Giffoni 2019
Giffoni 2019

A Giffoni 49 Elena Sofia Ricci, Massimo Franciosa, Francesco Apolloni, Gabriella Pession


Tra gli ospiti della 49a edizione del Giffoni Film Festival, nella giornata di venerdi 26 luglio: Elena Sofia Ricci, Massimo Franciosa, Francesco Apolloni, Gabriella Pession.

Tra gli ospiti della 49a edizione del Giffoni Film Festival, nella giornata di venerdi 26 luglio: Elena Sofia Ricci, Massimo Franciosa, Francesco Apolloni, Gabriella Pession.

ELENA SOFIA RICCI A #GIFFONI49

Al Giffoni 2019 Elena Sofia Ricci, mamma nei Cesaroni e suor Angela in "Che Dio ci aiuti" ha incontrato i giffoners che ha confessato di sentire un po' come i suoi figli: "Da bambina avevo un sogno che non era quello di diventare attrice ma di avere una famiglia e tanti figli: con voi ci sono riuscita". E così, anche a costo di sembrare "bacchettona", come lei stessa ha detto, insistendo sull'importanza di "studiare", di avere rispetto per il lavoro degli altri e di cercare di fare della propria passione il proprio lavoro, senza arrendersi al primo fallimento: "Se vi chiudono una porta in faccia, andate a bussare ad un'altra e poi ad un'altra ancora", dice.

Nell'incontro con i giornalisti, Sofia Ricci ha detto che non è sua intenzione fare la regista al cinema, a differenza che in teatro, perché non si ritiene portata per quel lavoro ("Credo di saper scrivere un po' e di saper interpretare dei ruoli, ma come regista non mi sento adeguata") e non perché ancora non ha trovato una storia da raccontare che sente sua più di altre: "Quella ce l'ho, è da 13 anni che ho in mente un soggetto, ma fino ad ora ho trovato solo porte chiuse per realizzarlo. Ma non mi arrendo".

Un racconto a cuore aperto, il suo, ai ragazzi presenti in sala Truffaut per la consegna all'attrice dell'EXPERIENCE AWARD: dalla consapevolezza di essere una mamma imperfetta con le sue figlie di 23 e 14 anni e una donna "ingombrante" in famiglia, alla scoperta recente della fede, proprio durante le riprese della serie "Che Dio ci aiuti". Giffoni l'ha stregata a tal punto che ai giornalisti, scherzando, confida: "Voglio venire a vivere qui". Di sicuro tornerà: lo promette ai giovani giurati: "Fra qualche anno sarò di nuovo a Giffoni. Voi sarete diventati registi e, allora, se vi servirà un'anziana per un ruolo in un vostro film, tenetemi presente". Ai ragazzi lascia un invito all'impegno: "Siete il futuro, fatelo migliore del presente che vi stiamo rifilando".

MASSIMO FRANCO A #GIFFONI49

Dall'Europa ai fatti di Bibbiano, dalla Guerra fredda al nazionalismo, al destino della carta stampata passando al ruolo dei social e dell'informazione: Massimo Franco dialoga con i giffoners della Masterclass Connect, raccogliendo con entusiasmo gli stimoli offerti dai masterclasser: "Vi ringrazio perché noi giornalisti viviamo a volte nel nostro mondo autoreferenziale, quindi capire i giovani per noi è molto importante".

Il lungo viaggio fatto di domande e risposte parte da Giulio Andreotti. "Che è stato qui tre volte – ricorda il direttore Claudio Gubitosi – E ha pure scritto un racconto per i giffoners che è venuto qui a recitare". Episodio ben noto all'editorialista del Corriere della Sera, che del leader della Dc ha scritto una biografia.Ed è da lì che parte il lungo dialogo: "Qualcuno ha nostalgia di quei tempi, più che di Andreotti in sé, perché riflettevano un'Italia che sapeva qual era il suo posto". E, con l'Italia, una classe politica diversa. "La crisi della classe dirigente – precisa Franco – riguarda l'Italia ma non solo, anche l'Europa occidentale e gli Usa".

