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Wonder (2017)

Wonder
Locandina Wonder
Wonder è un film del 2017 prodotto in USA, di genere Drammatico diretto da Stephen Chbosky. Il film dura circa 113 minuti. Il cast include Julia Roberts, Owen Wilson, Jacob Tremblay. In Italia, esce al cinema giovedì 21 Dicembre 2017 distribuito da Leone Film Group. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 5 Aprile 2018, in Digitale da giovedì 5 Aprile 2018. Al Box Office italiano ha incassato circa 11850630 euro.

August è nato con una deformità facciale che non gli ha permesso di andare a scuola come tutti i bambini. 'Auggie' diventa l'eroe più improbabile entrando finalmente in 5° elementare.

Il film racconta la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trova ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta. Come sarà accettato dai compagni e dagli insegnanti? Chi sarà suo amico? L'amore della sua meravigliosa famiglia, una grande dose di coraggio e la sua travolgente gentilezza lo aiuteranno a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola. Julia Roberts e Owen Wilson danno il volto a Nate e Isabel, i genitori di Auggie mentre Jacob Tremblay, il cui nome è ormai famigliare per la sua interpretazione del piccolo Jack accanto a Brie Larson in Room, interpreta August Pullman. Nel cast anche Mandy Patinkin (Homeland), Daveed Diggs e, la tre volte candidata all'Oscar, Sonia Braga. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 21 Dicembre 2017
Uscita in Italia: 21/12/2017
Data di Uscita USA: venerdì 17 Novembre 2017
Prima Uscita: 17/11/2017 (USA)
Genere: Drammatico
Nazione: USA - 2017
Durata: 113 minuti
Formato: Colore
Produzione: Lionsgate, Mandeville Films, Participant Media, Walden Media
Distribuzione: Leone Film Group
Box Office: USA: 128.598.574 dollari | Italia: 11.850.630 euro
Classificazioni per età: ITA: 7+
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 5 Aprile 2018 e in DVD da giovedì 5 Aprile 2018 [scopri DVD e Blu-ray]

Passaggi in TV:
• sabato 09 Dicembre ore 03:45 su Sky Cinema Family

Cast e personaggi

Regia: Stephen Chbosky

Cast Artistico e Ruoli:

Immagini

[Schermo Intero]

"Abbiamo dentro di noi, come esseri umani, non solo la capacità di essere gentili, ma la scelta reale della gentilezza"
R.J. Palacio, Wonder

Tratto dal bestseller omonimo, consacrato dal New York Times, "Wonder" racconta la toccante storia di August Pullman. Nato con delle malformazioni del cranio, a causa delle quali non ha frequentato la scuola pubblica fino a quel momento, Auggie diventa il più improbabile degli eroi quando fa il suo ingresso nella scuola del suo quartiere per iniziare le scuole medie. Mentre la sua famiglia e i suoi nuovi compagni di classe, così come tutti gli altri intorno a lui, si sforzano per trovare dentro di loro la giusta compassione e accettazione, lo straordinario viaggio di Auggie riuscirà a tenerli tutti uniti e a dimostrare che non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti.
La storia di un bambino di 10 anni nato con una deformazione facciale, diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani, nell'adattamento cinematografico del bestseller  Wonder  di  R.J.  Palacio.  Jacob  Tremblay,  candidato  ai  Golden  Globe  per "Room", interpreta il ruolo, unico nel suo genere, di Auggie Pullman.
Tutto quello che vuole Auggie è essere un bambino come gli altri, ma, come gli ripete sempre sua sorella, non puoi essere normale se sei nato per distinguerti. Sebbene Auggie trovi consolazione nel suo casco da astronauta, si ritrova ad affrontare gli sguardi fissi dei compagni, che a loro volta, non sanno ancora come affrontarlo. Dopo un anno, fatto di momenti  difficili, divertenti  e  bellissimi,  Auggie e  tutti  quelli  intorno  a lui,  si  ritrovano cambiati dalle cose che più contano: l'amicizia, il coraggio e la scelta quotidiana di essere gentili verso chiunque incontri sul tuo cammino.

La meraviglia delle meraviglie
"Dicono che sono un prodigio della creazione stessa di Dio e a quanto è dato loro di vedere
non sono in grado di fornire spiegazione alcuna"
– Natalie Merchant, Wonder

Pochi libri hanno la capacità di far passare le persone dalla lettura all'azione, ma questo è proprio  il  caso  del  romanzo  di  R.J.Palacio,  Wonder.  Pubblicato  nel  2013,  il  libro  si assumeva notevoli rischi. Erano pronti i lettori a seguire un bambino, che a causa di una malattia  genetica  è  nato  con  una  deformità  cranio-facciale,  che  lascerebbe  di  sasso chiunque? Il risultato è che i lettori sono stati molto più che incuriositi da Auggie Pullman. La scrittura umoristica di Palacio racconta le cose così come stanno sulla realtà di Auggie, includendo i molti punti di vista di coloro che ruotano intorno a lui, processo che ha affinato in  molte  persone  la  riflessione  che  nel  mondo  di  oggi  siamo  così  concentrati  sulla superficie che non riusciamo più a vedere cosa le persone affrontano nel loro intimo. Mentre molti romanzi esplorano i mondi oscuri della distopia, Wonder porta un cambio di prospettiva, dimostrando che una storia avvincente può ruotare intorno a un concetto molto semplice come quello di essere gentili verso gli altri. "Ho sempre pensato a Wonder come a una riflessione sulla gentilezza" riassume Palacio.
Diffusosi per passa parola, il romanzo ha venduto più di 5 milioni di copie, ma il suo impatto è stato ancora più profondo: ha ispirato la nascita di un movimento della società civile "Choose Kind" e incoraggiato i lettori a condividere le proprie storie. Il libro ha catturato subito l'attenzione anche di Hollywood. I produttori Tod Lieberman e David Hoberman di Mandeville Films, hanno letto il libro entrambi la stessa notte e deciso di non aspettare oltre. "Ci siamo chiamati ed eravamo entrambi in lacrime, non mi vergogno ad ammetterlo" ricorda Lieberman "Ci siamo innamorati tutti e due di questo bellissimo racconto di compassione e amicizia."
Hoberman aggiunge "il libro parla di così tante cose in cui crediamo. Abbiamo amato il modo in cui la storia è raccontata attraverso molteplici punti di vista e di come includa un intero quartiere americano, facendo si che chiunque possa identificarsi con qualcuno dei personaggi."
Lieberman e Hobman erano soprattutto esaltati all'idea di esplorare un tipo di personaggio così poco visto sullo schermo: uno che sfida l'idea che le differenze fisiche possano minimamente definire chi siamo.
Quando i produttori  hanno  contattato  telefonicamente  Palacio,  c'è stata una simpatia evidente. Palacio ha detto loro che aveva sempre sentito di  dover imporre solo una condizione, se si fosse realizzato un film tratto dal libro: preservare lo stile diretto del libro e non cercare di edulcorare la realtà di Auggie.
"Quando ho scritto il libro, il mio obiettivo non era che diventasse un fenomeno mondiale. L'ho scritto senza alcuna aspettativa, non sapevo neanche se sarebbe stato pubblicato" ammette Palacio "volevo solo scrivere un piccolo libro con un messaggio semplice sulla gentilezza, che è lo stesso approccio che considero giusto anche per il film. Todd e David mi hanno convinta che avevano la mia stessa visione" Palacio continua "Altri registi mi hanno parlato di non mostrare proprio Auggie, ho pensato fosse irrispettoso nei confronti dei bambini con malformazioni facciali. Non volevo un film che minimizzasse la gravità delle deformità, perché sono un elemento rilevante per farci capire chi è Auggie. Era molto importante per me – così come per Todd, David e Stephen
Chbosky – fare in modo che il pubblico vedesse Auggie in maniera diretta e che fosse al centro della storia fin dall'inizio"

FACCIA A FACCIA
"Qualsiasi cosa tu stia pensando, è probabilmente peggio"
– Auggie

