MedFilm Festival 2017, XXIII edizione
MedFilm Festival 2017, XXIII edizione

MedFilm Festival 2017, XXIII edizione: Film, Programma e Premi assegnati


MedFilm Festival 2017 ospita circa 90 film provenienti da 40 paesi, tra cui spiccano Algeria e Tunisia. Apre il film tunisino La bella e le bestie di Kaouther Ben Hania.

Dal 10 al 18 novembre 2017 a Roma si è rinnovato l'appuntamento con il MedFilm Festival, evento dedicato al cinema del Mediterraneo. Il festival, diretto da Ginella Vocca, si è tenuto presso il Cinema Savoy e il Museo MACRO. A fare da tema dell'edizione 2017 di MedFilm Festival è "Il Contemporaneo nello sguardo delle Donne" poichè sono state diverse le registe, le interpreti e i personaggi femminili che hanno raccontato il nostro presente. Il MedFilm Festival 2017 ha ospitato circa 90 film provenienti da 40 paesi, tra cui spiccano Algeria e Tunisia. 

Ad aprire il festival in anteprima italiana, il film tunisino La bella e le bestie della regista Kaouther Ben Hania che, in toni dark, racconta la questione delle donne nel mondo arabo, e non solo, svelando l'omertà e la corruzione delle strutture pubbliche attraverso la storia di una giovane e bella studentessa che dovrà combattere per i propri diritti e la sua dignità. A distribuire il film La bella e le bestie nei cinema italiani se neoccupa Kitchenfilm.

Tra i film presenti nel Concorso ufficiale – Premio Amore&Psiche presenti cinque candidati ai premi Oscar per i rispettivi paesi di appartenenza. Tra questi, in anteprima italiana, l'algerino Until the Birds Return di Karim Moussaoui, il palestinese Wajib di Annemarie Jacir e lo spagnolo Summer 1993 di Carla Simon.

Nel Concorso Documentari "Premio Open Eyes" in programma il siriano Taste of Cement di Ziad Kalthoum, il libanese Panoptic di Rana Eid e l'italiano Babylonia mon amour di Pierpaolo Verdecchi.

Per il Concorso Cortometraggi "Premio Methexis" e "Premio Cervantes" venti i film in programma tra cui AniMal dei gemelli iraniani Bahman e Bahram Ark, Los Desheredados della spagnola Laura Ferrés e Le Bonbon del tunisino Abdelhamid Bouchnak.

Tra le attività che hanno arricchito questa 23a edizione: i MedMeetings, con l'incontro conclusivo tra Nicola Borrelli e Chiraz Latiri rispettivamente direttore della DGCinema del MIbact e Direttore del Centro Cinematografico Nazionale Tunisino, volto a rinnovare gli accordi bilaterali tra Italia e Tunisia e a creare un fondo allo sviluppo. Le letture dal Mediterraneo con cinque incontri letterari realizzati presso il Museo MACRO con Variazioni di luna – Donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan di Patrizia Fiocchetti; Passami a Prendere di Angiolo Marroni e Stefano Liburdi; Atene, cannella e cemento armato di Patrizio Nissirio; Non sono razzista, ma di Luigi Manconi e Federica Resta; L'autunno è l'ultima stagione dell'anno di Nasim Marashi; le Mostre al Museo MACRO, con una collettiva di 15 Artisti Tunisini contemporanei curata dall'Ambasciata di Tunisia un omaggio alla Ritrovata Democrazia e la mostra fotografica "African Mothers" di Mimmo Frassineti sul quartiere sorto all'ombra del Lacor Hospital, in Uganda, ospitata in uno spazio d'eccezione: il Mercato rionale di Piazza Alessandria, a due passi dal Cinema Savoy ed il Museo Macro.

La Serata di Chiusura del festival ha visto la consegna dei Premi ai vincitori delle diverse categorie e in particolare il conferimento del Premio Amore e Psiche al film Men Don't Cry di Alen Drljević (Bosnia), dramma da camera ambientato in Bosnia quindici anni dopo la guerra. Dieci uomini sono gli unici ospiti di un remoto hotel di montagna. Sono veterani bosniaci, croati e serbi che uno psicoterapeuta sloveno vuole aiutare nel superare i traumi che hanno vissuto. Ma si può perdonare gli altri e sé stessi per le atrocità commesse? Prodotto da Jasmila Žbanić, un film duro e toccante che scandaglia la psiche umana. Candidato bosniaco agli Oscar 2018. Nel corso della serata, nell'ambito LUX FILM DAYS, evento a cura del MedFilm festival giunto alla VII edizione, è stato proiettato 120 battiti al minuto di Robin Campillo, finalista del Premio Lux 2017 e candidato francese agli Oscar 2018.