E, nell'ammettere responsabilità anche dei giornali che "hanno fatto pensare che la classe dirigente sia fatta solo di corrotti", aggiunge: "Stiamo andato verso un progressivo depauperamento della classe dirigente, di cui oggi assistiamo alla caduta finale". Ma perché accade questo? Perché "non è vero che chiunque può fare il politico. Questa è una grande mistificazione che si sta allargando anche ad altri campi. C'è un rifiuto del professionismo e della competenza. Credo – dice – che la decadenza nasca dall'illusione che chiunque possa fare tutto".

Ampio spazio del dibattito è dedicato all'informazione, a partire dal tema della libertà. Che, afferma, "credo debba avere come limite il rispetto degli altri". E aggiunge: "Per i giornalisti il problema non è tanto la censura quanto l'autocensura". Ma è soprattutto sul destino della carta stampata e sul ruolo dei social che i masterclasser chiedono lumi a Massimo Franco. "Sembra che il declino della carta stampata sia irreversibile", ammette. E mette in guardia: "Il giornale di carta ti dà la priorità: la prima pagina, la seconda e così via". È, quindi, uno "strumento di conoscenza verticale, gerarchico. Al contrario, la rete, i social rendono tutto orizzontale, indistinto. Questo è un processo molto pericoloso".

Il giornalista e scrittore spiega: "Il pericolo della rete è la possibilità di manipolare le notizie per provocare un processo politico o farlo cambiare. Il grande pericolo di un uso irresponsabile dei social è l'autoreferenzialità. L'illusione di libertà di poter dire quello che si vuole ci spinge a volte a tirare fuori il peggio". Infine, l'auspicio: "I giornali rispetto ai social stanno combattendo una guerra impari. Mi auguro leggi e comportamenti in grado di proteggere chi usa questi mezzi di comunicazione digitale".

Nella lunga chiacchierata tra il giornalista e i masterclasser non manca un'analisi della situazione italiana e del suo rapporto con l'Europa. "C'è un elettorato volatile e uno astensionista: vuol dire che stiamo cercando di capire chi può darci una soluzione rispetto a un'Italia che ha problemi complessi ma cerca di risolverli in maniera semplicistica. L'elettorato – insiste – tende ad appoggiarsi a chi cerca di dare una soluzione rapida, facile e indolore. L'Italia, invece, deve fare un percorso lungo: se non ce ne rendiamo conto continuiamo a sbattere da un demagogo all'altro".

Al centro della chiacchierata anche l'Europa, "che oggi all'Italia conviene ancora tantissimo – afferma Franco – L'idea che non abbiamo niente da perdere, che la Commissione europea ci abbia trattato male è un'altra mistificazione. Sul piano finanziario ci ha aiutato". Insomma, "l'Italia senza Europa sprofonderebbe". Anche un cenno a nazionalismo e sovranismo: "Il nazionalismo per l'Europa è veleno culturale prima che politico, e Paesi come l'Italia da questo hanno solo da perdere". Discorso simile per il sovranismo: "È un virus presente in molte nazioni europee. L'Italia deve stare attenta perché rischia di essere il capro espiatorio di responsabilità che anche altri hanno".

MAURIZIO MERLUZZO A #GIFFONI49

"Wow! Che bello essere qui! Sono emozionato tantissimo": è  Maurizio Merluzzo, la voce del protagonista del film Shazam! prodotto da Warner Bros., DC Entertainment e New Line Cinema e distribuito dalla stessa Warner Bros.. A Giffoni 2019 ha accompagnato una  proiezione speciale e parlato con i ragazzi del mestiere di doppiatore.