Quello che Auggie chiama candidamente "la cosa di guardare da un'altra parte" in Wonder
– quel momento umiliante in cui la gente distoglie gli occhi da lui – ha in realtà ispirato la creazione del personaggio.
R.J. Palacio ammette apertamente di essere quella che nel 2008 si ritrovò a correre via, piuttosto che affrontare il disagio, da un bambino con deformità facciali, incontrato in una gelateria. Con un lavoro da grafica di giorno, e aspirante scrittrice di notte, Palacio era insieme ai suoi figli quando le capitò questa cosa di cui si è poi dispiaciuta profondamente.
Racconta lei la storia "Ci siamo ritrovati seduti vicino a un bambino che aveva delle gravi deformità sul viso, molto simili a come descrivo Auggie nel libro" Ma la cosa non finì lì. Provando vergogna, Palacio volle fare i conti con la sua reazione, ribaltare la prospettiva guardando dal punto di vista più importante: quello del bambino che involontariamente aveva innescato la scintilla. "Ho iniziato a pensare a come deve essere vivere ogni giorno guardando in faccia un mondo che non sa come guardarti. Ho iniziato a scrivere il libro quella notte stessa"
Così è venuto alla luce Auggie Pullman, insieme a un cast completo di personaggi che hanno colto di sorpresa la scrittrice. "Tutti i personaggi che hanno preso vita sulle pagine del libro erano così reali per me che mi hanno convinta a continuare" ricorda "avevo paura che se non avessi finito il libro, nessun altro nel mondo avrebbe avuto l'opportunità di incontrarli, e volevo davvero che il mondo conoscesse questi personaggi" Palacio decide di fare di Auggie un ragazzino di prima media che non ha mai frequentato la scuola, evento a cui si prepara come un astronauta che deve entrare in un mondo alieno. "La fascia d'età che va dai 10 ai 12 anni è così intensa sotto ogni punto di vista perché è così dura" osserva Palacio. "E' quando i bambini iniziano a capire chi sono e chi vogliono essere. Tutto in quel momento sta cambiando – i corpi, le amicizie, gli interessi, la relazione con i genitori. Era il momento migliore per far incontrare Auggie con il mondo" All'inizio Palacio non ne sapeva molto di deformazioni facciali, così si immerse nello studio medico e nelle informazioni di prima mano che poteva raccogliere dalle famiglie. Decise quindi  che  Auggie  dovesse  essere  nato  con  la  Sindrome  di  Treacher  Collins,  che, nonostante  sia  causata  dalla mutazione  di  un  solo  singolo  gene,  può portare a  una radicale alterazione della struttura ossea del volto. Alcune persone hanno un'alterazione così lieve che non sanno neanche di avere la malattia. Altri hanno deformazioni ossee tali che la forma che assume il cranio può interferire con la respirazione, l'udito e la vista, e spesso richiede molteplici interventi chirurgici ricostruttivi già prima dell'età di 5 anni. Nonostante tutti i problemi fisici associati alla Treacher Collins, i bambini che vivono con essa sono come tutti gli altri – curiosi, sensibili e resilienti. Questi due aspetti insieme rendono la nascita di un bambino con questa malattia un'esperienza unica per qualsiasi famiglia. Ma la maggior parte delle famiglie ritengono che sia uno l'aspetto più duro da gestire: le reazioni spesso sconsiderate degli altri.
Questo ha portato Palacio ad inserire qualcos'altro che avrebbe voluto esplorare da lungo tempo: andare alle radici della normale compassione. "Tutti i genitori vogliono un mondo migliore  per i figli  ma  spesso  si  dimentica che  sono  cose molto  semplici  a  renderlo possibile. Per questo ho voluto che nel libro ci fossero molti esempi diversi di quanto sia importante semplicemente essere gentili l'uno con l'altro" spiega.
Mettere questi concetti al centro era rischioso, ne poteva venir fuori qualcosa di smielato e sentimentalista. Ma la scrittura di Palacio sfugge al melodrammatico. E' diretta, spontanea e arguta. Quando il libro ha iniziato a circolare tra gli scaffali, è stato subito accolto dalla comunità di malati, che avevano atteso a lungo la possibilità di vedere visibili le proprie storie, ma anche dai tanti che conoscevano la solitudine del sentirsi diversi per mille differenti ragioni.
Dice la scrittrice della sua filosofia che la gentilezza non è solo qualcosa a cui va prestata attenzione ma che va praticata. "Io credo davvero che la gente per natura voglia essere buona, e che nelle situazioni date voglia fare la cosa giusta. Ma quello su cui dobbiamo riflettere è che dobbiamo lavorare su questo. Questa è una cosa che tutti possiamo chiedere: sforzati di essere il meglio che puoi" Ed è questo nucleo centrale del libro che ha attirato Julia Roberts, che afferma "Credo che se davvero riuscissimo a portare avanti le idee del libro, sull'essere leali e comprensivi, vivremmo in tempi migliori. Per me è stato un modo bellissimo per tenere a mente di scegliere sempre, durante la giornata, o in una conversazione, la modalità più gentile invece che la più veloce, sarcastica o negativa"

IL SENSO DI WONDER PER STEPHEN CHBOSKY
"Le tue azioni sono i tuoi monumenti"
– Precetto egiziano.

Una volta ricevuta la benedizione di Palacio, Lieberman e Hoberman si sono concentrati sulla scelta del regista che portasse il libro al cinema, in grado di rispettarne l'onestà e l'ironia. Il loro primo pensiero è andato diretto a Stephen Chbosky, con il quale avevano lavorato nell'adattamento non di animazione di "La bella e la bestia" e che è anche uno scrittore. Chbosky ha curato l'adattamento per il cinema del suo romanzo per il film che ha anche diretto "Noi siamo infinito" che nel 2013 ha vinto il premio come "Migliore opera prima" agli Indipendent Spirit Award. Dice Lieberman: "La qualità più importante di cui avevamo bisogno per Wonder era la capacità  di  evocare  emozioni  senza  essere  manipolatori  o  andarci  troppo  pesante. Stephen è profondo emotivamente ma allo stesso tempo leggero e sa miscelare l'ironia con tematiche serie"
Chbosky inizialmente declina l'offerta, sua moglie aveva appena partorito e non se la sentiva di impegnarsi in questo, ma anche perché non voleva fare un altro film ambientato in una scuola dopo "Noi siamo infinito". Incalzato da Hoberman, Lieberman e Lionsgate, si convince a leggere il libro per vedere almeno a cosa stava rinunciando.
Ed è stato sufficiente. Non poteva rinunciare a quello che considera "il romanzo di formazione di questa generazione." E spiega "Avevo appena avuto Theodore, mio figlio, e questo ha reso la storia intima per me. Quello che mi ha colpito di più del libro è che è la somma delle scelte che fai che ti crea come individuo. Puoi scegliere di essere un eroe nella tua vita – di distinguerti, essere te stesso, comportarti seguendo il meglio che c'è in te."

Piuttosto che centrare l'attenzione solo su Auggie, il regista ha fatto suo l'intreccio di punti di vista del libro "Il coraggio di Auggie provoca una reazione a catena su tutti i personaggi" fa notare Chbosky "e i diversi punti di vista ci aiutano a capire che ci sono momenti che tutti attraversiamo, non solo Auggie. Ed è lì che si sviluppa l'empatia."
Appena il progetto si è messo in movimento, Palacio e Chbosky hanno sviluppato uno stretto legame, soprattutto quando Chobsky ha iniziato a scrivere, insieme a Jack Thorne e Steve Conrad, l'adattamento del romanzo. Palacio non era sicura di cosa aspettarsi, ma si è ritrovata a dare fiducia a Chbosky. "Stephen ha portato tanta arte ma anche rispetto per le parole" dice la scrittrice "ogni scelta nella scrittura doveva essere quella giusta. Spero che il pubblico riconosca che Stephen ha fatto così tanto per onorare i personaggi del libro – grandi e piccoli – e sono tutti come li avevo immaginati. Il film non poteva riportare ogni singolo dettaglio, perché non puoi in questa forma d'arte. Ma Stephen ci ha messo dentro qualcosa di vitale: quel sentimento chiave che nel libro chiamo pianto/riso." Per Palacio, rispettare  questa dualità di  toni  era determinante. "Credo che una delle ragioni che hanno avvicinato il libro a così tante persone è che la famiglia Pullman non è triste, sono persone serene che fanno il massimo con quello che hanno a disposizione" riflette "sono così le famiglie reali. Sono grata che Stephen abbia capito che era meglio lasciare che i personaggi fossero loro stessi."
La sceneggiatura si è sviluppata con l'intera squadra in totale sintonia. Lieberman dice: "Il romanzo  era  il  miglior punto  di  partenza  quindi  non  abbiamo  dovuto  deviare  molto." Palacio era sempre presente per dare il suo sostegno "E' stata preziosissima, ha fornito idee su tutto, dalla sceneggiatura al cast" dice Hoberman. "E' il centro della famiglia di questo film."