In collaborazione con l'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo il festival ha ospitato la VI edizione dei Lux Film Days a Roma, all'insegna del grande cinema europeo contemporaneo. Ampio spazio dedicato al cinema italiano in particolare alla scuole di cinema con la vetrina "Le Perle". Il Museo MACRO ha ospitato proiezioni, incontri di approfondimento e e un'installazione proposta dall'Ambasciata di Tunisia che, attraverso i quadri di 15 pittori, ha raccontato l'attimo che ha preceduto la rivoluzione. Quindi, le Letture dal Mediterraneo, sempre al MACRO, con 5 presentazioni di libri per esplorare i mondi delle donne combattenti in Iran, Kurdistan e Afghanistan; delle carceri italiane; della città di Atene e dei giovani che si uniscono all'Isis. 

Novità 2017 di MedFilm Festival la Sezione "Ho girato un mondo – I corti di Torno Subito Cinema"  con un programma di formazione e sviluppo della Regione Lazio.

MEDFILM FESTIVAL 2017 | PREMI E VINCITORI

Il Premio alla Carriera di MedFilm Festival 2017 è stato  conferito al regista algerino Merzak Allouache, che ha presentato il suo ultimo lavoro: Investigating Paradise.

Così le 8 Giurie del MedFilm festival hanno decretato i vincitori della 23a edizione :

CONCORSO AMORE E PSICHE
La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Francesca Calvelli, Simona Maggiorelli, Wilma Labate, Karima Moual ed Enzo Porcelli ha decretato

Premio AMORE E PSICHE per il Miglior Film a: "Men Don't Cry" di Alen Drljević
"Il film racconta, con una regia essenziale e potente, il coraggio dei personaggi nell'affrontare le ferite della guerra in una dimensione collettiva".

Premio SPECIALE DELLA GIURIA a: "Wajib" di Annemarie Jacir
"Per la sensibilità e ironia con cui racconta i rapporti umani e familiari nella complicata realtà di Nazareth."

Premio ESPRESSIONE ARTISTICA a: "Summer 1993" di Carla Simon
"Per la sobrietà della regia capace di costruire tensione ed emozione. Per aver raccontato con grande pudore il dramma della perdita dei genitori".

CONCORSO OPEN EYES
La Giuria del Concorso Documentari, composta da Giovanni Piperno, Elisa Amoruso, Mario Mazzarotto, Stefania Parigi ed Eric Jozsef ha decretato

Premio OPEN EYES per il Miglior Documentario a: "Taste of Cement" di Ziad Kalthoum
"Per lo stile stile rigoroso e intenso che conduce lo spettatore in un mondo ipnotico e personale, dal quale emerge un racconto capace d'intrecciare la vita quotidiana dei profughi siriani in Libano e il conflitto nel loro paese, con un senso metaforico profondo sulla capacità umana di distruggere e di costruire".

MENZIONE SPECIALE a: "Panoptic" di Rana Eid
"Per la capacità di evocare le ferite rimosse di Beirut, attraverso uno sguardo onirico ed emozionante sulla sua parte sotterranea, puntellato dai ricordi familiari della regista".

CONCORSO METHEXIS
La Giuria – composta dagli studenti delle Scuole Nazionali di Cinema di: Algeria, Tunisia, Marocco, Grecia, Francia e Italia, ha decretato

Premio METHEXIS per il Miglior Cortometraggio a: "Into the Blue" di Antoneta Alamat Kusijanovic
"Per aver raccontato un insieme di sentimenti ricco di sfumature che, grazie alla profonda conoscenza e coscienza del mezzo cinematografico, danno vita ad un'orchestra di pure, coerenti ed oneste emozioni."

Premio CERVANTES per il Cortometraggio più creativo a: "AniMal" di Bahram e Bahman Ark
"Per aver inseguito un'idea mitica e mitologica, portando sullo schermo una fiaba tanto antica quanto poi attuale, volta a riflettere sulla condizione dell'uomo costretto a ritornare ad essere un animale nel disperato tentativo di veder cambiare qualcosa che poi, in fondo, non cambierà mai."