"Ho deciso di fare questo mestiere quando avevo 7 anni: vedendo i cartoni animati mi resi conto che il protagonista di un cartone animato aveva la stessa voce di altro personaggio. Da lì la scelta di studiare, e l'ho fatto anche tanto, per fare il doppiatore" racconta Maurizio ai quasi mille ragazzi in sala. Lo studio lo ha portato a realizzare il suo sogno: "Doppiare Shazam! è stato un grande onore non solo perché è stato il mio primo protagonista al cinema ma anche perché è un supereroe: per uno che ama cartoons e fumetti come me è davvero il massimo".

Un altro suo sogno riguarda proprio il Festival: "Seguo Giffoni da quando sono piccolo e ora sono qui addirittura da ospite! E' davvero bello essere qui!". Ma realizzare i propri sogni non deve essere mai un punto di arrivo "casomai un punto di partenza. Bisogna avere sempre un sogno da raggiungere".

Un prossimo desiderio è quello che Shazam! continui. "Se siete qui è perché vi piace il cinema. Se faranno Shazam! 2 è perché il film è andato bene al cinema e perché andrà bene sul digitale: non dimenticate mai che amare il cinema vuol dire supportarlo, godendoselo sempre legalmente. E con il digitale si può condividere l'esperienza della visione con gli amici, anche a casa".

FRANCESCO APOLLONI A #GIFFONI49

Francesco Apolloni, attore e regista, ritorna al Giffoni Film Festival: dopo essere stato premiato come regista con la sua opera prima Fate voi e come attore con Ovunque tu sarai, Apolloni diventa professore in una masterclass della sezione regia. Ai ragazzi presenti, l'attore ha raccontato del suo ultimo romanzo e della start-up StarTalenti.

"La start-up presentata questa mattina è il primo video corso presente in Italia rivolto a tutti i ragazzi che vogliono recitare, scrivere, dirigere e produrre", ha chiarito Apolloni. "Un modo semplice e intuitivo con cui consentire a tantissimi sognatori di muovere con agevolezza i primi passi verso la realizzazione dei propri desideri artistici. L'idea, struttura con l'amico Daniel Bondì, verte su decine di ore di lezione divise in settimane, presentate dal dal nostro master – coach e supportate dalle più importanti personalità dei differenti settori. Ogni settimana verranno aggiunti moduli ed ore di lezione in relazione ai singoli bisogni degli studenti. Insomma una community di giovani talentassi artisti in cui potersi confrontare e raggiungere insieme gli obiettivi prefissati". 

Apolonni, forte della scrittura e della direzione di numerose commedie per il teatro, cortometraggi e film, non ha lesinato consigli pratici e teorici ai giovani che sognano di poter concretizzare il proprio talento attoriale accorsi alla sua masterclass. "Abbiamo trascorso oltre tre ore intensissime", ha commentato l'artista di origini romane. "Insieme abbiamo ripercorso parte dell'evoluzione della figura dell'attore, puntando a una ricerca della emozionalità ancora particolarmente forte in coloro i quali vogliono svolgere questo mestiere. A rendere possibile questa cosa è soprattutto il corpo, che nel caso degli attori diventa materia plastica capace di plasmarsi sulle esigenze del personaggio senza alcuna altra necessità. Per fortuna è finito da tempo il periodo del divismo: oggi i giovani che sognano le luci della ribalta hanno bisogno di accettare in prima battuta la necessità del sacrificio e della totale dedizione al mestiere", ha concluso l'artista.

GABRIELLA PESSION A #GIFFONI49

"Per me è la terza volta al Giffoni ma già mi prenoto per il prossimo anno e spero che per me ce ne siano molte altre di edizioni future, tante quante quelle che avrà il Festival" dice Gabriella Pession. L'attrice ha presentato in anteprima al Giffoni 2019 le prime immagini della fiction che sta girando attualmente, Oltre la soglia, in onda su Canale 5 nel prossimo autunno per 12 puntate.
La nuova sfida seriale la vede impegnata nei panni di Tosca, primario di neuropsichiatria infantile con problemi mentali (è infatti affetta da psicologia paranoide, ma solo un collega è a conoscenza della diagnosi). Il target della fiction è tra i 12 e i 18 anni. Diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca, è sceneggiata da Laura Ippoliti, presente durante la presentazione in sala.

