Festival del Cinema Italiano 2020 1a edizione
Festival del Cinema Italiano 2020 1a edizione

Festival del Cinema Italiano, i Premi assegnati della 1a edizione


La serata di premiazione, durante la quale sono state asegnate 'Le stelle al cinema', presentata da Veronica Maya, sarà trasmessa su Rai2. Tra gli ospiti per l'edizione curata da Paolo Genovese Sara Serraiocco, Stefano Fresi, Francesco Fanuele, Mauro Mancini, Enrico Iannaccone e Giorgia Farina.

Cambiamenti climatici e loro conseguenze, approvvigionamento energetico, transizione agroecologica, sfruttamento dei mari e gli effetti sulla sostenibilità del pianeta e sul nostro futuro. Sono stati questi i grandi temi al centro dei documentari italiani in concorso alla prima edizione del Festival del Cinema Italiano, dal 30 settembre al 4 ottobre 2020, con Paolo Genovese come direttore artistico per la parte cinematografica. Grande spazio è stato dato ai temi ambientali in una apposita sezione curata da MedReAct.

Nel corso dell'ultima serata del Festival del Cinema Italiano sono state assegnate "Le stelle al cinema" ai film, corti e documentari in concorso. La cerimonia, condotta al teatro comunale "Frate Anselmo Caradonna" da Veronica Maya, sarà trasmessa in televisione su Rai 2 nella serata del 13 ottobre, a cura di Gian Maria Tavanti per la regia di Daniele Carminati. Per l'occasione, accanto a registi, attori e attrici che hanno accompagnato le proiezioni dei loro film (come Sara Serraiocco, Stefano Fresi, Francesco Fanuele, Mauro Mancini, Enrico Iannaccone e Giorgia Farina) anche diverse personalità della scena musicale, come la giovane Sofia Tornambene, vincitrice della tredicesima edizione del talent show X Factor Italia e la cantautrice e scrittrice pugliese Erica Mou. Ospite della serata anche il comico Roberto Lipari e la madrina del Festival Agata Alonzo. In collegamento Skype anche il presentatore Amadeus, che ha inviato un saluto al pubblico del Festival. 

Nel corso della cerimonia, la giuria, presieduta da Massimiliano Bruno e composta da Michela Andreozzi, Matilde Gioli, Paolo Kessisoglu, Rolando Ravello e da Edoardo Leo (questi ultimi due non presenti, ma hanno fatto pervenire il loro voto), ha premiato le opere in concorso assegnando le "Stelle d'argento al Cinema Italiano" al: Miglior film – Migliore opera prima – Miglior documentario – Miglior cortometraggio – Migliore attore protagonista – Migliore attore non protagonista – Migliore attrice protagonista Migliore attrice non protagonista – Premio personaggio dell'anno – Premio del pubblico.

A Sara Serraiocco e Alessandro Gassman i premi come Miglior attrice e Miglior attore protagonista per i rispettivi ruoli in "Non odiare" di Mauro Mancini, un film definito "importante e necessario" dallo stesso Gassmann, presente in collegamento per ringraziare gli organizzatori del Festival. Al regista Mauro Mancini è andato anche il premio Miglior Opera Prima, consegnato dal Presidente della giuria Massimiliano Bruno. 

Premio ex aequo per Giovanni Calcagno e Luca Zunic, entrambi riconosciuti come Miglior attore non protagonista rispettivamente per la prova attoriale in "Paradise – Una nuova vita" di Davide Del Degan e "Non odiare" di Mauro Mancini. È stato lo stesso Calcagno a consegnare la Stella al giovane Zunic.  

A ritirare il premio destinato a Carla Signoris, come Miglior attrice non protagonista nel film "La vacanza", è stato il regista Enrico Iannaccone che, a fine serata, ha ritirato anche il premio al Miglior Film, consegnato da Paolo Genovese insieme all'organizzatore del Festival, Antonio Voltolina e al Sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peràino. 

