MedFilm Festival 2020, 26a edizione
MedFilm Festival 2020, 26a edizione

MedFilm Festival 2020, i Premi della 26a edizione


Quest'anno la manifestazione, causa pandemia del Covid19, si è tenuta dal 9 al 20 novembre 2020 solo online.

"In tempi duri dobbiamo avere sogni duri, sogni reali, quelli che, se ci daremo da fare, si avvereranno" sono parole della scrittrice Clarissa Pinkola Estés, scelte dagli organizzatori del MedFilm Festival lo scorso maggio per confermare l'edizione di quest'anno della manifestazione, la numero 26, che avrebbe dovuto tenersi a Roma dal 4 al 13 novembre 2020 in una forma ibrida, tra eventi dal vivo e streaming. E invece, dopo il Dpcm del 24 ottobre, i piani sono cambiati: tutto il programma è stato disponibile online dal 9 al 20 novembre. Sabato 21 novembre, infine, sono stati annunciati i vincitori della 26a edizione del MedFilm Festival.

Il Palmarés di questa edizione è stato dedicato a Valentina Pedicini, Guerriera di pace, membro della Giuria Ufficiale, venuta a mancare nella notte di venerdì 20 novembre. "Valentina Pedicini ha partecipato al festival con entusiasmo e professionalità, generosa più di tutti" hanno spiegato gli organizzatori. "Alla riunione di giuria non ha potuto partecipare fisicamente, ma ha inviato le sue preferenze, scusandosi, con gentilezza, discrezione e lievità, per l'assenza. Una straordinaria lezione di serietà, dedizione e amore per il cinema che non verrà dimenticata".

"Un nuovo stare insieme" il tema di questa 26a edizione del MedFilm Festival, all'insegna del desiderio di ritrovarsi e godere insieme della bellezza condividendo uno spazio di experience cinematografica che unisce i paesi dell'area Euro-Mediterranea, con l'intento di mettere in contatto l'Italia e il meglio della produzione cinematografica internazionale, generando spazi di condivisione e dialogo creativo a supporto dei nuovi talenti e dei giovani.

I FILM IN CONCORSO

Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, ha visto quest'anno la partecipazione di 70 film, in rappresentanza di 30 paesi, di cui 38 film in anteprima italiana, 4 film in anteprima internazionale, 1 film in anteprima mondiale. E poi eventi di approfondimento, masterclass, presentazioni letterarie, dibattiti, tavole rotonde e incontri professionali…

Nel Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche 8 film, per un viaggio cinematografico tra alcuni aspetti cruciali della contemporaneità: l'emancipazione femminile attraverso lo sport nel documentario egiziano Lift Like a Girl di Mayye Zayed, l'emergenza abitativa e la forza dei legami familiari nello spagnolo La última primavera di Isabel Lamberti, le contraddizioni della Turchia di oggi, tra speculazione edilizia e traffico di droga, in Ghosts di Azra Deniz Okyay, la decolonizzazione del passato storico nel film-performance iracheno Sandlines di Francis Alÿs. L'iraniano Careless Crime di Shakram Mokri e l'israeliano The Death of Cinema and My Father Too di Dani Rosenberg con caleidoscopiche riflessioni sul cinema, mentre il francese À l'abordage di Guillaume Brac ed il palestinese Gaza mon amour di Tarzan e Arab Nasser tra luminosi inni all'amicizia e all'amore.

Per il Concorso CortometraggiPremio Methexis e Premio Cervantes Roma, 21 film in competizione, provenienti da 18 Paesi dell'area Euro-Mediterranea, e diretti da 12 registe e 10 registi. Nel programma tematiche politiche e sociali, storiche e ambientali tra le più urgenti del nostro contemporaneo, dall'integrazione alla manipolazione dell'informazione, dalla gentrificazione dei centri storici alla rimozione nascosta della memoria. Tra i corti in Concorso, le anteprime di Li Paradisi di Manuel Marini (sulle dolorose conseguenze dell'epidemia di Xylella nel Salento), Motorway 65 della video-artista greca Evi Kalogiropoulou, Ya no duermo della giovanissima regista spagnola Marina Palacio, Le Bain dell'attrice e produttrice tunisina Anissa Daoud, Microcassette – The Smallest Cassette I've Ever Seen della coppia croata Igor Bezinović e Ivana Pipal e Bethlehem 2001 del palestinese Ibrahim Handal.  