AUGGIE
"Tutti nel mondo, almeno una volta nella vita, dovrebbero ricevere una standing ovation."
– Auggie

Con l'andare avanti del progetto, gli autori hanno dovuto affrontare una questione cruciale: trovare Auggie per il film. Già il fatto che così tanti lettori si fossero creati un'immagine di Auggie incuteva un certo timore, in più gli autori dovevano trovare un autentico ragazzo con abilità attoriali, che fosse in grado di mettersi nei panni di un bambino che viene a contatto con un mondo che lo evita e a volte lo spaventa. "Il ruolo di Auggie è molto difficile, avevamo bisogno di un attore molto competente, capace di darci una performance ricca  di  sfumature  sia  nelle  cose  lasciate  non  dette,  che  nei  dialoghi"  commenta Lieberman.
La ricerca si presentava come un rompicapo fino a che gli autori non hanno visto Jacob Tremblay in "Room", nel quale interpreta la vittima di un sequestro che non ha mai conosciuto il mondo al di fuori di una minuscola baracca. La sua interpretazione era qualcosa che non avevano mai visto in un bambino così piccolo. "Quando abbiamo visto "Room", abbiamo capito che avevamo trovato il ragazzo che poteva interpretare Auggie" dice Hoberman "Jacob ha un grande dono per la sua età e per qualsiasi età. Quando l'abbiamo incontrato abbiamo capito che non potevamo stare con nessun altro che fosse in grado di sentire Auggie come lui, con quello stesso spirito."
Tremblay ha colpito molto anche Chbosky "Wonder non doveva essere cupo e Jacob è pieno di ironia, curiosità e energia nel modo migliore" dice il regista. Trembley ha dovuto sottoporsi all'installazione di protesi facciali, ma ha accettato con molta  tranquillità  quel  processo  così  estenuante.  Lieberman  racconta  "Mentre  era  al trucco, la trasformazione di Jacob avveniva dentro, al di là del trucco sul volto. Ha assunto l'universo psicologico di Auggie."
E' venuto tutto facilmente, afferma Tremblay, perché sentiva quanto la storia di Auggie fosse importante da raccontare. "La cosa più emozionante per me è stata diventare un ragazzino che aiuta il mondo ad essere migliore" commenta il bambino di 9 anni "Il libro è super, super bello e ha fatto piangere mia madre. Parla della battaglia di Auggie per essere accettato, ma è anche sul far sentire la gente a suo agio invece che spaventata."

Come  farebbe  ogni  altro  attore  adulto,  Tremblay  si  è  immerso  nelle  ricerche,  si  è incontrato  e  ha  fatto  amicizia  con  bambini  veri  come  Auggie  per  avere  da  loro  la prospettiva di cosa è uguale e cosa è differente nelle loro vite rispetto a quelle degli altri. Con grande tenacia ha iniziato a tenere un raccoglitore enorme di lettere, disegni e idee. "Leggevo il raccoglitore ogni giorno, soprattutto prima di una scena veramente seria, aiutava a prepararmi" spiega.
Per Palacio, la devozione di Tremblay nel fare bene è stata indispensabile. "Il duro lavoro di ricerca di Jacob è stato ripagato dalla ricercatezza della sua performance" dice la scrittrice. "Ha compreso un elemento chiave del personaggio: che Auggie accetta di apparire diverso, si augura solo che questo non sia un grosso ostacolo per gli altri. Ha capito anche che Auggie è un bambino dolce, ma non è tutta dolcezza. E' un burlone e un ragazzino tenace e tosto che ha subito 27 interventi. Ha capito tutto questo."
Tremblay condivide con il suo personaggio l'amore per tutto ciò che ha a che vedere con Guerre Stellari, che lo ha aiutato ulteriormente ad assumere le fantasie cosmiche di Auggie. "Auggie sa che alla gente gli ci vuole del tempo perché si abituino a lui. Credo sia per questo che gli piace lo spazio e indossare la tuta spaziale" osserva.
Nel libro, l'apertura di Auggie verso tutte le sue paure, le sue frustrazioni e i sogni, è quello che lo rende così interessante – e Tremblay sembra lavorare bene su questo. "Quello che Jacob ci dice è che Auggie è un bambino vero con dei veri problemi da bambino" dice Chbosky "Auggie deve uscire fuori e impara che nonostante debba aver a che fare con i bulli e gli sguardi fissi su di lui, le altre persone hanno anche loro problemi a cui si deve prestare la stessa attenzione. Capisce che occuparsi degli altri è un modo per essere forti."
"Dopo ho scoperto che Stephen è uno dei ragazzi più gentili del pianeta. Può essere molto frustrante il lavoro di regista ma Stephen non è mai agitato, mai. E' sempre così positivo e ha reso la cosa divertente" Mentre Tremblay si divertiva, diventava anche, sempre di più gemello di Auggie. Palacio riassume "Quando ho visto per la prima volta il film, ho pensato: conosco il Jacob che c'è là sotto, ma non lo vedo. E' scomparso dentro Auggie."

ISABEL E NATE
"Mi mancava guardare la tua faccia, Auggie. Lo so che a volte a te non piace, ma devi capire…io la amo"
– Nate

Julia Roberts e Owen Wilson interpretano nel film due ruoli fondamentali: Isabel e Nate che, in qualità di genitori di Auggie, cercano di gestire la loro ansia protettiva nei confronti del figlio, capendo che deve trovare il suo posto nel mondo, non importa quanto duro sia. Esplorano qualcosa di poco conosciuto nella cultura popolare – cosa significa essere genitori di un bambino diverso, tra ansie e senso di isolamento, cercando di costruire un ponte tra il bambino che conoscono loro e quello che vede il resto del mondo al primo sguardo.

La ricerca del cast è stato un momento entusiasmante per gli autori del film. "Questo per lei era chiaramente non solo un ruolo da interpretare. Ha creduto in quello che la storia aveva da comunicare e ha voluto renderlo reale" commenta Hoberman, che aveva già lavorato con la Roberts in Pretty Woman.
Lieberman aggiunge: "Julia ha la capacità rara di  trasmettere grandi  emozioni  senza scivolare nel sentimentalismo. Riesce a farlo con una tale grazia e con una tale ironia, che credi a quella madre"
La Roberts racconta la sua prima reazione alla lettura del libro "Mi ha colpito questa incredibile gamma di personaggi e di punti di vista differenti, la loro capacità di provare compassione e le loro complessità. L'ho letto con i miei figli, l'hanno amato tutti molto ed è in quel momento che ho pensato che doveva essere un film."

