
Valeria Bruni Tedeschi
Scheda di Valeria Bruni TedeschiConosciuto per

Baciami ancora(film)

Tutti per uno(film)

Un'ottima annata(film)

Padroni di casa(film)

Viva la libertà(film)

Il capitale umano(film)

Un castello in Italia(film)

Latin Lover(film)

Saint Laurent(film)

La Buca(film)

La Pazza Gioia(film)

Asphalte(film)
Biografia Valeria Bruni Tedeschi
Valeria Bruni Tedeschi frequenta un corso di teatro all'École des Amandiers di Nanterre, tenuto da Pierre Romans e Patrice Chéreau, con Agnès Jaoui, Vincent Pérez, Laurent Grévill, Marianne Denicourt, Bernard Nissille. Studia poi il metodo Strasberg con Blanche Salland e con due insegnanti americane, Geraldine Baron e Susan Batson, con le quali ha continuato a lavorare regolarmente anche in seguito. Nel 1983 debutta in teatro nel "Platonov" di Anton Čechov, con la regia di Patrice Chéreau. Lo stesso Patrice Chéreau le offre nel 1987 il suo primo vero ruolo sul grande schermo nel film Hôtel de France girato con gli allievi dell'École des Amandiers. Lavorerà di nuovo con lui nel 1998 per il film Ceux qui m'aiment prendront le train. Nel 1993 recita in Le persone normali non hanno niente di eccezionale di Laurence Ferreira Barbosa, grazie al quale ottiene il César come migliore promessa femminile (1994). Comincia poi la sua collaborazione con Noémie Lvovsky, a partire dal cortometraggio Dis-moi oui, dis-moi non, al quale farà seguito il primo lungometraggio Oublie-moi. Si succedono quindi ruoli di rilievo in Nénette et Boni di Claire Denis, ne Il colore della menzogna di Claude Chabrol e in Rien à faire di Marion Vernoux. In Italia le vengono offerti ruoli interessanti da Marco Bellocchio (La balia) e da Mimmo Calopresti (La Seconda volta). E' poi la volta di 5 x 2, radiografia di una coppia firmata da François Ozon e, più di recente, di Les regrets di Cédric Kahn. Nel 1997, collaborando alla stesura dei dialoghi di La Seconda volta con Mimmo Calopresti, si appassiona alla scrittura di sceneggiature. Cinque anni dopo scrive e dirige un film in parte autobiografico: E' più facile per un cammello... Il film le vale il premio Louis-Delluc per la miglior opera prima nel 2003 e, in quello stesso anno, il premio per la miglior attrice e la miglior opera prima al Tribeca. Nel 2007 dirige Actrices, che ottiene il Premio speciale della Giuria al Certain Regard, e nel 2013 Un castello in Italia, presentato ancora una volta a Cannes. Tutti e tre i film sono stati scritti con Noémie Lvovsky e Agnès de Sacy. Nel 2011 torna a lavorare in teatro con Patrice Chéreau nella pièce "Sogno d'autunno" del norvegese Jon Fosse. Torna a recitare anche per il grande schermo in tre bei progetti cinematografici: Il condominio dei cuori infranti di Samuel Benchetrit, Ma Loute di Bruno Dumont e La Pazza Gioia di Paolo Virzì. Segue un passaggio alla televisione con due film diretti per Arte: Le tre sorelle (adattamento realizzato con Noémie Lvovsky e interpretato da alcuni attori della Comédie Française) e Une Jeune Fille de 90 ans, documentario girato con Yann Coridian. Valeria Bruni Tedeschi fa parte anche del cast della serie televisiva di Zabou Breitman per Canal +: Paris Etc, trasmessa nel 2017. Il suo nuovo film I villeggianti viene presentato fuori concorso alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia e segna una nuova collaborazione con Noémie Lvovsky e Agnès de Sacy.