Il Presidente onorario Fabrizio Del Noce ha consegnato il premio speciale Personaggio dell'anno ad Amadeus che, in collegamento via Skype, ha ringraziato l'intera organizzazione del Festival, ricordando gli esordi del preserale di Rai Uno "L'eredità", un programma fortemente voluto dal Presidente Del Noce, all'epoca Direttore Rai. Amadeus ha così condiviso col pubblico del Festival il prezioso ricordo di come quell'incredibile esperienza lo abbia portato a sentirsi oggi "un vero personaggio televisivo". 

Nel corso della serata la conduttrice Veronica Maya, insieme al sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peràino, ha consegnato il Premio del Pubblico alla regista Giorgia Farina per il suo "Guida romantica a posti perduti".  A "Signorina con sesamo" di Giuseppe Moschella è andato il premio per il Miglior Cortometraggio consegnato dall'attrice Matilde Gioli. 

Per la sezione documentari (curata da MedReAct), la giuria composta dai giornalisti Stefano Amadio, Arianna Finos e Annamaria Piacentini, ha consegnato la "Stella d'argento" per il Miglior Documentario a "La lunga rotta" di Roberto Lo Monaco. Ambientato nelle calde acque del Mediterraneo, il documentario di Lo Monaco segue la strada di un pesce, il tonno rosso, che diventa via via più internazionale. Dall'atlantico del nord fino alle tavole dei giapponesi, grandi consumatori di questo tonno, passando per i mari caldi della Sicilia dove da secoli viene pescato con tecniche diverse e, si spera, sempre meno aggressive verso l'ambiente. 
  
Menzione speciale della giuria per "Soyalism" di Stefano Liberti ed Enrico Parenti. Un documentario che mostra come il consumo di carne e di mangimi a base di soya stiano cambiando l'agricoltura e gli assetti agro alimentari del pianeta. Stati Uniti, Cina e Brasile, tre paesi tra evoluzione e cambiamento delle abitudini che "Soyalism" riesce a mostrare al meglio, dando allo spettatore spunti per una conoscenza più̀ approfondita sull'argomento. 

Il Comitato organizzatore del Festival del cinema Italiano, diretto da Paolo Genovese, ha assegnato a Matilde Gioli il premio "Franca Valeri" e a Stefano Fresi il premio "Vittorio Gassman". L'attrice milanese, che ha esordito sul grande schermo nel film "Il capitale umano" di Paolo Virzì nel 2013, ha mostrato poi negli anni la propria duttilità di attrice, passando dai ruoli comici in "Belli di papà" di Guido Chiesa (2015), "Mamma o papà" di Riccardo Milani (2017), "Ricchi di fantasia" di Francesco Miccichè (2018) e "Gli uomini d'oro" di Vincenzo Alfieri (2018) e "E per il tuo bene" di Rolando Ravello (2019) a quelli drammatici in "Un posto sicuro" di Francesco Ghiaccio (2015) ed autoriali "The startup – Accendi il tuo futuro" di Alessandro D'Alatri (2016).  L'attore romano ha esordito nel 2005 in "Romanzo criminale" di Michele Placido, raggiungendo la notorietà con la trilogia, diretta da Sydney Sibilia, "Smetto quando voglio" ed ha costruito la propria carriera con le sue interpretazioni nelle commedie come "Viva l'Italia" di Massimiliano Bruno (2012), "La mossa del pinguino" di Claudio Amendola (2014), "Noi e la Giulia" di Edoardo Leo (2015), "Sconnessi" di Christian Marazziti (2017), "Ma cosa ci dice il cervello" di Riccardo Milani (2019) e in film diventati di culto come "Cuori puri" di Roberto De Paolis (2017) e "L'uomo che comprò la luna" di Paolo Zucca (2018), fino ai recenti "Il regno" di Francesco Fanuele e "Figli" di Giuseppe Bonito.  L'attore romano, durante la serata di premiazione, ha colto l'occasione per condividere l'aneddoto di quando, da bambino, cadendo nel fango mentre giocava in un parco gli si avvicinò un signore per chiedergli se si era fatto male: quell'uomo dalla voce inconfondibile era proprio Gassman.  

