Berlusconi condannato, Il Caimano di Moretti lo aveva previsto


Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici: Nanni Moretti con il film Il Caimano lo aveva previsto.

I giudici di Milano hanno sentenziato contro Silvio Berlusconi sorprendendo quasi tutti della condanna del magnate miliardario a cui è stata inflitta una condanna ancora più dura di quanto i pubblici ministeri avevano chiesto. Ma almeno una persona non può essere stata sorpresa: il sei volte candidato alla Palma d'Oro a Cannes Nanni Moretti, il cui dramma politico del 2006 Il Caimano si è concluso con un immaginario Berlusconi che riceve una condanna a sette anni di carcere e all'interdizione perpetua dalla vita politica – proprio le parole della condanna pronunciata Lunedi a Milano.

Una clip del finale del film è già trend sui social media in Italia anche se la sentenza è stata emessa nella tarda giornata di ieri.

Nel caso reale, il pubblico ministero Ilda Boccassini, ha condannato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile dopo un processo di due anni e due mesi, con più di 50 pubbliche udienze. L'accusa ha quindi avuto ragione, vedendo un comportamento criminale nel tentativo di Berlusconi nel sottrarre una minorenne accusata di furto al controllo della Questura, imponendo ai funzionari la sua autorità di presidente del Consiglio.

In Il Caimano, il personaggio Berlusconi è accusato di molteplici abusi di potere, e, come la Boccassini, il procuratore del film è una donna (interpretata da Anna Bonaiuto). Il film è ambientato in un paese dove la maggior parte dei pubblici ministeri sono uomini. Nel film un produttore di pellicole trash – in crisi coniugale e finanziaria – vuole fare un film su Berlusconi, ma ha un problema: non trova nessun attore disposto a calarsi nei panni del protagonista. Nel film la condanna è giunta dopo cinque anni.

Con Il Caimano, Moretti ha ricevuto una delle sue sei nomination a Palma d'Oro a Cannes. Ha vinto il primo premio del festival nel 2001 per La stanza del figlio. Quando il film è stato presentato, Moretti ha definito il suo progetto come in grado di "mescolare satira politica con il movimento folle del mondo del cinema.".

Il Caimano
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