Frida. Viva la vida
Frida. Viva la vida

La Grande Arte al Cinema stagione 2019-2020


La Grande Arte al Cinema stagione 2019-2020 si apre con: Van Gogh e il Giappone, Ermitage. Il Potere dell'arte, Frida. Viva la vida.

Annunciata la stagione 2019/2020 degli eventi della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital, un ciclo di eventi che è ormai un appuntamento fisso, grazie alla capacità di far vivere sul grande schermo le mostre degli artisti e dei musei più importanti del mondo.

Inaugura la nuova stagione il 16, 17, 18 settembre Van Gogh e il Giappone, diretto da David Bickerstaff: un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam. Grazie alle lettere dell’artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo docufilm rivela l’affascinante storia del profondo legame tra Van Gogh e l’arte giapponese e il ruolo che l’arte di questo paese, mai visitato dall’artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone guida attraverso l’arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell’artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito dell’arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì verso l’Ovest, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe in legno colorate chiamate ‘ukiyo-e’. Van Gogh rimase affascinato dagli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone e studiò attentamente le opere giapponesi, apprezzandone linee e purezza compositiva e facendone una fonte d’ispirazione imprescindibile per la sua pittura.

La Grande Arte al Cinema prosegue con l’appuntamento del 21, 22, 23 ottobre quando arriva sul grande schermo Ermitage. Il Potere dell’arte, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Diretto da Michele Mally su soggetto di Didi Gnocchi che firma anche la sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, il docufilm, realizzato in stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, racconta le grandi storie che sono passate per i corridoi del museo e per le strade della città: dalla fondazione di Pietro I allo splendore di Caterina la Grande, dal trionfo di Alessandro I contro Napoleone, alla Rivoluzione del ’17, fino ai giorni nostri. Le immagini portano gli spettatori negli interni del Museo e del Palazzo d’Inverno, nel Teatro, nelle Logge di Raffaello, nella Galleria degli Eroi del 1812. Un luogo svelato attraverso i racconti dei protagonisti, le storie e i luoghi segreti aperti alle telecamere per l’occasione. Una metropoli dell’arte ricca di oltre 3 milioni di opere. Dentro l’Ermitage, del resto, si può ripercorrere tutta la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens sino a Tiziano e Rembrandt, mentre fuori dalle sue mura la storia si snoda per luoghi ricchi di memorie. Ma la leggenda di San Pietroburgo si trasmette anche attraverso poesie e romanzi che ne hanno mostrato il fascino nel corso dei secoli, come quelli di Nabokov, Dostoevskij e di Achmatova. Per raccontare visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, San Pietroburgo viene presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue notti, con la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il profilo del complesso dell’Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, di Caterina la Grande, di Gogol, le dimore nobiliari che si affacciano sui canali, senza dimenticare la musica e l’opera dei grandi architetti italiani, come Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, che ne disegnarono il profilo.

Il 25, 26, 27 novembre in programma Frida. Viva la vida, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, un film documentario che mette in luce le due anime di Frida Kahlo: da una parte l’icona, pioniera del femminismo contemporaneo, tormentata dal dolore fisico, e dall’altra l’artista libera dalle costrizioni di un corpo martoriato. Tra lettere, diari e confessioni private, il docufilm diretto da Giovanni Troilo propone un viaggio nel cuore del Messico suddiviso in sei capitoli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive e l’immersione nelle opere della Kahlo. Nel corso degli anni, Frida è diventata un modello di riferimento: ha influenzato artisti, musicisti, stilisti. La sua importanza ha superato perfino la sua grandezza. Nelle opere di Frida c’è un legame profondo tra dolore e forza, tormento e amore.  Un legame che trova una sua legittimazione perché radicato in una terra, il Messico, che dopo la rivoluzione prova a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana; è proprio qui che Frida esplora l’identità degli opposti, un dualismo che permette di scoprire il punto di contatto tra la sofferenza delle sue vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte.