Festival del Cinema Italiano è patrocinato da: Ministero dell'Ambiente, Regione Sicilia e Comune di San Vito Lo Capo, Centro Sperimentale di Cinematografia, Riserva Naturale dello Zingaro e con il sostegno di Mibact e Comune San Vito Lo Capo.

Il programma del Festival del Cinema Italiano 2020

Il programma del Festival prevede le seguenti proiezioni di film in concorso:

29 settembre:
PADRENOSTRO, regia di Claudio Noce
30 settembre:
SEMINA IL VENTO, regia di Danilo Caputo
IL REGNO, regia di Francesco Fanuele
1 ottobre:
GUIDA ROMANTICA A POSTI PERDUTI, regia di Giorgia Farina
LA VACANZA, regia di Enrico Iannaccone
2 ottobre:
NON ODIARE, regia di Mauro Mancini
PARADISE, UNA NUOVA VITA, regia di Davide Del Degan
e cortometraggi in concorso:
IL RICORDO DI DOMANI, regia di Davide Petrosino
U'SARCINALE,regia di Ernesto Censori
UNA COSA MIA, regia di Giovanni Dota
IL NOSTRO TEMPO, regia di Veronica Spedicati
UNA SIGNORA CON SESAMO, regia di Giuseppe Moschella
I CATCH YOU, regia di Lorenzo Mannino

SEZIONE AMBIENTE FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO
PALAFESTIVAL – TEATRO COMUNALE "FRATE ANSELMO CARADONNA"
SAN VITO LO CAPO (TP)

Cambiamenti climatici e loro conseguenze, approvvigionamento energetico, transizione agroecologica, sfruttamento dei mari e gli effetti sulla sostenibilità del pianeta e sul nostro futuro. Sono stati questi i grandi temi al centro dei documentari italiani in concorso al Festival del Cinema Italiano quest'anno: "La lunga rotta" di Roberto Lo Monaco, "Soyalism" di Stefano Liberti e Enrico Parenti "The Climate Limbo" di Elena Brunello, Regia di Francesco Ferri e Paolo Caselli, "Tra il mare e la terra" di Marco Spinelli.

30 settembre  2020
La lunga rotta – (22') Roberto Lo Monaco
Il tonno rosso e il pesce spada sono i protagonisti di questo documentario ambientato nel Mediterraneo. Immagini mai viste prima raccontano le caratteristiche biologiche di queste specie dal momento della loro nascita fino alla cattura da parte dell'uomo. Negli ultimi anni la pesca eccessiva ha causato una drastica diminuzione degli stock ittici del Mediterraneo. Oggi questa tendenza deve cambiare anche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici aumentando la resilienza degli ecosistemi marini. Testimonianze di pescatori siciliani spiegano le ragioni di una necessaria transizione verso una pesca sostenibile.

Tavola Rotonda "Gli Oceani serbatoio di vita e ossigeno per il pianeta"
Gli oceani hanno avuto, e continuano ad avere, un ruolo molto importante nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Si stima che i mari, nell'ultimo secolo, abbiano assorbito complessivamente circa il 30% della CO2 rilasciata in era post industriale.  Questo comporta delle conseguenze: acque sempre più calde, mari sempre più acidi a causa dell'assorbimento dell'anidride carbonica e organismi marini sempre più a rischio.
Arrestare la pesca eccessiva e ridurre l'inquinamento dei mari contribuirebbe in modo significativo a far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Gli ecosistemi marini hanno infatti un ruolo fondamentale nel contrastare gli effetti del riscaldamento globale.

Con: Carlo Cerrano (Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente), Domitilla Senni (MedReAct), Federico Gelmi (Associazione Piccoli Pescatori di Pantelleria), Roberto Lo Monaco (biologo marino e regista del documentario "La lunga rotta"), Modera: Maurizio Menicucci (giornalista Rai).

