Molto Rumore per Peter, romanzo di Jean Webster
Molto Rumore per Peter, romanzo di Jean Webster

Molto Rumore per Peter, un nuovo romanzo di Jean Webster


Arriva in libreria grazie alla Vintage Editore 'Molto Rumore per Peter', delizioso romanzo scritto da Jean Webster, conosciuta soprattutto per aver scritto 'Papà Gambalunga'.

Papà Gambalunga è un vero e proprio punto di riferimento nella letteratura del novecento: la storia dell'orfana Judy Abbott che scopre le meraviglie del mondo fuori dall'istituto in cui è cresciuta e, soprattutto, l'amore per la letteratura grazie al gesto di un misterioso benefattore affettuosamente chiamato Papà Gambalunga è una delle più belle mai raccontate. Al punto che ne è stato tratto sia un anime sia un film con Fred Astaire nei panni dell'uomo misterioso che aiuta la ragazza a scoprire il valore di se stessa e delle proprie aspirazioni.

Con un tale titolo alle spalle era chiaro che qualsiasi titolo della scrittrice sarebbe stato accolto con delle aspettative molto alte e il desiderio di non vederle crollare. Così quando la Vintage Editore ha annunciato l'imminente pubblicazione di Molto Rumore Per Peter l'interesse per il titolo è schizzato subito alle stelle.

Pubblicato per la prima volta nel 1909, Molto Rumore per Peter si concentra sulle (dis)avventure del Peter del titolo, uno stalliere che lavora nella tenuta di Willowbrook appartenente alla famiglia Carter. Un giorno alla tenuta arriva una cameriera, irlandese come lui, Annie, che catturerà l'attenzione del ragazzo e lo spingerà a prendere decisioni sul suo futuro. Ma la vita di Peter non ruota solo intorno ad Anna, ma anche alla famiglia Carter e ai domestici che vivono nella tenuta, in una sorta di Downton Abbey ante-litteram. Tra bambini che appiccano incendi, aitanti italiani che non capiscono bene l'inglese e persino una cavalcata su un elegante, la vita di Peter non si può definire affatto monotona.

Primo titolo della collana Old Vintage della casa editrice, Molto Rumore Per Peter è un romanzo che sembra ruotare interamente intorno alla figura del suo energico e a volte un po' arrogante protagonista. Peter è il classico personaggio che sa riempire una pagina, che sa suscitare la simpatia del lettore anche quando si lascia andare a qualche sentimento non proprio positivo, come l'idea di vendicarsi per un torto subito o l'orgoglio imposto dal suo rango di uomo nel sentirsi tradito. Questo avviene perché l'autrice ha un'abilità innata nel tratteggiare personaggi che profumano quasi sempre di realtà, che non hanno paura di mostrare le proprie debolezze davanti l'occhio avido del lettore. Così Peter, con il cappello in testa e un sorriso adamantino sul volto, si presenta a chi legge come un uomo divertente, allegro, difficile da abbattere. Un essere umano che tutti vorrebbero come amico. Ma al tempo stesso, Jean Webster non si tira indietro quando si tratta di mettere in luce le sue ombre, i suoi momenti di puro infantilismo e delle idee sul rapporto uomo e donna. Idee che nel 2020 non sono tollerabili, ma che contestualizzate al 1909 apparivano quasi la norma. Ed è per questo che a questo irruento Peter, che parla di far capire a una donna chi sia il padrone, la scrittrice ha contrapposto una Annie che invece è molto sicura di che ruolo debba avere e di come debba essere trattata. A questo proposito, Jean Webster dedica un capitolo specifico, incentrato su un vestito a balze di cui non vi diciamo di più per non correre il rischio di farvi spoiler e rovinarvi una lettura fresca ed esuberante.

Sì, perché nonostante il romanzo ruoti, come abbiamo detto, intorno alla figura di Peter, in esso c'è molto di più. Jean Webster, infatti, non rinuncia a trattare temi che sono molto cari alla sua produzione: soprattutto si concentra sull'idea del femminile, sui diritti delle donne. Ma pone l'accento anche su un mondo che è in continuo divenire: la tenuta in cui Peter lavora è un piccolo microcosmo dove ogni giorno succede qualcosa, mettendo i personaggi nella posizione di dover prendere delle decisioni per avanzare. Si tratta di una versione più piccola e più contenuta del mondo stesso, dell'America di inizio Novecento, dove tutto era novità e restaurazione.

Il risultato è Molto Rumore per Peter , un romanzo allegro, fresco, che si presenta agli occhi del lettore come se non avesse pretese di sorta e invece riesce a inserire nelle 232 pagine che lo compongono un mondo di universi individuali e collettivi e riflessioni che hanno contribuito a rendere Jean Webster un'autrice tanto amata. Il romanzo si divora in una manciata di giorni, e l'esperienza della lettura è accompagnata da una sensazione costante di benessere, come se chi legge fosse un adulto che guarda con affetto a qualche marachella compiuta dai bambini. Delizioso.

Un piccolo fun fact: all'interno del romanzo c'è un omaggio molto palese a Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain. Jean Webster era la pronipote dello scrittore che diede vita a Tom Sayer e Huckleberry Finn.

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