Il Libro della Giungla
Il Libro della Giungla

Il Libro della Giungla, al cinema il nuovo film Live-action Disney


Al cinema la trasposizione live-action de 'Il Libro della Giungla', uno dei classici d'animazione più amati, basato sui racconti senza tempo di Rudyard Kipling.

Arriva nelle sale italiane il 14 aprile anche in 3D, distribuita da The Walt Disney Company Italia, la trasposizione live-action di uno dei classici d'animazione più amati, basato sui racconti senza tempo di Rudyard Kipling: Il Libro della Giungla (The Jungle Book). Diretto da Jon Favreau (Iron Man, Iron Man 2), il film vanta la presenza di un incredibile cast di voci italiane, chiamate a interpretare i personaggi che il giovane Mowgli incontra in questa avventura senza tempo. Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Neri Marcorè, Violante Placido e Giancarlo Magalli presteranno la propria voce ai protagonisti di questa rivisitazione del classico d'animazione Disney.

Il Libro della Giungla è un nuovo film live-action/CGI che racconta l'avventura epica di Mowgli (Neel Sethi), un uomo-cucciolo che è stato allevato da una famiglia di lupi nella foresta. Ma Mowgli scopre di non essere più il benvenuto nella giungla quando la tigre Shere Khan (Idris Elba), che porta addosso le cicatrici che gli sono state inferte da degli umani in passato, promette di eliminare ciò che egli vede come una minaccia: Mowgli.

Sollecitato ad abbandonare l'unica casa che abbia mai conosciuto, Mowgli si imbarca in un viaggio affascinante alla scoperta di sé, guidato dalla mentore pantera nera Bagheera (Ben Kingsley), e l'orso Baloo, uno spirito libero. Lungo la strada, Mowgli incontra creature della giungla che non hanno i suoi interessi a cuore, tra cui Kaa (Scarlett Johansson), un pitone che ha una voce seducente e lo sguardo in grado di ipnotizzare l'uomo-cucciolo, e Re Luigi (Christopher Walken), un orango re del popolo delle scimmie della giungla, intenzionato a farsi insegnare da Mowgli gli usi e i costumi del popolo "umano" e in particolare l'arte del fuoco.

LE VOCI ITALIANE. L'amorevole lupa Raksha, che adotta il cucciolo d'uomo abbandonato nella giungla, avrà la voce dell'attrice Violante Placido. L'attore Toni Servillo sarà la pantera Bagheera, severo mentore del ragazzo, e l'attore e conduttore Neri Marcorè sarà Baloo, lo spensierato orso dallo stile anticonformista. Il gigantesco King Louie, il sovrano adulatore alla disperata ricerca del segreto del letale "fiore rosso" degli uomini (il fuoco), avrà la voce dell'attore e conduttore televisivo Giancarlo Magalli, mentre l'attrice Giovanna Mezzogiorno sarà Kaa, il gigantesco pitone che utilizza la sua voce seducente e il suo sguardo ipnotico per far cadere Mowgli nella trappola del suo 'avvolgente' abbraccio.

La tenera lupa Raksha ha la voce italiana di Violante Placido nella rivisitazione in chiave live action del celebre classico d'animazione della Disney, Il libro della Giungla. "Da ragazzina passavo giorni a vedere e rivedere il film tratto dal libro di Rudyard Kiplyng. Per la verità lo faccio di tanto in tanto ancora oggi con il mio bimbo. Raksha era il mio ideale ma non avrei mai immaginato di potere dare voce a quella meravigliosa lupa con la quale dopo questa esperienza quasi quasi mi identifico", sottolinea con soddisfazione l'attrice. "Raksha nella lingua Hindi significa protezione, un atteggiamento o se vogliamo un sentimento nel quale sento di potermi rispecchiare".  

