68 Pop Revolution, Sky Arte racconta il ’68 italiano con testimonianze di Verdone, Capanna, Pietrangeli e tanti altri


Al via la serie che racconta il '68 italiano attraverso filmati, animazioni, grafica e le testimonianze dei protagonisti; tra gli intervistati: Carlo Verdone, Mario Capanna, Shel Shapiro, Paolo Petrangeli, Peppino Ortoleva, Marco Boato, Vincenzo Calì, Tato Russo, Guido Viale, Marianella Sclavi.

Il 1968 risulta essere stato un anno che più di ogni altro è stato uno spartiacque tra diverse stagioni della storia recente dell'Italia e non solo. La serie 68 – Pop Revolution cerca di spiegare attraverso testimonianze, filmati, animazioni e grafica, come il '68 in Italia abbia assunto caratteristiche uniche e sia stato qualcosa di antropologicamente rilevante: un'onda che ha investito tutti gli strati sociali. Attraverso le testimonianze dei protagonisti, la serie ricostruisce il percorso del'68 italiano, un percorso non solo politico ma anche culturale e di costume che ha promosso un cambiamento complessivo della società.

Tra i testimoni della serie alcuni tra i leader del movimento studentesco ma anche storici e protagonisti della società, della cultura e dello spettacolo. Nel corso delle puntate intervengono: Carlo Verdone, Giuliana Biagioli, docente Università di Pisa; Marco Boato, leader '68 Trento; lo storico Vincenzo Calì; Mario Capanna, leader '68 Milano; i giornalisti Toni Capuozzo, Luciano Lanna e Flavia Perina; la critica d'arte Ester Coen; lo storico Alberto De Bernardi, dell'Università di Bologna; Steve Della Casa, critico cinematografico; Maria Luisa Frisa, docente IUAV di Venezia; il musicista Ricky Gianco; Guido Viale, leader '68 Torino; lo storico Peppino Ortoleva dell'Università di Torino; Paolo Pietrangeli, musicista e regista; il regista e drammaturgo Tato Russo, Marianella Sclavi, leader '68 Trento e il cantante Shel Shapiro.

Nel primo episodio, in onda alle 21.15 e intitolato "68 Pop Revolution – Il vento del cambiamento" si racconta della fine degli anni '60, quando un vento di cambiamento soffia sull'Italia. Dal 1966 scoppiano le prime occupazioni a Pisa e a Trento. Anche la musica risente di questa trasformazione: emerge il beat dei Beatles e dei Rolling Stones, ma anche dell'Equipe84 e dei Rokes. A Trento e a Pisa la contestazione degli studenti è rivolta a migliorare l'organizzazione dei corsi e a ottenere, nel caso trentino, il riconoscimento legale al titolo di studio in sociologia. Dopo l'alluvione di Firenze del novembre '66, i giovani acquisiscono una nuova consapevolezza e nell'anno successivo le proteste si allargano. A Milano, gli studenti della Cattolica occupano l'università e i loro leader, tra i quali Mario Capanna, vengono espulsi. Questo scatena la protesta in tutta la città.

Nel secondo episodio, in onda a seguire e intitolato "68 Pop Revolution – Rivoluzione", si vede come tra i precursori del '68 c'è Marco Bellocchio che con il suo film "I pugni in tasca" descrive l'universo della società borghese di provincia. Il movimento coinvolge però anche altri campi artistici come il teatro. Nascono le cantine, micro-teatri di innovazione e i cine club in cui si guardano film d'autore. Ma è un movimento globale: dagli Stati Uniti alla Cina, da Praga a Parigi il '68 divampa in tutto il mondo. In Italia le cose prendono una piega violenta quando la Polizia interviene contro gli studenti a Roma, a Valle Giulia. Gli studenti non arretrano ed è scontro fisico. Ma lo scontro è anche culturale: la donna inizia a lottare per la sua emancipazione e comincia a cadere il tabù del sesso.

Appuntamento con 68 – Pop Revolution su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) da venerdì 25 maggio alle 21.15. 68 – Pop Revolution è una produzione Sonne film, Decima Rosa e Freeside, in coproduzione con Archivio Aamod, in collaborazione con Sky Arte HD e Trentino Film Commission.

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