L'attrice ha fatto sua la forza materna di Isabel, così come i conflitti interiori di una donna indipendente, la cui vita e le cui ambizioni sono state travolte da una maternità così intensa e inusuale.
Julia Roberts osserva "Isabel si trova di fronte a un bivio molto interessante. Voglio dire che tutti affrontiamo questo incredibile capovolgimento delle nostre vite quando diventiamo genitori, quando diventiamo la guida della vita di un altro essere umano, che diventa la tua totale priorità. Per Isabel, essere la madre di Auggie, l'avrebbe potuta travolgere fin dall'inizio, perché la prima vera sfida era stata quella di riuscire a tenerlo in vita. Allo stesso tempo, tutto quello che aveva cercato di fare per realizzarsi come individuo nel mondo, viene messo da parte.
L'entrata a scuola di Auggie quindi, si trasforma per lei in un momento dolce e amaro allo stesso tempo. E' la prima volta che non passano ogni momento della giornata insieme. Ma questo permette a lei di tornare lentamente alle cose che faceva prima che lui nascesse. Adesso deve imparare a lasciarlo andare."
E' stata una cosa speciale per tutti osservare come la Roberts e Tremblay si sono avvicinati l'uno all'altra "Il loro legame si è creato nel modo più naturale possibile" commenta Lieberman.
Dice Tremblay "Isabel è davvero una brava mamma, tra le prime 5 in classifica. Riesce a far sentire meglio Auggie quando è triste, usando i suoi poteri di mamma, spiegandogli cose difficili. E Julia Roberts è stata così brava. Ho imparato molto da lei."
La Roberts fa notare che anche lei aveva molto da imparare da Tremblay. Riflette sul fatto che ha incontrato solo brevemente Tremblay – perché la maggior parte del tempo in cui hanno lavorato insieme, per lei era semplicemente Auggie. "Ricordo che quando è finita la produzione stavo salutando la mamma di Jacob e lei mi ha detto "Mi sento come se tu fossi la mamma di Auggie e io quella di Jacob" che è più o meno come mi sono sentita io." Roberts riconosce a Chbosky il merito di aver lasciato spazio a tutti i vari strati della famiglia Pullman. "Stephen è molto interessato alle persone e a come si relazionano tra di loro e guarda con grande tenerezza alla condizione umana" osserva. "A volte era sul punto di piangere mentre spiegava qualcosa perché tutto era così tanto significativo per lui. Ma sopra a ogni cosa, c'è che ha una grande ironia."
Wonder è il primo film insieme di Julia Roberts e Owen Wilson, e l'intesa tra i due è stata immediata. "Nate è un po' infantile e il supporto comico, laddove Isabel è la forza dominante. Owen non solo ci  mette l'ironia, è un padre molto commovente, nel  suo cercare di fare del suo meglio per suo figlio" dice Lieberman.
"Non sai mai se si creerà intesa tra due persone che interpretano una coppia, ma il primo giorno di Julia e Owen insieme sul set, è andato tutto in maniera molto naturale" riflette Hoberman.
Come padre di due figli Owen non poteva non essere parte della squadra. "Ho visto nel ruolo di Nate la possibilità di portare alla luce una storia che aveva significato così tanto per molte persone" dice "personalmente sono stato molto ispirato nel mio lavoro nel porre
attenzione alle similitudini piuttosto che dalle diversità dopo aver letto il libro. Ma l'altra cosa che mi ha legato al film è stata Stephen Chbosky. Prima che iniziasse il film abbiamo parlato a lungo e ho potuto sentire la sua grande passione e la sua umanità, che sapevo avrebbe portato nel film"
A Wilson è piaciuto anche che Nate avesse un ruolo secondario rispetto a Isabel in famiglia. "Non lo descriverei come un padre severo. Ha con Auggie una relazione giocosa che include il karate e le battaglie con la spada laser. Sento che ho passato la vita a prepararmi per questo ruolo, perché in realtà sono molto bravo in tutte queste cose" ironizza Wilson. "Sono cresciuto a Dallas, nella mia famiglia c'era un'atmosfera giocosa simile a quella dei Pullman. Sì, devono affrontare le loro sfide, ma non dicono mai povero me" Per Wilson lavorare con la Roberts è stato qualcosa di speciale "Raramente si incontrano persone che hanno quel tipo di vitalità. Lei ce l'ha realmente nella vita e la mette nel ruolo" dice di lei Owen.
La Roberts dice che il loro rapporto è nato spontaneamente, mentre improvvisavano sul legame marito e moglie. "Owen è una sorta di Nate reiventato per me, e l'ho trovato fantastico. Abbiamo un senso dell'umorismo molto simile, che ci ha attirato l'uno verso l'altra in questa piccola danza comica" Anche per Tremblay è stato molto divertente lavorare con Owen, che di lui dice "Owen è una delle persone più divertenti del mondo, lo dico davvero. Se lo conosci, non smetti più di ridere."
Si aggiunge agli adulti Pullman la leggendaria Sonia Braga ("Il bacio della donna ragno") nei panni della nonna in un ricordo di Coney Island con Via. Sonia Braga dice "Quello che mi ha convinto a far parte di questo film è ogni cosa della storia – l'amore della famiglia e la lotta contro i bullismi, sono cose molto importanti per me. Ho sentito inoltre una connessione molto intima con il mio ruolo perché mia nonna è stata la persona che si è presa cura di me. Ho sempre desiderato avere di nuovo accanto a me mia nonna, proprio come Via. Quel momento nel film è una scena molto delicata, e Stephen ha saputo dirigerla con dolcezza"

VIA
"Il mio giorno peggiore, la caduta peggiore, il peggior mal di testa, il livido peggiore, il peggior dolore, la cosa più cattiva che mi possono dire, sarà sempre niente in confronto a quello che ha dovuto affrontare August"
– Via

La sorella adolescente di Auggie ha una storia tutta sua in Wonder. In quanto sorella maggiore, e quella sana della famiglia, Via si è dedicata al benessere del fratello con generosa pazienza. Ma questo non significa che sia stato facile. Al contrario di Auggie, ha passato la vita tutt'altro che al centro dell'attenzione, e non importa quanto lei ne capisca le ragioni, tutto questo la ferisce ugualmente, soprattutto quando la sua vita inizia a cambiare velocemente.
Julia Roberts dice di Via "Auggie e Via hanno un rapporto molto bello e complesso. Credo che Via sia un personaggio speciale perché ama profondamente suo fratello tanto da accettare di non avere molte attenzioni non solo in quel momento, ma che quella sarà la sua realtà per sempre."
Il primo anno di Via alle superiori, un anno di perdite e di amore, diventa il contrappunto alla storia di Auggie, e trovare chi interpretasse questo ruolo era un'altra sfida. Gli autori hanno trovato la persona giusta, con quel misto di intensità e tenerezza, nella quindicenne Izabela Vidovic, che abbiamo visto nel thriller "Homefront" e nella serie tv "About a boy." "Izabela si inserisce magnificamente tra Julia e Owen. Abbiamo incontrato molte attrici e lei è stata la prescelta perché si è mostrata per quello che è" dice Hoberman. L'ammirazione di Vidovic per Via l'ha spinta a entrare nel ruolo. "Via è forte e altruista e alla fine trova la propria strada per emergere" dice "Il suo rapporto con Auggie è davvero speciale perché vuole farlo stare al sicuro, ma non lo tratta come un bambino come i genitori. Vuole che sia in grado di sopravvivere e di rialzarsi da solo."
Chbosky ha spiegato a Vidovic quanto fosse importante far venir fuori le difficoltà, spesso invisibili, che affrontano i fratelli dei bambini sottoposti a intensi trattamenti medici. Spiega "molti di questi rapporti includono rivalità tra fratelli, ma in questo caso la battaglia di Via è molto più dura. Come tutti quelli che la amano, io adoro il rapporto tra lei e Auggie."
Anche Palacio stima Via "Via è uno dei miei personaggi preferiti. Dice le cose come stanno e quando le persone sono cattive con Auggie, lei si arrabbia molto, più di lui" osserva la scrittrice "ma il suo fratellino la infastidisce anche. Una dinamica molto normale, intensificata dal fatto che lei lo ha visto affrontare 27 interventi chirurgici. Via non manca mai di metterci il cuore. La adoro, per davvero."
L'ultimo membro della famiglia è l'amato cane Daisy che rifornisce tutti i Pullman di un amore incondizionato. Il ruolo era molto ambito. Purtroppo Chbosky è allergico ai cani, ma non era comunque disposto a tagliare un personaggio che diventa il confidente silenzioso di ogni membro della famiglia quando i momenti diventano difficili. Hoberman commenta "Ogni membro della famiglia ama Daisy in un modo diverso e lei li aiuta a rimanere uniti"

I COMPAGNI DI SCUOLA
"Quello che volevo era andare a scuola, ma solo se avessi potuto essere come ogni altro bambino che va a scuola"
– Auggie

Dopo aver fatto scuola sempre a casa, Auggie, stimolato dai genitori, inizia a frequentare la scuola presso la Breecher Prep. E' il regno, completamente nuovo, dei pettegolezzi, dei bulli e delle minacce, ma anche dei laboratori di scienze, delle soddisfazioni e degli amici. I compagni di scuola forniscono un'intera gamma di punti di vista sulla vita di Auggie. Non hanno il vantaggio di conoscerlo come la sua famiglia, quindi devono capirlo con i loro mezzi e lo fanno attraverso tutte le variabili possibili della propria personale esperienza.
"In qualsiasi film è difficile mettere in scena l'interazione fra persone, e lo è ancora di più con ragazzini di 10 anni" riflette Lieberman. "Il nostro obiettivo era di inserire il gruppo di ragazzini nel nucleo della storia, come i tasselli di un puzzle. Abbiamo incontrato centinaia di bambini in città diverse, provando le varie combinazioni.  Quando sono arrivati tutti insieme, è stata una magia."

