Jim Belushi
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Jim Belushi al RomaFictionFest 2011 anticipa la nuova sitcom


Oggi alla prima giornata del RomaFictioFest 2011, in programma fino al prossimo 30 settembre, gran successo e tutto esaurito in sala Petrassi per Jim Belushi, ospite della masterclass curata da Mario Spagnoli. L’attore americano protagonista di serie televisive che abbiamo conosciuto anche in Italia come “La Vita secondo Jim” ha coinvolto il pubblico presente in […]

Oggi alla prima giornata del RomaFictioFest 2011, in programma fino al prossimo 30 settembre, gran successo e tutto esaurito in sala Petrassi per Jim Belushi, ospite della masterclass curata da Mario Spagnoli.

L’attore americano protagonista di serie televisive che abbiamo conosciuto anche in Italia come “La Vita secondo Jim” ha coinvolto il pubblico presente in sala con gag grazie al supporto del proprio doppiatore, Massimo Rossi. Belushi ha stupido i presenti in sala con un un finale di capriole e un blues improvvisato con la sua armonica.

Sin da subito Belushi ha parlato di come ha esordito a scuola:

“Bisognava tenere un discorso e non sapevo cosa dire, così parlai a ruota libera, improvvisando, lo trovai divertente. Fu il mio debutto. Ho iniziato a recitare e cantare solo per conoscere ragazze. Quando giocavo a football tutte le donne uscivano con i quaterback, nessuna usciva con me che stavo giocavo in mezzo. Al corso di teatro ce n’erano ventuno, nel coro addirittura quaranta”.

Belushi ha parlato anche della sua esperienza nella serie “La vita secondo Jim” nella quale ha avuto il ruolo di attore, consulente di sceneggiatura e regista:

“Sono sempre stato coinvolto nelle riscritture dei copioni. La prima volta è stata per il finale del pilota. Ero stanco di come nelle sit-com gli uomini siano sempre costretti a scusarsi con le mogli. Volevo dimostrare che l’uomo non è necessariamente un cretino, anche se spesso agli occhi delle donne lo siamo. Ho diretto 35 episodi. In tv puoi sviluppare un personaggio fino in fondo. Per Jim la vita è durata 182 puntate. Alla fine è diventato più buono, meno frenetico, più profondo”.

L’attore americano ha dichiarato che il rapporto suo con la televisione è particolare a tal punto da non andare più al cinema:

“Sono stato un attore full time: ho cantato, ballato, fatto parti comiche e tragiche. Ma oggi adoro la televisione, penso che in questo momento sia il massimo. Al cinema funzionano solo le produzioni ma tutti i grandi registi stanno venendo a lavorare in tv. Al cinema non vado più, il futuro è qui nella tv”.

Per Belushi è stato molto importante il mondo del cinema al quale deve molto:

“In realtà al cinema ti pagano per quello che pensi dopo, quando ti viene il dubbio di non aver recitato bene. Ma bisogna imparare ad accettare il fatto che non potevamo recitare meglio. Gene Hackman una volta mi ha detto: non mi hanno allenato per scegliere bene i copioni ma per recitarli. Lo fai perché speri che qualche copione possa vere successo. Anche io non credevo al copione di Un poliziotto a 4 zampe, ma poi è stato un successo”.

Quasi sul finale di giornata, Belushi ha chiamato sul palco il suo doppiatore italiano ne “La vita secondo Jim”, Massimo Rossi, che ha raccontato al pubblico un aneddoto inedito:

“Eravamo in sala per incidere, abbiamo dovuto farlo separatamente perché non smettevamo di ridere”.

Sono poi iniziate le gag dell’attore americano dopo un ‘caloroso’ abbraccio con Rossi:

“Adoro l’Italia perché c’è il doppio bacio e ti puoi avvicinare alle persone e frugare nelle tasche, tirando fuori un paio di mutante blu e mostrandole alla sua producer “scusa ho trovato queste, le vuoi? Scusate, è un’abitudine che non mi sono ancora tolto”.

Prossimamente vedremo Jim Belushi in una nuova serie tv sempre per Abc:

“un rapporto tra padre e figlia, ma non posso dire di più. Ci sono i ladri nella nostra professione, anche io sono stato spesso un ladro”.

Roma Fiction Fest 2011
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