A inaugurare la seconda parte della stagione il 13, 14, 15 gennaio 2020 sarà Leonardo. Le opere. I dipinti e i disegni del genio del Rinascimento saranno al centro del docu-film che presenta sul grande schermo i dipinti del Maestro in qualità Ultra HD. Le opere includeranno, tra le altre, La Gioconda, L’Ultima cena, La Dama con l’ermellino, Ginevra de ‘Benci, La Madonna Litta, La Vergine delle Rocce. L’obiettivo è quello di ripercorrere, attraverso il prisma della sua pittura, anche la vita di Leonardo (1452-1519): l’inventiva, le capacità scultoree, la lungimiranza nell’ambito dell’ingegneria militare e la capacità di districarsi nelle vicende politiche del tempo.

Seguirà il 10, 11 e 12 febbraio l’appuntamento con Impressionisti segreti, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital e diretto da Daniele Pini, per raccontare la rivoluzione artistica del movimento impressionista attraverso cinquanta tesori nascosti, fino ad oggi preclusi al grande pubblico, esposti a Roma a Palazzo Bonaparte in occasione della mostra omonima. Come guardavano il mondo gli impressionisti? Come furono accolte le loro opere? Come sono passate dall’essere rifiutate da critica e pubblico a diventare in pochi anni tra le più amate nel mondo? Le due curatrici della mostra, Claire Durand-Ruel e Marianne Mathieu, accompagneranno il pubblico in un percorso articolato, dove immagini di ampio respiro troveranno il loro contrappunto ideale nelle analisi compiute da esperti, storici, artisti e altre figure legate al mondo della pittura moderna e della cultura visuale. I quadri della mostra, opere di Manet, Caillebotte, Renoir, Monet, Berthe Morisot, Cézanne, Signac, Sisley, saranno così sia il punto di partenza che quello di arrivo nell’approfondimento dei percorsi dei singoli autori e delle peculiarità del movimento impressionista.

Il 30 e 31 marzo e l’1 aprile arriverà invece al cinema Maledetto Modigliani, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, diretto da Valeria Parisi e scritto con Arianna Marelli in occasione del centenario dalla scomparsa di Amedeo Modigliani (1884-1920). Un artista d’avanguardia diventato un classico contemporaneo, una vita e un talento oltre la leggenda. Dalla Livorno delle origini, patria dei Macchiaioli, alla Parigi di Picasso e di Brancusi, centro della modernità: la conquista di un segno unico, tra primitivismo e Rinascimento italiano.  Nel racconto di una biografia breve e intensa anche la storia di amori non consumati, tumultuosi, drammatici. Con donne dalle personalità estremamente contemporanee: la poetessa Anna Achmatova, la giornalista Beatrice Hastings, la pittrice Jeanne Hébuterne.  Modigliani, la vita e l’arte consumate fino all’ultimo respiro.

La Pasqua nell’Arte sarà nelle sale il 14 e 15 aprile per offrire un approfondimento sull’iconografia della Pasqua nella storia della pittura. I temi della morte e risurrezione di Cristo hanno dominato la cultura occidentale negli ultimi 2000 anni, rivelandosi uno degli eventi di maggior impatto di tutti i tempi, come raccontato dai Vangeli e come rappresentato dai più grandi artisti della storia occidentale. Questo docu-film esplora le rappresentazioni della Pasqua dai tempi dei primi cristiani sino ai giorni nostri. Girato tra Gerusalemme, gli Stati Uniti e l’Europa, La Pasqua nell’Arte esplora i diversi modi in cui gli artisti hanno rappresentato la morte e la rinascita attraverso i secoli: chi in maniera trionfante, chi in modo più intimo e primitivo.

Il 27, 28, 29 aprile sarà il turno di Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, prodotto da Sky con Ballandi e Nexo Digital e diretto da Marco Pianigiani. Bellezza, creatività, genio: la Firenze rinascimentale di Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, è un concentrato di arte e cultura. Ma non è solo questo. Tra le botteghe e i palazzi del governo, tanta bellezza convive con il lato oscuro della città, fatto di lotte per il potere e intrighi di efferata violenza. Un artista, più di tutti, ha saputo proiettare nelle sue opere, le luci e le ombre di un’epoca destinata a rimanere indimenticata: Sandro Botticelli (1445-1510). Riviviamo la Firenze delle botteghe attraverso la vita di Botticelli, le collaborazioni, le sfide e i successi. Dall’esordio sotto l’ala dei Medici, Botticelli si impone come l’inventore di una Bellezza ideale, che trova la sua massima espressione in opere come Primavera Nascita di Venere. La morte di Lorenzo Il Magnifico, le prediche apocalittiche di Girolamo Savonarola e i falò delle vanità, segnano la parabola discendente del maestro fiorentino, destinato a un oblio di oltre tre secoli. La riscoperta di Botticelli ad opera dei Pre-Raffaelliti dà inizio un’autentica Botticelli-mania, che dal XIX secolo si protrae fino a oggi. Da Salvador Dalì a Andy Warhol, da David LaChapelle a Jeff Koons e Lady Gaga, nessuno sembra immune al fascino eterno di Botticelli e delle sue opere, continuamente re-immaginate dagli artisti di ogni sorta, fino a entrare nell’immaginario collettivo. Raffinato disegnatore, ritrattista rivoluzionario, straordinario interprete del suo tempo: questo è Sandro Botticelli, l’inventore della Bellezza.