I bambini con cui si relaziona Auggie sono:

Jack Will
Jack è il primo vero amico di scuola di Auggie, o almeno così lui crede, fino a che un incidente che lo deluderà, lo porterà a pensare che stia solo fingendo. Starà a Jack scegliere a chi dare la sua lealtà. Interpreta Jack, Noah Jupe, che ha lavorato in "The titan" e "The night manager". Jack è anche lui un po' un outsider – con una borsa di studio per famiglia a basso reddito – e per questo prova un'affinità spontanea per Auggie, ma vuole anche essere accettato dai ragazzi più popolari. Jupe ha dato vita a questo insieme di insicurezze e infantilismi del personaggio. Lieberman dice "Noah è uno straordinario giovane attore inglese con una tale amabilità che viene diretta dal cuore." Jupe era molto più che elettrizzato dalla parte. "Ho amato così tanto il libro" dice ed è stato felice di poter incontrare Palacio, uno dei suoi autori preferiti. "Mi ha detto che ero la copia
sputata dell'immagine che lei si era fatta di Jack Will e abbiamo parlato molto su quello che dice e sente Jack. E' stato eccitante."

Julian
"Se c'è un qualche tipo di cattivo in Wonder, sarebbe Julian" dice Hoberman. Julian è il leader del branco della scuola, che inizia a prendere in giro Auggie per poi virare verso atti di bullismo. Questo ruolo complesso è andato a Bryce Gheisar, del Texas, che abbiamo visto in "Qua la zampa" e la serie "Walk The Prank." Liberman dice "Jack era complicato da trovare, perché di solito la scelta più ovvia per rappresentare  un  bullo  è  trovare  uno  che  incute  paura,  ma  noi  volevamo  maggiori sfumature.  Quando  è  arrivato  Bryce  aveva  questa  attitudine  calma,  con  un  velo  di minaccia calcolata e un pizzico di paura. Bryce ha interpretato Julian come un ragazzo affascinante con una grande rabbia dentro che ribolle, e che il pubblico vedrà esplodere." Come  i  suoi  compagni  del  cast, anche  Gheisar  conosceva  già il  libro  e  questo l'ha convinto ad esplorare le origini della vena cattiva del personaggio "L'ho amato perché era un'opportunità per insegnare a chiunque nel mondo che il bullismo non va bene" dice Gheisar "volevo davvero far parte di questo film." Per Palacio Julian è fondamentale in Wonder.  "Tutti i bambini hanno il loro fardello" dice la scrittrice "quello di Auggie è il più facile da vedere perché non può nascondere il volto, ma ognuno di loro ha qualcosa che vorrebbe cambiare della propria vita. Alcuni come Julian vengono presi dal panico di fronte a Auggie e non sapendo cosa fare con quell e emozioni, si prendono gioco di lui. Sta cercando di proteggersi, ma lo fa in un modo davvero brutto. La verità è che Julian è un ragazzino impietrito e che non riceve l'aiuto di cui avrebbe bisogno dai suoi genitori." Gheisar crede che Julian subisce un cambiamento interno nel corso del film. "Quando il signor Tushman dice a Julian che "Auggie non può cambiare come appare, ma forse possiamo cambiare noi il modo di guardarlo" credo che riesca ad aprirgli la mente e in quel momento Julian inizia a pensare di poter cambiare."

Summer
Proprio mentre Auggie pensa di essere completamente solo alla Beecher, arriva Summer, una boccata di aria fresca nel corpo di una timida e intelligente ragazzina a cui Auggie sembra piacere davvero. Millie Davis, nata in Canada e conosciuta per i suoi ruoli in "Orphan black" e "The odd squad", interpreta la bambina che dà speranza a Auggie. "Summer è un'anima antica" dice Palacio "Sa che quello di cui ha bisogno Auggie è di non essere trattato diversamente dagli altri. E' stufa di tutte le meschinità che vede intorno a lei e trova nello spirito di Auggie un essere affine a lei."
Intorno al gruppo principale di amici di Auggie, si aggira anche la bambina aspirante attrice Charlotte Cody, interpretata dalla ballerina e esordiente attrice Elle McKinnon. "Charlotte Cody adora cantare, recitare e ballare…come me" dice McKinnon "parla a macchinetta il che la rende un po' pazza ma molto divertente." Dice Chbosky "Elle McKinnon è stata così spontanea, mi ha sorpreso. Questo era il suo primo film. La sua terza audizione. Mi fa piacere che sia Wonder ad averla introdotta in questo mondo."

GLI INSEGNANTI
"La grandezza risiede non nell'essere forti, ma nel giusto uso della forza"
– Henry Ward Beecher

Grande influenza nel primo anno di scuola di Auggie hanno due insegnanti speciali: il suo insegnante di classe, il signor Browne e il preside il signor Tushman – ruoli interpretati da due dei più ricercati attori di teatro in America: Daveed Diggs, vincitore del Tony Award, conosciuto per la sua interpretazione di Thomas Jefferson nel musical "Hamilton" mentre lavorava al suo debutto al cinema; e Mandy Patinkin, vincitore dei Tony Award e Emmy Award.
Diggs è stata un'ottima presa per il cast secondo gli autori "Daveed ha colpito tutti in "Hamilton". Qui ha tirato fuori un insegnante divertente e affettuoso che evoca realmente il personaggio del libro" dice Hoberman. Appena letta la sceneggiatura Diggs ha voluto esserci. "Ho pensato sarebbe stato bello far parte di un'opera artistica che respinge l'odio. E credo che la scelta di moltiplicare la storia, al  posto  della  narrazione  soggettiva  di  un  bambino,  abbia  facilitato  l'introduzione  di concetti importanti. E' impossibile mettere il proprio cinismo in Wonder." E continua "Non avevo mai fatto un film prima di questo, cosa che lo rende doppiamente speciale. Quando mi sono presentato sul set per il primo giorno di riprese con tutti questi bambini fantastici, ho pensato se questo è fare film, allora farò sempre cinema! Non avrei potuto sperare in un'esperienza migliore." Diggs ha esplorato tra i ricordi dei suoi insegnanti preferiti per entrare nel ruolo. "Ho modellato il signor Browne sulla base di due o tre insegnanti che davvero hanno cambiato qualcosa in me. Volevo inoltre trasmettere l'idea che quando insegni, ti ritrovi cambiato dagli studenti tanto quanto speri si ritrovino cambiati loro da te." E' il signor Browne che per primo dà ai ragazzi la citazione sullo scegliere la gentilezza, presa da un libro di Wayne Dyer, spesso chiamato "il padre della motivazione". Dice Palacio  "Quando  stavo  scrivendo il  signor Browne,  mi  è  venuto  subito  alla  mente  il precetto di Dyer sulla gentilezza, e ho pensato che quello fosse un buon modo per far iniziare l'anno scolastico, ricordando ai bambini quello di cui sono capaci." Per Diggs una delle scene più d'impatto è stata la rissa tra Julian e Jack Will.   In quel momento la sottile linea tra realtà e la finzione è diventata sfumata. "Quando il signor Browne interrompe la rissa, tutte quelle emozioni così primarie e forti mi hanno strappato il cuore. Poi Jack Will crolla e inizia a piangere tra le mie braccia. Non mi toglierò mai di dosso quel ricordo" ammette.
Il versatile Patinkin è stata la prima scelta di Palacio per interpretare il preside dai sani principi della scuola. L'autrice è una sua fan di lunga data e questo film ha rafforzato la sua stima "Mandy porta umanità e profonda saggezza in ogni cosa che fa. E' mite ma con una sua severità, che è quello che il signor Tushman è per me."
Patinkin si è lasciato coinvolgere nel progetto, dice "Lo volevo fare perché ero realmente commosso dalla storia. Nel mondo in cui viviamo ci dobbiamo confrontare con il razzismo, i pregiudizi e la xenofobia verso chiunque sia diverso, ed è essenziale creare dibattito su questo."
Il nome del signor Tushman definisce il tono che Patinkin dà al personaggio. (Palacio ha confessato di aver avuto un professore di nome Butt che ha ispirato il soprannome) "Con quel nome il signor Tushman doveva avere una certa dose di autoironia, ma allo stesso tempo anche di autorevolezza. Mandy può fare tutto questo. Può fare uno scherzo in una scena e in un'altra trattenere a malapena le lacrime" commenta Lieberman.

