Anna Premoli
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Incontro con Anna Premoli: ‘Mi considero poco romantica’


Abbiamo incontrato a Roma, nella sede di Newton Compton, Anna Premoli, autrice best-seller di romance, in occasione del lancio del suo ultimo romanzo, 'Molto Amore per Nulla'

È arrivato il 24 Febbraio in libreria Molto Amore per Nulla, il nuovo romanzo di Anna Premoli, edito da Newton Compton. La storia è quella di Viola, un bravissim avvocato che, tuttavia, non risponde ai canoni di bellezza dettati dalla società, ma che è davvero brava nel suo lavoro. Tanto da essere scelta come avvocato per seguire l'acquisizione di un'azienda vinicola da parte del bellissimo Lorenzo, che invece sembra aver rubato tutta la bellezza in circolazione. Tra i due i rapporti non partono sotto i migliori auspici, ma quando Viola si trova a compilare – sotto effetto dell'Amarone – una bucket list, l'amicizia con Lorenzo si farà via via più stretta.

Nella mattinata del 25 Febbraio siamo stati invitati nella sede romana di Newton Compton per poter parlare con l'autrice, vera regina del romance nel nostro paese, del suo ultimo lavoro. La sala dove veniamo fatti accomodare è piena di colore: le costine dei romanzi editi dalla casa editrice ci guardano dagli scaffali zeppi di libri, che fanno senz'ombra di dubbio gola ad ogni avido lettore.

Anna Premoli ci viene incontro e ci saluta; tempo di bere un caffé e l'incontro con l'autrice inizia. E a venir messa subito sotto il microscopio è forse l'arteria più interessante di Molto Amore per Nulla: la bellezza. Il romanzo, infatti, riflette molto su questo: da una parte su come le donne siano le prime a cercare di rispettare canoni dettati da estranei, anche a costo di stare male con se stessi e di come, la bellezza, a volte possa far nascere lo stereotipo.

Riguardo la questione femminile Anna Premoli ha avviato un'interessantissima riflessione, fermandosi a porre l'accento su come le donne subiscano da sempre questa pressione dalla società e dalle persone che hanno intorno. Una pressione che, spesso, nasce senza cattive intenzioni, ma è il lascito di una struttura mentale e sociale molto più legata all'idea che hanno gli uomini sul corpo femminile. Come ha spiegato benissimo la stessa Anna Premoli:

Alle donne sin dalla tenerissima età viene insegnato a tener troppo in considerazione questo fattore estetico. Alle bambine sin da quando sono piccole tendiamo a dire: "Ah quanto sei bella!". Cioè il massimo complimento possibile per una bambina è "Ma come sei bella". Per i bambini, invece, gli si dice: "Come sei intraprendente, come sei coraggioso". Per le donne, invece, l'accento va messo sempre sulla bellezza. Ed è qualcosa che abbiamo visto anche durante il Festival di Sanremo.

L'autrice continua sottolineando come, spesso, la bellezza sia comunque un ostacolo. Se non possiedi la bellezza, allora parti svantaggiata, perché viviamo in un mondo, come ha detto Anna Premoli "che è sensibile alla bellezza". Ma se invece sei bella, difficilmente verrai presa sul serio o comunque dovrai fare uno sforzo in più. "Le donne partono comunque svantaggiate da questo punto di vista", ha concluso la scrittrice.

Quando le facciamo notare che uno dei punti più interessanti della storia d'amore tra Viola e Lorenzo sia il fatto che, per una volta, sia l'uomo ad essere vittima di un pregiudizio sull'aspetto fisico, Anna Premoli ammette che era una riflessione voluta:

Lorenzo è vistosamente bello e d'altra parte anche gli uomini subiscono il pregiudizio. Solo che per loro non è così importante come per le donne, perché la loro vita ruota intorno ad altro.

Come a dire che, seppur esiste il pregiudizio che associa bellezza e stupidità nel mondo maschile, per gli uomini è molto più facile non dargli peso perché, proprio come si diceva qualche riga più su, non sono stati cresciuti con la pressione costante di dover essere belli per avere successo nella vita.

Anna Premoli inoltre non si nasconde dietro un dito e ammette che la bellezza è comunque il primo biglietto da visita che si mostra tra due esseri umani che entrano in contatto. E come tale è qualcosa che ci rende tutti sensibili in materia. Allo stesso tempo, però, quando si tratta di raccontare del suo protagonista, Anna Premoli sottolinea come lo scopo fosse quello di lasciare la bellezza quasi in secondo piano, e far emergere la personalità.

Cosa che le è stata resa possibile dalla verosimiglianza con cui ha tratteggiato il personaggio di Lorenzo che, lontano dall'essere l'esempio di mascolinità tossica rientra comunque nello schema di uno che ha la nomea di essere un gran seduttore, ma che emana fascino non per la sua bellezza, ma proprio per la sua personalità, che si palesa sotto forma di una tensione all'ironia, di modo che Lorenzo non appaia (o non appaia solamente) come il "bello e impossibile", ma anche come una persona che vorresti avere come amico.

Secondo Anna Premoli, poi, questa sua capacità di tratteggiare in modo molto preciso l'universo maschile deriva dal suo provenire da un ambiente (prima universitario e poi lavorativo) prettamente maschile che le ha permesso di conoscere quell'universo e di amare l'interazione umana proprio perché le "facilita" il lavoro quando scrive. Riguardo la sua ispirazione, inoltre, Anna Premoli ha detto:

Vado a lavorare la mattina per avere ispirazione per scrivere romanzi. Sono molto attenta a quello che mi circonda, a quello che accade alle persone che conosco. Quindi direi che la mia ispirazione è la vita quotidiana e reale

Sempre sul suo lavoro di scrittrice Anna Premoli, con una simpatia che ha contagiato la sala, ha spiegato anche come funziona concretamente il suo lavoro. Ha ammesso di non fare scalette:

Tendenzialmente quello che devo scrive lo scrivo. Non prendo appunti, non scrivo a mano. Mi siedo al PC e scrivo. C'è anche da dire che io vengo molto trascinata dalla storia. Conosco l'inizio e poi, man mano che scrivo, scopro come evolvono le cose. È una storia che i personaggi raccontano anche a me.

Quando le viene chiesto di dare un voto da 1 a 10 al livello di romanticismo presente in Molto Amore per Nulla, Anna Premuli ha detto: "Mi considero davvero poco romantica. Dovreste dirlo voi che avete letto il libro. Ma poi bisognerebbe anche vedere cosa si intendere per romanticismo. Io trovo romantico riuscire a trovare un partner che riesca a tenermi testa, con cui si possa scherzare. Meno strappalacrime, insomma".

Infine si è trovato anche il tempo di parlare di Anna Premoli non solo come scrittrice, ma anche come lettrice:

Mi sento più lettrice che scrittrice. Mia nonna ha lavorato per più di trent'anni in biblioteca, perciò sono sempre stata circondata dai libri. Sono stata una grandissima lettrice di gialli, ma non so se sarei in grado di scriverne uno. Magari un giorno ci proverò, anche perché mio marito è un grande appassionato di gialli e ogni tanto mi chiede di scrivergliene uno. Mai dire mai nella vita.

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