Giovanna Mezzogiorno è Kaa, il gigantesco pitone che utilizza la sua voce seducente e il suo sguardo ipnotico per far cadere Mowgli nella trappola del suo 'avvolgente' abbraccio. Kaa mette gli occhi su Mowgli dopo averlo trovato tutto solo nella giungla. Il gigantesco pitone utilizza la sua voce seducente e il suo sguardo ipnotico per far cadere in trance il cucciolo d'uomo, che non riuscirà a resistere alla trappola del suo 'avvolgente' abbraccio.

Raksha è una mamma lupa amorevole e protettiva. Ama profondamente i suoi cuccioli – compreso il cucciolo d'uomo Mowgli, che ha adottato da piccolo dopo il suo abbandono nella giungla. "Per quanto riguarda il personaggio di Raksha, ci siamo affidati maggiormente a Kipling", afferma Favreau. "I lupi sono molto importanti nelle storie originali e ho pensato che fosse giusto trasporre questo elemento nel film".

Il regista Jon Favreau afferma: "Mowgli sta esplorando le regioni più profonde, oscure e misteriose della giungla. È qui che vive Kaa, che riesce a catturare Mowgli… finché Baloo non lo salva e lo porta al sicuro nella sua caverna". Il regista racconta che il serpente in questione è una delle cose che più gli erano rimaste impresse dopo la visione del film del 1967. "Non dimenticherò mai gli occhi ipnotici di Kaa, con quelle girandole che ruotavano vorticosamente", afferma. Favreau voleva mantenere intatto lo spirito del personaggio, ma nonostante ciò ha deciso di renderlo femmina. "Non c'erano protagoniste femminili nella versione del '67, dunque ho pensato che Kaa offrisse l'opportunità di cambiare le carte in tavola".

"Il Libro della Giungla è una storia universale, in cui tutti possono identificarsi, che racconta il percorso di crescita di un bambino", dice il produttore Brigham Taylor. "Walt Disney ha raccontato la storia attraverso l'animazione tradizionale ma noi oggi abbiamo la tecnologia adatta per portare in vita questi personaggi, rendendoli fotorealistici: possiamo inserire perfettamente un bambino vero all'interno di un ambiente digitale, in modo totalmente credibile". Secondo Favreau, la storia è comunque il fattore principale. "Penso che i film debbano offrire un'esperienza emozionante", dice il regista. "Un grande spettacolo visivo non ha valore se il pubblico non riesce a creare un legame emotivo con i personaggi. Ogni storia deve possedere umanità, emozioni e umorismo, senza però tradire le intenzioni del film. L'obiettivo è quello di trasportare il pubblico in un'avventura. Il pubblico vuole il brivido, il divertimento. Ho cercato di fare un film che vorrei vedere anch'io".

"Da bambino ero colpito dal legame fra Mowgli e Baloo", racconta Favreau. "Mi ricordava il rapporto con mio nonno che è stato importante nella mia vita. Mi piace che Mowgli sia un ribelle, che si metta sempre nei guai. E' un bravo bambino, ma un po' precoce. Non si lascia intimidire dai grandi animali selvaggi". Secondo il regista "Il Libro della Giungla racconta la nascita di un eroe, il percorso di maturazione di un ragazzino cresciuto nella giungla, circondato da una galleria di personaggi che diventano archetipi. Per un filmmaker, questo è un terreno molto fertile".

"L'intensità del nostro film rispecchia il fascino mitico dei racconti di Kipling", afferma il regista Jon Favreau, "ma abbiamo deciso di conservare anche alcuni degli aspetti più tipicamente Disney, presenti nel film del 1967. C'era un aspetto giocoso nella versione animata del classico Disney, amavo la colonna sonora e facevo dei sogni molto vividi sui personaggi. Ci sono alcune scene bellissime dal punto di vista visivo che ho portato anche in questa versione del film: Mowgli che attraversa il fiume sulla pancia di Baloo, gli occhi ipnotici del pitone Kaa e la maestosa parata degli elefanti".

