Contagious
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Contagious, un film post apocalittico originale e diverso da giugno al cinema


Il dramma si consuma in un mondo dove la popolazione è stata colpita da un virus letale che trasforma lentamente le persone in zombie.

Arriverà nei nostri cinema il 25 giugno Contagious, un film post apocalittico originale e diverso, che segna una novità anche nel panorama del genere zombie movie, raccontando con un approccio molto essenziale come la vita quotidiana di un individuo possa trasformarsi in un incubo a occhi aperti. Il dramma della famiglia protagonista del film, infatti, si consuma in un mondo dove la popolazione è stata colpita da un virus letale che trasforma lentamente le persone in zombie, e dove la malattia è vissuta come un problema di sicurezza pubblica in quanto altamente contagiosa e causa di comportamenti estremamente violenti nei contagiati.

Contagious vede protagonista Arnold Schwarzenegger, leggendario interprete di film d'azione, nei panni di un contadino e di un padre coraggioso e protettivo, che si rifiuta di rinunciare alla figlia di 16 anni, Maggie, interpretata da Abigail Breslin, quando viene contagiata dal morbo – e che resta solo di fronte all'orrore e alla straziante decisione da prendere prima che sua figlia si trasformi.

Schwarzenegger racconta: "È una cosa nuova per me, e anche per il genere zombie. È davvero un film diverso, e non volevo solo recitare, ho deciso anche di produrlo, che è una cosa che di solito non faccio mai".

Basata su una sceneggiatura originale dell'esordiente John Scott 3, rientrata nella Black List delle migliori sceneggiature non prodotte del 2011, Contagious segna il debutto alla regia di Henry Hobson, celebre graphic designer, regista di spot pubblicitari e title sequence director, ma anche la prima volta di Schwarzenegger come attore e produttore di un film indipendente a basso costo. 

"Quando mi hanno portato la sceneggiatura e mi hanno detto che era nella Black List, ossia una tra le migliori sceneggiature che non sono state prodotte, mi sono incuriosito", dice Schwarzenegger. Siete abituati a vedermi nei panni del 'superuomo', dell'eroe di film d'azione che sembra non poter essere scalfito dai proiettili. In Contagious, invece, sono l'uomo della porta accanto, un contadino coraggioso che affronta problemi basilari, come proteggere la sua famiglia e assaporare gli ultimi istanti che gli restano con sua figlia".

Per il regista Hobson, l'esplorazione di uno dei generi cinematografici più popolari, attraverso la famiglia creata da Scott, offriva una storia semplice ma ricca a livello emozionale, che si adattava bene al suo particolare stile visivo; era una grande opportunità per passare alla regia di un lungometraggio.

In Contagious il vero orrore e la suspense non scaturiscono tanto dal sangue o dalle abominevoli sembianze dei "contagiati", ma piuttosto dal disperato e vano tentativo di prendersi cura di un figlio o una persona amata, che diventa pericolosa per se stessa e per la sua famiglia.

"Nella marea di progetti sugli zombie – anzi, forse dovrei dire nell'orda – Contagious spiccava. Invece di fare eco alla grande crisi globale come gli altri progetti, questo film è concepito su una scala ridotta: un tipo di relazione riconoscibile, un padre e una figlia in una città senza nome. Questo permette agli spettatori di identificarsi con quella situazione e chiedersi: Cosa farei se succedesse a me? Fa luce su quello che significa essere umano", dice Hobson. "L'uso di una malattia letale, ancora più grave del cancro, dà una torsione alla storia, il cui sviluppo è segnato dalla frattura di una famiglia. Quando tutti quelli che ti circondano sono intaccati da una cosa del genere, diventa difficile offrire un livello umano di empatia e di compassione. Mi interessava mostrare cosa potesse comportare tutto questo per una famiglia e per una comunità. Come si può aiutare il proprio vicino se si è terrorizzati da quello che sta nascondendo? Mi è piaciuta molto l'ambientazione in una piccola cittadina: è una dimensione locale ristretta, in cui la paura dell'alienazione è più realistica e inquietante. La sceneggiatura dà un'immagine più simile a I giorni del cielo che a28 giorni dopo".

"Il nucleo del film è un padre che protegge sua figlia", dice Schwarzenegger. "Abbiamo già visto orde di zombie e mitragliatrici in altri film, sembra un futuro inimmaginabile. In CONTAGIOUSinvece è unamalattia che diventa realeperché il mondo del film si restringe e si concentra su una famiglia, in una fattoria devastata nel mezzo del nulla. Quando ho letto la storia, ho sentito che dovevo interpretare questo personaggio. È più vulnerabile di qualsiasi altro ruolo che io abbia mai fatto, è più autentico, più toccante".

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