Jon Bernthal
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Jon Bernthal, i 5 suoi ruoli piu’ iconici


In occasione del compleanno di Jon Bernthal vi proponiamo cinque dei suoi ruoli più iconici.

Jon Bernthal è un attore che si è presentato al grande pubblico quando è entrato a far parte delle prime stagioni di The Walking Dead, nei panni di Shane Walsh, amico e nemesi del protagonista Rick Grimes. Da lì la carriera di questo attore statunitense che ha studiato in Russia ha continuato a salire e a crescere.

Ad oggi lo aspettiamo al cinema con Le Mans '66 di James Mangold, in uscita il prossimo Novembre e acclamato al Festival di Toronto, dove spingerà il personaggio di Matt Damon ad accettare la sfida di creare una macchina rivoluzionaria in grado di competere con la Ferrari sul circuito. Attualmente l'attore è alle prese anche con un altro film molto atteso, Newark, la pellicola spin-off e prequel de I Soprano.

Ma la carriera di Jon Bernthal è piena di pellicole e personaggi che – anche se a volte sono stati sottovalutati – gli hanno dato l'occasione di mostrare al pubblico le sue capacità attoriali e l'umanità che si cela dietro il suo setto nasale spaccato e i lineamenti brutali di chi, in un'altra vita, avrebbe potuto abbracciare la violenza al posto dell'arte istrionica.

Ecco perché, in occasione del suo compleanno, abbiamo deciso di stilare una piccola classifica dei suoi ruoli più iconici.

1. GRIFF

In Baby Driver, il film tanto apprezzato di Edgar Wright, incentrato su un ragazzo dalle grandissimi doti alla guida che si trova a muoversi nel mondo delle rapine, Jon Bernthal c'è pochissimo. C'è talmente poco, che anche usare il termine "poco" equivale a utilizzare un eufemismo. Il suo personaggio, Griff, sarà sullo schermo per non più di cinque minuti, eppure in quei cinque minuti Jon Bernthal riesce ad essere così credibile da essere diventato un possibile tasto da utilizzare per un ipotetico sequel del film. Pieno di tatuaggi, occhiali scuri, barba lunga e chewing-gum, Griff si presenta allo spettatore come un criminale fatto e finito, l'immagine che tutti noi siamo abituati a riconoscere nel nostro immaginario collettivo. Solo che Jon Bernthal ci aggiunge del suo, dando a Griff uno stile inaspettato che, credeteci o no, lo ha reso non solo riconoscibile, ma anche difficilmente dimenticabile.

2. BRAD

È indubbio che con The Wolf of Wall Street Jon Bernthal abbia fatto il salto nel grande cinema. Non a tutti, dopotutto, è concesso lavorare con un maestro della settima arte come Martin Scorsese, avendo l'occasione di dividere il set con uno degli attori più bravi del panorama come Leonardo DiCaprio.
Anche in questo caso, comunque, Jon Bernthal non ha un minutaggio eccessivo nel film dedicato al suo personaggio. Sebbene sia presente decisamente di più rispetto a quanto visto in Baby Driver, anche in questo caso sarebbe quasi più corretto parlare di cameo. Ma ancora una volta Jon Bernthal prende un personaggio di contorno e, complice l'aspetto che Martin Scorsese ha studiato per lui, riesce a ritagliarsi un posto nella curiosità e nell'interesse dello spettatore. Lunghi baffi, capello lungo, corpo scolpito di muscoli spesso ricoperto di sudore o olio, in questo film Jon Bernthal diventa la personificazione del termine viscido. Tuttavia il fatto che Brad non sia particolarmente sveglio e le espressioni che Jon Bernthal gli cuce addosso fanno sì che nonostante l'aspetto davvero sgradevole, non risulti mai davvero fastidioso al pubblico.

3. GRADY "COON ASS" TRAVIS

Con Fury di David Ayer, Jon Bernthal approda su un set dove è finalmente co-protagonista di un film diretto da un regista molto apprezzato nel settore. Se, con Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street, aveva solo qualche battuta, in Fury si potrebbe facilmente dire che Jon Bernthal diventa la spalla di Brad Pitt, molto più degli altri attori del cast, come Shia LaBeouf o Logan Lerman. Grady è un personaggio strano, ibrido, difficile da catalogare. In lui si alternano un'innocua dolcezza e una vile crudeltà: leale al suo capitano, è anche lo stesso che non si farebbe scrupoli a far del male a due donne. Il suo aspetto aiuta a definire questa sua natura a metà, questo essere metà demone e metà ingenuo che la guerra ha reso simile a un derelitto.

4. SHANE WALSH

Come abbiamo detto in apertura di questo articolo, la carriera di Jon Bernthal è stata lanciata dal fatto di essere stato scelto come co-protagonista delle prime serie di The Walking Dead. Shane Walsh è il migliore amico del protagonista Rick (Andrew Lincoln), ma è anche l'uomo che si è innamorato di sua moglie e che di certo prova sentimenti contrastanti nel vedere il suo migliore amico risorgere dal mondo dei morti in cui pensava fosse annegato. Shane Walsh, al pari di molti altri personaggi di Jon Bernthal, è un personaggio che racchiude una doppia anima. Da una parte rende facilissimo odiarlo, al punto da esultare quando Rick è costretto a ucciderlo. Dall'altra si presenta come una vittima di un mondo ormai distrutto e soprattutto dalle moine di una donna che gioca coi suoi sentimenti, che lo sfrutta e lo usa, che lo fa sentire parte della famiglia, prima di cambiare idea di nuovo.

5. FRANK CASTLE

Arriviamo così a quello che è senza alcuna ombra di dubbio il personaggio più iconico, memorabile e riconoscibile di Jon Bernthal. Naturalmente stiamo parlando del punitore, Frank Castle. Il personaggio ha fatto il suo debutto nella seconda stagione di Daredevil con Charlie Cox, e se non lo avete ancora fatto, vedetevi questa serie solo per arrivare al quarto episodio dove Jon Bernthal si lancia in un monologo stupendo sulla tomba della figlia. Il personaggio ha avuto così tanto successo da essere diventato il protagonista di una serie a lui dedicata, The Punisher appunto, che ha vissuto per due stagioni, in cui Jon Bernthal ha potuto dare il meglio di sé, alternando scene fisiche particolarmente violente a momenti di un'umanità così fragile da spezzare il cuore.

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