Le domande dei partecipanti all'incontro sono state intervallate da tre clip del primo episodio hanno mostrato altrettanti momenti chiave della vita in corsia, da un tentato suicidio ad un comportamento autolesionista. "Qui ricevo i quesiti più intelligenti  ed è un onore essere ancora a Giffoni" ha continuato la Pession. La storia riflette i piccoli e grandi disagi della vita, dice la sceneggiatrice: "A 23 anni ho avuto il primo attacco di depressione. All'inizio pensavo di essere pazza, non avevo il coraggio di parlarne ma ora so che qualunque decisione prendessi all'epoca oramai avevo smesso di fidarmi di me sessa. Grazie ad un libro dello psicologo Paolo Cassano ho capito che non bisogna vergognarsi, ma parlarne".

L'attrice, che "ama follemente" la sua Tosca, dopo l'ultimo ciak cambia registro: "Il 7 ottobre inizio le riprese dell'adattamento del romanzo Da domani mi alzo tardi di Anna Pavignano, compagna di Massimo Troisi, girato in inglese in cui ho convinto l'irlandese John Lynch, il mio attore preferito che adoro dall'età di quindici anni. È ispirato alla vita di Troisi e ne parla come se non fosse morto, come se fosse sopravvissuto al trapianto cardiaco e continuasse la sua storia d'amore con Anna. Poi continuo a portare a teatro con Lino Guanciale lo spettacolo After miss Julie con la regia di Giampiero Solari, che mio marito mi ha fatto scoprire e di cui sono innamorata. In Italia non ho mai stato fatto, l'ho comprato e portato in scena. E poi? Un po' di riposo".

JENNY DE NUCCI A #GIFFONI49

"Per il cinquantesimo compleanno di Giffoni voglio tornare qui a festeggiare insieme a voi": ha detto l'attrice Jenny De Nucci: "Giffoni sei vitaQuando lo scorso anno non ho avuto la possibilità di incontrarvi sono andata via con l'amaro in bocca, questo Festival ha qualcosa di meraviglioso e non vedevo l'ora di guardarvi negli occhi e dirvi quanto bene vi voglio. Mi sento a casa, tra i miei amici, ed è una di quelle sensazioni più vere che si possano provare".

Jenny è tra i protagonisti di A Un passo dal cielo 5, prossimamente in onda su Rai 1 e debutterà anche al Cinema con un cortometraggio prodotto da Onemore Pictures e Rai Cinema. "Adesso mi piacerebbe interpretare un ruolo da protagonista, magari drammaticoPer il momento potrete vedermi nei panni di Isabella, una ragazza dal cuore di panna che riuscirà a farsi volere un gran bene e che movimenterà le vicende di A un passo dal cielo. Ci sarà mistero, tanto amore e tante nuove storie a cui appassionarsi".

Il suo attore preferito è Jim Carrey, ma la sua musa ispiratrice è la sua famiglia: "Mia mamma e mio padre rappresentano quel porto sicuro, quelle persone a cui ispirarmi e dai cui prendere esempio – ha spiegato ai jurors curiosi -. Spero di fare l'attrice per tutta la vita, mmi fa sentire felice e credo sia la cosa più importante di tutte".

Jenny ha raccontato come in pochissimo tempo la sua carriera è riuscita ad assumere molteplici sfumature: "La mia storia deve essere un messaggio positivo per tutti voi, se credere forte in una cosa non sarà mai impossibile realizzarla. Attraverso i miei canali social cerco di portarvi sempre con meMi piace farvi vedere la semplicità delle cose, incoraggiarvi e aiutarvi. I social sono uno strumento potentissimo ma vanno utilizzati con moderazione e soprattutto ricordate sempre che dietro un profilo ci sono le persone. Le parole hanno sempre un peso, utilizzate i social per trasmettere amore e non odio".

Giffoni ha voluto premiare Jenny De Nucci con l'EXPLOSIVE TALENT AWARD.

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