Natale 2018: 5 libri da leggere che sono diventati anche film
Natale 2018: 5 libri da leggere che sono diventati anche film

Natale 2018: 5 libri da leggere che sono diventati anche film


Mentre il Natale si avvicina irrimediabilmente, vi consigliamo la lettura di cinque classici che allieteranno le vostre festività e da cui sono stati tratti altrettanti film.

Ormai le festività natalizie sono davvero alle porte e se avete intenzione di immergervi ancora di più nella magica atmosfera del Natale, magari questo è l'articolo che fa per voi. Qualche settimana fa vi abbiamo consigliato i film da vedere in questo periodo, sia che siate degli elfi sempre pronti a festeggiare, sia che siate persone allergiche a questo periodo dell'anno. Oggi, invece, siamo qui per consigliarvi cinque letture che possano sposarsi bene con il Natale e dalle quali sono stati tratti dei film che potrete vedere, qualora lo vogliate, una volta conclusa la lettura. O viceversa, se preferite.

1. Canto di Natale, di Charles Dickens.

Impensabile non iniziare questi consigli con uno dei classici più classici di sempre. Quando si pensa ai racconti legati al Natale, il Christmas Carol di Charles Dickens è sempre il primo a venire in mente. Scritto nel 1843 come attacco alla società londinese dell'epoca, Canto di Natale è soprattutto la commovente storia della redenzione di un uomo che ritrova la gioia di vivere dopo aver permeato la propria esistenza di solitudine e avarizia. Protagonista della vicenda è Ebenizer Scrooge, un vecchio tiranno avido e dal cuore duro, che rimprovera Dio per aver riposato il settimo giorno e che concede a malincuore il giorno di riposo per il suo assistente il 25 Dicembre. Tutto, nella vita di Scrooge, ruota intorno all'idea di fare soldi, sempre e solo soldi. Denaro, questo, che tuttavia non viene speso in alcun modo, dato che lo stesso banchiere londinese si veste come un vagabondo e fa una vita da reietto, quando invece avrebbe i mezzi per essere quasi un re. La vigilia di Natale, dopo aver mandato a casa il segretario Bob, tornando nella sua vuota dimora Scrooge riceve la visita del fantasma di un vecchio socio, morto ormai da tempo, che lo avvisa che, se non cambierà atteggiamento rispetto alla vita, al natale e alle persone che lo circondano, Scrooge andrà incontro ad un futuro ancora più orribile. Inoltre lo spettro lo avvisa della venuta di tre fantasmi, quello del natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro, che avranno lo scopo di cercare di far aprire gli occhi al vecchio. Questa, in breve, è la trama del racconto natalizio più famoso al mondo e che ha portato a un numero spropositato di adattamenti cinematografici; cercare di citarli tutti sarebbe inutile e anche noioso. Quindi ve ne consigliamo solo alcuni. Il primo è, senza dubbio, quello del 2009 che porta la firma di Robert Zemeckis realizzato in animazione 3D con CGI e tecnica di performance capture (la stessa, insomma, usata per il Gollum de Il Signore degli Anelli). Il ruolo del protagonista è affidato a Jim Carrey che, dopo aver dato volto a Il Grinch, torna a vestire i panni di un altro personaggio iconico delle festività. Altro film che vi consigliamo è S.O.S Fantasmi, con un Bill Murray ossessionato dal proprio lavoro in ambito pubblicitario che affronterà i tre fantasmi che lo guideranno ad aprire il suo cuore durante le feste. Lo scorso anno, poi, è arrivato al cinema Dickens, l'uomo che inventò il Natale, pellicola con la regia di Bharat Nalluri con Dan Steven nei panni di Charles Dickens alle prese con l'idea di scrivere un racconto breve per le feste.

Da leggere se: Amate le atmosfere fuligginose di una Londra fine-ottocentesca e non sapete rinunciare al fascino immortale dei classici.

