Far East Film 2012: domani al via la 14a edizione del FEF
Domani, venerdi 20 aprile 2012, prende il via Far East Film, il grande Festival friulano dedicato al cinema popolare asiatico in programma al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” e al Visionario fino al prossimo 28 aprile. Sono 57 titoli (più 5 cortometraggi) in programma nell’edizione numero quattordici per documentare le tendenze cinematografiche dell’Estremo Oriente emerse […]
di Redazione / 19.04.2012
Domani, venerdi 20 aprile 2012, prende il via Far East Film, il grande Festival friulano dedicato al cinema popolare asiatico in programma al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” e al Visionario fino al prossimo 28 aprile.
Sono 57 titoli (più 5 cortometraggi) in programma nell’edizione numero quattordici per documentare le tendenze cinematografiche dell’Estremo Oriente emerse negli ultimi 12 mesi. Ad aprire ufficialmente le danze, domani venerdì 20 aprile, sarà la prima italiana del coreano Sunny, visto in patria da più di 7 milioni di spettatori. Il regista Kang Hyoung-chul, che aveva già divertito il pubblico udinese con Scandal Makers, ha realizzato una commedia corale, spassosa e commovente, sull’amicizia femminile: un’opera dove passato e presente si scambiano continuamente la pelle, tra nostalgia e sorrisi, musica e lacrime, per ricordarci che “l’unione fa la forza” non è solo una formula ormai fiacca e vuota.
L’opening night proseguirà, quindi, con la prima europea del giapponese Hard Romanticker. La storia si sviluppa con ritmo sostenuto e propulsivo e sprazzi di umorismo nero, completamente immersa in un’atmosfera nerissima (lotta fra bande, sesso, droga). Per i critici internazionali, la risposta nipponica al supercult Arancia meccanica.
Tra le attese di questa edizione, la prima mondiale di Thermae Romae, il fantasy-peplum di Takeuchi Hideki, il ritorno del mitico Johnnie TO alle numerose commedie d’amore, le sorprese targate Sudest Asiatico e la closing night con The Viral Factor di Dante LAM.
Il FEFF 14 darà spazio al passato dell’Oriente contemporaneo studiando attraverso 10 titoli uno dei periodi più scuri della storia della Corea del Sud: gli anni Settanta. The Darkest Decade, questo il titolo della preziosa retrospettiva firmata da Darcy Paquet, racconterà come a dispetto dell’ambiente politicamente e socialmente duro, repressivo, caratterizzato da una feroce censura alcuni registi abbiano scelto, con grandi risultati, di rimanere attivi per tutto il decennio, producendo così alcune delle opere più memorabili della storia del cinema nazionale.