FUORI CONCORSO – Eventi speciali

Nel fuori concorso da segnalare Nardjes A. 2019 di Karim Ainouz (prossimamente in sala con Reading Bloom), interamente girato con uno smartphone, che segue una giornata nella vita dell'attivista algerina Nardjes Asli durante le proteste del 2019; e poi Rouge di Farid Bentoumi, su una novella "Erin Brockovich" che si batte per la verità, e il corto Correspondencia, una conversazione epistolare filmata tra Carla Simón e Dominga Sotomayor Castillo su maternità ed eredità familiare.

IL CINEMA EUROPEO A ROMA
Lux Film Days a Roma
In collaborazione con l'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo, MedFilm ha ospitato la IX edizione dei Lux Film Days a Roma. La storica sezione ha acolto quest'anno una retrospettiva di 6 film finalisti del Premio Lux dell'ultimo decennio. Film capaci di raccontare le migrazioni, l'emancipazione femminile, la guerra, la scuola e l'infanzia: Mediterranea di Jonas Carpignano, Sami Blood di Amanda Kernell, Estate 1993 di Carla Simón, Appena apro gli occhi di Leyla Bouzid, Sole alto di Dalibor Matanic e Class Enemy di Rok Bicek.

DEMAIN, ALGÉRIE
L'Algeria, da sempre al centro della riflessione sul Mediterraneo, presente con una speciale retrospettiva di 8 titoli, Demain, Algérie, composta da mediometraggi e cortometraggi realizzati dai migliori cineasti della nouvelle vague algerina degli anni Dieci: Karim Moussaoui, Sofia Djama, Amin Sidi-Boumédiène, Hassen Ferhani, Dania Reymond, Damien Ounouri, Djamel Kerkar e Lamine Ammar-Khodja. Autori che con il loro cinema hanno raccontato le speranze, i sogni e le paure della gioventù, attraverso la fantascienza, il fantasy, il dramma amoroso ed il cinema del reale.

LE PERLE
Come ogni anno, grande attenzione riservata agli autori del cinema italiano. La sezione Le Perle: alla scoperta del cinema italiano ha presentato il mediometraggio targato CSC C'è un lupo nel parco del re, in cui tra i rami fitti del Parco della Favorita a Palermo, la regista Virginia Nardelli osserva con delicatezza ragazzini, passanti e prostitute. 7 i cortometraggi tra cui l'anteprima di Cracolice, "documentario di fantascienza" del giovane regista calabrese Fabio Serpa sull'approdo nel Tirreno delle famose "navi dei veleni" nei primi anni Novanta.

CORTI DALLE CARCERI
Film speciali anche nella sezione Corti dalle Carceri, con tre mediometraggi a raccontare storie di resilienza dietro le sbarre: Pugni chiusi. Il pugilato in carcere di Alessandro Best, Vieni, vieni più vicino di Giulia Gussago e Una tempesta di sabbia di Andrea Galgata.

SGUARDI DAL FUTURO
È la sezione che ha raccolto i lavori di diploma dei 15 studenti della giuria Methexis,  provenienti dalle scuole di cinema di Italia, Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Spagna, Slovenia, Marocco e Tunisia, per scoprire insieme i talenti di domani.

EVENTI SPECIALI

MEDMeetings – 4a edizione
In collaborazione con l'Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Lazio Innova, il MIBACT e l'OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, si è tenuta la quarta edizione dei MEDMeetings, per una riflessione sulle opportunità commerciali dei film dell'area Euro-Mediterranea. Nell'ambito dei MEDmeetings, presentato il nuovo Bando "Lazio Cinema International".
Nell'ambito dei Med Meetings si è tenuta la prima edizione di MedFilm Works in Progress, curato da Azza Chaabouni, bando aperto a progetti di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione provenienti da Italia e paesi della sponda sud del Mediterraneo. Sei i film in concorso: Tutti i nostri affanni di Davide Crudetti e Paola Di Mitri (Italia), Ethbet di Matteo Ferrarini (Italia), Hyphen di Reine Razzouk (Libano), Fragments from Heaven di Adnane Barak (Marocco), Black Medusa di Ismaël e Youssef Chebbi (Tunisia), Girlheart di Latifa Doghri e Salem Trabelsi (Tunisia). Altra novità di quest'anno, la sezione MedFilm Talents, dedicata ai talenti emergenti provenienti dai Paesi Euro-Mediterranei. Nell'ambito della sezione, si è tenuto un incontro online tra gli studenti Methexis e Florian Weghorn, il Programme Manager di Berlinale Talents.

