno scolastico con il suo contributo a una presentazione orale sulla vita dei rifugiati. È la prima volta che rivela la storia emotiva e profondamente inquietante della sua stessa sofferenza. Kurt e i suoi amici neo-nazisti, preoccupati per la sicurezza del quartiere, con la signora Sobrowitsch in prima fila, protestano fuori da casa Hartmann ed il Bureau of Criminal Investigations raduna le sue unità intorno all'edificio dove alloggia il presunto terrorista islamico. Ed è proprio quando le forze speciali decidono di irrompere nella casa che Richard accusa un attacco di cuore a causa della tensione che sta vivendo. Fortunatamente Tarek riesce a salvarlo, guadagnandosi il rispetto e l'accettazione di Richard come fidanzato di sua figlia. Per garantire a Diallo il diritto di rimanere in Germania una volta per tutte, l'intera famiglia Hartmann lo assiste nella sua importantissima udienza di asilo. Philip decide di lasciare la transazione lavorativa più grande della sua carriera al fine di aiutare Diallo. Alla fine, nonostante il caos, prevale la speranza che la famiglia Hartmann recupererà stabilità, fiducia e pace, insieme al resto della Germania. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 10 Maggio 2018
Uscita in Italia: 10/05/2018
Prima Uscita: 03/11/2016 (Germania)
Genere: Commedia, Drammatico
Nazione: Germania - 2016
Durata: 116 minuti
Formato: Colore
Produzione: Wiedemann and Berg Filmproduktion, Sentana Filmproduktion, Seven Pictures (co-produzione)

Immagini

[Schermo Intero]

DICHIARAZIONI DEL REGISTA

Qualche tempo fa un amico giornalista mi disse: "Abbastanza coraggioso da parte tua, fare un film come questo adesso". Era un complimento? Non ne sono veramente sicuro. La verità è che non mi sentivo particolarmente coraggioso quando ho iniziato a sviluppare questo film nella primavera del 2015. Allora era una piccola storia di una famiglia piena di contrasti che decide di accogliere un rifugiato. L'argomento era un po' insolito, ma lo trovavo eccitante e ricco di spunti. Ho pensato che fosse interessante raccontare il contrasto tra una famiglia della classe medio-alta e tutti i suoi problemi con qualcuno proveniente da un ambito culturale completamente diverso, qualcuno che si trova di fronte a problemi totalmente diversi, molto più seri. Da questo sono nate diverse possibilità comiche e altrettante di tipo emotivo. Allora non avrei mai immaginato che questo punto di partenza, questa famiglia nucleare, sarebbe stata intesa come una specie di metafora della Germania o che avrebbe potuto essere vista come una sorta di satira sociale. Poi è arrivato il settembre 2015. All'improvviso questo era l'unico argomento. All'improvviso il mio film sembrava assurdamente attuale. All'improvviso ogni discussione familiare sembrava altamente esplosiva. E ho trovato questo microcosmo della vita familiare più eccitante che mai. Nella mia scrittura, come nella mia regia, tendo ad affrontare le cose in modo giocoso, rilassato e politicamente scorretto e ho cercato, fino alla fine, di far confluire nel mio lavoro i riferimenti agli eventi attuali. Non ho preso nulla sul serio dal momento che nessun film, tantomeno una commedia, può soddisfare ogni sensibilità politica e prendere in considerazione ogni punto di vista sulla questione dei profughi. Nessun film potrebbe rendere giustizia ad un tema tanto vasto. Alla fine il mio film è contraddittorio quanto quello che ho sperimentato nelle mie discussioni con i rifugiati, i direttori dei centri di rifugiati, gli avvocati e le famiglie sull'integrazione quotidiana. Ammetto che sono sempre stato sorpreso dall'umorismo con cui molti rifugiati vedono la propria situazione. Alcune di queste esperienze sono confluite nel personaggio di Diallo e non posso che ringraziare il mio attore Eric Kabongo per tutta la passione che ha messo nel suo ruolo. Se qualcuno è stato coraggioso, questo era lui. Personalmente, la vedo così: la situazione è confusa e complessa. Il mio film non è certo una favola, né una commedia cinica e anti yes we can, anche se alcune persone forse desiderano questo ritratto in bianco e nero. La Germania, così come l'Europa, è nel mezzo di una trasformazione drastica mai vissuta fino ad ora. Le persone stanno discutendo animatamente, adeguando e rivedendo prospettive e punti di vista. E questa confusione, questa incertezza, questa volatilità sono terreno fertile per la commedia. Benvenuto in Germania! è prima di tutto semplicemente una commedia. Non può né vuole offrire serie soluzioni politiche. Nondimeno mi auguro che il film possa contribuire un po' a cambiare le cose, divenendo spunto di riflessione sul tema. Se ho un messaggio personale, allora è solo la speranza che la famiglia Hartmann – proprio come l'intero paese o forse anche tutto il nostro continente – possa ritrovare la sua pace e la sua solidarietà, nonostante le crisi e i conflitti che caratterizzano la nostra epoca.

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