Canto di Natale, di Charles Dickens
Canto di Natale, di Charles Dickens

2. Il regalo più grande, di Philip Van Doren Stern

Il regalo più grande è un racconto breve del 1939 che è nato, prima di tutto, come modo originale per realizzare biglietti di Natale. Come viene raccontato nella postfazione del libro edito in Italia da Il battello a vapore, Philip Van Doren Stern aveva scritto questo racconto natalizio senza riuscire a venderlo, allegandolo dunque ai tradizionali biglietti natalizi spediti in giro tra famigliari e conoscenti. Il potere del passaparola, poi, fu così enorme che uno di questi biglietti arrivò, poi, nelle mani di Frank Capra che decise di farne un film, La vita è meravigliosa. La storia è quella di George Bailey, un uomo sull'orlo della disperazione, che in una notte fredda cerca di farsi coraggio per togliersi la vita. Mentre è in procinto di farlo viene avvicinato da un uomo che lo induce a pensare meglio al suo gesto, ma George Bailey è talmente irremovibile da esprimere il desiderio di non essere mai nato. La sua speranza viene, in qualche modo, esaudita dallo sconosciuto e George capirù l'importanza che la sua esistenza ha avuto sulla vita, il successo e la felicità di moltissime persone che gravitano intorno a lui. Il racconto di Van Doren Stern è molto sottile, si legge in meno di un'ora e si concentra soprattutto su questo messaggio d'amore: per quanto le cose possano andare male, ci saranno sempre persone che tengono a noi e che, soprattutto, sono felici della nostra esistenza. La Vita è meravigliosa prende questo messaggio e questo racconto e lo allarga: ci sono alcuni cambiamenti rispetto alla trama del racconto, moltissime aggiunte necessarie affinché la pellicoa avesse un minutaggio accettabile per i canoni di Hollywood, ma il nucleo fondamentale resta lo stesso. La vita può essere davvero meravigliosa e, al cinema, è James Stewart che ce lo ricorda.

Da leggere se: Volete scoprire le origini del film di Natale per eccellenza e se avete bisogno di ricordare che la vostra vitanon riguarda solo voi, ma ha anche un impatto nelle persone che vi circondano e che vi vogliono bene.

Il regalo più grande, di Philip Van Doren Stern
Il regalo più grande, di Philip Van Doren Stern

3. La fabbrica di cioccolato, di Roald Dahl

Classico per l'infanzia e romanzo fondamentale della produzione letteraria di Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato è un film che, pur non essendo propriamente natalizio nella trama, ha un'atmosfera, di richiamo quasi dickensiano, che fa sì che sia uno dei libri più letti durante le festività. La storia è quella di Charlie, bambino dal cuore d'oro che vive in povertà, in una piccola casa con i genitori e i quattro nonni, che dividono lo stesso letto. Un giorno Charlie viene raggiunto dalla notizia che il famoso Willy Wonka, mastro cioccolataio e genio pasticcere, ha nascosto cinque biglieti d'oro nelle sue tavolette di cioccolato wonka e i cinque fortunati che li troveranno avranno la fortuna e il privilegio di poter visitare la sua fabbrica. Inutile, quasi, soffermarsi sull'incredulità di Charlie quando scopre di essere il quinto possessore del biglietto d'oro, proprio lui che può permettersi a stento una barretta di cioccolato. Accompagnato dal nonno, Charlie farà dunque la conoscenza dello stranissimo Willy Wonka e scoprirà il motivo per cui il concorso dei biglietti dorati è stato indetto. Da questo romanzo per ragazzi nel 1971 Mel Stuart trasse la pellicola Willy Wonka e la fabbrica di cioccolatocon Gene Wilder nel ruolo del protagonista. Questo è uno dei film che vengono trasmessi quasi sempre a Natale e che, per gli spettatori un po' più grandi, può rappresentare una sorta di tradizione cinematografica. Da questo film nel 2005 trasse un remake, intitolato solo La fabbrica di cioccolatoe che vedeva Johnny Depp ereditare il ruolo di Gene Wilder, che, all'epoca, non prese molto bene la notizia.