"Voci dalla Siria e dalla regione".
In collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Medfilm Festival ha ospitato la campagna realizzata nell'ambito del lavoro di comunicazione del Fondo fiduciario dell'UE in risposta alla crisi siriana, con una selezione di 5 video a raccontare le storie di iracheni, giordani, libanesi e siriani le cui vite sono state travolte dalla guerra in Siria. I video sono già stati ospitati in occasione di eventi internazionali in Europa ed al Festival Karama di Amman.

#parolenuove – OIM
#parolenuove è la campagna che l'OIM ha lanciato per stimolare un dibattito informato e meno divisivo sulla migrazione. La campagna propone 5 nuovi termini, tramite 5 video che esplorano nuovi significati del fenomeno migratorio. Sono gli stessi utenti a cimentarsi nella creazione di parole nuove, per far emergere le tante dimensioni e sfaccettature della migrazione. I video sono stati proiettati prima dei film del Concorso ufficiale.

Masterclass con Susanna Nicchiarelli e Babak Karimi
In collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con Susanna Nicchiarelli è stata trasmessa in diretta sui canali social del MedFilm Festival. A dialogare con la regista: Pietro Montani, Professore Onorario di Estetica, Sapienza Università di Roma / Vilnius University, Stefano Velotti, Professore ordinario di Estetica; Dario Checchi, Professore di Estetica; Emiliano Morreale, Docente di Storia del cinema; Veronica Flora, MedFilm Festival; Gianfranco Pannone, MedFilm Festival. In collaborazione con il Dipartimento ISO Istituto italiano di studi orientali dell'Università La Sapienza di Roma, la Masterclass con Babak Karimi è stata trsamessa in diretta sui canali social del MedFilm Festival. A dialogare con l'attore: Laura Guazzone, Professoressa di Storia contemporanea del mondo arabo; Francesco Zappa, Professore di Islamistica; Mario Casari, Professore di lingua e letteratura persiana; Veronica Flora, MedFilm Festival; Gianfranco Pannone, MedFilm Festival.

Letture dal Mediterraneo
Confermata per il sesto anno consecutivo la sezione Letture dal Mediterraneo. Quattro appuntamenti letterari dedicati al cinema, alla narrativa e al mondo dell'arte. Il cielo, l'acqua e il gatto. Il cinema secondo natura di Franco Piavoli di Filippo Schillaci (Artdigiland Edizioni). Intervengono: Franco Piavoli, Filippo Schillaci (autore), Silvia Tarquini (fondatrice e direttrice di Edizione Artdigiland), Gianfranco Pannone (MedFilm Festival). ArabPop. Arte e Letteratura in rivolta dai paesi arabi di Chiara Comito e Silvia Moresi (Mimesis Edizioni). Intervengono: Chiaro Comito, (curatrice e autrice), Ada Barbaro (Professoressa di Lingua e Letteratura araba), Luce Lacquaniti (autrice), Anna Gabai (autrice) e Veronica Flora (MedFilm Festival). Lascia parlare il vento di Lorenzo di Las Plassas (Baldini + Castoldi). Intervengono: Lorenzo di Las Plassas (autore) e Simona Cives (Ufficio attività culturali delle Biblioteche di Roma). Chiude la sezione l'omaggio dedicato a Rossana Rossanda: intervengono Roberto Silvestri (critico cinematografico), Mariuccia Ciotta (critico cinematografico) e Dafne Franceschetti (MedFilm Festival).

I PREMI

PREMIO ALLA CARRIERA a Babak Karimi
Con questo Premio alla Carriera si intende rendere omaggio ad un attore che con il suo lavoro rappresenta le radici, la casa comune che è il nostro Mediterraneo.
Il Medfilm Festival ha conferito il Premio alla Carriera, a Babak Karimi, "per essere un ponte tra le culture del Mediterraneo, un mare che unisce e non divide. Ha passato l'infanzia tra Roma e Teheran e ha lavorato coi maggiori registi contemporanei, da Peter Greenaway e Gianni Amelio a Marco Bellocchio ed Ashgar Farhadi, svolgendo sempre un importante ruolo di mediazione culturale. Con questo Premio alla Carriera si intende dunque rendere il dovuto omaggio ad un attore che con il suo lavoro rappresenta le radici, l'oikos, il mondo che ci ospita e la casa comune che è il nostro Mediterraneo."

