Imagine Dragons: da Evolve ad Origins
Imagine Dragons: da Evolve ad Origins

Imagine Dragons: da Evolve ad Origins


E' uscito il 9 Novembre 'Origins', l'ultimo album con il quale gli Imagine Dragons si gettano all'avventura di terreni inesplorati, senza tuttavia tradire le sonorità che li hanno fatti amare da una fetta sempre crescente di pubblico.

A un anno di distanza dal loro ultimo album Evolve, che li ha portati in giro per il mondo, e a poco più di due mesi dal concerto alla Fiera di Milano City dove hanno registrato il record di sessantamila spettatori sotto un cielo bagnato da un temporale che reso l'evento ancora più memorabile, gli Imagine Dragons sono tornati il 9 novembre con il loro ultimo album Origins.

Pubblicato per Interscope Records, Origins è stato concepito come un album specchio di Evolve. Già i titoli, infatti, fanno pensare alle proverbiali facce di una stessa medaglia. D'altra parte è stato lo stesso front man, Dan Reynolds, a descrivere l'album come un percorso che segue l'evoluzione del disco precedente, portando dunque la band ad avventurarsi verso nuovi sentieri inesplorati, ma è anche un ritorno alle origini, un ritorno a quelle sonorità che hanno portato gli Imagine Dragons al punto in cui si trovano oggi. Un albun in qualche modo ibrido, dunque, che sembra oscillare tra due nature che sono comunque in divenire, suggerendo che la strada degli Imagine Dragons è ancora tutta da esplorare. E per fortuna!

L'uscita di Origins è stata anticipata da ben quattro singoli. Il primo, Natural, è stato pubblicato il 17 Luglio 2018, in pieno tour. E' il pezzo che apre l'album, una sorta di biglietto da visita con cui gli Imagine Dragons si presentano al proprio pubblico, sia quello affezionato sia quello che, per distrazione o poco interesse, non si era mai approcciato alla loro musica. Cosa assai difficile, considerando che alcuni brani di Evolve, come Thunder o Walking the Wire, hanno riempito spot e trailer un po' in tutto il mondo. Basti pensare, ad esempio, che Thunder fu scelto come accompagnamento musicale per il lancio italiano del film Assassinio sull'Orient Express di Kenneth Branagh, con Johnny Depp e Penelope Cruz. Next to me, invece, ha accompagnato il trailer del film francofono Mia et le lion blanc, presentato in anteprima mondiale alla tredicesima edizione della festa del cinema di Roma.

Per i puristi del rock gli Imagine Dragons hanno sempre rappresentato qualcosa di appena poco più di mediocre, una pagliuzza in un occhio. Sin dal loro esordio in studio nel 2012  con Night Visions gli Imagine Dragons si sono sempre visti etichettare da un certo tipo di critica come "imitatori" di un genere che non riuscivano ad emulare fino in fondo. Sebbene l'accusa che si sono sentiti ripetere più spesso – se poi di vera e propria accusa si può parlare – è di essere una versione un po' più povera dei Coldplay. In altre parole, una versione dei Coldplay senza la potenza dei testi di Chris Martin. Critiche, queste, che sembravano servire più che altro a far uscire gli Imagine Dragons dal loro stesso armadio di illusioni, spingendoli ad ammettere che il loro non è rock e che, invece, può essere un ottimo esempio di pop.

Il fatto è che l'appartenenza ad un genere piuttosto che a un altro non è mai stato un problema degli Imagine Dragons. Al gruppo le etichette, in musica così come nella vita, non sono mai piaciute. E i loro lavori hanno sempre rappresentato al meglio questo loro ondeggiare in un mare di note che non si preoccupasse del genere di appartenenza, ma che si impegnasse solo a raccontare qualcosa che a loro premeva essere raccontato.

Imagine Dragons: Evolve
Imagine Dragons: Evolve

E Origins rientra perfettamente in questo schema produttivo. Non cercare di creare sonorità, melodie e testi che potessero sposarsi bene con l'immagine di un gruppo dedito al rock – sensazione probabilmente acuita dalla potenza che Dan Reynolds mette in ogni sua performance live -; la scelta, invece, è quella di raccontare. A dispetto delle etichette che la critica specializzata potrebbe voler ricercare. Il risultato, appunto, è un album ibrido. Un album che alterna la potenza rock di Natural alle sonorità decisamente più pop di Zero, testo che è accompagnarà il film d'animazione più atteso dell'anno, Ralph Spacca Internet.
Allo stesso tempo però c'è una canzone come West Coast (una delle più belle dell'album, almeno secondo chi scrive) che rivisita il genere folk e country, strizzando l'occhio a quello che sembra un chiarissimo omaggio ai Mumford and Sons, tanto da permettere di sognare ad occhi aperti un featuring tra le due band. Non mancano, tuttavia, brani che sembrano rientrate naturalmente nell'immagine mentale e sonora che ci siamo fatti sugli Imagine Dragons. Brani come Machine, Bad Liar (entrambi singoli lanciati prima dell'uscita dell'album) e Birds (brano bunus dell'edizione deluxe) che ricalcano lo stile di altri lavori, come Whatever it Takes o Radioactive.

Ma dal momento che, come abbiamo scritto qualche riga più in alto, Origins è comunque un album che mira ad esplorare anche altri modi per fare musica, non mancano brani che sono più di sperimentazione, come quando ci si avvicina ad un fiume e ci si accosta per vedere se è possibile guadarlo. Allo stesso modo testi come Cool Out o Digital sono un chiaro ed evidente passo degli Imagine Dragons verso nuovi territori della musica. A tutto ciò si accompagnano testi che sembrano strizzare l'occhio a ballad più romantiche: su tutte un cenno va fatto a Love, un testo perfetto per raccontare l'impegno sociale e politico che gli Imagine Dragons hanno sempre portato avanti nella lotta contro ogni forma di bullismo e razzismo contro la diversità e all'impegno che hanno sempre messo nel sostenere la comunità LGBT+ (impegno sottolineato anche dal documentario Believer).

In definitiva Origins è un album che rappresenta perfettamente gli artisti che lo hanno creato. Un album che invece di preoccuparsi di prendersi esclusivamente il plauso della critica, mira a raccontare, spiegare e intrattenere. Sin dall'inizio gli Imagine Dragons si sono effettivamente preoccupati più di coloro che pagavano per andarli a vedere e che li sceglievano in mezzo ad un'offerta sempre più cospicua di artisti e band, rispetto ad ottenere un plauso accademico.

Imagine Dragons: Origins
Imagine Dragons: Origins

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