Lavorando con Tremblay, Patinkin dice di aver visto in lui qualcosa di poco comune in un attore, di qualsiasi età "Sa ascoltare, sa quello che molti adulti hanno dimenticato o mai neanche imparato: ascoltare è tutto quello di cui hai bisogno per essere un attore, e lui lo fa in modo naturale."
Il grande realismo di Patinkin ha portato Bryce Gheisar alle lacrime nella scena in cui Julian viene sospeso. "Mi sono sentito come se non stessimo neanche recitando e ascoltare Mandy mi ha fatto piangere" dice Gheisar. "Poi mi ha aiutato a ridere di nuovo dicendomi la battuta di "La storia fantastica" "Sono Inigo Montoya. Hai ucciso mio padre. Preparati a morire." La sua generosità mi ha realmente aiutato, perché volevo essere davvero bravo anche per Mandy."
Una delle scene più ampie di Patinkin è nel finale del film, quando la classe si diploma dopo un anno tumultuoso. Palacio e la sua famiglia compaiono come comparse, dando a lei la possibilità di essere testimone della scena. "Assistere al discorso del signor Tushman è stato un momento molto profondo per me, perché mi ricordo benissimo quando l'ho scritto. E' stato come guardare qualcuno che sta guardando te che stai guardando qualcun altro" così riflette la scrittrice.

I COMPAGNI DI CLASSE DI VIA
"A volte non devi essere cattivo per ferire qualcuno" R.J.Palacio, Wonder

Così come Auggie inizia il suo primo vero anno di scuola, anche Via inizia il suo primo anno nella nuova scuola superiore, un anno tumultuoso in cui si scontrerà con le amiche e verrà trascinata nella meraviglia del primo amore. Due dei suoi compagni di classe diventano personaggi importanti:

Miranda
Una volta era la migliore amica di Via, ma dopo un'estate lontana, è tornata con nuovi capelli, un nuovo atteggiamento e scarso interesse per Via, un brutto colpo per lei proprio nel momento in cui avrebbe più bisogno di qualcuno con cui confidarsi. Danielle Rose Russell ha voluto questo ruolo con determinazione. "Mi sono innamorata della storia, ricordo le mail al mio agente con su scritto: ci voglio essere" ricorda.
Russell soprattutto ha amato di questo ruolo l'ulteriore livello che aggiunge alla storia, quello di una bambina non compresa, figlia di divorziati, che nasconde profonde insicurezze, cose che l'hanno portata a inseguire la popolarità e a dire una bugia che provoca conseguenze.
"Miranda è una persona buona dentro, ma è come se si fosse persa, così si ribella" spiega Russell. "Inizia le superiori con i capelli rosa, un abbigliamento aggressivo e l'orecchino al naso, è la maschera che si mette addosso. Ma dietro a quella facciata, sta soffrendo molto dentro di lei."
E' Auggie che porta Via e Miranda alla riconciliazione, rendendo la loro amicizia più sincera.   Russell dice "Miranda e Auggie hanno un rapporto veramente dolce. Lei lo chiama Maggior Tom per la canzone di Bowie ed è lei che gli ha regalato il casco da astronauta che indossa. Sentire la mancanza di Auggie l'aiuta a capire quanto ha perso quando si è allontanata dall'amicizia con Via."
Il fatto divertente è che ha ottenuto il ruolo facendo un'audizione via Skype dalla sua casa in New Jersey.

Justin
Quando Miranda smette di essere la migliore amica di Via, lei si ritrova disperatamente sola nella sua nuova scuola. Poi però incontra Justin, una sorta di "nerd" musicista e impegnato nel teatro che la convince a unirsi al gruppo di teatro. Nel libro Palacio scrive il personaggio di Justin senza lettere maiuscole e punteggiatura, con lo scopo di restituire il flusso di coscienza che è il suo approccio alla vita. Gli autori volevano un attore che riuscisse a incarnare tutto questo fisicamente.

Jeter, attore, ballerino e musicista di Atlanta, ha riflettuto a lungo sulla connessione tra Via e Justin. "Justin è figlio unico e riesce a capire quanto Via si senta sola. Justin vuole far capire a Via che è normale sentirsi feriti o tristi, quando si è accanto a qualcuno di cui doversi prendere cura."
Una  delle  scene  più  ampie  di  Justin  è  quando  incontra  Auggie,  la  cui  esistenza, inizialmente,  gli  era  stata  taciuta.     "Quando  Justin  incontra  Auggie,  la  sua  prima impressione è simile a quella di tutti gli altri, ma Justin non è il tipico ragazzo che lascia che questo traspaia dal suo volto. Lo tiene dentro. In quel momento capisce i problemi di Via. Mi piace che Justin stabilisca subito un legame con Auggie. Per me parte della potenza del soggetto sta nel fatto che ci sono alcune persone nella storia che dall'interno guardano verso fuori, e altre che appartengono all'esterno che vedono cosa c'è dentro." L'autrice Palacio è rimasta colpita dal tocco umano che Jeter ha portato nel personaggio di Justin, che dice "Nel libro Justin è un ragazzino che fa teatro, con gli occhiali, ma Nadji ha aggiunto molto altro. Quando scrivevo Via volevo davvero che lei avesse qualcuno con cui essere sé stessa, qualcuno che la capisse realmente. Justin è quella persona."

LA FACCIA DI AUGGIE
"Mi piacerebbe che ogni giorno fosse Halloween. Potremmo indossare maschere tutto il tempo. Potremmo andarcene in giro e conoscerci prima di andare a vedere come appariamo sotto la maschera."
Auggie

Per il film era di primaria importanza riuscire a creare un volto di Auggie che fosse allo stesso tempo autentico e rispettoso, un obiettivo realizzato attraverso il trucco, protesi e effetti creati al computer. "Abbiamo  lavorato  a  una  lunga  fase  di  ricerca  e  sviluppo  per  creare  l'immagine appropriata e il modo migliore per realizzarla in tempi brevi, considerando che lavoravamo su un bambino. Volevamo che il trucco fosse forte e reale, ma volevamo anche far dimenticare  quell'immagine  non  appena  la  storia  inizia  a  prendere  vita"  dichiara Hoberman. Il naturalismo del risultato finale ha soddisfatto il cast. "Il trucco è stupefacente perché non sembra neanche trucco" dice Daveed Diggs. "Aver lasciato visibile l'espressione degli occhi di Jacob è qualcosa che ti tiene incollato a lui." Supervisore del progetto è l'autore e realizzatore  di  effetti  speciali  di  trucco,  Arjen  Tuiten,  che  di  recente  ha  trasformato Angelina Jolie in "Maleficent." Per Wonder, Tuiten ha lavorato a partire dalla realtà, e cioè dalle trasformazioni fisiologiche che crea la Sindrome di Treacher-Collins, che generalmente porta a una riduzione degli zigomi, orecchie piccole e occhi rivolti verso il basso. Tuiten ha lavorato sul volto di Auggie attraverso una serie di passaggi di trucco, luci e effetti visivi per riuscire a creare la giusta immagine, in grado di far venir fuori la personalità di Auggie.  Successivamente ha ridotto il processo di trucco arrivando a un lavoro di metamorfosi di Tremblay molto rapido. "Arjen è un genio del trucco e ha ridotto tutto il lavoro a una sola ora al giorno. Il suo lavoro è stato poi esaltato dagli effetti visivi realizzati dalla società LOLA, che ha ritoccato quello che non poteva essere realizzato praticamente" spiega Lieberman. Tremblay, nelle fasi di lavoro di trucco e protesi, è stato positivo, aperto e curioso, perché capiva bene quanto fosse importante riuscire a farlo bene. "Una volta che il trucco era completato,  mi  sentivo  Auggie.  Senza  le  protesi  probabilmente  non  sarei  riuscito  a lavorare bene" dichiara. "A volte mi dava prurito, ma se non ci pensi troppo è come avere un bozzolo caldo e comodo sulla testa."