PREMIO KOINÉ 2020 all'Associazione NOVE ONLUS per il progetto Pink Shuttle a Kabul
Il premio è di ammirazione e incoraggiamento all'iniziativa, al coraggio delle donne di Nove, guidate da Susanna Fioretti, e alle donne di Kabul, che insieme stanno contribuendo a fare del mondo un posto migliore per tutte e tutti. Il "Pink Shuttle" è un progetto nato in Afghanistan, a Kabul, nel maggio del 2019 con due pulmini, con i quali donne al volante accompagnano altre donne al lavoro, all'università, o dal medico. Quarant'anni di guerra, di cui ancor oggi non si vede la fine, hanno reso pericolosa la vita sociale delle donne, che possono uscire di casa solo se accompagnate da un familiare maschio e non possono condividere spazi pubblici con uomini che non siano della stessa famiglia. Grazie al "Pink Shuttle", le donne possono muoversi in città e svolgere le loro attività.

PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL
Per il secondo anno consecutivo Amnesty International conferisce il Premio Amnesty per i diritti umani ad un film presentato nell'ambito del MedFilm Festival 2020. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha assegnato il Premio Diritti Umani Amnesty International della 26esima edizione del MedFilm Festival a: Nardjes A. di Karim Aïnouz (Algeria, Francia, Germania, Brasile, Qatar) con la seguente motivazione: "Un documentario sui diritti, per i diritti. Un omaggio all'attivismo dei giovani, delle giovani in particolare, in un paese, l'Algeria, che negli ultimi anni ha visto i suoi cittadini e le sue cittadine scendere in piazza per chiedere cambiamento".

LE GIURIE
La giuria del Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche ha compreso le registe Susanna Nicchiarelli e Valentina Pedicini, la sceneggiatrice Heidrun Schleff, il fumettista Zerocalcare e la docente universitaria e ricercatrice Donatella Della Ratta. Valentina Pedicini è venuta a mancare nella notte di venerdì 20 novembre: alla riunione di giuria per l'assegnazione dei premi non ha potuto partecipare fisicamente, dando comunque comunicazione delle sue preferenze.

MEDFILM WORKS IN PROGRESS
La Giuria dei MedFilm Works in Progress, composta da Dora Bouchoucha, Rana Eid e Giona A. Nazzaro ha decretato:
PREMIO MEDFILM WIPS (8.000 euro + creazione di un DCP offerto da DB Studios) a Fragments From Heaven di Adnane Baraka (Marocco)
PREMIO MEDFILM WIPS DCP (creazione di un DCP con sottotitoli in inglese offerto da Stadion Video) a Black Medusa di Ismaël e Youssef Chebbi (Tunisia)

CONCORSO AMORE E PSICHE
La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Susanna Nicchiarelli, Donatella Della Ratta, Valentina Pedicini, Heidrun Schleef e Zerocalcare ha decretato:
Premio AMORE E PSICHE per il Miglior Film a: Gaza Mon Amour di Tarzan Nasser, Arab Nasser (Palestina, Francia, Germania, Portogallo, Qatar): "Un film che ci svela un luogo solitamente chiuso, aprendolo ad uno sguardo ironico e poetico, conquistandoci come la voglia di ricominciare a vivere dei suoi personaggi".
Premio SPECIALE DELLA GIURIA a: La ultima primavera di Isabel Lamberti (Spagna, Olanda): "Un film che naviga sul sottile confine tra realtà e finzione, come un'automobile assemblata con pezzi rubati alla realtà, accompagnandoci in un viaggio pieno di fascino dolente e sorprese".
Premio ESPRESSIONE ARTISTICA a: tutto il cast artistico di À L'abordage di Guillaume Brac (Francia): "Come in un'orchestra, compone una sinfonia dove ogni strumento, dal più piccolo al più importante, diventa indispensabile".