Da leggere se: Vi piace conservare il vostro lato più infantile e voto alla scoperta delle meraviglie. Inoltre, se siete appassionati di dolci e cioccolato.

La fabbrica di cioccolato, di Roald Dahl
La fabbrica di cioccolato, di Roald Dahl

4. Piccole Donne, di Louisa May Alcott

Come nel caso de La Fabbrica di Cioccolato, anche Piccole Donne è uno di quei racconti che, pur non essendo costantemente ambientato a Natale, ne ha in qualche modo incarnato lo spirito, tanto da essere uno dei classici più letti durante questo periodo. La storia, famosissima, è quella che Louisa May Alcott dedica alla famiglia March e, soprattutto, alle quattro sorelle March, tutte diverse tra loro per indole, sogni ed età. C'è la dolce Beth dal cuore gentile e la vanesia Amy, la razionale Meg e la più famosa Jo, che sogna di diventare una scrittrice. Le gioie, i dolori e le avventure delle quattro sorelle prendono il via mentre, all'orizzonte, incombe il ricordo costante della guerra di secessione, in cui è arruolato il padre delle giovani. Storia di amore e amicizia, in un mondo tutto al femminile che ha sempre voluto porre l'accento sulla forza delle donne, Piccole Donne è uno di quei classici che non dovrebbe mancare nella libreria di nessn lettore che si autodefinisce tale. Le tre trasposizioni cinematografiche legate a Piccole Donne sono quella del 1933 di George Cukor con Katharine Hepburn e Joan Bennett nei ruoli, rispettivamente, di Jo e Amy; poi quello del 1949 di June Allyson, in cui trovavamo una giovane Elizabeth Taylor nei panni di Amy e, infine, quello del 1994 – che è uno dei film del cuore di chi scrive – per la regia di Gillian Armstrong, con Winona Rider (Jo), Claire Danes (Beth) e Kirsten Dunst (nei panni di Amy da bambina)

Da leggere se: vi piacciono i romanzi familiari con una spolverata storica e personaggi femminili destinati a entrare nell'immaginario collettivo.

Piccole Donne, di Louisa May Alcott
Piccole Donne, di Louisa May Alcott

5. Il grinch, del Dr. Seuss

Ovviamente non poteva mancare una voce destinata anche a chi, dopotutto, il Natale non se lo sente scorrere nelle ossa. La scelta dell'ultimo consiglio era diviso tra Fuga dal Natale di Josh Grisham e il racconto breve, scritto in versi da Dr. Seuss, dedicato alla creatura mente verda dal cuore di due taglie più piccolo e un desiderio crudele di rubare il Natale. Ma dal momento che, in questo articolo, abbiamo cercato di parlare di tradizione e di classici, era quasi scontato che, alla fine, la scelta ricadesse proprio su Il Grinch. Venne pubblicato per la prima volta nel 1957 dalla Random House con le illustrazioni originale dell'autore, che poi hanno formato il gusto e l'immaginario legato al Grinch. La storia, appunto, è quella di una creatura triste e solitaria, che vive sulla cima di una montagna altrettanto triste e solitaria e che un giorno, dopo aver visto il suo cane Max con il muso sporco di neve, decide di mascherarsi da Babbo Natale e rubare ogni dono, decorazione e albero dal paese confinante, con la speranza di far sentire triste anche i suoi vicini di casa. Ma le cose, dopotutto, non andranno esattamente come previsto. Da questo racconto è stato tratto il film con Jim Carrey di cui abbiamo parlato qualche riga più su e, in queste settimane, è al cinema una versione animata della storia, con il Grinch che ha la voce di Benedict Cumberbatch nella versione originale, e di Alessandro Gassman in quella doppiata, italiana.

Da leggere se: Vi piace dire di essere dei Grinch e di odiare il Natale, le feste e le luci, ma, alla fine, ne cadete comunque vittime. 

Il grinch, del Dr. Seuss
Il grinch, del Dr. Seuss

A Christmas Carol
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