LA COMUNITA' DI AUGGIE
"Io, mamma e papà siamo i pianeti che ruotano intorno al sole. Il resto della famiglia e gli amici sono asteroidi e comete che fluttuano intorno ai pianeti che ruotano intorno al sole."
– Via

Il progetto visuale di Wonder ruota intorno al mondo allargato di Auggie, al di fuori di casa, a scuola e ancora oltre. Per realizzarlo Chbosky ha collaborato con un team composto dal direttore  della  fotografia  Don  Burgess,  la  scenografa  Kalina  Ivanov  e  la  costumista Monique Prudhomme. Burgess, a suo agio nel processo creativo per il cinema, ha trovato subito molti elementi su cui lavorare. Ha scelto di usare una camera Red Weapon 6K per avere la massima flessibilità e lenti meno filtrate possibili per arrivare alle emozioni dirette della storia.
Per sottolineare le diverse prospettive del film, Burgess ha scelto di utilizzare approcci stilistici differenti cuciti addosso ai personaggi principali. "Abbiamo dato a ogni storia un suo stile personale, con colori, illuminazioni e lenti diverse" spiega Bugess. "Il punto di vista di Auggie è l'immagine ricorrente ma quando vediamo lo stesso evento da una prospettiva diversa, come quella di Via, in quel caso ho deciso di cambiare la velocità della macchina  per  sottolineare  il  cambio.  Per  Auggie  ho  usato  lenti   più  lunghe  che focalizzassero l'attenzione sul suo carattere, su di lui come individuo." Anche la gamma di colori usati è determinante "I colori a casa sono più confortanti. Però la scuola, è bella, perché è nuova e strana. La maggior parte del tempo è a scuola, il luogo
più eccitante" puntualizza Burgess. Burgess ha lavorato con fino a quattro macchine alla volta per ottenere il massimo risultato. "I bambini possono lavorare un numero limitato di ore al giorno e ci sono scene nel film con fino a nove personaggi insieme, per questo abbiamo girato con diverse camere contemporaneamente" spiega. Burgess ha lavorato a stretto contatto con Ivanov, la cui creazione principale è il set di casa Pullman, che si è arricchita dei dettagli strambi presi dal libro di Palacio.  Ivanov ha supervisionato la costruzione a grandezza naturale di un edificio a due piani nello stile newyorkese in pietra rossa, nei magazzini in Braid Street in New Westminster, BC. Dice Palacio "Wonder non è solo una storia di New York. Si sarebbe potuta ambientare in ogni luogo e in ogni epoca della storia del mondo. Il set creato da Kalina è perfetto, perché è universale."
Il film si apre nel santuario di Auggie, la sua stanza. "Nella sua stanza Auggie può sognare ed essere sé stesso senza essere giudicato" dice Ivanov. "Ho proposto a Stephen che la stanza di Auggie rappresentasse la notte. L'idea gli è piaciuta perché la notte si collega anche all'oscurità dello spazio, che è la fissazione di Auggie. Non volevamo che la stanza fosse troppo buia.  Il personaggio ha tante eccentricità, così abbiamo dipinto ogni scaffale della sua libreria di un colore diverso. Volevamo raffigurare un ragazzo che disegna, sogna, ha molti interessi e un'anima infinitamente ricca."
Un  tocco  distintivo  della  stanza  di  Auggie,  è  la  tabella  di  crescita  abbellita  da  27 braccialetti di ospedale, che in un certo senso raccontano la storia di Auggie fin dalla nascita. "Abbiamo passato molto tempo sulla creazione dei braccialetti di ospedale di Auggie e su come mostrarli. A un certo punto è arrivata la svolta di Stephen, quella di esporli su una tabella di crescita. Una volta provato abbiamo capito che l'immagine funzionava meglio con i braccialetti sistemati su una tavoletta di sughero rettangolare; abbiamo lavorato sempre per dare un'immagine reale delle persone che abitano lì." La stanza è così ricercata nei dettagli che Tremblay non voleva lasciarla. "C'erano miliardi di cose super che ho amato. Auggie ha i Lego di Guerre stellari, il soffitto dipinto con le
stelle e una spada laser. Ha anche una X-Box nella stanza! La mia sta nel seminterrato. La vorrei nella mia stanza" Tremblay ride. La stanza di Via è l'opposto di quella di Auggie. "Mentre Auggie ha un cielo notturno, Via ha un murale di un cielo diurno con delle nuvole" descrive Ivanov. "L'idea è che la madre abbia dipinto i due murales come risposta emotiva alle personalità dei suoi figli. Ogni oggetto e colore della casa ha un significato. Stephen è anche uno scrittore e presta molta attenzione a queste cose."

Per la scuola Ivanov ha utilizzato una scuola di Brooklyn del 19° secolo, frequentata dai figli di Palacio. "Stephen mi ha chiesto qualcosa che fosse senza tempo" dice Ivanov "quindi abbiamo scartato molte scuole moderne tecnologiche. Per l'aula del sig. Browne, abbiamo costruito lavagne classiche con bellissime cornici di legno per aggiungere calore. Lui ama i suoi studenti quindi abbiamo messo nella sua stanza molti bigliettini ironici che lui scrive a loro. L'aula ha una sua specifica eleganza e l'abbiamo adattata per il passare delle stagioni" Per ricreare la scena dell'esposizione di scienze, il Dipartimento di Arte ha riempito la palestra di bambini veri delle scuole della zona. Il  Dipartimento stesso ha allestito la camera oscura di Auggie e Jack Will.
La scuola Heritage Woods in British Columbia ha ospitato almeno 400 comparse per le scene della scuola di Via e Camp Howdy a Belcarra, fondato negli anno '40, è la Riserva Naturale di Broarwood, dove Auggie passa la sua prima notte fuori casa. "Trovare quel posto è stato grande, abbiamo anche visto un orso mentre ci occupavamo delle ricerche" ride Ivanov. "Camp Howdy è incantevole, ma non grande, perfetto per la nostra storia. Auggie è in ambienti chiusi per la maggior parte del film e questa sequenza è la prima volta che è fuori nella natura, quindi era importante che il luogo fosse bello, ma non troppo vasto".
La costumista Monique Prudhomme ha lavorato su un'ampia gamma di personaggi, dei quali alcuni avevano fino a 45 cambi di guardaroba. Ha iniziato con Auggie. "Abbiamo creato un contrasto tra l'intensità delle esperienze di vita di Auggie e l'ordinarietà del suo look" fa notare "Auggie all'inizio indossa molte felpe con il cappuccio, ma le riduce sempre di più mano a mano che si sente più a suo agio nella propria pelle."
Nonostante la semplicità dell'abbigliamento di Auggie, i vestiti rappresentavano una sfida "Dovevamo essere attenti ad infilare i vestiti dalla testa di Jacob e metterli in modo che non si vedessero le protesi." Anche l'abbigliamento di Via subisce un'evoluzione. "Via è come un fiore che sta sbocciando. All'inizio è molto riservata quindi le ho messo dei vestiti semplici e abbastanza giovanili. Ma quando va alle superiori e incontra Justin, viene fuori la sua femminilità." Per Isabel/Julia Roberts e Nate/Owen Wilson, Prudhomme ha creato i costumi basandosi sulle  loro  storie  passate.  "Isabel  era  un'artista  prima  di  avere  Auggie,  quindi  l'ho immaginata esprimere la sua creatività attraverso gli abiti e i gioielli. La nostra sfida era creare una mamma vera, con i suoi limiti e un pizzico di eleganza" dice. "Nate doveva sentirsi un po' castigato nei suoi abiti, i suoi vestiti dovevano risultare stridenti, per usare l e parole di Stephen. Lavora nella finanza, ma per mostrare la sua intolleranza verso quel mondo, gli ho sempre messo le sneakers quando torna dal lavoro." Lo stile di Auggie è in contrasto con i bambini che incontra a scuola, soprattutto con quello di Charlotte. "Stephen voleva tirar fuori l'esuberanza e la grazia di Elle, così le abbiamo messo farfalle e cose vivaci. Il suo look gioioso risulta in contrasto con quello di Auggie all'inizio, ma alla fine lui arriva ad ambientarsi" conclude Prudhomme.