"E' una storia di 'formazione' che parla di un ragazzino che sta cercando il suo posto nel mondo", aggiunge il produttore Brigham Taylor. "Il Libro della Giungla è una storia universale che ora abbiamo rinnovato dal punto di vista tecnologico. Grazie alle nuove tecniche, per la prima volta, possiamo realizzare proprio la visione di Kipling: un bambino vero in una giungla vera con animali veri che però sono anche in grado di parlare con lui. L'avventura è reale, gli eventi si susseguono in una escalation, ma allo stesso tempo il film è pieno di calore e umanità".

"Un fan Disney noterà la cura dei dettagli e le citazioni che fanno onore al film originale", continua il regista. "Un bambino che per la prima volta vede Il Libro della Giungla potrebbe dimenticare di sgranocchiare i popcorn perché  trasportato in un'avventura divertentissima".

I filmmaker hanno utilizzato una tecnologia avanzata per raccontare questa storia in un modo avvincente e contemporaneo, mescolando performance live action con incredibili ambientazioni digitali e straordinari animali frutto di un'animazione fotorealistica, che gli artisti hanno stilizzato per arricchire la narrazione.

"Abbiamo preso gli elementi migliori dell'animazione fotorealistica, le migliori tecniche di motion-capture e le migliori tecniche di ripresa live action e li abbiamo uniti come nessuno aveva mai fatto prima" spiega il regista. "Abbiamo scoperto di poter usare tecnologie sofisticate per creare un mondo che apparirà completamente realistico e naturale agli occhi del pubblico".

"Dal punto di vista visivo, gli spettatori saranno immersi come mai prima d'ora in una giungla lussureggiante e piena di pericoli" afferma il produttore Brigham Taylor. "Alcuni spettatori si divertiranno a cercare di distinguere gli elementi reali da quelli digitali, ma pian piano verranno catturati dalla potenza emotiva del film e non ci faranno più caso. Jon Favreau ha creato una storia piena di cuore ed emozioni".

Il gigantesco King Louie, il sovrano adulatore alla disperata ricerca del segreto del letale "fiore rosso" degli uomini (il fuoco), nella versione italiana ha la voce del conduttore televisivo Giancarlo Magalli. King Louie è il sovrano delle Bandar-log, una colonia di scimmie selvagge e astute. La sua statura e la sua forza lo rendono inarrestabile, tuttavia ha un solo grande desiderio: è alla disperata ricerca del segreto del letale "fiore rosso" degli uomini… il fuoco. Il gigantesco scimmione è convinto che il cucciolo d'uomo Mowgli possieda le informazioni che cerca: il sovrano adulatore utilizzerà la sua parlantina sciolta per spingerlo a rivelargli il segreto. I filmmakers hanno modificato sia l'aspetto che la specie di King Louie. "Nel nostro film, Louie è un gigantopiteco", racconta il regista. "Secondo le leggende indiane si tratta di un animale sfuggente, una sorta di yeti della giungla. Dato che si tratta di un personaggio di fantasia, abbiamo aumentato le sue dimensioni e la sua altezza in modo smisurato".

Ecco una clip estratta dal film con protagonista King Louie:

 

Mowgli si sente smarrito e confuso quando è costretto ad abbandonare l'unica casa che abbia mai avuto. Ma non è completamente solo. Infatti, è guidato da due figure paterne che gli offrono insegnamenti di vita completamente opposti. "Mowgli è un personaggio molto affettuoso e aperto nei confronti del prossimo", afferma il produttore Brigham Taylor. "Accetta così come sono sia Baloo che Bagheera, ma deve capire cosa imparare da entrambi. Baloo gli insegna a essere se stesso e a utilizzare i propri talenti. Bagheera comprende l'importanza della comunità, delle strutture sociali, della disciplina e della collaborazione. Alla fine del film, Mowgli riesce a imparare qualcosa da entrambi, utilizzando i loro insegnamenti in un modo che nessuno dei due aveva previsto"

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