Menzione speciale della Giuria a "Yaman" di Amer Albarzawi
"Per aver sintetizzato in pochi minuti una storia che, attraverso un'apparente dolcezza, porta con sé le atrocità della guerra."

Menzione speciale della Giuria a "Omar"
"Per aver giocato con una delle tematiche più controverse ed irrisolte degli ultimi tempi, mettendo in scena una vera e propria satira familiare dove l'eterno conflitto tra le diversità culturali fa da padrone in un racconto capace di far riflettere con un'inattesa maturità."

CONCORSO "HO GIRATO UN MONDO – I CORTI DI TORNO SUBITO"
La giuria composta da Antonietta De Lillo, Giona A. Nazzaro e Giovanni Pompili ha assegnato:

Premio "HO GIRATO UN MONDO – I CORTI DI TORNO SUBITO" al film "Clay" di Anna Zagaglia
"Per lo sguardo attento e generoso nel mettere in scena dinamiche familiari e domestiche che si offre come strumento per comprendere e superare assenze e dolori. Una piccola rivelazione".

MENZIONE della GIURIA al film "Strawberry Garden" di Alessandro Arfuso
"Per l'attenta osservazione di un destino esemplare della storia dell'immigrazione italiana, per la promettente capacità di cogliere silenzi, solitudini, ricordi". 

PREMI COLLATERALI DEL 23° MEDFILM FESTIVAL

Il Premio PIUCULTURE, organizzato con il giornale online PiuCulture e assegnato da Jalila Dobere (Marocco),  Magheda Ali El Shami (Egitto), Siham El Faragui (Marocco), Atta Vafakah (Iran):

"Wajib" di Annemarie Jacir
"Un film che propone uno sguardo leggero e al tempo stesso profondo ed avvincente della situazione palestinese"

Premi delle Giurie UNIVERSITARIE
Gli studenti delle Università La Sapienza (Dipartimento Istituto italiano di studi orientali, Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo), Tor Vergata (Dipartimento di Storia Patrimonio Culturale Formazione e Società), John Cabot University, Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico e della Scuola d'Arte cinematografica Gian Maria Volontè, hanno deciso di assegnare i seguenti premi:

MIGLIOR FILM: "Razzia" di Nabil Ayouch
"Perché risulta a nostro parere il film dalla regia più esperta, guidata da una sceneggiatura densa nella sua coerenza, capace di interrogarsi tanto sulle contraddizioni che attraversano la società ad ogni livello, quanto su una dimensione intima, che pone ogni personaggio davanti alle proprie scelte e vede nella figura femminile un'intrinseca capacità di ricomporre il proprio dissidio interiore".

MENZIONE SPECIALE: "La bella e le bestie" di Kaouther Ben Hania
"Perché è difficile non riconoscere una menzione ad un film di denuncia così potente che unisce un lavoro tecnico sorprendente a grandi prove attoriali". 

MIGLIOR DOCUMENTARIO: "Gaza Surf Club" di Philip Gnadt, Mickey Yamine
"Per aver saputo trasmettere con originalità ed entusiasmo il desiderio di evadere e cambiare una realtà schiacciante inseguendo un sogno di libertà attraverso la metafora dello sport".

MENZIONE SPECIALE: "Of Sheep and Men" di Karim Sayad
"Per aver raccontato con sensibilità e delicatezza la condizione e le speranze del popolo algerino attraverso il legame tra uomo e animale".

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: "Animal" di Bahram e Bahman Ark
"Per la grande capacità comunicativa. Un efficace racconto per  immagini che riesce a trattare una tematica universale: Il superamento delle barriere ad ogni costo".

MENZIONE SPECIALE: "Into the Blue" di Antoneta Alamat Kusijanovic
"Per la capacità di utilizzare l'elemento naturale come mezzo di espressione della complessa interiorità della giovane protagonista".

