Il Priorato dell'Albero delle Arance
Il Priorato dell'Albero delle Arance

Il Priorato dell’Albero delle Arance, 5 motivi per leggere il nuovo fantasy Oscar Vault


Il Priorato dell'Albero delle Arance è l'epic fantasy di Samantha Shannon che si contraddistingue per il suo desiderio di rimanere ancorato alla tradizione, pur lanciandosi verso terreni inesplorati. Ecco cinque motivi per leggere il romanzo, che noi abbiamo letto in anteprima

Arriverà in libreria il prossimo 26 Novembre Il Priorato dell'Albero delle Arance, il romanzo fantasy firmato da Samantha Shannon ed edito, in Italia, dalla Oscar Vault.

La storia è ambientata in un mondo fantastico, su cui l'ordine vige grazie alla presenza della Regina Sabran, erede della Casata di Berethnet, il cui sangue discende direttamente dal Santo che riuscì a sconfiggere il Senza Nome, una creatura malvagia che minava la libertà e l'esistenza stessa del mondo. Si dice che finché un erede della casata di Berethnet è vivo e seduto sul trono del Reginato di Inys, il Senza Nome, che giace addormentato da quasi mille anni, non potrà fare ritorno. Ma ad Inys ora sono preoccupati perché la Regina Sabran non solo non ha ancora messo al mondo un erede che possa proseguire la linea dinastica, ma neanche ha preso marito, innamorata com'è della sua libertà.

A vegliare su Sabran e sui tagliagola che minano la sicurezza della regina, però, c'è Ead: una ragazza che sembra stonare con il mondo della corte del Reginato e che pure è riuscita a farsi molti amici, come Meg, Loth – che nel frattempo è sparito – e proprio la regina Sabran. Ma nessuno, a corte, conosce il segreto che Ead nasconde e che ha a che fare con un misterioso Priorato e un Albero delle Arance dai poteri incredibili.

Intanto Tané, una ragazza che vive al di là dell'Abisso, nell'Oriente, sta studiando per diventare un cavaliere dei draghi e avere quindi l'occasione di andare in battaglia cavalcando una di queste creature millenarie, in grado di parlare. Il sogno che rincorre da tutta la vita, però, viene messo in pericolo quando, sulla spiaggia in cui si trova, incontra un forestiero. Gli stranieri non sono ben visti nel mondo di Tané: sono tutti sospettati di portare con sé il morbo rosso, una terribile piaga che potrebbe distruggere tutto. Invece di denunciare lo straniero, per paura che possa compromettere le prove che decideranno il suo futuro, Tané decide di chiedere aiuto e affida così lo straniero a Niclays, vecchio alchimista in esilio che insegue ancora il sogno alla base della magia alchemica: trovare la cura per l'immortalità.

Non ci addentriamo ancora di più nella trama di questo epic fantasy di Samantha Shannon per non correre il rischio di rovinarvi questa avventura di quasi ottocento pagine. Quello che vi abbiamo raccontato, infatti, è solo lo scoppio iniziale che fa partire e procedere la trama, tra intrighi, rivelazioni, morti e guerre. 

Grazie a Oscar Vault abbiamo potuto leggere in anteprima uno dei romanzi più attesi di questo fine 2019 e abbiamo deciso di dirvi cinque motivi per cui non potete perdervelo.

Il Priorato dell'Albero delle Arance di Samantha Shannon (Autore)
Il Priorato dell'Albero delle Arance di Samantha Shannon (Autore)

L'EDIZIONE

Come molto spesso si dice, non è corretto valutare un libro dalla copertina con cui si mostra sugli scaffali. Ed è una verità universalmente riconosciuta, per parafrasare l'inizio di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Ma chi l'ha detto che un bel libro non possa avere anche una bella edizione? Il Priorato dell'Albero delle Arance catturerà immediatamente la vostra attenzione con un'edizione che spicca grazie ai toni aranci con cui si presenta e una bellissima illustrazione firmata da Ivan Belikov, che rappresenta un drago arroccato su una Torre e che ben spiega l'allure del romanzo. Sulla sovraccoperta, inoltre, c'è un lavoro di serigrafia lucida e in rilievo – insomma, parliamo di draghi! -, con l'illustrazione che degrada dolcemente verso le alette interne. Inoltre la grande attenzione che è stata data alla sovraccoperta, viene resa anche al suo interno. Il retro della sovraccoperta, infatti, porta impressi i simboli delle casate che riempiono le 800 pagine di racconto, con in mezzo una rappresentazione dell'Albero della Vita – che non vi spieghiamo cos'è perché sarete voi a doverlo scoprire. Se, successivamente, sceglierete di togliere la sovraccoperta vedrete un libro blu, tono su tono, su cui si staglia la silhouette di un drago.
Un lavoro incredibile svolto dalla casa editrice che non si è limitata "solo" a portare sul mercato italiano un bell'epic fantasy, ma è stato molto attento tanto alla traduzione quanto alla resa estetica. Perché noi lettori siamo un po' così: ferrei con la qualità delle storie che amiamo e incredibilmente deboli davanti la bellezza di un libro-oggetto.

