I film più belli del 2018
I film più belli del 2018

I film più belli del 2018


In occasione dell'avvicinarsi dell'ultimo dell'anno, ripercorriamo insieme i cinque migliori film dell'annata cinematografica che sta volgendo al termine.

Ogni volta che l'anno volge al termine è consetudine tirare le somme dei mesi appena passati; ecco allora che abbiamo deciso di parlarvi dei cinque film che, almeno secondo chi scrive, sono i più rappresentativi del 2018 per la qualità offerta. Una precisazione va fatta sin da subito, dal momento che in questa classifica si è scelto di parlare di film usciti nelle sale italiane nel corso del 2018. Il che vuol dire che ci saranno grandi esclusi – film come La Favorita o Green Book – che abbiamo visto nel corso dei festival o delle anticipate stampa e che ancora non hanno raggiunto la sala. Allo stesso modo ci saranno film che magari sono stati prodotti nel 2017, ma che hanno raggiunto il nostro paese con qualche mese di ritardo. ù

5. IL FILO NASCOSTO – Paul Thomas Anderson
La quinta posizione è stata quella più difficile da definire, perché in questo slot c'erano moltissimi film che potevano essere inseriti. Film che hanno avuto un impatto, pur presentando qualche difetto sparso qua e là. Per questo, alla fine, si è scelto di puntare su Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, che è un film tecnicamente perfetto, un'estati per gli occhi dello spettatore che ha il solo difetto di aver diluito un po' troppo la vicenda raccontata, facendo sì che il finale si trascinasse in una soluzione narrativa già ampiamente descritta. Detto questo, però, Il filo nascosto è un film imponente, mastodontico nella precisione della messa in scena, in queste grandiose inquadrature con cui Anderson ha riempito il suo stile e la sua cinematografia. Non da ultimo, questo film ha una sua importanza anche per aver rappresentato l'ultima prova istrionica del grandissimo interprete Daniel Day Lewis, che abbandona le scene proprio con un film di un regista che gli ha costruito addosso ruoli e personaggi fatti per essere amati nelle loro crudeltà, nelle loro incoerenze. Personaggi che danzano in una zona oscura, diviso tra genio e arroganza. La trama del film – quella di una ragazza qualunque che si innamora di un narcisista creatore di abiti sottomesso al proprio genio – potrebbe apparire alquanto banale ad una prima lettura, ma Il filo nascosto è anche una farsa quasi barocca dei tempi moderni, delle manipolazioni a cui siamo sottomessi giorno dopo giorno. E, in ultima analisi, è un'opera d'arte in movimento che non poteva non rientrare all'interno di una classifica volta a scoprire i migliori film di questa annata cinematografica.

4. READY PLAYER ONE – Steven Spielberg
Tratto dal romanzo omonimo di Ernest Cline, rieditato in occasione dell'uscita del film da DeA Planeta, Ready Player One rappresentava una sfida nostalgica e post-moderna che solo un regista come Spielberg avrebbe potuto accettare e portare a termine. Lui che, nel libro di Cline, ha un ruolo fondamentale, una posizione di mentore per l'immaginario collettivo di generazione in generazione. E sebbene il regista abbia scelto di togliere qualsiasi riferimento a se stesso all'interno della pellicola – il rischio, naturalmente, era quello di essere tacciato di arroganza o autoreferenzialità -, il mondo di Ready Player One è un viaggio nel paese dei balocchi per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di nascere tra gli anni Ottanta e Novanta, un baraccone pieno di easter egg e con un reparto tecnico assolutamente incredibile, che riesce a rapire lo spettatore e a trasportarlo a cavallo tra due mondi, quello impalpabile della rete e quello anonimo della vita quotidiana, in una riproposizione quasi fantascientifica di un'attualità che vede i giovani di oggi cercare conferme e fughe in un mondo fatto di bit rispetto a quello reale. Viaggio dell'eroe per eccellenza, Ready Player One descrive la parabola di un ragazza sfigato che finirà per salvare il mondo da una minaccia che vuole distruggere la libertà e il libero accesso della rete: e, per farlo, dovrà fare ciò che sa fare meglio. Giocare ad un gioco online e cercare di trovare il tesoro. Una trama, anche in questo caso, che sembra non offrire nulla di nuovo allo spettatore. Ma chiede a chiunque abbia visto questo film che cosa ne pensa. Non ne troverete nemmeno uno che non abbia gli occhi a cuore.