IL CASCO SPAZIALE E CHEWBACCA
"Non ho sconfitto la Morte Nera né niente del genere, ho solo superato l'anno scolastico"
– Auggie

Se c'è un posto sicuro al mondo per Auggie, quello è il suo casco spaziale, un accessorio che non gli permette solo di nascondere il viso, ma anche di entrare in un mondo dello spazio immaginario dove si sente libero e dove si trasporta nella testa dei suoi eroi dal coraggio senza macchia: gli astronauti dell'Apollo 11 della NASA che hanno camminato sulla luna. Trovare il casco giusto giusto era essenziale. "Il casco da astronauta è l'oggetto preferito di Auggie e quello che abbiamo usato in effetti sembra vero" dice Tremblay "Puoi anche premere un bottone e la visiera si alza. Il casco fa sentire Auggie quasi carino e normale, senza la preoccupazione che la gente veda la sua faccia." Gli addetti agli oggetti di scena hanno costruito un casco appositamente adatto alla testa di Auggie, ma la produzione ha preso un vero completo da astronauta NASA da bambino, per i suoi sogni nello spazio. "Siamo stati abbastanza fortunati a trovare un'azienda che producesse tute da bambino. E' diventato un bel simbolo di scoperta" dice Prudhomme.
Per realizzare le fantasie intergalattiche di Auggie e trasportarlo fuori dal suo mondo, Chbosky e Burgess hanno usato trucchi e effetti durante le riprese. "Volevamo mettere Auggie dentro la libertà totale dell'assenza di gravità. Per farlo abbiamo usato telecamere ad una velocità molto alta per simulare i movimenti dell'assenza di gravità, e in questo modo sembra davvero che stia fluttuando. Hai la sensazione che il piccolo Auggie dentro la sua piccola tuta spaziale sia veramente in grado di vincere sulla gravità" così lo descrive Burgess.

Ci sono anche creature spaziali che appaiono sulla terra quando Auggie si immagina Chewbacca di Guerre Stellari vagare per i locali della scuola. "Siamo stati molto contenti che Lucasfilm e la Disney abbiano compreso quanto i personaggi di Guerre Stellari significhino per Auggie, per questo siamo riusciti ad avere Chewbacca nel nostro film" dice Hoberman. "Considero l'aver girato una scena con Chewbacca una delle dieci cose più super che io abbia mai fatto" dice Daveed Diggs. "Davvero, il me stesso di 5 anni stava andando fuori di testa. Ho avuto un momento insieme a Chewie, e ce l'avrò per sempre. Soprattutto, è esattamente il tizio super-figo che pensavo fosse".

I VERI AUGGIES
"All'esterno possono sembrare diversi, ma dentro hanno gli stessi tuoi sentimenti. Non ha importanza come appari, ma chi sei"
"Immagina: un mondo senza bulli" Associazioni Bambini Craniofacciali

Fin dall'inizio gli autori del film hanno voluto che la comunità di persone colpite dalla malattia fosse parte del processo di produzione, per essere sicuri che le loro voci fossero ascoltate. Hanno iniziato quindi a collaborare con diverse organizzazioni come MyFace e la Children's Craniofacial Association (CCA). Entrambe hanno usato la popolarità del libro come un'opportunità per diffondere una maggiore consapevolezza sulle deformazioni facciali e contrastare la stigmatizzazione sociale. Per Palacio, l'amore per il suo libro di così tanti "veri Auggie", è stato tanto gratificante quanto il successo. "Le amicizie che sono nate con bambini malati sono state qualcosa di veramente speciale per me. E' stato commovente vedere come Wonder abbia influito positivamente sulle loro vite". Per capire al meglio, l'intera famiglia Tremblay ha partecipato al ritrovo annuale della Children's Craniofacial Association, un appuntamento che ha avuto il via grazie al portavoce dell'associazione, Cher. Per Jacop è stato uno sballo "Ho fatto amicizia con tanti bambini, è stato bellissimo. Mentre mi  divertivo imparavo tanto sui  bambini  con queste sindromi e questo è stato di grande aiuto per il mio ruolo". Una famiglia in particolare ha influenzato il progetto del film: quella di Nathaniel Newman, di 12 anni, che è diventato intimo con Palacio. "Dopo un paio di mesi che era uscito il libro, i genitori di Nathaniel mi hanno contattato e siamo andati a pranzo insieme. Sebbene non lo conoscessi durante la scrittura del libro, ho scoperto che Nathaniel era Auggie in carne ed ossa. Ha la sindrome di Treacher Collins e somiglia molto a come avevo immaginato Auggie, e parla come lo avevo sentito io. Ha dei grandi genitori e un fratello che non ha
malformazioni. Nathaniel ha subito molte operazioni e dovuto affrontare molti problemi come Auggie. E come Auggie è adorabile, divertente e coraggioso al di là di ogni possibile descrizione."
Palacio ha portato Nathaniel, dopo il ricovero per il suo 56° intervento chirurgico, nel progetto  come  consulente.  "Nathaniel  ci  ha  fornito  il  suo  accesso  personale  a  cosa significa davvero vivere per le persone come Auggie" dice Lieberman "mentre Auggie non è reale, ho avuto il piacere di incontrare persone vere, è stato fantastico."

La speranza di Palacio è che il pubblico capisca, delle persone con deformità facciali che "Non c'è nessun problema con loro. Il problema è con quelli tra noi che non guardano con gli occhi giusti."

SCEGLI DI ESSERE GENTILE
"Se ogni singola persona presente in questa sala, assumesse come regola quella di cercare, ovunque si trovi e ogni volta ne abbia la possibilità, di comportarsi in modo un po' più gentile del necessario, allora il mondo sarebbe davvero un posto migliore"
– Sig. Tushman

Un elemento del fenomeno Wonder è stato quello che ha incoraggiato i giovani a confrontarsi su il bullismo, l'intolleranza e l'ostracismo. "Il libro è stata la scintilla per delle campagne internazionali contro il bullismo" sottolinea Lieberman "Una delle cose più importanti è che la storia esplora i diversi modi in cui si può essere bullizzati. Il bullismo emotivo è una grande questione per me, e una delle ragioni per cui sono stato toccato dal libro. I brutti comportamenti ci sono sempre stati, ma adesso con i social media, la gente ha uno spettro più ampio di possibilità per trattare male gli altri, per questo storie come questa sono più attuali che mai". Palacio ora parla di bullismo con i ragazzi in tutto il paese, come parte del movimento Choose Kind, nato dal libro, la cui petizione ha ricevuto migliaia di firme. La scrittrice dice che questo aiuta i ragazzi a ricordare che l'atteggiamento che hanno ora nei confronti degli altri, li influenzerà per la vita intera.
"Quando incontro i bambini, parliamo di come vorrebbero essere ricordati tra 80 anni. Vuoi essere ricordato per i momenti in cui non sei stato gentile? O vuoi essere ricordato per essere stato abbastanza coraggioso da andare dal nuovo bambino della classe e diventarne amico? Quando i bambini afferrano il concetto, quando riescono a vedere cosa possono fare nel loro piccolo, questo diventa qualcosa a cui presteranno attenzione molto a lungo". Palacio afferma che il suo libro anti-bullismo da solo non è sufficiente. Spera che il libro e adesso il film, spingano le persone ad essere attive, a fare un passo ulteriore per dare sostegno a qualcuno o per tendergli la mano. "A volte non c'è bisogno di molto per lasciare un segno. La cosa più bella delle piccole azioni è che non saprai mai quando potresti aver salvato la vita di qualcuno" Palacio inoltre fa notare che la parola chiave di Choose Kind è scegliere, un concetto che Stephen e la sua squadra, insieme a tutto il cast di Wonder, hanno portato avanti per tutto il film. Conclude "Non si può imporre la gentilezza. Quello che puoi fare è incoraggiare le persone a vedere e sentire com'è stare nei panni degli altri."

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STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Wonder disponibile in Digitale da giovedì 5 Aprile 2018 e in DVD da giovedì 5 Aprile 2018
info: 21/12/2017.


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DVD E BLU-RAY FISICI:
"Wonder" disponibile su supporto fisico da giovedì 5 Aprile 2018, puoi aprire i risultati di una ricerca su Amazon.it: [APRI RISULTATI].
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