CONCORSO METHEXIS
La Giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi, composta da 13 studenti di scuole di cinema di Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Marocco, Slovenia, Tunisia, Spagna, e 3 rappresentanze di detenuti degli istituti di pena coinvolti nel progetto Methexis (Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia) ha decretato:
Premio METHEXIS per il Miglior Cortometraggio a La Petite di Amira Géhanne Khalfallah (Algeria): "In un girato che riflette la spensieratezza della giovane protagonista vengono ricordate, con una dialettica intelligente tra i film muti di Charlie Chaplin e la cecità delle vittime, le tragiche conseguenze degli esperimenti nucleari degli anni '60 nel deserto algerino. Un racconto in cui il messaggio di speranza e quello di condanna si accavallano e si toccano, un corto di cui ci si può soltanto innamorare."
Premio CERVANTES ROMA al cortometraggio più creativo ex aequo a:
Sukar di Ilias El Faris (Marocco): "Sukar è un piccolo gioiello estivo che strappa subito un sorriso. Pieno di vita, girato meravigliosamente e diretto giocosamente in 16mm, il corto osserva i giovani frequentatori di una spiaggia di Casablanca. Come suggerisce il titolo stesso, "zucchero", il film connette dolci ricordi adolescenziali ad un desiderio profondo di vita."
Ruby di Mariana Gaivã (Portogallo): "Ruby è un film girato magistralmente, con decisi piani lunghi, suoni e luci che fanno confondere i personaggi negli spazi. Oscillando tra inglese e portoghese, la giovane protagonista cerca il proprio cane che si è perso sulle montagne di Góis, o forse la sua stessa identità, facendoci immergere in un senso di ipnotico smarrimento, in un mistero vivo e palpabile."
Menzione Speciale della Giuria a Bethlehem 2001 di Ibrahim Handal (Palestina): "Nel ricordo di un ragazzo palestinese la continua tragedia della guerra viene resuscitata da immagini e parole. La narrazione, saltando tra diverse temporalità e formati, interseca il passato con il presente, facendoci vivere i dolori impossibili da dimenticare di chi ha vissuto e vive in quei luoghi martoriati da continue devastazioni e conflitti.

PREMI COLLATERALI DELLA 26° MEDFILM FESTIVAL – GIURIE INTERUNIVERSITARIE
67 studenti delle Università La Sapienza (Dipartimento ISO Istituto italiano di Studi Orientali, Dipartimento di Filosofia, Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo), Tor Vergata (Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società), Roma Tre (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo), Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT hanno assegnato i seguenti premi:

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO: Gaza Mon Amour di Tarzan Nasser, Arab Nasser (Palestina, Francia, Germania, Portogallo, Qatar): "Un'antica statua di Apollo finisce nella rete da pesca di Issan, sessantenne che vive solo nella striscia di Gaza e segretamente desidera chiedere in moglie la vedova Sihan. Il ritrovamento quasi magico dà il via a un film poetico, capace di ironia su temi delicati come la prestanza sessuale maschile e la gestione politica di un territorio dove chi può progetta di andarsene in Europa o lavora nelle forze dell'ordine. Una storia dall'intreccio lineare, immersa in un fotografia di chiaroscuri tra giornate grigie e serate alla mercé della rete elettrica. Dai riferimenti alle Mille e una notte a una colonna sonora che tiene insieme Julio Iglesias e Puccini, una favola raffinata che conta sulle immagini più che sulle parole, anche perché molte sono tabù. Un film bellissimo che ha emozionato la giuria."

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Les Aigles de Carthage di Adriano Valerio (Francia, Tunisia, Italia): "Per essere riuscito a veicolare tramite il racconto di una singola partita di calcio il sentimento sospeso di un intero popolo, che attraverso il ricordo di un momento storico si scopre grimaldello per illuminare le luci e le ombre di una società scopertasi realmente unita per la prima e forse unica volta. Per aver trovato nella commistione del materiale di repertorio, delle testimonianze e degli inserti sceneggiati la chiave ideale nel trasmettere il senso rituale di uno sport che è pretesto per evidenziarne il ruolo come strumento ideologico. E per aver ottimamente sfruttato il mezzo del cortometraggio nell'offrire una panoramica breve ma esaustiva sulla necessità di una nazione di trovare un polo di aggregazione fraterno e di sincera rivalsa individuale e collettiva".

PREMIO UNIMED per il miglior cortometraggio sul dialogo interculturale: La Petite di Amira Géhanne Khalfallah (Algeria): "La Petite riesce a lasciare il segno in pochi minuti di narrazione. Racconta un aneddoto a molti sconosciuto della guerra d'Algeria e disorienta con un finale sorprendentemente toccante e inaspettato.La Petite è una piccola creatura estremamente sensibile che non demorde nonostante la desolazione di un villaggio di soli adulti, resi ciechi dall'esplosione della bomba. L'incontro con gli abitanti ciechi del villaggio ed il riferimento al cinema muto di Charlie Chaplin stimolano interrogativi sulla moltitudine di linguaggi esistenti e sulla complessità del significato di dialogo. Oltre all'eccellenza degli attori, alla fotografia, al montaggio e alla sceneggiatura, La Petite ha il merito di immergere lo spettatore in una storia culturale altra, sconosciuta, di incuriosire fino alla fine per poi spiazzare e lasciar riflettere".

Il pittore e scultore Alfredo Futuro per il quinto anno consecutivo ha realizzato i Premi del festival: 5 statuette in oro e argento, create dalla sua sapiente manualità d'artista.

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