MEDFILM FESTIVAL 2017 | I FILM

Il Concorso ufficiale – Premio Amore&Psiche, curato da Giulio Casadei, comprende otto film, di cui cinque candidati ai premi Oscar per i rispettivi paesi di appartenenza: l'algerino Until the Birds Return di Karim Moussaoui, il palestinese Wajib di Annemarie Jacir, lo spagnolo Summer 1993 di Carla Simon, il marocchino Razzia di Nabil Ayouch ed il bosniaco Men Don't Cry di Alen Drljević. Completano la selezione: il libanese Martyr di Mazen Khaled, il turco Inflame di Ceylan Özgün Özçelik ed il già citato La bella e le bestie.

Il Concorso Documentari – Premio Open Eyes, curato per la settima edizione consecutiva da Gianfranco Pannone, presenta dieci film che offrono una nuova mappatura del mondo.

Tra i titoli più importanti il siriano Taste of Cement di Ziad Kalthoum, dove i profughi siriani lavorano da operai nei palazzi in costruzione di una rutilante Beirut, il libanese Panoptic della regista Rana Eid, lettera ad un padre sottoforma di viaggio sotterraneo nel rimosso di Beirut, l'italiano Babylonia mon amour di Pierpaolo Verdecchi che propone un ritratto toccante del quotidiano di una comunità di rifugiati senegalesi a Barcellona. L'austriaco Sand and Blood di Matthias Krepp e Angelika Spangel, si compone interamente di materiale video pubblicato su internet, filmato da attivisti, combattenti e civili siriani ed iracheni. L'algerino Of Sheep and Men di Karim Sayad, potente documentario che tratteggia il rapporto complesso e viscerale che lega uomo, animale e natura, ed il marocchino Crossing the Seventh Gate di Ali Essafi, intenso ritratto di Ahmed Bouanani, regista, poeta e scrittore che ha segnato la storia del cinema marocchino.

Per il Concorso Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes, curato da Alessandro Zoppo, venti film in programma, un'indagine del Mediterraneo oggi che utilizza sia il filtro della memoria storica sia l'avanguardia di uno sguardo sul presente. Tra i titoli in programma, le anteprime italiane della fiaba dark AniMal dei gemelli iraniani Bahman e Bahram Ark, l'ironico e toccante ritratto di famiglia Los Desheredados della spagnola Laura Ferrés, lo sconvolgente revenge movie Le Bonbon del tunisino Abdelhamid Bouchnak, il provocatorio collage minimalista – tra chitarre metal, animazioni ed Edith Piaf – Alazeef dei fratelli iracheno-americani Fady e Saif Alsaegh.

ALGERIA E TUNISIA OSPITI D'ONORE

Il MedFilm Festival ha scelto l'Algeria e la Tunisia come paesi Ospiti d'onore della sua XXIII edizione. Diciotto titoli complessivi (tra cui The Blessed di Sofia Djama e Abd-El Kader di Salem Brahimi, documentario sull'Emiro che salvò gli infedeli cristiani nella Damasco del 1860), quattro lungometraggi in anteprima italiana (incluso il corale Tunis by Night di Elyes Baccar), una serie imperdibile di corti, per una carrellata che mostra i grandi cambiamenti politici e sociali che hanno attraversato i due Paesi negli ultimi decenni. Pellicole che non esitano ad affrontare temi scomodi, parlando delle contraddizioni del presente, scandagliando il carattere intimo dei due popoli e abbracciando il loro futuro.

LUX FILM DAYS A ROMA

In collaborazione con l'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo, il MedFilm ospiterà la VI edizione dei Lux Film Days a Roma. Un evento all'insegna del grande cinema europeo contemporaneo con le proiezioni dei tre film finalisti del Premio Lux 2017: Western di Valeska Grisebach, Sámi Blood di Amanda Kernell e 120 battiti al minuto di Robin Campillo, film di chiusura del MedFilm Festival 2017. I tre film sono in versione originale con sottotitoli in italiano.

LE PERLE

Ampio lo spazio dedicato al cinema italiano con la vetrina Le Perle, focus sul nostro cinema indipendente e i suoi giovani autori. Tra i film in programma: Sinestesia Cairo '13 di Majed El Mahedy, in anteprima mondiale, e Un paese di Calabria di Shu Aiello e Caterina Catella. Nell'ambito della sezione verranno presentati i due corti vincitori e uno dei finalisti del Progetto MigrArti, promosso da Mibact e UNAR, così come alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia e del Master in Cinema e Televisione – Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Sempre nell'ambito del focus verrà consegnato un Premio speciale alla Carriera a Luigi Di Gianni.

