American Hustle: David O' Russell presenta a Roma il suo ultimo film
American Hustle: David O' Russell presenta a Roma il suo ultimo film

American Hustle: David O’ Russell presenta a Roma il suo ultimo film


Il regista David O' Russell ha incontrato i giornalisti all'Hotel Hassler di Roma per parlare del suo ultimo film, American Hustle, che vede, tra i protagonisti, Christian Bale, Amy Adams, Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Jeremy Renner. O' Russell ha parlato di musica, personaggi e aspirazioni in un'atmosfera serena e resa divertente dalla sua volontà di imparare l'italiano con l'aiuto dell'interprete.

All'hotel Hassler a Trinità dei Monti, in un'atmosfera particolarmente natalizia, il regista David O' Russell ha presentato alla stampa il suo ultimo, splendido lavoro, American Hustle. Storia semi-vera di un truffatore e dei suoi complici, American Hustle ha già incontrato riscontri positivi tra la critica d'oltreoceano, riuscendo a guadagnarsi diverse nomination ai prossimi Golden Globe, tra cui anche tutte e quattro le nomination per i quattro protagonisti principali, ossia Christian Bale, Amy Adams, Jennifer Lawrence Bradley Cooper.

Dopo aver insistito affinchè l'interprete gli si sedesse accanto, il regista ha cominciato a rispondere alle varie domande, la prima delle quali, fatta da un giornalista di Rolling Stones, riguardava l'utilizzo della musica nelle sue pellicole.

"La musica è diventata sempre più importante nei miei film ed è stata sempre più un crescendo, qualcosa di graduale. E questo film ha molte più scene musicali, molta più danza e musica rispetto ai precedenti. Il fatto è che credo finalmente di essere riuscito a fare i film che volevo fare, con queste ultime tre pellicole. Diciamo che tutto il resto è stato solo preparazione. E sì, devo dire che la musica è sempre importante. A volte mentre scrivo penso già alla musica. Per questo film, ad esempio, ho sempre pensato al pezzo di Duke Ellington (famoso musicista Jazz, n.d.r). Il pezzo che ho scelto racconta già tutto e lui è il mezzo attraverso cui inizia la storia d'amore tra Irving e Sidney. Mi piacciono i pezzi dimenticati, quelli che molti odiano. Amo usare la musica in modo inaspettato, così come faccio con gli attori. In The Fighter, per esempio c'è la canzone I started a joke, che quando ero piccolo era considerato uno dei peggiori pezzi dei Bee Gees. Invece poi, crescendo, l'ho riascoltato e mi sono reso conto che era un bel pezzo. In American Hustle, invece c'è il brano Living and die, che mi è sembrato perfetto per descrivere il personaggio di Jennifer Lawrence. Questo perché mi piace usare la musica.".

Dopo aver parlato a lungo dell'aspetto musicale dei suoi film – "Potrei parlare per ore della musica", ha detto -, David O' Russell ha voluto parlare dei suoi personaggi.

"Non mi interessano personaggi che sono solo cinici. Quello che mi interessa, piuttosto, è scoprire per cosa vivono, chi sono … E questo vale soprattutto per i miei ultimi tre film. Sia in The Fighter, che ne Il lato positivo, fino a American Hustle, abbiamo personaggi che fanno i conti con chi sono, con chi sono stati. Ciò che mi interessa è la loro passione per la vita e il loro continuo divenire. Nei miei film questa trasformazione non è mai qualcosa che riguarda solo il terzo atto del film, ma è sempre presente. Il fatto è che il dolore e la sofferenza sono abbastanza facili da rappresentare; e a me non interessano personaggi che soffrono e basta. A me interessano personaggi che vanno al di là degli schemi. Faccio film che, certo, parlano della loro sofferenza, ma anche del loro incanto, perché altrimenti non si può andare avanti. Conosco questi personaggi e per me è stata una rivelazione scoprire quanto profondamente io li conosca".

American Hustle: David O' Russell presenta a Roma il suo ultimo film
American Hustle: David O' Russell presenta a Roma il suo ultimo film

A chi gli chiede come mai solo ora riesca a sfornare quelli che sembrano capolavori in successione – e cosa, dunque, sia cambiato nel suo modo di fare cinema, David O' Russell risponde:

"Sono diventato un regista diverso. Dopo I Heart Huckabees ho un po' perso la strada. Quello è stato un periodo molto difficile per me. Ho usato molto del mio tempo e delle mie energie per aiutare mio figlio, che ha un disturbo bipolare. Poi ho divorziato. Poi ho avuto un collasso finanziario. Così non ho fatto film per sei anni. Però è attraverso questo percorso che sono arrivato dove sono ora. Ho riflettuto molto; come dice Irving nel film (il personaggio interpretato da Christian Bale in American Hustle, n.d.r.) le cose bisogna pensarle non dalle orecchie in su, ma dai piedi in su. Finalmente avevo capito da dove partivano le mie storie. Partivano dal cuore. Vale lo stesso per i miei personaggi, che sono persone che vivono d'istinto, con passione. Non sono personaggi razionali, ma persone che si gettano nella vita. Per questo amo i personaggi più di quanto io ami una storia. Sì, la storia può essere importante e sicuramente lo è; ma è solo grazie ai personaggi".

Dal momento che American Hustle è liberamente tratto da fatti quasi reali, un giornalista chiede al regista quali siano le cose vere e quali quelle false. "Volevo raccontare tematiche che mi interessavano, che avevano a che fare con il reinventarsi e il tirarsi su. Se ti dicessi quello che è vero e quello che non lo è rimarresti sorpreso. Ciò che è vero è molto più strano di ciò che non lo è. Molte cose, comunque, sono vere, ma penso che non avrebbe senso dirti quali. Sarebbe come se un mago svelasse i propri trucchi". E su questa battuta David O' Russell si è congedato, non prima di aver firmato molti autografi ai suoi fans.

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