3. A STAR IS BORN – Bradley Cooper
Presentato fuori concorso alla 75a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia A Star is Born segna il debuto alla regia dell'attore Bradley Cooper che per il terzo remake dedicato a E' nata una stella (quindi quarto film in totale) sceglie come propria protagonista l'iconica Lady Gaga. La storia è quella di Allie, una ragazza che sogna di diventare una cantante ma che si trova bloccata dal suo aspetto fisico che non corrisponde all'ideale maschilista legato al mondo delle pop star. La sua vita cambia quando incontra Jackson Maine (interpretato dallo stesso Bradley Cooper), idolo della musica country con quache problema di alcolismo, che si innamora all'istante del timbro della ragazza e del suo aspetto così fuori dal comune. Ad Allie si presenterà così l'occasione di provare a realizzare il suo sogno al fianco dell'uomo che ama. Il film è di quelli che ti scavano dentro, che ti trascinano in un mondo fatto di note e canzoni bellissime (a distanza di mesi non abbiamo ancora smesso di canticchiare Shallow o Remember us this way). La regia di Bradley Cooper induce a pensare che l'attore sia più portato per stare dietro la macchina da presa, rispetto alla carriera da istrione, sebbene in A Star is Born offra quella che probabilmente è la sua migliore interpretazione (anche se non è così buona da giustificare una papabile nomination ai prossimi premi Oscar). Il film è un melodramma moderno, una pellicola che non spinge troppo sui ricatti emotivi riguardo alle situazioni messe in gioco, ma che lascia che siano i personaggi a veicolare sentimenti che riverberano dentro la coscienza dello spettatore. Provate a uscire dalla visione di questo film con gli occhi asciutti.

2. GLI INCREDIBILI 2Brad Bird
Gli incredibili 2 è la prova che, in casa Disney/Pixar, la paura di realizzare sequel di scarsa qualità sia pressoché inesistente. Il film di Brad Bird è addirittura superiore rispetto al primo capitolo, per dire. La storia è di nuovo incentrata sulla famiglia Parr, la famiglia di supereroi che devono cercare di vivere in anonimato dopo che i supereroi sono stati dichiarati fuori legge per tutti i danni che hanno causato alla città. L'occasione di riscatto arriva quando ad Elastic Girl viene chiesto di diventare una rappresentante per la rinascita dei supereroi, lei che è razionale e pacata, a differenza di suo marito Mr. Incredible, che agisce d'istinto e in modo alquanto pirotecnico. Così, mentre la donna diventa un leader della comunicazione per i supereroi, suo marito è a casa ad occuparsi di Jack Jack che trasuda potere, i compiti di matematica di Dash e le prime delusioni amorose di Violetta. Tutto questo mentre un'oscura minaccia sta minando la possibilità degli eroi di essere accettati dalla comunità. Il film d'animazione annienta gli stereotipi di genere, tesse una trama e uno sviluppo narrativo nettamente superiore a buona parte dei film che vengono venduti come "impegnati" e, cosa non meno importante, fa divertire. C'è poco che Gli Incredibili 2 non abbia: e in quel poco non c'è niente a rendere questo film meno perfetto di quanto non sia.

1. TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI – Martin McDonagh
Presentato in anteprima, lo scorso anno, alla 74a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, 3 Manifesti a Ebbing, Missouri è arrivato nei nostri cinema solo a gennaio 2018, il che rende giustificabile la sua presenza in questa classifica. Brutalmente scippato del titolo di miglior film agli scorsi premi Oscar (dove vinse, invece, il più banale e rassicurante La Forma dell'Acqua), il film di Martin McDonagh oltre a fare affidamento su una sceneggiatura solida, brillante, dissacrante e consapevole, può anche avvalersi di prove attoriali d'altissimo livello. Non a caso sia Frances McDormand sia (soprattutto!) Sam Rockwell hanno vinto il premio Oscar, rispettivamente come miglior attrice protagonista e miglior attore non protagonista. Proprio Sam Rockwell, nel descrivere il personaggio di Jason, offre allo spettatore una prova che passa attraverso il miglior arco narrativo ed evolutivo che si sia mai visto al cinema nel corso degli ultimi anni. Un capolavoro, ecco che cos'è il film di McDonagh. Un capolavoro.

Tre Manifesti a Ebbing, MissouriReady Player OneA Star Is Born
Impostazioni privacy