01 ottobre 2020
The Cilmate Limbo (40') di Elena Brunello, regia di Paolo Caselli e Francesco Ferri
Il film racconta della complessa connessione tra disastri ambientali e migrazioni. Attraverso le storie di Queen, fuggita dalla Nigeria a causa dei danni causati dal petrolio sull'ambiente, di Rubel, scappato dalle inondazioni del Bangladesh e le voci di Francesco, Luigi e Carlotta, agricoltori e allevatori italiani che si confrontano con il problema della desertificazione e della perdita di biodiversità in Italia, documenta come il cambiamento climatico spingerà sempre più persone ad abbandonare la propria terra. A fare da cornice scientifica sono: un glaciologo, un fisico climatologo e un avvocato dei diritti dell'immigrazione.

Tavola rotonda "Le cause e gli effetti del clima che cambia"
Abbiamo poco meno di 10 anni per contrastare la grande crisi climatica. L'Europa ha varato il Green Deal ma gli effetti del riscaldamento globale sono veloci e inarrestabili. Tra le cause principali c'è senz'altro l'emissione di gas serra per la produzione di energia. Come si può conciliare fabbisogno energetico e salvaguardia del pianeta?
Con: Domenico Gaudioso  (esperto di cambiamenti climatici), Giuseppe Onufrio (Greenpeace Italia), Elena Brunello (Autrice del documentario The climate limbo), Alessandro Farruggia (giornalista QN). A moderare:  Domitilla Senni (MedReAct).

2 ottobre 2020
Soyalism (65') di Stefano Liberti e Enrico Parenti
In un mondo sempre più sovrappopolato e in preda ai cambiamenti climatici, il controllo della produzione dei beni alimentari è diventato un enorme business per una manciata di gigantesche aziende. Seguendo la filiera di produzione industriale della carne di maiale, dalla Cina al Brasile passando per Stati Uniti e Mozambico, il documentario descrive l'enorme concentrazione di potere nelle mani di poche multinazionali che stanno mettendo fuori mercato centinaia di migliaia di piccoli produttori e trasformando in modo permanente interi territori. A partire dai mega allevamenti intensivi in Cina fino alla foresta amazzonica minacciata dalle coltivazioni di soia sviluppate per nutrire animali confinati in capannoni dall'altra parte del mondo, viene descritto un processo che sta pregiudicando gli equilibri sociali e ambientali del pianeta.  

Tavola rotonda "Siamo pronti per la transizione agroecologica? "
Mentre cresce costantemente la domanda di cibo nel mondo, l'agricoltura industriale e gli allevamenti intensivi sono diventati i settori tra i più impattanti e con gravi conseguenze sull'ambiente come: perdita di biodiversità, desertificazione dei terreni, inquinamento, aumento di emissioni, deforestazione.
E' possibile conciliare l'esigenza di sfamare il pianeta con un'agricoltura sostenibile?

Con: Luca Colombo (Firab  –  Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura biologica e biodinamica), Giovanni Dara Guccione (Imprenditore agricolo biologico), Enrico Parenti (Coautore del documentario "Soyalism"). A moderare: Alessandro Farruggia.

3 ottobre
Proiezione "Tra il mare e la Terra" (34') di Marco Spinelli
Il film documentario racconta un viaggio attraverso la Sicilia delle tradizioni.
Dalle montagne al mare attraverso gli occhi di agricoltori, pastori e pescatori che hanno ancora un rapporto arcaico e carnale con la propria terra e che continuano a lavorare come un tempo.

Tavola Rotonda "Il cinema e la cultura a sostegno dell'ambiente"
Con: Francesco Cabras (regista), Enrico Parenti (documentarista), Roberto lo Monaco (documentarista), Massimiliano Bruno (regista), Paolo Genovese (regista), Dino Abbrescia (attore), Stefano Fresi (attore), Maurizio Menicucci (giornalista), Arianna Finos (giornalista)
Moderano: Alessandro Boschi/ Gian Maria Tavanti 

I convegni sul cinema in programma:
IL MIO ALBERTONE (30 settembre), a cent'anni dalla nascita, c'è un po' di Sordi in ognuno di noi.
COVID: E SE FOSSE UN'OPPORTUNITÀ? (1 ottobre), manuale per un cinema più forte nella pandemia.
TUTTO FILM E BOTTEGA (2 ottobre), il cinema italiano dall'artigianato all'industria.

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