Un mese dopo, il 25, 26 e 27 maggio proseguiremo il viaggio nel Rinascimento con Raffaello. Il Giovane Prodigio, diretto da Massimo Ferrari e prodotto da Sky in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista, si propone di raccontare l’urbinate a partire dagli straordinari ritratti femminili realizzati dall’artista. La Madre, l’Amica, l’Amante Segreta e la Committente. Da Magia Ciarla, che morì quando il pittore aveva solo 8 anni, alle estimatrici che lo hanno aiutato nel suo successo, fino a colei che secondo la leggenda lo porterà alla morte. Figure realmente esistite ma anche frutto della sua fantasia, tutte queste donne raccontano un momento preciso della breve vita del pittore. Capace di ritrarre un ideale di bellezza celestiale, Raffaello (1483-1520) è stato in grado di concentrare il suo sguardo più che sulla fisicità sulla loro psicologia, innalzandone in maniera dirompente il carattere. Grazie a interventi di esperti di fama internazionale, il docu-film ci porterà alla scoperta delle città e dei luoghi più significativi di uno dei più sublimi pittori del Rinascimento.

La stagione si chiuderà il 22, 23 e 24 giugno con Lucian Freud. Autoritratto, il docufilm che rivela la vita e il lavoro di un maestro moderno attraverso l’eccezionale mostra con oltre 50 dipinti, stampe e disegni dei suoi autoritratti presentata allaRoyal Academy of Artsdi Londra in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston. Nipote di Sigmund Freud e protagonista della radicale scena artistica del dopoguerra londinese, Lucian Freud (1922-2011) ha realizzato autoritratti sin dal 1939, intrecciando costantemente la sua controversa vita privata alla sua pittura. Il suo sguardo intenso e risoluto ha prodotto un corpo di potenti opere figurative che lo mettono in prima linea nella grande pittura britannica. Il film percorre questa mostra storica in cui Freud rivolge con fermezza il suo sguardo critico su se stesso.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

La Grande Arte al Cinema stagione 2019-2020 - Parte 1
La Grande Arte al Cinema stagione 2019-2020 - Parte 1

La Grande Arte al Cinema stagione 2019-2020 - Parte 2
La Grande Arte al Cinema stagione 2019-2020 - Parte 2

LA GRANDE ARTE AL CINEMA – Stagione 2019/2020
• VAN GOGH E IL GIAPPONE il 16, 17, 18 settembre
• ERMITAGE. IL POTERE DELL’ARTE il 21, 22, 23 ottobre
• FRIDA. VIVA LA VIDA il 25, 26, 27 novembre
• Leonardo. Le opere il 13, 14, 15 gennaio
• Impressionisti segreti il 10, 11 e 12 febbraio
• Maledetto Modigliani il 30 e 31 marzo e l’1 aprile
• La Pasqua nell’arte il 14 e 15 aprile
• Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza il 27, 28, 29 aprile
• Raffaello. Il Giovane Prodigio il 25, 26 e 27 maggio
• Lucian Freud. Autoritratto il 22, 23 e 24 giugno

Lucian Freud: AutoritrattoRaffaello. Il Giovane ProdigioBotticelli e Firenze. La Nascita della BellezzaMaledetto ModiglianiImpressionisti SegretiLeonardo. Le opereFrida. Viva la vidaErmitage. Il Potere dell’arteVan Gogh e il Giappone
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