RADICI E INNOVAZIONI

Il Priorato dell'Albero delle Arance si presenta, sotto ogni punto di vista, come un Epic Fantasy o, se vogliamo, un High Fantasy. L'Epic Fantasy è forse uno dei sottogeneri del Fantasy che più cattura gli appassionati del genere: vuoi per il suo essere ambientato in un mondo immaginario, vuoi per la presenza di un medioevo stratificato con una tendenza alla romanticizzazione, vuoi per la presenza e il ruolo fondamentale che ha la magia. Il romanzo esponente di questo sottogenere è, naturalmente, Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Capolavoro del genere con cui Il Priorato dell'Albero delle Arance ha più di una parentela. Questo fa sì che il romanzo della Shannon sia fortemente ancorato alla tradizione letteraria a cui sceglie di appartenere. Tuttavia Il Priorato dell'Albero delle Arance offre ai lettori anche un risvolto del tutto originale: partendo dal presupposto di partenza. Quello, cioè, che ha spinto Samantha Shannon a scrivere un romanzo fantasy che fosse un re-telling – e dunque una rilettura – in chiave fantasy e femminile della storia di San Giorgio e il Drago. Ed è proprio nella presenza massiccia e decisiva di personaggi femminili che si deve cercare un altro lato dell'originalità di questo romanzo. 

TEMATICHE LGBT+

Altro punto estremamente a favore de Il Priorato dell'Albero delle Arance è la sua decisione di non mascherarsi dietro nessun facile queer-baiting e non porsi alcun tipo di etichetta. Se ne Il Signore degli Anelli c'è ancora chi si domanda perché Tolkien non abbia fatto di Sam e Frodo una coppia, o chi ancora non si capacita del modo con cui J.K. Rowling tratta la sessualità di un personaggio fondamentale come Albus Silente, Samantha Shannon scrive un libro in cui la diversità non è affatto tale e l'inclusione diventa il solo tema importante. Ne Il Priorato dell'Albero delle Arance la sessualità dei personaggi viene trattata per quello che è: una cosa naturale dell'esistenza. A differenza di altre autrici, come una Cassandra Clare, che fa puro Queer Baiting senza sostanza e senza alcun tipo di credibilità, Samantha Shannon crea storie d'amore tra i suoi personaggi che non vengono messi in bella mostra a mo' di manifesto pubblicitario o campagna elettorale, ma che invece sono interni alla storia, sono necessari alla storia. In questo libro abbiamo dunque il racconto di due ragazze che si innamorano nonostante tutto e la storia straziante di un amore tra due uomini che hanno dovuto amarsi nonostante le limitazioni dei loro ranghi e del mondo di appartenenza.

LA TRAMA

Non prendiamoci in giro: sappiamo tutti che il motivo principe che ci spinge a scegliere di leggere un libro piuttosto che un altro è la trama. Siamo spinti a scegliere un racconto se sappiamo che quella storia ha le corde giuste capaci di toccare le nostre corde e, anche, se è una storia che funziona. Il Priorato dell'Albero delle Arance lo è. Come vi abbiamo detto più sopra non possiamo sviscerare la trama più di quanto abbiamo fatto: e non solo per il nostro nobile scopo di non cadere nella trappola degli spoiler, ma anche perché Samantha Shannon ha scritto un romanzo ad incastro perfetto, dove gli intrighi politici, le tradizioni e un nuovo sistema di tradizioni si prendono per mano, grazie anche a personaggi che sono quasi sempre assolutamente interessanti.

GLI OMAGGI

Essendo un romanzo profondamente inserito nel genere di appartenenza, Il Prioratato dell'Albero degli Aranci trasuda di tantissimi riferimenti e omaggi a romanzi che fanno parte della sua stessa corrente letteraria e non solo. Se, come dicevano poco più sopra, gli omaggi più evidenti sono a Il Signore degli Anelli, non mancano riferimenti ad altre opere molto famose, come Harry Potter o il più recente Red Rising di Pierce Brown. L'avventura di leggere questo immenso romanzo, allora, potrebbe arricchirsi della ricerca di riferimenti e easter egg che potrebbero aggiungere un altro livello esperienziale.

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