NOVITA' 2017

"Ho girato un mondo": I corti di Torno Subito Cinema è la nuova sezione competitiva che presenta in anteprima 16 cortometraggi realizzati da altrettanti vincitori del bando Torno Subito, il programma di interventi che finanzia progetti presentati da giovani universitari o laureati dai 18 ai 35 anni, articolati in percorsi integrati di alta formazione ed esperienze in ambito lavorativo, in contesti internazionali e nazionali. L'idea è dell'Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università e Turismo della Regione Lazio, che con Torno Subito ha promosso un piano di sviluppo di percorsi di formazione e di sperimentazione di esperienze lavorative.

MEDMeetings – 1a edizione Incontri professionali ai quali sono invitati a partecipare operatori provenienti da Tunisia, Algeria, Marocco, Libano ed Egitto insieme agli operatori italiani, per una riflessione sulle opportunità culturali e commerciali dei film nell'area Euro-Mediterranea e sulle opportunità offerte dal bando "Lazio Cinema International". L'Avviso pubblico della Regione Lazio, infatti, sostiene la realizzazione di coproduzioni cinematografiche ed audiovisive internazionali, promuovendo al contempo la valorizzazione delle imprese laziali e del territorio. Nell'ambito dei MEDMeetings si terrà l'incontro "Il Cinema delle due sponde, il rapporto tra l'Italia e paesi della Sponda Sud del Mediterraneo" per lo storico ingresso della Tunisia in Creative Europe. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio.

Installazione di 15 Artisti Tunisini contemporanei
Il MACRO – Museo di arte contemporanea di Roma, ospiterà per tutta la durata del festival un'installazione proposta dall'Ambasciata di Tunisia per raccontare, attraverso lo sguardo di 15 artisti tunisini, la ritrovata Democrazia. 

Mostra fotografica al Mercato rionale di Piazza Alessandria
Durante i giorni del festival viene allestita la mostra fotografica "African Mothers" di Mimmo Frassineti sul quartiere sorto all'ombra del Lacor Hospital, nell'Uganda settentrionale. La mostra viene ospitata in uno spazio d'eccezione: il Mercato rionale di Piazza Alessandria, a due passi dal Cinema Savoy ed il Museo Macro.

LETTURE DAL MEDITERRANEO

Confermata per il terzo anno consecutivo la sezione Letture dal Mediterraneo, curata da Mariangela Mincione. Cinque appuntamenti letterari che attraversano le frontiere con la presentazione dei volumi: Variazioni di luna – Donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan di Patrizia Fiocchetti; Passami a Prendere di Angiolo Marroni e Stefano Liburdi; Atene, cannella e cemento armato di Patrizio Nissirio; Non sono razzista, ma di Luigi Manconi e Federica Resta; L'autunno è l'ultima stagione dell'anno di Nasim Marashi.

OSPITI

Registi, attori e produttori presenti al festival offriranno un'ulteriore, importante, occasione di approfondimento dei temi proposti dai film.

Tra le presenze internazionali si comincia con Mariam Al Ferjani, attrice protagonista del film di apertura La bella e le bestie di Kaouther Ben Hania, si prosegue con Elyes Baccar, Mohamed Ali Ben Hamra e Chiraz Laâtiri – Tunisia, Jaber Debzi e Nadia Meflah – Algeria, Ceylan Özgün Özçelik e Armağan Lale – Turchia, Abdallah Al Shami e Maher Diab – Egitto, Pierpaolo Verdecchi e Anastasia Plazzotta.

Tanti critici, giornalisti e scrittori italiani parteciperanno alle proiezioni presentando film e moderando i dibattiti con gli ospiti: Roberto Silvestri, Giona A. Nazzaro, Federico Pontiggia, Angela Prudenzi, Tiziana Lo Porto, Francesca Bellino e Daria Pomponio.

I PREMI

PREMIO ALLA CARRIERA 2017 a Merzak Allouache
Il Premio alla Carriera 2017 andrà a Merzak Allouache, regista che da oltre quarant'anni descrive, interroga e riplasma, con la passione del cittadino indignato e la geometrica esattezza dell'artista che si mette in gioco, il paesaggio sociale più marginale e incandescente del suo paese, i dolori, le gioie, le lotte e le speranze di chi è travolto da avvenimenti di cui è attore e vittima. Il conferimento del Premio avverrà venerdì 10 novembre, presso il Cinema Savoy, in occasione della Cerimonia di Apertura.

Lunedì 13 novembre Merzak Allouache terrà una Masterclass presso il Dipartimento di Studi Orientali, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Roma La Sapienza. L'incontro sarà moderato da Roberto Silvestri.

Premio KOINÉ 2017 a Emma Bonino
Ad Emma Bonino, per aver dedicato tutte sue energie alle battaglie per i diritti civili, per la liberazione e l'autodeterminazione delle persone; per essersi battuta a favore dei diritti delle donne; per la sua curiosità per il mondo arabo e la sua ricchezza culturale; per il suo impegno nell'attuare nuove e più inclusive politiche sull'immigrazione. Emma Bonino ci ha insegnato coerenza e combattività, che sono il sale della libertà, dei diritti civili, della democrazia.

LE GIURIE

Giuria tutta italiana per il Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche con la partecipazione della montatrice Francesca Calvelli, dei registi Wilma Labate e Francesco Munzi, delle giornaliste Simona Maggiorelli e Karima Moual e del produttore Enzo Porcelli.

Per il sesto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria PiùCulture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio. La giuria PiùCulture sarà composta da: Jalila Dobere (Marocco), Magheda Ali El Shami (Egitto), Siham El Faragui (Marocco), Atta Vafakah (Iran).

Per il Concorso Documentari – Open Eyes: i registi Elisa Amoruso e Giovanni Piperno, il giornalista Eric Jozsef, la docente universitaria Stefania Parigi ed il produttore Mario Mazzarotto.
Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes, una giuria molto speciale, formata da 8 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinema europee e mediterranee e dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso. Gli studenti-giurati sono: Bilal Aligui (ISMAS Institut Supérieur des Métiers des Arts du Spectacle – Bordj El Kiffan, Algeria), Youssef Babay (EDAC Ecole des Arts et du Cinéma de Tunis, Tunisia), Ludovico Di Martino (Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma), Chaymâa Dkhissi (ISCA Institut Spécialisé du Cinèma et de l'Audiovisuel de Rabat, Marocco), Clelia Antonia Facchini (Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi, Roma), Athina Gerolympou (School of Film Studies – Aristotle University of Thessaloniki, Grecia), Gelsomina Pascucci (Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Roma) e Lucie Plumet (La Fémis – Ecole nationale supérieure des métiers de l'image et du son – Paris, Francia).

Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa di Reclusione di Rebibbia, giovedì 16 novembre. Un ringraziamento particolare va al DAP – Ministero della Giustizia e alla Direzione della Casa di Reclusione dei Rebibbia per il fondamentale supporto logistico dato al Progetto Methexis.

Circa 40 studenti universitari saranno parte attiva della XXIII edizione del MedFilm. In collaborazione con le università Tor Vergata e La Sapienza e La Scuola d'Arte cinematografica Gian Maria Volontè, 40 studenti avranno l'opportunità di vivere dall'interno la manifestazione, andando a formare tre giurie parallele ed autonome a quelle ufficiali, una per ciascun Concorso (Lungometraggi, Documentari, Cortometraggi) a cui sarà affidato il compito di rintracciare le opere che, con maggiore lucidità e compiutezza, avranno saputo comunicare i temi proposti dal festival.

Il MANIFESTO ed i premi della XXIII EDIZIONE

Il manifesto del festival di quest'anno è rappresentato dallo sguardo di Medea, simbolo dell'universo naturalistico e culturale che ha contribuito in maniera decisiva, durante i secoli, a determinare la dimensione umana, filosofica, politica dell'essere umano di oggi. Gli occhi di Medea sono gli occhi delle donne del Mediterraneo consapevoli del trasformarsi del mondo, che non si piegano alla nuova legge del patriarcato, qualunque sia il prezzo da pagare per questo. Gli occhi di Medea sono gli occhi pieni di amore per l'arte di Maria Callas, a quarant'anni dalla sua scomparsa, sono gli occhi di Pasolini, che quarantotto anni fa realizzò un indimenticabile versione della tragedia di Euripide, magico incontro di volti e scenari mediterranei. Il pittore e scultore Alfredo Futuro per il terzo anno consecutivo ha realizzato i Premi del festival, 8 statuette in oro e argento, create dalla sua sapiente manualità d'artista. 

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